PIANTA ERBACEA PERENNE O SUFFRUTICOSA CON FUSTI ERETTI O PROSTRATI, SPESSO SPINOSI. FOGLIE TRIFOGLIATE CON STIPOLE FOGLIACEE. FIORI PAPILIONACEI, ROSA O PURPUREI, SOLITARI O IN RACEMI ASCELLARI. CALICE GAMOSEPALO CON CINQUE DENTI LINEARI. COROLLA CON VESSILLO, ALI E CARENA. ANDROCEO DIADEFO (9 STAMI SALDATI E 1 LIBERO). GINECEO MONOCARPELLARE CON OVARIO SUPERO. FRUTTO È UN LEGUME OVOIDE O CILINDRICO, CONTENENTE POCHI SEMI.
Originaria dell'Europa, del Nord Africa e dell'Asia occidentale. Il suo habitat tipico comprende praterie aride e semi-aride, pascoli incolti, bordi stradali, dune sabbiose costiere, garighe, pinete aperte e terreni calcarei o argillosi poveri e ben drenati. Predilige esposizioni soleggiate e tollera condizioni di siccità e suoli poveri di nutrienti. Si adatta a una vasta gamma di altitudini, dal livello del mare fino alle zone montane. È una specie pioniere che può colonizzare terreni disturbati e si diffonde sia per seme che vegetativamente tramite rizomi striscianti, contribuendo alla stabilizzazione del suolo. La sua presenza è spesso associata a suoli calcarei o argillosi, ma può crescere anche su substrati sabbiosi o ghiaiosi purché ben drenati e in pieno sole.
PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE Leggere attentamente tutte le sezioni della scheda prima di considerare le seguenti indicazioni valide per ogni utilizzo fitoterapico.
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
European Medicines Agency – Assessment Report on Ononis spinosa
ESCOP Monographs – Ononis spinosa
Herbal Drugs and Phytopharmaceuticals, Marcello Wichtl
Trease and Evans – Pharmacognosy, W.C. Evans
Medicinal Plants of Europe, Ben-Erik van Wyk
Supporto nel trattamento coadiuvante delle ritenzioni idriche lievi, aumento della diuresi fisiologica, drenaggio delle vie urinarie.
Studi farmacognostici e sperimentali confermano l’effetto diuretico degli estratti di radice.
Utilizzo in tisane e preparati erboristici per favorire la funzionalità renale e la depurazione fisiologica.
Attività antinfiammatoria delle vie urinarie
Coadiuvante in disturbi urinari lievi e irritativi, come bruciore o fastidio minzionale non complicato.
Dati sperimentali mostrano un’azione lenitiva e modulante sull’infiammazione a livello urinario.
Supporto nel ridurre spasmi lievi delle vie urinarie e fastidi associati.
Osservazioni farmacologiche indicano un effetto rilassante sulla muscolatura liscia.
Impiego in programmi di drenaggio e depurazione, spesso in associazione con altre piante diuretiche.
I decotti della radice non sono dotati di attività diuretica in quanto la maggior parte della sostanza attiva viene eliminata col vapore. Pertanto, a scopo terapeutico, andrebbero usati gli estratti preparati da pianta fresca o, possibilmente, la radice fresca. L'impiego popolare dell'Ononide contro la gotta e i reumatismi non ha riscontro scientifico.
CONTROINDICAZIONI EDEMI DOVUTI A INSUFFICIENZA CARDIACA O RENALE (IN QUESTI CASI, L'USO DI DIURETICI DEVE AVVENIRE SOLO SOTTO STRETTO CONTROLLO MEDICO), IPERSENSIBILITÀ NOTA ALLA PIANTA O AI SUOI COMPONENTI, OSTRUZIONE DELLE VIE URINARIE, GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO (PER MANCANZA DI DATI SUFFICIENTI SULLA SICUREZZA, SEBBENE L'USO TRADIZIONALE NON INDICHI RISCHI SPECIFICI, È SEMPRE PREFERIBILE LA CAUTELA).
AVVERTENZE ASSICURARE UN ADEGUATO APPORTO DI LIQUIDI DURANTE IL TRATTAMENTO PER FAVORIRE L'EFFETTO DIURETICO E PREVENIRE LA DISIDRATAZIONE, CONSULTARE IL MEDICO PRIMA DELL'USO IN CASO DI CALCOLI RENALI DI GRANDI DIMENSIONI PER EVITARE IL RISCHIO DI OSTRUZIONE DELLE VIE URINARIE, USARE CON CAUTELA IN PAZIENTI CON PRESSIONE SANGUIGNA MOLTO BASSA A CAUSA DEL POTENZIALE (SEPPUR LIEVE) EFFETTO DIURETICO E IPOTENSIVO, MONITORARE GLI ELETTROLITI, SPECIALMENTE IN CASO DI USO PROLUNGATO O IN COMBINAZIONE CON ALTRI DIURETICI, SEBBENE L'ONONIDE SIA CONSIDERATA "ACQUARETICA" (NON SIGNIFICATIVA PERDITA DI ELETTROLITI), IN CASO DI COMPARSA DI REAZIONI AVVERSE (SEBBENE RARE) COME LIEVI DISTURBI GASTROINTESTINALI, SOSPENDERE L'USO, NON SUPERARE LE DOSI CONSIGLIATE E ATTENERSI ALLE INDICAZIONI DI UN PROFESSIONISTA SANITARIO, NON UTILIZZARE COME SOSTITUTO DI FARMACI PRESCRITTI PER PATOLOGIE RENALI O CARDIACHE.
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI
ANTICOAGULANTI
ANTIIPERTENSIVI
CAFFEINA, TAURINA, SINEFRINA AD ALTE DOSI
CORTICOSTEROIDI
DIURETICI FORTI E DI SINTESI
FANS (FARMACI ANTINFIAMMATORI NON STEROIDEI)
LITIO
MAGNESIO (INTEGRATORI)
NEFROTOSSICI
OMEGA-3 AD ALTI DOSAGGI
POTASSIO
VITAMINA E TOCOFEROLO
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero).
Consultare sempre un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
Estratto secco titolato
Preparato dalla radice della pianta, è la forma più utilizzata in fitoterapia moderna.
La titolazione riguarda generalmente:
isoflavonoidi totali
saponine triterpeniche
flavonoidi
Posologia indicativa:
300–800 mg al giorno, in una o due somministrazioni.
Adatto per cicli di 2–4 settimane.
Estratto fluido
Ottenuto per estrazione idroalcolica standardizzata della radice.
Posologia indicativa:
20–40 gocce, due volte al giorno, diluite in acqua.
Preferibile per trattamenti brevi o stagionali.
Tintura madre
Preparazione tradizionale da radice fresca.
Posologia indicativa:
30–50 gocce, una o due volte al giorno.
Indicata per un’azione più dolce e graduale.
Decotto concentrato standardizzato
Forma tradizionale utilizzata anche in integratori liquidi pronti.
Posologia indicativa:
Una tazza al giorno preparata con 2–3 g di radice secca.
Non superare le due settimane di utilizzo continuo.
Polvere micronizzata di radice
Usata in capsule o bustine monodose.
Posologia indicativa:
1–2 g al giorno, suddivisi in due assunzioni.
Forma meno concentrata, adatta a soggetti sensibili.
Integratori complessi titolati
Formulazioni che associano Ononis spinosa a piante sinergiche per il drenaggio fisiologico.
Posologia indicativa:
1–2 capsule al giorno o equivalente liquido, secondo la titolazione complessiva del prodotto.
Avvertenze generali
Evitare l’uso prolungato senza supervisione professionale.
Sconsigliata in gravidanza, allattamento e insufficienza renale.
Non associare a diuretici di sintesi o ad altre piante fortemente diuretiche senza controllo.
In presenza di terapie farmacologiche consultare il medico.
Bibliografia
European Medicines Agency – Assessment Report on Ononis spinosa
ESCOP Monographs – Ononis spinosa
Herbal Drugs and Phytopharmaceuticals, Marcello Wichtl
Trease and Evans – Pharmacognosy, W.C. Evans
Medicinal Plants of Europe, Ben-Erik van Wyk
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
Tisana semplice di Ononis spinosa
Preparazione tradizionale ottenuta dalla radice essiccata, indicata per un’azione graduale.
Preparazione:
Decotto di 2 g di radice in 250 ml di acqua, bollire dolcemente per 10 minuti e lasciare riposare 5 minuti.
Posologia:
1 tazza al giorno, preferibilmente al mattino.
Cicli di 7–14 giorni.
Tisana drenante con Ononis spinosa e Taraxacum officinale
Associazione classica per il sostegno fisiologico dell’eliminazione dei liquidi.
Composizione indicativa:
Radice di Ononis spinosa
Radice di Taraxacum officinale
Preparazione:
Decotto di 3 g di miscela totale in 300 ml di acqua.
Posologia:
1 tazza al giorno per massimo 2 settimane.
Tisana depurativa con Ononis spinosa e Solidago virgaurea
Indicata per il benessere delle vie urinarie.
Composizione indicativa:
Radice di Ononis spinosa
Sommità fiorite di Solidago virgaurea
Preparazione:
Decotto leggero con infusione finale per preservare i componenti aromatici.
Posologia:
1 tazza al giorno per cicli brevi di 10 giorni.
Tisana con Ononis spinosa, Betula pendula e Orthosiphon stamineus
Formula fitoterapica moderna ad azione equilibrata.
Composizione indicativa:
Radice di Ononis spinosa
Foglie di Betula pendula
Foglie di Orthosiphon stamineus
Preparazione:
Decotto delle radici seguito da infusione delle foglie.
Posologia:
1 tazza al giorno, non oltre 14 giorni consecutivi.
Formulazione digestiva con Ononis spinosa e Foeniculum vulgare
Indicata quando il drenaggio è associato a sensazione di gonfiore.
Composizione indicativa:
Radice di Ononis spinosa
Frutti di Foeniculum vulgare
Preparazione:
Decotto breve con aggiunta finale del finocchio.
Posologia:
1 tazza al giorno dopo il pasto principale.
Infuso funzionale con Ononis spinosa e Urtica dioica
Utilizzato nel contesto del benessere metabolico.
Composizione indicativa:
Radice di Ononis spinosa
Foglie di Urtica dioica
Preparazione:
Decotto della radice seguito da infusione dell’ortica.
Posologia:
1 tazza al giorno per cicli di 7–10 giorni.
Avvertenze generali
Non superare le dosi indicate.
Evitare l’associazione con farmaci diuretici senza supervisione.
Non indicata in gravidanza, allattamento e insufficienza renale.
Utilizzare per periodi limitati.
Bibliografia
ESCOP Monographs – Ononis spinosa
European Medicines Agency – Assessment Report on Ononis spinosa
Herbal Drugs and Phytopharmaceuticals, Marcello Wichtl
Trease and Evans – Pharmacognosy, W.C. Evans
Principles and Practice of Phytotherapy, Simon Mills and Kerry Bone
Vino medicato di Ononis spinosa
Preparazione tradizionale europea ottenuta dalla radice essiccata, utilizzata come rimedio stagionale.
Preparazione:
Radice di Ononis spinosa essiccata e sminuzzata, 30–40 g
Vino bianco secco, 1 litro
Macerare la droga nel vino per 7–10 giorni in recipiente di vetro, al riparo dalla luce, agitando quotidianamente. Filtrare e conservare in bottiglia scura.
Uso tradizionale e fitoterapico:
Impiegato come preparazione funzionale per cicli brevi.
Posologia tradizionale:
Un bicchierino da 30–50 ml al giorno, preferibilmente lontano dai pasti.
Cicli di 7–10 giorni.
Liquore erboristico (idroalcolico) di Ononis spinosa
Preparazione più concentrata, affine a un amaro funzionale.
Preparazione:
Radice di Ononis spinosa essiccata, 50 g
Alcool alimentare a 40–45°, 1 litro
Macerare per 20–30 giorni, agitando regolarmente. Filtrare con cura.
Uso:
Tradizionalmente assunto in piccole quantità come preparazione digestivo-funzionale.
Posologia indicativa:
10–20 ml al giorno, eventualmente diluiti in poca acqua.
Non superare le due settimane consecutive.
Tintura vinosa tradizionale
Forma intermedia tra vino medicato e tintura.
Preparazione:
Radice di Ononis spinosa, 1 parte
Miscela di vino bianco e alcool a 30°, 5 parti
Macerazione per 10–14 giorni, quindi filtrazione.
Uso:
Preparazione artigianale storica per utilizzo saltuario.
Posologia indicativa:
15–30 ml al giorno.
Avvertenze
Non indicato in gravidanza e allattamento.
Evitare in caso di patologie renali o terapie diuretiche farmacologiche.
Non utilizzare per periodi prolungati.
Le preparazioni alcoliche non sono adatte a soggetti sensibili all’alcool.
Bibliografia
ESCOP Monographs – Ononis spinosa
European Medicines Agency – Assessment Report on Ononis spinosa
Herbal Drugs and Phytopharmaceuticals, Marcello Wichtl
Le piante medicinali e aromatiche, E. Campanini
Principles and Practice of Phytotherapy, Simon Mills and Kerry Bone
Consultare il proprio medico prima di assumere queste bevande ed evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
ANNOTAZIONI, RICERCHE E BIBLIOGRAFIA
DROGHE ATTIVE SULL'APPARATO URINARIO
Le piante medicinali ad azione diuretica, ovvero che aumentano la diuresi, sono moltissime. Il loro meccanismo d'azione non è mai univoco e questo porta ad una loro difficile classificazione. Tuttavia in base alla natura del principio attivo responsabile dell'azione diuretica possiamo suddividerle in:
a) droghe diuretiche per la presenza prevalente di saponine;
b) droghe diuretiche per la presenza prevalente di composti flavonoidi;
c) droghe diuretiche per la presenza prevalente di sali (potassio);
d) droghe diuretiche per la presenza prevalente di oli essenziali.
E' anche molto interessante, dal punto di vista terapeutico, conoscere di quali sostanze le droghe riescono a facilitare l'escrezione attraverso i reni.
Così abbiamo:
1) Diuretici azoturici, se aumentano l'eliminazione dell'urea (Spirea olmaria, Prezzemolo, Salsapariglia, Betulla, Carciofo, Cipolla, Enula, Orthosifon, Ononide);
2) Diuretici uricolitici, se aumentano l'eliminazione dell'acido urico e dei suoi sali (Alkekengi, Frassino, Ribes nero, Betulla, Salsapariglia, Mais, Uva ursina, Mirtillo rosso e nero, Verga d'oro, Pioppo nero gemme, Ginepro);
3) Diuretici decloruranti, se aumentano l'eliminazione dei cloruri (Orthosifon, Ononide, Pungitopo, Finocchio, Sambuco, Ortica, Asparago, Spirea olmaria);
4) Diuretici fosfatici e ossalici, se promuovono l'eliminazione dei fosfati e degli ossalati (Mais);
5) Diuretici antiputridi, se possiedono una azione antisettica capace di combattere e contrastare le infezioni batteriche dell'apparato urinario (Uva ursina, Mirtillo nero e rosso, Corbezzolo, Sandalo essenza, Pioppo nero gemme, Verga d'oro, Ginepro, Lavanda, Timo).
[Tratto da: Marzio Pedretti "L'erborista moderno"]
Origine del nome
Il nome Ononis deriva dal greco e significa “asino”. Secondo la tradizione etimologica, la pianta era nota per arrestare o rallentare gli animali da tiro a causa delle sue robuste radici e delle spine rigide, rendendola temuta nei campi arati.
L’epiteto spinosa si riferisce chiaramente alla presenza di spine dure e persistenti sui fusti.
Pianta dei confini e dei margini
Storicamente Ononis spinosa cresceva:
ai bordi dei campi coltivati
lungo sentieri e strade rurali
nei pascoli aridi e sassosi
Era considerata una pianta di confine, simbolo di limite, resistenza e ostacolo naturale.
Uso nella medicina antica
La radice di Ononis spinosa era già nota nella medicina greco-romana, dove veniva utilizzata soprattutto in preparazioni liquide.
Nel Medioevo entrò stabilmente nella farmacopea monastica europea, in particolare nelle regioni alpine e centro-europee.
Presenza nella farmacopea tradizionale europea
Dal Rinascimento fino all’Ottocento:
era inclusa in numerosi erbari medici
compariva nei dispensari come droga vegetale stabile
veniva raccolta prevalentemente in autunno, quando la radice era considerata più “ricca”
È una delle piante che hanno mantenuto continuità d’uso tra tradizione popolare e fitoterapia colta.
Simbolismo popolare
In alcune aree rurali europee, Ononis spinosa era associata:
alla tenacia
alla difesa naturale
alla capacità di “resistere senza arretrare”
Le spine erano viste come segno di protezione, mentre la radice profonda rappresentava stabilità.
Curiosità botanica
È una leguminosa perenne capace di fissare l’azoto nel terreno, contribuendo alla fertilità dei suoli poveri.
La pianta può vivere molti anni grazie a un apparato radicale robusto e legnoso.
Nonostante l’aspetto rustico, produce fiori delicati di colore rosato, molto apprezzati dagli insetti.
Raccolta tradizionale
La radice veniva tradizionalmente:
scavata manualmente
essiccata lentamente all’ombra
conservata per anni senza perdita significativa di qualità
Questo ne ha fatto una droga “di riserva” nelle dispense erboristiche.
Declino e riscoperta
Nel XX secolo Ononis spinosa ha subito:
una riduzione dell’uso popolare
una progressiva sostituzione con piante più “facili”
Negli ultimi decenni è stata riscoperta in fitoterapia moderna, soprattutto in formulazioni standardizzate.
Conclusione
Ononis spinosa L. è una pianta che incarna perfettamente il concetto di forza silenziosa: poco appariscente, spinosa, ma profondamente radicata nella storia della medicina naturale europea. La sua continuità d’uso ne fa una delle specie più rappresentative della tradizione fitoterapica continentale.
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni)
European Medicines Agency (2015). Assessment report on Ononis spinosa. *EMA/HMPC/680565/2014*.
Wichtl M. (2004). Herbal Drugs and Phytopharmaceuticals. *CRC Press*, 3rd ed., 425-428.