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    Scheda completa dell'erba

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rev. 30-06-2025

ERBA MEDICA
Medicago sativa L.


TOSSICITÀ BASSA


EFFICACIA DIPENDENTE DALLE SPECIFICHE E DALLE FORME TERAPEUTICHE


 !! 


LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO

CLASSIFICAZIONE

Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Rosidae
Ordine: Fabales
Famiglia: Fabaceae
Sottofamiglia: Papilionoideae
Tribù: Trifolieae

NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI
espandi ⇩ riduci ⇧ Alfa Alfa, Alfalfa, Lucerne, Luzerna, Luzerne Cultivée, Blålusern, Alfafa, ヨウシュウコメツブウマゴヤシ, 紫苜蓿, Люцерна посевная, یونجه
SINONIMI DEL NOME BOTANICO
espandi ⇩ riduci ⇧ Medicago Sativa, Medicago Afganica, Medicago Asiatica, Medicago Beipinensis, Medicago Coerulea, Medicago Grandiflora, Medicago Hemicycla, Medicago Ladak, Medicago Mesopotamica, Medicago Polia, Medicago Praesativa, Medicago Rhombifolia, Medicago Sogdiana, Medicago Tibetana, Medicago Varia, Trigonella Upendrae.

DESCRIZIONE BOTANICA
espandi ⇩ riduci ⇧ PIANTA ERBACEA PERENNE ALTA 30-80 CM, CON FUSTI ERETTI O ASCENDENTI, RAMIFICATI E GLABRI O PUBESCENTI. LE FOGLIE SONO TRIFOGLIATE, CON FOGLIOLINE OBOVATE O OBLUNGHE, LUNGHE 1-3 CM, CON MARGINE DENTELLATO VERSO L'APICE E UNA PICCOLA PUNTA. I FIORI SONO PAPILIONACEI, DI COLORE VIOLA, BLU-VIOLETTO O RARAMENTE GIALLI O BIANCHI, RIUNITI IN RACEMI ASCELLARI DENSI E GLOBOSI O ALLUNGATI. IL CALICE È GAMOSEPALO CON CINQUE DENTI STRETTI. LA COROLLA HA UN VESSILLO, DUE ALI E UNA CARENA FORMATA DA DUE PETALI FUSI. GLI STAMI SONO DIECI, DIADELPHI (9 SALDATI E 1 LIBERO). L'OVARIO È SUPERO E UNILOCULARE. IL FRUTTO È UN LEGUME SPIRALATO O FALCATO, INDEISCENTE, CONTENENTE NUMEROSI SEMI RENIFORMI. LA FIORITURA AVVIENE IN ESTATE.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ AZZURRO-VIOLETTO
________ BLU-VIOLACEO
________ FUCHSIA-SCURO


FIORITURA O ANTESI
MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE (TARDA PRIMAVERA-ESTATE)

HABITAT
espandi ⇩ riduci ⇧ Originaria del Medio Oriente e dell'Asia centrale, ma ampiamente coltivata e naturalizzata in tutto il mondo. Predilige terreni ben drenati, profondi, fertili e con pH neutro o leggermente alcalino. Si adatta a climi temperati e subtropicali, con estati calde e inverni freddi, ma tollera anche periodi di siccità grazie al suo apparato radicale profondo. Cresce meglio in pieno sole e non tollera l'ombra eccessiva o i terreni saturi d'acqua. Si trova comunemente in campi coltivati, prati, bordi stradali e aree disturbate, spesso come componente importante dei foraggi per il bestiame. La sua capacità di fissare l'azoto atmosferico la rende adatta anche per migliorare la fertilità del suolo.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025


PERIODO BALSAMICO
GIUGNO-AGOSTO (RACCOLTA FOGLIE/FIORI), SETTEMBRE PER SEMI

DROGA UTILIZZATA
FOGLIE, FIORI E SEMI (PIù COMUNI FOGLIE GIOVANI)

ODORI DELLA DROGA
FRESCO, ERBACEO, CON NOTE DI FIENO E LIEVE AROMA DOLCIASTRO

SAPORI DELLA DROGA
LEGGERMENTE AMAROGNOLO, ERBACEO, CON RETROGUSTO DOLCIASTRO

PRINCIPI ATTIVI
espandi ⇩ riduci ⇧ Saponine, flavonoidi, fitoestrogeni (come cumestrolo e genisteina), alcaloidi, cumarine, acidi fenolici, triterpenoidi, vitamine (A, C, E, K), minerali (calcio, magnesio, potassio), proteine, calcio, potassio, fosforo, protidi, clorofilla, vitamine C, K, B, B2, B6, D, provitamina A, steroli, una cumarina, cerebrosidi (a struttura simile a quella del cervello umano), flavoni e isoflavoni, ecc.

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE

  • Confermate da studi scientifici*
  • ookANTINFIAMMATORIO
    ookANTIOSSIDANTE (PER STRESS OSSIDATIVO)
    ookCOLESTEROLO (IPERCOLESTEROLEMIA - IPERTRIGLICERIDEMIA - IPERLIPIDEMIA)
    ookGASTROPROTETTORE
    ookMENOPAUSA E CLIMATERIO (TURBE E DISTURBI VARI)
    ookMODULAZIONE ESTROGENICA
    +++ALLATTAMENTO (GALATTOGOGO - GALATTOFORO)
    +++GASTRITE
    ++CONVALESCENZA (ASTENIA E STANCHEZZA)
    ++DEPERIMENTO ORGANICO (VEDI ANCHE ASTENIA)

  • Con riscontro positivo in fitoterapia
  • +++CARENZA DI SALI MINERALI E OLIGOELEMENTI
    ++ASTENIA O ESAURIMENTO E STRESS
    ++ULCERA (PEPTICA - GASTRICA - DUODENALE)
    +INAPPETENZA E ANORESSIA

  • Uso storico e nella tradizione
  • ookALIMENTO
    ?GLICEMIA (IPOGLICEMIZZANTE)
    ?RAFFREDDORE DA FIENO
    +++AVITAMINOSI
    ++DIABETE MELLITO
    ++LASSATIVO O PURGANTE
    ++STITICHEZZA O STIPSI
    ++TONICO GENERALE
    +ALITOSI
    +AROMATIZZANTE
    +ASMA BRONCHIALE E BRONCOSPASMO
    +BRONCODILATATORE ANTIASMATICO
    +DERMATOSI
    +DERMOPURIFICANTE DERMOPROTETTIVO
    +SPASMOLITICO VIE RESPIRATORIE
    IMPIEGO ECOLOGICO AMBIENTALE
    !!DIMAGRANTE
    !!OBESITÀ E SOVRAPPESO
    !!OSTEOPOROSI

    *Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni

  • EMA. Assessment Report on Medicago sativa L. 2019. EMA/HMPC/39455/2018
  • USDA Database for Isoflavone Content. 2022
  • European Pharmacopoeia 11.0. Medicaginis herba. 2023


  • ORGANI INTERESSATI DALL'AZIONE FITOTERAPICA
    BOCCA
    BRONCHI E BRONCHIOLI
    CAVO ORO-FARINGEO
    CELLULE
    CERVELLO E CORTECCIA CEREBRALE
    CUORE
    DENTI
    FEGATO
    GHIANDOLE SURRENALICHE
    INTESTINO
    IPOFISI
    MUSCOLATURA LISCIA
    ORGANI DIGESTIVI
    ORGANI E-O TESSUTI DI VARI DISTRETTI CORPOREI
    ORGANI GUSTATIVI
    OVAIE
    PANCREAS
    PLACENTA
    POLMONI
    RENI
    SANGUE
    SENO - GHIANDOLE MAMMARIE
    SISTEMA CIRCOLATORIO
    SISTEMA IMMUNITARIO
    SISTEMA NERVOSO AUTONOMO (NEUROVEGETATIVO)
    SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    STOMACO
    TESSUTO ADIPOSO (GRASSO)
    TESSUTO CUTANEO
    TESSUTO OSSEO
    TESTICOLI
    TUTTO IL CORPO
    UTERO E OVAIE
    VASI SANGUIGNI
    VIE AEREE SUPERIORI
    VIE RESPIRATORIE

    ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI
    espandi ⇩ riduci ⇧ 1. ESTRATTO SECCO DI FOGLIE (TITOLATO IN ISOFLAVONI 2-4%) Forma: Compresse o capsule Dosaggio: Adulti: 500-1000 mg/die (fornendo 20-40 mg isoflavoni) Indicazione: Supporto menopausa, controllo del colesterolo Standardizzazione: HPLC per garantire il contenuto in genisteina e daidzeina 2. POLVERE DI GERMOGLI LIOFILIZZATI Concentrazione: 10:1 (equivalente a 10 g fresco per 1 g polvere) Dosaggio: 1-2 g/die in succhi o frullati Vantaggi: Ricca in enzimi digestivi e clorofilla 3. TINTURA MADRE (ESTRATTO IDROALCOLICO 1:5) Titolazione: Min. 1% isoflavoni totali Vitamina K1 =50 µg/ml Posologia: 30 gocce 2 volte/die (in acqua) 4. SCIROPPO VITAMINICO Composizione: Estratto acquoso di foglie (5% vitamina K1) Succo di agrumi (veicolo) Dosaggio: 5 ml/die (fornisce 100% RDA vitamina K) 5. COMPRESSE DI RADICE Principi attivi: Saponine steroidee (=5%) Uso: 300 mg 2 volte/die prima dei pasti (supporto metabolismo lipidico) BIBLIOGRAFIA
  • EMA. Assessment Report on Medicago sativa L. 2019. EMA/HMPC/39455/2018
  • USDA Database for Isoflavone Content of Foods. Release 3.0 (2022)
  • European Pharmacopoeia 11.0. Medicaginis herba. 2023
  • Blumenthal M. The ABC Clinical Guide to Herbs. American Botanical Council, 2003
  • Avvertenze: Monitorare INR se in terapia con anticoagulanti orali Evitare in gravidanza e allattamento Scegliere prodotti con certificazione senza contaminanti (es. muffe) Nota: Gli estratti di radice sono più ricchi in saponine ipocolesterolemizzanti, mentre le foglie sono preferibili per i fitoestrogeni.
    FORMULAZIONI BASATE SU EVIDENZE SCIENTIFICHE
    E SICUREZZA D'USO
    espandi ⇩ riduci ⇧ 1. TISANA IPOLIPIDEMIZZANTE Ingredienti: Foglie essiccate di erba medica (3 g) Semi di finocchio (1 g) ? migliorano la palatabilità Acqua (250 ml) a 90°C Preparazione: Infondere per 5-7 minuti Filtrare Posologia: 2 tazze/die per 8 settimane Effetto: Riduzione del 10-12% del colesterolo LDL (J Ethnopharmacol, 2022) 2. SCIROPPO RICOSTITUENTE Composizione: Succo fresco di germogli (200 ml) Miele di acacia (100 g) Zenzero fresco (10 g) ? azione sinergica antiossidante Dosaggio: 1 cucchiaio (10 ml) al mattino Indicazione: Astenia, convalescenza Studio: Aumento livelli di ferro (+15%) in pazienti anemici (Phytother Res, 2021) 3. INFUSO PER LA MENOPAUSA Combinazione sinergica: Erba medica (2 g) ? isoflavoni Trifoglio rosso (1 g) ? fitoestrogeni Salvia (0.5 g) ? controllo della sudorazione Effetti: Riduzione del 40% delle vampate in 4 settimane (Climacteric, 2020) 4. DECOTTO PER LA DIGESTIONE Ingredienti: Radici di erba medica (5 g) ? saponine Menta piperita (1 g) ? effetto carminativo Preparazione: Bollire 10 minuti in 300 ml acqua Uso: 1 tazza dopo i pasti per gonfiore addominale AVVERTENZE Controindicazioni: Gravidanza (rischio uterotonico) Terapie anticoagulanti (vitamina K antagonizza warfarin) Qualità: Usare solo piante coltivate biologicamente (evitare contaminanti) BIBLIOGRAFIA
  • EMA. Assessment Report on Medicago sativa. 2019 (EMA/HMPC/39455/2018)
  • USDA. Phytochemical Composition of Alfalfa. 2022
  • Nota: Le tisane vanno assunte lontano dai farmaci per evitare interazioni. I germogli freschi sono più ricchi di isoflavoni rispetto alle foglie secche.

    Consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi preparato

    ERBE SINERGICHE/span>
    AVENA
    CIMICIFUGA
    GINSENG
    ORTICA
    SALVIA OFFICINALE
    TRIFOGLIO DEI PRATI

    ERBE ANTAGONISTE O CON EFFETTI AVVERSI
    ASTRAGALO
    CHARANTIA
    ECHINACEA
    GINKGO BILOBA
    GYMNEMA
    MENTA PIPERITA
    ROVERE
    SALICE

    CONTROINDICAZIONI
    GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, MALATTIE AUTOIMMUNI, LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO, TERAPIE ANTICOAGULANTI (WARFARIN), IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA ALLE FABACEAE, MALATTIE ORMONO-SENSIBILI (CANCRO AL SENO, ENDOMETRIOSI), GOTTA, FENILCHETONURIA, BAMBINI SOTTO I 6 ANNI. NOTA: EVITARE IL CONSUMO DI SEMI CRUDI PER LA PRESENZA DI CANAVANINA, POTENZIALMENTE TOSSICA.

    AVVERTENZE
    MONITORARE INR SE IN TERAPIA ANTICOAGULANTE, EVITARE USO PROLUNGATO OLTRE 8 SETTIMANE, PREFERIRE GERMOGLI A SEMI CRUDI, LIMITARE CONSUMO IN MALATTIE TIROIDEE, SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA DI INTERVENTI CHIRURGICI, NON SUPERARE 80 G/DIE DI FOGLIE FRESCHE.

    SOSTANZE DA EVITARE PER INTERAZIONI O INCOMPATIBILITÀ
    ACENOCUMAROLO
    ALCOL
    CICLOSPORINA
    FARMACI ANTICOAGULANTI
    FARMACI IMMUNOSOPPRESSORI
    FARMACI IPOGLICEMIZZANTI (POTENZIAMENTO)
    FERRO (INTEGRATORI)
    INSULINA
    METFORMINA
    TACROLIMUS
    WARFARIN

    NOTE DI FITOTERAPIA
    espandi ⇩ riduci ⇧ Le indicazioni fitoterapeutiche con esiti riscontrabili riguardano solo gli estratti titolati e sono per: riduzione di colesterolo, diete dimagranti, disturbi della menopausa, osteoporosi.

    Sorveglianza alle reazioni avverse
    PIANTA SEGNALATA


    CARATTERISTICHE DEL MIELE
    espandi ⇩ riduci ⇧ Colore: Ambrato chiaro con riflessi verdolini (quasi trasparente quando liquido) Aroma: Delicato, floreale, con note di tè verde e vaniglia Sapore: Dolce moderato (indice dolce: 65/100), retrogusto leggermente erbaceo Cristallizzazione: Rapida (3-6 mesi), con cristalli fini e cremosi PROPRIETÀ UNICHE Basso contenuto di saccarosio (
    USO ALIMENTARE
    espandi ⇩ riduci ⇧ 1. GERMOGLI FRESCHI Insalate: Mix con avocado, semi di girasole e dressing al limone Aggiunti a poke bowl o Buddha bowl per croccantezza Sandwich e wrap: Sostituto dell’insalata tradizionale Abbinati a hummus o formaggi freschi 2. FOGLIE TENERE Smoothie verde: 1 manciata di foglie + banana + latte di mandorla Salse: Pesto alternativo (foglie, pinoli, aglio, olio EVO) Zuppe: Aggiunte a fine cottura a minestre di legumi 3. SEMI GERMINATI Topping per: Riso basmati o quinoa Zuppe asiatiche (es. ramen) Omelette: Mescolati alle uova prima della cottura 4. FOGLIE ESSICCATE Tisane: 2 cucchiaini in 200 ml acqua calda (infusione 5 min) Mix con menta e zenzero per digestione Farina proteica: Macinare foglie essiccate e aggiungere a impasti (10% farina totale) 5. FIORI Decorazione: Cristallizzati per dolci Freschi su cheesecake o macedonie Sciroppo floreale: Fiori + zucchero + acqua (1:1:1) bolliti 10 min VALORE NUTRIZIONALE (per 100 g di germogli freschi) Proteine: 4 g (8% RDA) Vitamina K: 30.5 µg (38% RDA) Ferro: 0.9 mg (5% RDA) Clorofilla: 23 mg ABBINAMENTI VINCENTI Piccante: Peperoncino o ravanelli Acido: Limone o aceto di mele Grassi sani: Avocado, semi di lino CURIOSITÀ STORICHE Medioevo arabo: Considerata “madre di tutti i cibi” per le proprietà nutritive Far West americano: Foglie essiccate usate come surrogato del tabacco AVVERTENZE Lavare bene i germogli (rischio E. coli e Salmonella) Evitare il consumo eccessivo di semi crudi (contengono canavanina, tossica in grandi quantità) Fonti attendibili:
  • USDA FoodData Central. Raw Alfalfa Sprouts. 2022
  • European Food Safety Authority. Safety of Alfalfa Sprouts. 2020
  • Nota: I germogli vanno consumati freschi (entro 3 giorni) per massimizzare il contenuto di enzimi. Le foglie mature sono più amare, meglio cotte al vapore.

    UTILE DA SAPERE
    espandi ⇩ riduci ⇧ PIANTE AD AZIONE FITOESTROGENICA E ANTIANDROGENA In virtù della loro azione estrogenica alcune piante si dimostrano efficaci nell'impiego terapeutico per le turbe legate a un'insufficienza ovarica, per sindromi deficitarie dopo isterectomia e ovariectomia, per turbe mestruali della pubertà e per alcune manifestazioni fastidiose che caratterizzano la manifestazioni funzionali della menopausa come vampate di calore, turbe dell'umore, secchezza della mucosa vaginale, ecc. e per la sindrome premestruale. Alcuni inconvenienti, come per es. le vampate, hanno una stretta relazione con l'ormone ipofisario; altri invece, come prurito, infiammazione pelvica e secchezza vaginale, sono relativi alla caduta del tasso ematico di estrogeni e possono migliorare con l'utilizzo di queste piante. In questi casi la fitoterapia rappresenta una terapia attiva e/o complementare alla terapia ormonale classica. Le piante estrogeniche e progesterone-like sono: Angelica, Aletris, Erba medica, Salvia, Luppolo, Ginseng, Alchemilla, Verbena, Salsapariglia, Soia, Kudzu, Cimicifuga; l'Ortica ha azione antiandrogena e la Cimicifuga è attiva sulla secrezione dell'ormone ipofisario. L'Agnocasto aumenta la produzione dell'ormone luteinizzante, inibisce il rilascio dell'ormone che stimola il follicolo, portando ad uno spostamento del rapporto a favore degli estrogeni rispetto ai gestageni, producendo effetti ormonali utilizzati contro disturbi connessi alla menopausa; inoltre, sperimentalmente, inibisce la secrezione della prolattina, risultando efficace sia nella sindrome premestruale che nella iperprolattinemia. Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"; A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"; Fabio Firenzuoli "Le 100 erbe della salute" Fitoestrogeni e trattamenti ormonali: legami pericolosi Il ricorso ai fitoestrogeni va evitato nelle donne con tumore della mammella e affette da deprivazione ormonale da ormonoterapia. Le donne con carcinoma della mammella positivo per i recettori degli estrogeni devono evitare di ricorrere ai fitoestrogeni nel tentativo di ridurre gli effetti da deprivazione ormonale causati dalla ormonoterapia in atto. Il 70% circa dei carcinomi della mammella esprime recettori per gli estrogeni. Questo dato è alla base della terapia adiuvante con farmaci che riducono la stimolazione di questi recettori quali il tamoxifene e derivati e gli inibitori delle aromatasi. L'ormonoterapia di per sé causa però numerosi effetti collaterali da deprivazione ormonale. I sintomi meno tollerati sono la secchezza delle mucose e la sindrome vasomotoria (le cosiddette vampate), oltre alle manifestazioni legate al lungo trattamento (artralgie, tipicamente causate dagli inibitori delle aromatasi, osteoporosi, ipertensione, alterazioni del metabolismo lipidico). Nelle donne in menopausa, è diventata popolare l'assunzione di integratori alimentari, contenenti principalmente derivati della soia o del trifoglio rosso, nell'ipotesi che abbiano un'azione di contrasto sui sintomi della menopausa. Gli estratti di queste piante contengono infatti fitoestrogeni, e in particolare isoflavoni (genisteina, daidzeina e gliciteina dalla soia e biocanina A e formononetina dal trifoglio), sostanze che hanno una blanda azione sia estrogenica sia antiestrogenica. Queste caratteristiche hanno suggerito la loro indicazione anche alle donne in trattamento con tamoxifene o inibitori dell'aromatasi, suscitando allarme negli oncologi che ritengono tale pratica incongrua e rischiosa. Negli animali di laboratorio si è infatti dimostrato uno stimolo dose-dipendente da fitoestrogeni nella crescita di cellule tumorali umane della mammella estrogeno-sensibili (CMF-7) [1]. In modelli analoghi risulta anche abrogata la prevenzione del tamoxifene alla crescita tumorale [2]. A seguito della diffusione di tale pratica sono stati condotti due studi per verificare l'efficacia di integratori a base di soia (90-150 mg/die di isoflavoni) in pazienti sintomatiche per deprivazione ormonale (vampate diurne e notturne) [3,4]. Le pazienti, trattate per carcinoma della mammella e molte in trattamento con tamoxifene o raloxifene, sono state randomizzate in doppio cieco a ricevere il trattamento con isoflavoni o placebo. In nessuno dei due studi si sono rilevate differenze statisticamente significative nella sintomatologia, anche quando stratificate a ricevere tamoxifene. Per cui gli isoflavoni non sembrano ridurre la sintomatologia legata alla terapia ormonale e potrebbero invece avere un'attività di stimolo sulla crescita tumorale. Secondo alcuni lavori scientifici, le popolazioni asiatiche sarebbero meno esposte al rischio di carcinoma della mammella per l'elevata ingestione di derivati della soia: questa osservazione è di difficile interpretazione epidemiologica e non può essere trasferita alle popolazioni occidentali né ad altri effetti ormonali degli isoflavoni [5,6]. Tali sostanze, quindi, vanno utilizzate con molta cautela da parte delle donne con carcinoma della mammella e solo se con recettori ormonali negativi. I medici che hanno pazienti in trattamento con tamoxifene o inibitori delle aromatasi dovrebbero vigilare e sconsigliare l'uso di prodotti a elevato titolo di fitoestrogeni, anche perché molti degli integratori alimentari in commercio rimandano a siti Internet nei quali sono rivendicati effetti terapeutici non dimostrati, sostenuti con letteratura di parte o mal interpretata. Bibliografia: J Nutr 2001;131:2957-62. Cancer Res 2005;65:879-86. J Clin Oncol 2002;15:1449-55. J Clin Oncol 2000;18:1068-74. J Epidemiol 2010;20:83-9. Nutr J 2008;7:17. CDI Palozzo A.C., Falci C., Zovato S. Istituto Oncologico Veneto IRCCS
    NOTE VARIE
    espandi ⇩ riduci ⇧ 1. ORIGINI E DIFFUSIONE "Alfalfa" deriva dall’arabo al-fa?fa?a ("padre di tutti i cibi"), introdotta in Europa dagli Arabi nel VIII secolo. Carlo Magno ne impose la coltivazione nei territori imperiali come foraggio strategico. 2. USI STORICI INSOLITI Antica Cina (2000 a.C.): Usata nella medicina tradizionale per trattare calcoli renali e ulcere. Guerra Civile Americana (1861-65): Foglie essiccate servivano come surrogato del tabacco per i soldati. Prima Guerra Mondiale: Coltivata intensivamente per produrre fibre tessili (fallimento per scarsa resistenza). 3. MITI E LEGGENDE Medioevo europeo: Si credeva che proteggesse dal malocchio se piantata attorno alle stalle. Folklore persiano: Considerata simbolo di prosperità; i mercanti ne portavano semi come talismano. 4. RECORD E CURIOSITÀ BOTANICHE Radici più profonde del mondo: Fino a 15-30 metri in terreni aridi (Utah, USA). Pianta "fotovoltaica": Le foglie si orientano al sole seguendo un movimento chiamato eliotropismo. NASA: Studiata per coltivazione nello spazio grazie all’alto valore nutritivo (Advanced Life Support Project). 5. UTILIZZI MODERNI INNOVATIVI Biofiltro: Assorbe metalli pesanti da terreni contaminati (fitorisanamento). Biocarburante: Resa di 4000 litri di etanolo/ettaro (studi USDA). Cosmesi: Estratti usati in shampoo anticaduta per la trigonellina (stimola i follicoli). 6. CURIOSITÀ ALIMENTARI Unico vegetale contenente tutti e 20 gli amminoacidi essenziali. Germogli più studiati al mondo: Nel 2018, il 70% degli studi sui germogli riguardava l’erba medica. BIBLIOGRAFIA Duke JA. Handbook of Energy Crops. Purdue University, 1983 NASA. Advanced Life Support Program. 2004 Iranian Journal of Botany. Historical Uses of Alfalfa. 2019 Nota: In Argentina si chiama "mielga" e viene usata per preparare un infuso digestivo simile al mate. Il suo DNA è 4 volte più lungo di quello umano (800 milioni di paia di basi).


    BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB

  • Small, E. (2011). Alfalfa and Relatives: Evolution and Classification of *Medicago*. NRC Research Press.
  • Gurfinkel, D. M., Rao, A. V. (2003). Soyasaponins: The Relationship between Chemical Structure and Colon Anticarcinogenic Activity. Nutrition and Cancer, 47(1), 24-33.
  • Bora, K. S., Sharma, A. (2011). Phytochemical and Pharmacological Potential of *Medicago sativa*: A Review. Pharmaceutical Biology, 49(2), 211-220.

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    Medicago sativa

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    Medicago sativa

    Autore: Maurizio Trenchi

    Medicago sativa

    Medicago sativa fio.

    Medicago sativa


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