PIANTA ERBACEA PERENNE CON FUSTI ERETTI, QUADRANGOLARI, SPESSO RAMIFICATI E PROVVISTI DI PELI URTICANTI. FOGLIE OPPOSTE, SEMPLICI, OVATO-LANCEOLATE O CORDATE, CON MARGINE GROSSOLANAMENTE DENTATO E APICE ACUMINATO, ANCH'ESSE CON PELI URTICANTI. FIORI UNISESSUALI (PIANTA DIOICA), PICCOLI, VERDASTRI, RIUNITI IN INFIORESCENZE A PANNICOLO PENDULE ALL'ASCELLA DELLE FOGLIE. FIORI MASCHILI CON QUATTRO TEPALI E QUATTRO STAMI. FIORI FEMMINILI CON QUATTRO TEPALI E UN OVARIO SUPERO MONOCARPELLARE CON STIGMA SESSILE. FRUTTO È UN ACHENIO PICCOLO, OVALE E APPIATTITO.
Ampiamente distribuita in tutto il mondo, in particolare nelle regioni temperate di Europa, Asia, Nord America e Nord Africa. È una specie nitrofila che predilige suoli ricchi di azoto, umidi e ben drenati, ma si adatta a una vasta gamma di condizioni di suolo, inclusi quelli argillosi, sabbiosi e limosi. Si trova comunemente in boschi umidi, radure, margini forestali, siepi, rive di fiumi e ruscelli, fossi, giardini, aree coltivate abbandonate, discariche e in generale in luoghi disturbati dall'attività umana. Cresce meglio in posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate e tollera una varietà di livelli di umidità del suolo, anche se preferisce condizioni costantemente umide. La sua ampia distribuzione è favorita dalla sua capacità di propagarsi sia per seme che vegetativamente tramite rizomi striscianti. L'ortica è spesso indicatrice di suoli fertili e ricchi di nutrienti, specialmente azoto, derivanti dalla decomposizione di materia organica o dall'attività umana.
PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE Leggere attentamente tutte le sezioni della scheda prima di considerare le seguenti indicazioni valide per ogni utilizzo fitoterapico.
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
ESCOP Monographs – Urticae folium e Urticae radix
European Medicines Agency – Assessment Reports on Urtica dioica
Herbal Drugs and Phytopharmaceuticals, Marcello Wichtl
Principles and Practice of Phytotherapy, Simon Mills and Kerry Bone
Trease and Evans – Pharmacognosy, W.C. Evans
I semi dell´Ortica sono ricchi di acidi grassi insaturi (acido linoleico, fitostimoline, fitormoni ec.), per spremitura a freddo se ne ricava un olio con attività biostimolante indicato nei casi di debolezza e astenia. La radice riesce a ridurre del 70% il volume della ghiandola prostatica con ipertrofia benigna inibendo la crescita delle cellule prostatiche (può essere associata a Serenoa, Pigeum e macerato glicolico di Sequoia gigantea).
Uso delle radici nel benessere della prostata, in particolare nei disturbi urinari funzionali legati all’ipertrofia prostatica benigna.
Attività antinfiammatoria documentata nel supporto delle condizioni infiammatorie croniche, in particolare a carico dell’apparato muscolo-articolare. Impiego tradizionale e clinico come coadiuvante nelle affezioni articolari e reumatiche.
Le parti aeree favoriscono l’eliminazione dei liquidi corporei e il supporto delle vie urinarie. Utilizzo nelle cure depurative primaverili e nei programmi di drenaggio metabolico.
Le foglie contribuiscono al mantenimento dei normali livelli di ferro e al supporto emopoietico.
Uso consolidato come coadiuvante nel controllo dei sintomi allergici lievi.
Impiego in disturbi cutanei funzionali, soprattutto in ambito seborroico.
CONTROINDICAZIONI EDEMI DOVUTI A INSUFFICIENZA CARDIACA O RENALE GRAVE (L'USO DI DIURETICI IN QUESTI CASI DEVE ESSERE STRETTAMENTE MONITORATO DAL MEDICO PER EVITARE AGGRAVAMENTI), IPERSENSIBILITÀ NOTA ALL'ORTICA O AD ALTRI COMPONENTI DELLA PIANTA, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO (PER MANCANZA DI DATI SUFFICIENTI SULLA SICUREZZA, SEBBENE L'USO ALIMENTARE DELLE FOGLIE SIA COMUNE, GLI ESTRATTI CONCENTRATI RICHIEDONO CAUTELA), NEI CASI DI IPERPLASIA PROSTATICA BENIGNA GRAVE O CHE RICHIEDA INTERVENTO CHIRURGICO (LA RADICE DI ORTICA È INDICATA PER STADI LIEVI O MODERATI, NON SOSTITUISCE LA TERAPIA CONVENZIONALE PER CONDIZIONI AVANZATE).
AVVERTENZE MONITORARE I LIVELLI DI PRESSIONE SANGUIGNA IN SOGGETTI CON IPOTENSIONE O CHE ASSUMONO FARMACI ANTIPERTENSIVI, POICHÉ L'ORTICA PUÒ AVERE UN LEGGERO EFFETTO IPOTENSIVO, MONITORARE I LIVELLI DI GLICEMIA IN PAZIENTI DIABETICI, POICHÉ L'ORTICA PUÒ AVERE UN LIEVE EFFETTO IPOGLICEMIZZANTE, CONSULTARE IL MEDICO PRIMA DELL'USO IN CASO DI ASSUNZIONE CONCOMITANTE DI FARMACI ANTICOAGULANTI O ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI (COME WARFARIN, ASPIRINA) A CAUSA DELLA PRESENZA DI VITAMINA K NELLE FOGLIE, CHE PUÒ INFLUENZARE LA COAGULAZIONE DEL SANGUE, PRESTARE ATTENZIONE A POSSIBILI INTERAZIONI CON DIURETICI O LITOLITICI, POTENZIANDONE L'EFFETTO, IN CASO DI IRRITAZIONE GASTROINTESTINALE (NAUSEA, DIARREA), SEBBENE RARA, RIDURRE LA DOSE O SOSPENDERE L'USO, NON SUPERARE LE DOSI RACCOMANDATE PER EVITARE EFFETTI INDESIDERATI, LE PREPARAZIONI A BASE DI RADICE DI ORTICA NON RIDUCONO LE DIMENSIONI DELLA PROSTATA MA ALLEVIANO I SINTOMI, QUINDI SONO NECESSARIE VISITE UROLOGICHE REGOLARI.
I PELI URTICANTI CONTENGONO ACETILCOLINA E ISTAMINA CHE VENGONO INIETTATE QUANDO SI SPEZZANO SE TOCCATI. GLI INFUSI POSSONO PROVOCARE PIROSI E BRUCIORI DI STOMACO IN SOGGETTI PREDISPOSTI.
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI
ANTICOAGULANTI
ANTIIPERTENSIVI
DIURETICI FORTI E DI SINTESI
FARMACI PER DIABETICI
INSULINA
IPOGLICEMIZZANTI
SEDATIVI DEL SNC
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero).
Consultare sempre un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
Estratto secco di radice
Indicazione: supporto della funzionalità prostatica e urinaria negli uomini
Posologia: 360–500 mg al giorno, suddivisi in 2–3 somministrazioni
Estratto secco di foglie
Indicazione: azione diuretica e drenante, supporto metabolico
Posologia: 300–600 mg al giorno, in 1–3 dosi
Tintura madre da foglie
Indicazione: drenaggio dei liquidi, supporto della funzionalità renale e articolare
Posologia: 30–50 gocce, 2–3 volte al giorno, diluite in acqua
Estratto fluido radice/foglie
Indicazione: supporto della prostata e azione antinfiammatoria
Posologia: 2–4 ml al giorno, suddivisi in 1–2 somministrazioni
Capsule e compresse standardizzate
Contenuto di estratto secco titolato (foglie o radici)
Indicazione: benessere articolare, diuretico, supporto urinario
Posologia: 1–2 capsule/compressa, 1–3 volte al giorno secondo formulazione e indicazione
Integratori combinati
Formulazioni drenanti e depurative: spesso abbinate a Betula, Taraxacum, Solidago o Orthosiphon
Formulazioni prostata: combinate con Saw Palmetto (Serenoa repens) o Pygeum africanum
Posologia: secondo la concentrazione dei singoli estratti; solitamente 1–2 dosi giornaliere
Note di sicurezza
Gli estratti sono generalmente ben tollerati
Uso ciclico consigliato per formulazioni drenanti
Consultare il medico in caso di terapia farmacologica concomitante (diuretici, anticoagulanti, ipoglicemizzanti)
Bibliografia
ESCOP Monographs – Urticae folium e Urticae radix
European Medicines Agency – Assessment Reports on Urtica dioica
Herbal Drugs and Phytopharmaceuticals, Marcello Wichtl
Principles and Practice of Phytotherapy, Simon Mills and Kerry Bone
Trease and Evans – Pharmacognosy, W.C. Evans
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
Foglie di Urtica dioica
Indicazione: azione diuretica, depurativa e supporto articolare
Preparazione: 2–3 g di foglie essiccate in 150–200 ml di acqua bollente
Modalità d’uso: infusione per 10 minuti, 2–3 volte al giorno
Urtica + Taraxacum officinale
Indicazione: drenaggio dei liquidi e supporto della funzionalità renale
Dosaggio: 1–2 g di ciascuna pianta per tazza, 2–3 volte al giorno
Urtica + Equisetum arvense
Indicazione: sostegno del metabolismo dei minerali e azione diuretica combinata
Dosaggio: 1–2 g di ciascuna pianta per tazza, 2 volte al giorno
Urtica + Betula pendula + Solidago virgaurea
Indicazione: supporto completo delle vie urinarie e azione depurativa
Dosaggio: 1 g di ciascuna pianta per tazza, 2–3 volte al giorno
Urtica + Orthosiphon stamineus + Ononis spinosa
Indicazione: azione drenante e coadiuvante nel benessere articolare
Dosaggio: 1–1,5 g di ciascuna pianta per tazza, 2 volte al giorno
Infusi concentrati o decotti: per azione antinfiammatoria o diuretica più marcata, utilizzare 5–10 g di foglie o radice in 250 ml di acqua bollente per 15–20 minuti, 1–2 volte al giorno.
Combinazioni con piante aromatiche: menta, finocchio o zenzero possono essere aggiunte per gusto senza alterare l’efficacia.
Note di sicurezza
Gli infusi di Urtica dioica sono generalmente ben tollerati
Evitare eccessive quantità in soggetti con insufficienza renale o in associazione con farmaci diuretici senza supervisione medica
L’uso ciclico è consigliato soprattutto nei programmi depurativi
Bibliografia
ESCOP Monographs – Urticae folium e Urticae radix
European Medicines Agency – Assessment Reports on Urtica dioica
Herbal Drugs and Phytopharmaceuticals, Marcello Wichtl
Principles and Practice of Phytotherapy, Simon Mills and Kerry Bone
Trease and Evans – Pharmacognosy, W.C. Evans
Preparazione del vino di ortica
Ingredienti:
100 g di foglie fresche di Urtica dioica
1 litro di vino bianco secco
20–30 g di zucchero (facoltativo)
Procedura:
Lavare accuratamente le foglie e asciugarle delicatamente.
Tritare grossolanamente le foglie e inserirle in un contenitore di vetro a chiusura ermetica.
Versare il vino bianco sul materiale vegetale, assicurandosi che le foglie siano completamente immerse.
Chiudere il contenitore e lasciare in infusione per 10–14 giorni in luogo fresco e buio, agitandolo delicatamente ogni giorno.
Filtrare il liquido, imbottigliare e conservare al fresco.
Uso terapeutico
Posologia: 30–50 ml al giorno, divisi in 1–2 somministrazioni, preferibilmente lontano dai pasti.
Indicazioni: supporto depurativo generale, drenaggio dei liquidi, benessere articolare e stimolo metabolico.
Avvertenze: non superare le dosi indicate; evitare in gravidanza, allattamento o in caso di patologie renali gravi; consultare il medico se in terapia farmacologica concomitante.
Bibliografia
ESCOP Monographs – Urticae folium e Urticae radix
European Medicines Agency – Assessment Reports on Urtica dioica
Herbal Drugs and Phytopharmaceuticals, Marcello Wichtl
Principles and Practice of Phytotherapy, Simon Mills and Kerry Bone
Trease and Evans – Pharmacognosy, W.C. Evans
Consultare il proprio medico prima di assumere queste bevande ed evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
ANNOTAZIONI, RICERCHE E BIBLIOGRAFIA
Colore variabile dal giallo chiaro all’ambra chiaro, talvolta con riflessi verdolini se derivato in parte da fiori giovani e foglie.
Aroma erbaceo e vegetale, leggermente intenso ma delicato
Sapore leggermente amarognolo e persistente, con note verdi e fresche
Non molto dolce rispetto ai mieli da fiori più comuni
Tendenza a cristallizzazione media, con cristalli fini
Rara produzione monoflora: generalmente il miele di ortica deriva da miele multiflora, in cui l’ortica contribuisce soprattutto alla componente aromatica
Prediletta dalle api come fonte di polline primaverile, contribuendo al rinforzo delle colonie
Talvolta definito “miele verde” per il sentore vegetale marcato
Foglie e fusti giovani
in minestre, frittate, risotti e ripieni
Zuppa di Ortiche
Appassire su fuoco basso in olio e burro delle cimette d'ortiche prima lessate e strizzate e un pari peso di cipollotto fresco tagliato a rondelle. Aggiungere successivamente qualche patata particolarmente farinosa e tagliata a cubettoni e un mazzetto aromatico composto da salvia, rosmarino, alloro e cannella in stecca, bagnare con brodo e latte bollenti in uguale quantità e far sbollire per circa 40 minuti, quindi passare al passaverdure Assaggiare e aromatizzare con pepe e noce moscata, quindi mantecare fuori dal fuoco con fiocchetti di burro e grana grattugiato e servire accompagnando con crostini di pane integrale tostati al burro.
Risotto all'Ortica
Lessare le cime d'ortica ripetutamente lavate in precedenza, strizzarle e tritarle finemente. Preparare un soffritto leggero di scalogno, olio d'oliva e burro, unirvi il riso, lasciarlo tostare per qualche istante, poi irrorarlo con vino bianco secco e quando questo sarà evaporato, con brodo Durante la cottura unire il trito di cimette d'ortica e, alla fine, mantecare con burro ammorbidito a pezzetti, grana grattuggiato, pepe di fresca macinatura e una grattatina di noce moscata.
Sformato di Ortiche
Preparare una besciamella ben soda ed incorporarvi su un fuoco basso delle cimette d'ortica lessate, strizzate, tritate e insaporite in padella con olio, burro e porro tritato. Unire anche del formaggio Asiago pressato a pezzetti e mescolare sin quando lo stesso formaggio non sarà fuso e perfettamente incorporato. Stendere allora il composto in un recipiente da forno imburrato, cospargere di grana grattuggiato e burro fuso e far gratinare in forno già caldo a 190-200º per una quindicina di minuti.
Ravioli con Ortica
Far insaporire nel burro qualche scalogno o cipolla tagliuzzato e aggiungervi le cimette d'ortica sbollentate e tritate lasciandole insaporire per alcuni istanti prima di irrorare con poco brodo di carne bollente. Sbollire sino a quando il liquido si sarà consumato e lasciar intiepidire. Unire successivamente al composto un pari peso di ricotta passata al setaccio "legando" con grana grattugiato e uovo intero e aromatizzando con sale e noce moscata. Riempire con il composto dei quadrati di pasta fresca all'uovo pennellati sul bordo con poco uovo sbattuto e richiudere formando i ravioli. Cuocerli in abbondante acqua a bollore salata e condirli molto semplicemente con burro fuso color nocciola e foglie di salvia, spolverizzandoli sul piatto con grana grattugiato.
Gnocchi di patate all'Ortica
Sbollentare per qualche minuto le cimette d'ortica in acqua salata, poi scolarle e farle insaporire con burro e olio, quindi tritarle assai finemente ed impastarle assieme alle patate precedentemente lessate e passate allo schiacciapatate. Unire al composto del grana grattugiato, sale, noce moscata ed uno o due unova intere, nonché la farina bianca necessaria ad averre una massa omogenea. Formare dei cilindretti grossi quanto un pollice e dividerli a pezzetti da passare sul retro di una grattugia ottenendo così gli gnocchi. Lessarli in abbondante acqua a bollore salata e condirli con un ragù di carne di maiale e vitello, o un ragù di coniglio o di faraona, tutti cotti senza l'aggiunta di pomodoro.
Tagliatelle all'Ortica
Lessare le cimette d'ortica, poi scolarle, strizzarle e tritarle il più finemente possibile, quindi impastarle con uova intere e farina bianca ottenendo una pasta piuttosto soda. Stenderla molto sottilmente e ricavarne delle tagliatelle larghe un centimetro. Cuocerle in abbondante acqua a bollore salata e saltarle in padella con una salsa di pomodoro fresco frullato assieme ad una piccola quantità di peperone giallo (cotto alla piastra e spellato), alcune foglie di basilico fresco e altrettante di origano, sempre fresco. Accompagnare con formaggio grattugiato.
Contorno di Ortica e piselli
Fare un soffritto di cipolla, pancetta, prezzemolo, porro, olio, unire i piselli freschi precedentemente sgranati e delle cimette d'ortica lavate ripetutamente e tagliuzzate. Far insaporire per qualche istante, poi bagnare con brodo leggero e far cuocere dolcemente a recipiente coperto sino a quando i piselli risulteranno teneri ed il liquido si sarà asciugato. Assaggiare e correggere secondi il gusto, quindi servire quale accompagnamento a carni bianche.
Saccottini all'Ortica
Usare uova intere, farina bianca, latte e poco sale, preparare delle crespelle del diametro di 16-18 cm. Sbollentare le cimette d'ortica, scolarle e farle insaporire in padella con olio, burro e uno spicchio d'aglio intero che andrà poi gettato. Tritarle finemente ed aggiungerle a ricotta freschissima "legando" il composto con uova intere e grana grattugiato. Riempire con esso le crespelle che andranno chiuse a saccottino e legate con erba cipollina sbollentata prima di essere cosparse di burro fuso e gratinate in forno caldo a 190-200º in pochi minuti.
Altre specie ad es O.urens hanno medesimo uso alimentare
Vedi anche Pagina erbe alimentari
NOTE DI COLTIVAZIONE E GIARDINAGGIO
La presenza dell'Ortica produce un aumento del contenuto in essenza in piante come Angelica, Maggiorana, Origano, Menta, Salvia, Valeriana ed altre aromatiche. L'Ortica viene anche impiegata come concime in quanto capace di accelerare i processi di decomposizione del terreno.
Se viene macerata in acqua per 12 ore si ottiene un buon antiparassitario per le piante, buono per combattere gli afidi ed innocuo per l'uomo.
[Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"]
Urtica dal latino urere(bruciare) per l'azione dei peli urticanti.
Dioscoride consigliava il decotto dei semi di Ortica come afrodisiaco. L´orticazione è un trattamento ´eroico´ in caso di dolori reumatici: va percossa a pelle con un mazzo di ortiche appena raccolte. La cura è molto efficace per sciatalgia e lombalgia e va praticata per 2-3 giorni alternati a riposo. Dopo l´urticazione non va usata acqua fredda sulle parti perché il senso di calore si trasformerebbe in bruciore. L´Ortica più urticante si ha da metà maggio in poi (con la fioritura).
Le fibre filate come la canapa, erano usate fin dal medio evo in quanto producevano un tessuto particolare e resistente.
In alcune culture europee l’ortica era associata a protezione e purificazione, spesso legata a rituali primaverili.
Fonte di polline primaverile per le api, contribuendo al rinforzo delle colonie.
Contiene una ricca varietà di minerali, vitamine e composti bioattivi, rendendola interessante anche per alimenti funzionali e integratori.
Ha la capacità di “bruciare” al contatto, ma cotta o essiccata perde completamente questa proprietà urticante.
Studiata sia in fitoterapia moderna che in medicina tradizionale, rappresenta un esempio di pianta con validità clinica confermata per più applicazioni (prostata, diuresi, infiammazione articolare).
Riconosciuta come pianta simbolo di resilienza: cresce velocemente, resiste a suoli poveri e si rigenera con facilità.
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni)
European Medicines Agency (2018). Assessment report on Urtica dioica. *EMA/HMPC/680570/2017*.
Joshi B.C., et al. (2014). Phytochemical analysis of Urtica dioica. *Journal of Ethnopharmacology*, 158(Pt A), 408-423.
Riehemann K., et al. (1999). Antioxidant activity of Urtica extracts. *Planta Medica*, 65(7), 661-663.
Duke J.A. (2002). Handbook of Medicinal Herbs. *CRC Press*, 2nd ed., 785-787.
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