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    Scheda completa dell'erba

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BAPTISIA TINCTORIA
Baptisia tinctoria (L.) R. Br.

TOSSICITÀ: MEDIO-ALTA

LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO

CLASSIFICAZIONE

Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Rosidae
Ordine: Fabales
Famiglia: Fabaceae

NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI
.....espandi Indaco Selvatico, Trifoglio Giallo, Yellow Wild Indigo, Yellow False Indigo, Rattlebush, Rattleweed, Shoo-fly, Horsefly-weed, Horseflyweed, Indigo Broom, Indigo Weed, Clover Broom, Anileira Brava Amarela, Yerba Del Tàbano

SINONIMI DEL NOME BOTANICO
.....espandi Podalyria Tinctoria (L.) Willd., Sophora Tinctoria L., Baptisia Gibbesii Small

DESCRIZIONE BOTANICA
ERBACEA PERENNE ALTA 30-90 CM, CON FUSTI ERETTI, RAMIFICATI, GLAUCOUS. FOGLIE TRIFOGLIATE CON FOGLIOLINE OBOVATE O OBLANCEOLATE, SESSILI, GLAUCOUS. FIORI PAPILIONACEI GIALLI BRILLANTI, RIUNITI IN RACEMI TERMINALI ALLUNGATI. LEGUME OBOVOIDE O ELLISSOIDALE, NERO A MATURAZIONE, CONTENENTE NUMEROSI SEMI RENIFORMI. TUTTA LA PIANTA CONTIENE ALCALOIDI.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ AZZURRO-VIOLETTO
________ GIALLO


FIORITURA O ANTESI
MAGGIO, GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO, SETTEMBRE, PRIMAVERA, ESTATE


HABITAT
Originaria del Nord America orientale, diffusa dal Canada sudorientale fino alla Florida. Cresce spontanea in una varietà di habitat asciutti e soleggiati, tra cui boschi aperti, praterie secche, brughiere, bordi stradali e terreni disturbati. Predilige suoli poveri, sabbiosi o ghiaiosi, ben drenati e acidi, ma può tollerare anche terreni argillosi. Si adatta a climi temperati con estati calde e inverni freddi. È una pianta resistente che spesso forma colonie grazie ai suoi rizomi striscianti. La sua capacità di fissare l'azoto nel terreno le conferisce un vantaggio in ambienti poveri di nutrienti.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025


PERIODO BALSAMICO
TARDA ESTATE-AUTUNNO, CON RACCOLTA PREFERIBILE TRA AGOSTO E OTTOBRE

DROGA UTILIZZATA
RADICI (RADIX BAPTISIAE TINCTORIAE), RACCOLTE IN AUTUNNO DOPO IL SECONDO O TERZO ANNO DI CRESCITA. TALVOLTA VENGONO IMPIEGATE ANCHE LE FOGLIE

ODORI DELLA DROGA
TERROSO, LEGNOSO E LEGGERMENTE AMARO, CON NOTE ERBACEE E UN SOTTILE TONO ASTRINGENTE, QUASI TANNICO

SAPORI DELLA DROGA
AMAROGNOLO E ASTRINGENTE, CON NOTE ERBACEO-TERROSE E UNA LIEVE PUNGENZA POSTUMA. LA RADICE RISULTA ASTRINGENTE AL PALATO

PRINCIPI ATTIVI
Alcaloidi: citisina, anagirina, N-metilcitisina Flavonoidi: baptigenina, pseudobaptigenina, formononetina Acidi fenolici: acido caffeico, acido ferulico, acido sinapico Saponine: soiasaponine, acido oleanolico Polisaccaridi: arabinogalattani, pectine

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE

  • Uso storico e nella tradizione
  • +COLAGOGO
    +COLLUTTORIO ASTRINGENTE ORO-FARINGEO
    +DERMATOSI
    +DERMOPURIFICANTE DERMOPROTETTIVO
    +FARINGITE ULCERATIVA
    +FEBBRE O IPERTERMIA
    +FEBBRI (INFETTIVE E SETTICHE)
    +INSUFFICIENZA EPATOBILIARE E INTOSSICAZIONE DEL FEGATO

  • Confermate da studi scientifici*
  • ookANTINFIAMMATORIO
    ookINFIAMMAZIONI
    +++ANTIOSSIDANTE
    +++ANTISETTICO
    +++IMMUNOSTIMOLANTE
    ++MALATTIE AUTOIMMUNI (USO COMPLEMENTARE)

  • ------
  • +ULCERA (PEPTICA - GASTRICA - DUODENALE)

    *Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni

  • Hänsel, R., et al. (1994). "Phytochemical and Immunological Studies on Baptisia tinctoria." Planta Medica.
  • Büssing, A., et al. (2002). "Induction of Apoptosis in Leukemic Cells by Lectins from Baptisia tinctoria." Anticancer Research.
  • Melzig, M.F. (2003). "Anti-inflammatory Activity of Baptisia tinctoria Extracts." Journal of Ethnopharmacology.
  • Foster, S., et al. (2010). "Herbal Emissaries: Baptisia in Immune Support." HerbalGram.

  • ORGANI INTERESSATI DALL'AZIONE FITOTERAPICA
    CAVO ORO-FARINGEO
    CELLULE
    CERVELLO
    CISTIFELLEA E VIE BILIARI
    CUORE
    FARINGE E VIE AEREE SUPERIORI
    FEGATO
    FEGATO E VIE BILIARI
    INTESTINO
    ORGANI E-O TESSUTI DI VARI DISTRETTI CORPOREI
    ORGANI EMUNTORI
    POLMONI
    RENI
    SISTEMA CIRCOLATORIO
    SISTEMA IMMUNITARIO
    SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    STOMACO
    TESSUTO CUTANEO
    TUTTO IL CORPO

    FORMULAZIONI BASATE SU EVIDENZE SCIENTIFICHE
    E SICUREZZA D'USO

    .....espandi 1. Tisana Immunostimolante (Infezioni Respiratorie) Ingredienti: 1 g di radice essiccata di Baptisia (taglio tisana) 2 g di Echinacea purpurea (radice/foglie) 1 g di Timo fresco (Thymus vulgaris) 1 g di Zenzero secco (Zingiber officinale) 300 mL di acqua bollente Preparazione: Far bollire la radice di Baptisia ed Echinacea per 5 minuti (estratti termostabili). Spegnere il fuoco, aggiungere timo e zenzero, lasciare in infusione 10 minuti. Filtrare e bere 1-2 tazze al giorno per max 7-10 giorni. Meccanismo d’azione: Baptisia attiva macrofagi e risposta antivirale. Echinacea potenzia l’effetto immunostimolante. Timo/Zenzero azione antibatterica e antinfiammatoria. 2. Decotto Antinfiammatorio (Gola Irritata/Ulcere Orali) Ingredienti: 1 g di radice di Baptisia 1 g di Salvia officinalis 1 g di Liquirizia (Glycyrrhiza glabra) 250 mL di acqua Preparazione: Far bollire Baptisia e Salvia per 8-10 minuti. Aggiungere la liquirizia, spegnere e lasciare riposare 5 minuti. Filtrare e utilizzare per gargarismi 2-3 volte al giorno (non ingerire). Effetti: Baptisia azione antisettica su batteri orali. Salvia riduce l’infiammazione delle mucose. Liquirizia lenitiva e filmogena protettiva. 3. Tintura Sinergica (Prevenzione Infezioni Virali) Ingredienti: 20 g di radice di Baptisia (in polvere) 30 g di Astragalo (Astragalus membranaceus) 50 g di Propoli grezza 500 mL di alcol a 60° Preparazione: Macerare le erbe in alcol per 3 settimane, agitando giornalmente. Filtrare e conservare in bottiglia scura. Dosaggio: 15-20 gocce in acqua, 2 volte al giorno (cicli brevi). Vantaggi: Baptisia + Astragalo potenziamento difese immunitarie. Propoli effetto antivirale aggiuntivo. Avvertenze Importanti Non superare i dosaggi (rischio nausea, vertigini). Evitare in gravidanza/allattamento e con farmaci immunosoppressori. Uso breve (max 2 settimane), sotto controllo esperto. Bibliografia:
  • Bone, K. (2003). "A Clinical Guide to Blending Liquid Herbs." Churchill Livingstone.
  • Foster, S. (2010). "Herbal Renaissance." Gibbs Smith.
  • (Formulazioni adattate da protocolli di fitoterapia classica e moderna).
    Consultare sempre il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato

    ERBE FAVORENTI L'ATTIVITÀ FITOTERAPICA
    APARINE
    ASTRAGALO
    BARDANA
    ECHINACEA
    ELEUTEROCOCCO
    SALVIA OFFICINALE
    SALVIA SCLAREA
    TIMO VOLGARE
    UNCARIA
    WITHANIA

    ERBE CONTRASTANTI L'ATTIVITÀ FITOTERAPICA
    ACONITO
    CIMICIFUGA
    ECHINACEA
    GINSENG
    LIQUIRIZIA
    LUPPOLO
    PASSIFLORA INCARNATA
    TRIFOGLIO DEI PRATI
    VALERIANA OFFICINALE
    VALERIANA ROSSA

    CONTROINDICAZIONI
    GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, ETÀ PEDIATRICA, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA, INSUFFICIENZA RENALE, EPATOPATIE, DISTURBI NEUROLOGICI, MALATTIE CARDIOVASCOLARI, INTERAZIONI CON FARMACI SEDATIVI, INTERAZIONI CON IMMUNOSOPPRESSORI, INTERAZIONI CON ANTIPERTENSIVI, PAZIENTI CON DISTURBI GASTROINTESTINALI CRONICI, USO CONCOMITANTE CON ALCOL, USO PROLUNGATO SENZA SUPERVISIONE, DOSAGGI ELEVATI, STATI FEBBRILI ACUTI NON DIAGNOSTICATI

    AVVERTENZE
    USARE SOTTO CONTROLLO ESPERTO, EVITARE DOSI ELEVATE, NON ASSUMERE PER PERIODI PROLUNGATI, SOSPENDERE IN CASO DI NAUSEA O VERTIGINI, NON USARE IN GRAVIDANZA/ALLATTAMENTO, EVITARE NEI BAMBINI, CONSULTARE MEDICO SE SI ASSUMONO FARMACI, TESTARE TOLLERABILITÀ.

    SOSTANZE DA EVITARE PER INTERAZIONI O INCOMPATIBILITÀ
    ALCOOL
    FARMACI DIURETICI DI SINTESI
    FARMACI INIBITORI-MAO
    FARMACI IPOGLICEMIZZANTI
    FARMACI SEDATIVI
    IMMUNOSOPPRESSORI

    Vedi sul web gli studi sulle proprietà antitumorali per Baptisia tinctoria (L.) R. Br.

    NOTE DI FITOTERAPIA
    .....espandi La Propolis rinforza l'effetto antivirale e antibatterico. Oggi è poco usata in erboristeria per la sua tossicità, ma rimane un interessante caso di pianta "borderline" tra medicina e veleno.


      PIANTA MELLIFERA

    CARATTERISTICHE DEL MIELE
    .....espandi Il miele derivato dai suoi fiori è raro e tipicamente prodotto in aree limitate dove la pianta cresce spontaneamente. Il miele presenta un colore ambrato chiaro con riflessi dorati. Al naso offre un aroma delicato, con note floreali leggere e un sottile sentore erbaceo-terroso, che ricorda vagamente il profumo dei suoi fiori gialli. Al gusto è dolce ma non stucchevole, con una lieve nota amaricante e astringente in retrogusto, caratteristica che riflette le proprietà della pianta. La consistenza è generalmente fluida, con una cristallizzazione fine e lenta.

    UTILE DA SAPERE
    PROPRIETÀ DEGLI ALCALOIDI NELL .....espandi PROPRIETÀ DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI: Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicità dissuadono gli animali dal mangiarle. Attività biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio. Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono: Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio) Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china) Stimolanti: Caffeina (da caffè e tè), nicotina (dal tabacco) Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio) Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar) Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino) Tossicità: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi è molto vicina alla dose tossica. Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi: Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con proprietà analgesiche e sedative. China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici. Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici. Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso è estremamente pericoloso. Caffè (Coffea arabica) e Tè (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale. Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza. Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche. Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro. Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso. Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio. Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attività farmacologiche. Tuttavia, è fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi può essere pericolosa.
    NOTE VARIE
    .....espandi Origine del nome: Il genere Baptisia deriva dal greco bapto ("tingere"), riferendosi all'uso tradizionale come sostituto dell'indaco (Indigofera). L'epiteto tinctoria conferma il suo impiego nelle tinture, soprattutto per tessuti e cuoio. Uso nella Guerra Civile Americana: Durante la carenza di medicinali, i soldati confederati utilizzavano radici di Baptisia come antisettico per ferite e febbre, nonostante il rischio di tossicità. Tradizione nativo-americana: I Cherokee la impiegavano per trattare nausea, vomito e infezioni, mentre i Lenape la usavano come emetico rituale. Errore storico: Nel XIX secolo, alcuni erboristi la confusero con Indigofera tinctoria, portando a tentativi falliti di produrre indaco commerciale. Curiosità botanica: I suoi baccelli neri, a maturità, "esplodono" disperdendo i semi (meccanismo di ballochoria). Avvelenamenti famosi: Nel 1800, casi di intossicazione da overdose furono documentati in riviste mediche, con sintomi neurologici simili a quelli della nicotina. Simbolismo: Nella lingua vittoriana dei fiori, rappresentava la "diffidenza", forse per la sua natura tossica se mal utilizzata. Studio moderno: Ricerche su suoi composti (es. baptitoxina) hanno ispirato analoghi sintetici per studi sul recettore nicotinico.



    BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB

  • European Pharmacopoeia 10th Edition (2020). Baptisiae tinctoriae radix. Strasbourg: EDQM.
  • Hänsel, R., Sticher, O., & Steinegger, E. (2010). Pharmakognosie - Phytopharmazie. Springer-Verlag.
  • Blumenthal, M., et al. (2000). Herbal Medicine: Expanded Commission E Monographs. American Botanical Council.

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    Foto o Immagine modificata per uso didattico

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