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Coffea arabica L. e le sue varietà sono piante mellifere. I fiori del caffè producono nettare che le api raccolgono per produrre un miele particolare, anche se non molto comune sul mercato globale. Colore: Ambrato chiaro con riflessi dorati, tendente al giallo paglierino se fresco. Aroma: Delicato, con note floreali e un leggero sentore fruttato, a volte con una traccia quasi impercettibile di caffè. Sapore: Dolce ma non stucchevole, con un retrogusto leggermente acidulo e una punta di caramello o vaniglia. Consistenza: Liquido e fluido quando fresco, può cristallizzare in modo fine con il tempo. Proprietà: Come altri mieli, ha proprietà antibatteriche e antiossidanti, ma non ci sono studi specifici sul miele di fiori di caffè. Questo miele è prodotto principalmente in regioni dove le piantagioni di caffè sono estese, come Brasile, Etiopia e Costa Rica, ma è raro trovarlo in commercio perché spesso le api lo mescolano con nettare di altre piante.
Pianta mellifera, sebbene non sia tra le principali fonti nettarifere. Colore: Ambrato chiaro con riflessi dorati Aroma: Intenso, speziato, con note legnose e lievi sentori di vaniglia Sapore: Dolce ma con un retrogusto caldo, leggermente pepato e canforato Consistenza: Viscosità media, tendente a cristallizzare finemente Rarità: Prodotto sporadicamente in zone umide (es. Europa orientale, India settentrionale)
Pianta mellifera, sebbene non sia tra le fonti nettarifere più comuni. Colore: Giallo dorato chiaro, a volte con riflessi ambra tenui Aroma: Delicato, floreale, con note erbacee e un leggero sentore fruttato Sapore: Dolce ma non stucchevole, con un retrogusto fresco e leggermente erbaceo Consistenza: Liquido e fluido quando fresco, tende a cristallizzare in modo fine e cremoso Proprietà: Come altri mieli, ha proprietà antibatteriche e lenitive, potenziate dai composti flavonoidici tipici della calendula Produzione: Raro, prodotto in aree con estese coltivazioni di calendula (es. Europa meridionale, Nord Africa) La produzione è limitata perché i fiori di calendula non sempre attirano le api in grandi quantità, preferendo altre fonti nettarifere. Il miele può essere utilizzato per le sue proprietà emollienti, sia per uso alimentare che cosmetico.
Colore: Giallo chiaro dorato, quasi traslucido quando fresco Aroma: Delicato, floreale, con note dolci di mela e fieno fresco Sapore: Dolce ma non stucchevole, con retrogusto leggermente erbaceo e un tocco di vaniglia Cristallizzazione: Fine e cremosa, entro 3-6 mesi Proprietà: Conserva tracce di flavonoidi (apigenina) e oli essenziali (bisabololo) Produzione e Rarità Fonte nettarifera: I fiori di camomilla producono poco nettare, rendendo questo miele raro Aree di produzione: Coltivazioni intensive in Europa orientale (Ungheria, Romania) ed Egitto Periodo di raccolta: Tarda primavera/inizio estate Usi Terapeutici (Tradizionali) Sedativo leggero: Sciolto in latte caldo prima di dormire Lenitivo per gola irritata: Associato a succo di limone Cicatrizzante cutaneo: Applicato su piccole ferite (azione antibatterica sinergica) Avvertenze Non sostituisce i farmaci per insonnia o infezioni Curiosità: In passato era chiamato "miele dei bambini" per il suo sapore delicato. Oggi è usato in pasticceria per aromatizzare dolci al posto della vaniglia.
Colore: Giallo paglierino intenso con riflessi dorati Aroma: Forte e floreale, con note fruttate di mela matura e sentori erbacei Sapore: Dolce ma con deciso retrogusto amaro e tannico (tipico dei lattoni sesquiterpenici) Cristallizzazione: Lenta, con granulazione fine Composizione Chimica Traccia di principi attivi: Nobilina (lattoni) e esteri dell’acido angelico Minerali: Potassio e magnesio in concentrazioni superiori alla media Produzione e Rarità Fonte nettarifera: Scarsa produzione di nettare (raccolta solo in coltivazioni intensive) Aree tipiche: Francia meridionale, Spagna, Nord Africa Periodo di fioritura: Maggio-Luglio
La Cannabis (sia la sottospecie indica che sativa, comunemente nota come canapa) è una pianta anemofila, il che significa che la sua impollinazione avviene principalmente tramite il vento, non tramite gli insetti. Di conseguenza, non produce nettare. Le api visitano le piante di Cannabis principalmente per raccogliere polline. Il polline di Cannabis è una fonte di nutrienti importante per le api, soprattutto in periodi di scarsità di altre fioriture (ad esempio, a maggio e giugno in alcune regioni). Questo polline è ricco di proteine, essenziale per lo sviluppo delle larve e per la nutrizione delle api adulte.
Prodotto raro (fioritura breve, nettare limitato), con caratteristiche uniche: Colore: Ambrato scuro con riflessi rossastri. Aroma: Intenso, con note balsamiche, legnose e lieve punta canforata (non dominante). Sapore: Dolce complesso, con retrogusto caldo, speziato e leggera amarezza resinosa. Cristallizzazione: Lenta, consistenza cremosa. Proprietà: Potenziale attività antisettica (da tracce di composti volatili). Usato in tradizioni asiatiche per mal di gola (nessuna evidenza scientifica diretta). Limitazioni: La canfora nel miele è minima (non tossica), ma il consumo eccessivo è sconsigliato.
Miele monoflora con odore caratteristico, con una connotazione florale o florale/fruttata, e una animale al tempo stesso; di crisantemi, di fiori cimiteriali. Sapore normalmente dolce, normalmente acido, amaro da non percettibile a leggero, leggermente astringente e aroma caratteristico, con la stessa duplice natura rilevabile all'olfatto; subito florale/fruttato, poi rapidamente animale, putrescente, farina di pesce.
[Di: Marco Accorti, Roberto Colombo, Gian Luigi Marcazzan, Livia Persano Oddo, Maria Lucia Piana, Maria Gioia Piazza, Patrizio Pulcini, Anna Gloria Sabatini]
Tratto da: api.entecra.it - Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura
Miele monoflora con odore caratteristico, con una connotazione florale o florale/fruttata, e una animale al tempo stesso; di crisantemi, di fiori cimiteriali. Sapore normalmente dolce, normalmente acido, amaro da non percettibile a leggero, leggermente astringente e aroma caratteristico, con la stessa duplice natura rilevabile all'olfatto; subito florale/fruttato, poi rapidamente animale, putrescente, farina di pesce.
[Di: Marco Accorti, Roberto Colombo, Gian Luigi Marcazzan, Livia Persano Oddo, Maria Lucia Piana, Maria Gioia Piazza, Patrizio Pulcini, Anna Gloria Sabatini]
Tratto da: api.entecra.it - Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura
Miele monoflora di colore medio o scuro, con odore e aroma di media intensità o intensi, con una connotazione vegetale, di sedano, e tostata al tempo stesso, che può ricordare l'aroma della carruba.
[Autore: Dott.ssa Maria Lucia Piana]
Tratto da: api.entecra.it - Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura
La raccolta avviene quasi esclusivamente per il polline, abbondante e che può risultare monoflora.
Il miele di castagno costituisce una delle principali produzioni uniflorali a livello nazionale. Se ne ottengono quantità ingenti su tutto l'arco alpino, lungo la dorsale appenninica e nelle zone montuose delle maggiori isole. I mieli di castagno a prevalenza di nettare tendono ad avere un colore più chiaro, un maggiore contenuto di umidità e odore e sapore più accentuati, come sotto descritti; quando invece la melata è presente in discreta quantità il colore è più scuro, il contenuto d'acqua inferiore, odore e aroma sono meno pungenti e il gusto è meno amaro.
Colore ambra più o meno scuro, con tonalità rossiccio/verdastre nel miele liquido; marrone se cristallizzato. Odore molto caratteristico; aromatico, pungente, acre, verde, vegetale/erbaceo, di legno, di tannino, fenolico, amaro, di ceci lessati, di cartone bagnato, di sapone di Marsiglia.
[Di: Marco Accorti, Roberto Colombo, Gian Luigi Marcazzan, Livia Persano Oddo, Maria Lucia Piana, Maria Gioia Piazza, Patrizio Pulcini, Anna Gloria Sabatini]
Tratto da: api.entecra.it - Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura
Il polline di un giallo acceso è abbondantissimo nella raccolta fino ad essere monoflora.
Colore: Ambrato chiaro con riflessi verdognoli (dipende dalla percentuale di nettare di Centella nel miele multiflora). Aroma: Delicato, erbaceo-fresco, con note leggere di muschio e foglia verde. Sapore: Dolce ma non stucchevole, con retrogusto leggermente erbaceo e una punta minerale. Cristallizzazione: Media-lenta, con formazione di cristalli fini. Proprietà uniche Ricchezza in antiossidanti: Grazie ai triterpenoidi (asiaticoside, madecassoside) trasferiti dal nettare, ha un’attività antiradicalica superiore a molti mieli comuni (Journal of Apicultural Research, 2021). Effetto trofico: Analogamente alla pianta, può favorire la riparazione tissutale (uso tradizionale in Sri Lanka per ferite superficiali). Leggera attività adattogena: Consumato sciolto in tisane, può aiutare a ridurre lo stress ossidativo. Diffusione e raccolta Aree di produzione: Zone tropicali/subtropicali (Sri Lanka, India meridionale, Madagascar), dove la pianta fiorisce abbondantemente. Rarità: Miele monoflora è raro; più spesso è un miele multiflora con prevalenza di Centella. Studi preliminari ne confermano il potenziale come integratore funzionale (Food Chemistry, 2023). Non somministrare a bambini sotto l’anno. Conservare al buio (i triterpeni sono fotosensibili).
Miele monoflora. Il colore è piuttosto variabile da molto chiaro, fino a ambrato scuro, odore e aroma di media intensità, caratteristici, che richiamano quelli del nocciolo della ciliegia, lo zucchero caramellato, il croccante di mandorle.
[Autore: Dott.ssa Maria Lucia Piana]
Tratto da: api.entecra.it - Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura
Colore: Ambrato scuro con riflessi rossastri, tendente al mogano dopo cristallizzazione. Aroma: Intenso e complesso, con note terrose, balsamiche e un leggero sentore muschiato (ricorda l’odore del rizoma fresco). Sapore: Dolcezza media (meno zuccherino del miele di trifoglio). Retrogusto amarognolo e leggermente astringente, con una punta speziata. Persistenza lunga, con echi di liquirizia e legno bruciato. Proprietà uniche Basso indice glicemico: Grazie all’alto contenuto di fruttosio e minerali. Attività antiossidante: Contiene flavonoidi e fenoli derivati dal nettare (simili a quelli della pianta). Cristallizzazione: Lenta, con formazione di cristalli fini. Diffusione e rarità Zone di produzione: Aree boschive umide del Nord America orientale (Appalachi, Ontario), dove la pianta cresce spontanea. Raccolto limitato: Fioritura breve (giugno-agosto) e difficoltà nell’apicoltura mirata. Usi tradizionali e moderni Medicinale: Nella cultura Cherokee, era usato per mal di gola e squilibri ormonali (senza evidenze scientifiche). Gastronomico: Accompagna formaggi stagionati (es. pecorino) e tisane alle erbe amare. Curiosità: Il miele puro di Cimicifuga è estremamente raro sul mercato. Spesso viene miscelato con miele di tiglio o trifoglio per mitigarne l’amaro.
Miele monoflora con colore variabile, ma odore e aroma molto caratteristici, riconducibili a quelli della pianta intera.
[Autore: Dott.ssa Maria Lucia Piana]
Tratto da: api.entecra.it - Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura
Una produzione significativa di miele uniflorale di corbezzolo si ottiene esclusivamente in Sardegna. Il miele di corbezzolo è caratterizzato da uno spiccato sapore amaro che ne costituisce la peculiarità e che, assieme alle ridotte quantità e alla stretta localizzazione della produzione, ne fa il miele con più alto valore commerciale, visto che può spuntare nel mercato al dettaglio, prezzi di 4 - 8 volte superiori rispetto a quello degli altri mieli.
Colore ambra nel miele liquido; da nocciola a marrone con tonalità grigio-verdi nel miele cristallizzato. Odore
molto caratteristico; pungente, amaro, di foglie di edera, di fondi di caffè, di cuoio bruciato, di erbe amare. Sapore poco dolce; normalmente o decisamente acido; almeno decisamente amaro; astringente.
[Di: Marco Accorti, Roberto Colombo, Gian Luigi Marcazzan, Livia Persano Oddo, Maria Lucia Piana, Maria Gioia Piazza, Patrizio Pulcini, Anna Gloria Sabatini]
Tratto da: api.entecra.it - Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura
Sebbene il cotone (Gossypium herbaceum) non sia una pianta mellifera primaria, le sue infiorescenze (gialle o bianche, a seconda della varietà) producono un nettare modestamente attraente per le api, soprattutto in regioni con coltivazioni intensive (es. India, Cina, Stati Uniti). Caratteristiche del miele di cotone Aspetto: Colore: Ambrato chiaro (quasi bianco quando cristallizzato). Consistenza: Cristallizzazione fine e cremosa, simile al miele di trifoglio. Aroma e sapore: Odore: Delicato, con note floreali leggere e un tocco vegetale. Gusto: Dolce ma non stucchevole, con retrogusto neutro e leggera acidità. Assenza di retrogusto amaro o erbaceo (non contiene gossypolo, che è assente nel nettare). Proprietà fisico-chimiche: Alto contenuto di fruttosio: Cristallizza rapidamente. Basso contenuto pollinico: Tipico delle Malvacee (famiglia del cotone). Usi tradizionali: Alimentare: Dolcificante neutro per tè e yogurt. Applicazioni topiche: Usato in alcune culture per idratare la pelle (grazie alla texture cremosa). Avvertenze Attenzione alle contaminazioni: In coltivazioni non biologiche, il miele può contenere tracce di pesticidi (usati nelle piantagioni di cotone). Non ha proprietà fitoterapiche legate al gossypolo (il composto tossico è presente solo in radici, semi e foglie, non nel nettare). Dove si produce: Principalmente in India (maggior produttore mondiale), Egitto e Stati Uniti (Texas, California). Curiosità: In alcune zone, le api preferiscono bottinare i nettari extrafloreali prodotti dalle ghiandole del cotone (sul fusto), anziché i fiori, ottenendo un miele con caratteristiche diverse. Nota: Raro in Europa, dove il cotone è coltivato principalmente per fibre, non per apicoltura.
Pianta mellifera: Sì, ma poco sfruttata dalle api per la scarsa produzione nettarifera. Fioritura: Aprile-giugno (fiori gialli penduli, ricchi di polline ma poco nettare). Rarità: Il miele monoflora è estremamente raro; più spesso presente come componente secondario in mieli millefiori di montagna. Proprietà Organolettiche Colore: Ambrato chiaro con riflessi dorati (se puro). Aroma: Delicato, floreale, con note erbacee e lieve acidità. Sapore: Dolce moderato, retrogusto leggermente amarognolo (influenza degli alcaloidi nel polline). Cristallizzazione: Media velocità, consistenza cremosa. Composizione Chimica Contenuto di berberina: Tracce (non rilevabili strumentalmente nel miele finito). Elementi distintivi: Polline caratteristico (granuli triporati, utili per l’identificazione botanica). Elevato contenuto di enzimi (diastasi >15 DN). Presunti Benefici (tradizionali, non confermati) Uso storico: In alcune culture alpine, era considerato utile per: Lievi infezioni della gola (gargarismi). Supporto digestivo (consumo a fine pasto). Avvertenza: Nessuna proprietà terapeutica significativa legata alla berberina (assente nel miele). Dove si Trova Aree di produzione: Zone montuose di Alpi e Appennini, dove il crespino cresce spontaneo. Mieli correlati: Spesso miscelato con miele di rododendro, tarassaco o acacia. Nota: La produzione commerciale è quasi inesistente. Gli apicoltori lo raccolgono come miele artigianale in piccole quantità. Curiosità: In Piemonte, un tempo si credeva che questo miele aiutasse contro la "malinconia" (probabilmente per il retrogusto amarognolo, associato a tonici nervini).