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Plantago lanceolata L. (piantaggine) è effettivamente considerata una pianta mellifera, cioè una pianta dalla quale le api raccolgono nettare e polline per produrre miele. La produzione di miele da piantaggine non è massiva come quella da altre specie nettarifere principali, ma è comunque apprezzata in apicoltura, soprattutto nelle aree temperate e mediterranee.
Colore: da ambra chiaro a ambrato intenso; talvolta tendente al giallo scuro.
Consistenza: mediamente denso, cristallizzazione lenta e uniforme.
Trasparenza: limpido, con tonalità dorate più o meno marcate a seconda della concentrazione di polline di piantaggine e della zona di raccolta.
Proprietà organolettiche
Gusto: dolce con note delicate, leggermente erbacee e aromatiche, con un retrogusto talvolta amarognolo‑erbaceo.
Aroma: floreale e fresco, talvolta con sentori di fieno o erba appena tagliata.
Sensazione in bocca: vellutato, leggermente corposo, non aggressivo.


Plantago major L. (piantaggine maggiore) è considerata una pianta mellifera secondaria. Le api visitano i suoi fiori soprattutto per il polline e, in misura minore, per il nettare. Di conseguenza, un miele monoflora puro di piantaggine è raro; più frequentemente la piantaggine contribuisce a mieli millefiori primaverili o di prato.
Colore: da giallo ambrato chiaro ad ambrato medio.
Cristallizzazione: generalmente fine e lenta, talvolta irregolare nei mieli millefiori.
Consistenza: fluida da fresco, poi cremosa.
Profilo organolettico
Aroma: delicato, erbaceo, con note di fieno e prato.
Sapore: dolce moderato, poco persistente, con lieve retrogusto vegetale.
Sensazione in bocca: morbida, non aggressiva


Aspetto / colore: generalmente di colore ambra chiaro o dorato, talvolta tendente al giallo‑ramato a seconda della zona di raccolta e del grado di maturazione.
Aroma e sapore: aroma leggermente erbaceo, balsamico e resinato, con note floreali delicate; sapore morbido, leggermente amaro o aromatico, caratteristico della pianta, che lo distingue dai mieli comuni di fiori più dolci.
Consistenza: cristallizzazione lenta, consistenza mediamente fluida; tende a rimanere più morbido rispetto ai mieli monoflora zuccherini.


Raccolta nulla di miele ma con produzione primaverile di molto polline a piccoli chicchi marroni.


Colore: chiaro, tendente al giallo paglierino.
Odore: delicato, leggermente erbaceo e floreale.
Sapore: dolce, con note fresche e lievemente mentolate, non molto persistente.
Consistenza: cristallizza rapidamente se puro, fine e uniforme.


Colore: Ambrato chiaro con riflessi verdolini (#E6DAA6 o simili).
Aroma: Delicato, erbaceo, con note terrose e lievi sentori fruttati.
Sapore: Dolce ma non stucchevole, con retrogusto leggermente amaro e astringente, influenzato dai composti fenolici della pianta.
Cristallizzazione: Media velocità, con cristalli fini e cremosi.


Colore: generalmente chiaro, con tonalità che variano dal giallo paglierino al leggermente ambrato, a seconda della stagione e della concentrazione del nettare raccolto dalle api.
Sapore: delicato e leggermente erbaceo, con note che ricordano il sottobosco o leggermente balsamiche. Non è molto dolce rispetto ai mieli classici come acacia o tiglio, ma presenta una piacevole leggerezza al palato.
Aroma: tenue, con sentori vegetali e freschi, talvolta con un leggero retrogusto amarognolo dovuto ai principi attivi presenti nei tessuti vegetali.
Consistenza: generalmente fluida, cristallizzazione lenta; può assumere una consistenza più densa se raccolto in periodi di scarsa fioritura o se combinato con nettare di altre piante.
A causa della scarsa produzione di nettare e dei fiori poco appariscenti, il miele di Ruscus aculeatus è raro e di solito si trova solo in raccolte miste di mieli boschivi o selvatici. Non ha una diffusione commerciale significativa, ma può essere apprezzato dagli apicoltori e dai consumatori interessati a mieli particolari e a caratteristiche organolettiche uniche.
