USO ALIMENTARE... ⇩ ⇧
Per uso alimentare, preferire agar-agar purificato (E406) anziché alga grezza (controllare fonte per evitare contaminanti marini).
Si fa un grande uso dell'Agar nell'industria alimentare: in genere la quantità media d'uso è dello 0 -4%.
In estremo oriente viene usato da secoli come alimento.
Colazione saziante:
Gel di agar (3%) + frutti di bosco + semi di chia.
Per cofezioni e confetture:
gelatine di frutta, dolci, aspic e marmellate
Dosi: 5-10 g per litro di acqua o di latte.
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DROGHE LASSATIVE E PURGANTI... ⇩ ⇧
DROGHE LASSATIVE E PURGANTI
Trascurando le alterazioni dell'intestino che ostacolano meccanicamente la progressione del bolo fecale (tumori, processi cicatriziali, ecc.), vi possono essere stitichezze primitive dovute a una alterata motilità intestinale di natura nervosa o muscolare; in questo caso può aversi una stitichezza atonica quando la muscolatura ha diminuito il tono e la forza delle contrazioni, mentre si ha una stitichezza spastica quando l'ipertono della muscolatura determina contrazioni spastiche della stessa.Altra forma di stipsi è causata dalla scarsa produzione di idrogeno solforato che è un eccitante fisiologico della peristalsi.
Il trattamento terapeutico dovrà essere coadiuvato da vita attiva e movimentata e da dieta povera di carne ma ricca di frutta, verdure e fibre.
In base al meccanismo d'azione delle droghe lassative si avranno:
a) Droghe antrachinoniche che favoriscono lo svuotamento dell'intestino stimolando prevalentemente la muscolatura dell'intestino crasso.
I componenti principali di queste droghe contenute in Senna, Frangula, Aloe, Cascara sagrada, Rabarbaro, Poligono giapponese e Spincervino sono glicosidi derivati dall'antracene. La loro metabolizzazione in agliconi (più attivi) avviene nel colon: qui si ha una rimozione dello zucchero ed i prodotti ottenuti stimolano ulteriormente la motilità aumentando anche il peristaltismo e la produzione di muco. L'azione lassativa che inizia a livello dell'intestino crasso con inibizione del riassorbimento dell'acqua e degli elettroliti, si manifesta dopo 8-12 ore. Gli effetti collaterali sono: colorazione delle urine, passaggio nel latte materno, pseudomelanosi reversibile del colon, perdita di elettroliti per l'uso prolungato o diarrea severa con coliche per sovradosaggio.
L'uso cronico di antranoidi può essere responsabile di pigmentazione della mucosa del colon (melanosis coli), alterazione del quadro elettrolitico e dell'equilibrio acido-base, colon dilatato con pseudo-restringimenti per alterazione del plesso nervoso intramurale, aggravamento della stitichezza, colon irritabile, rischio di degenerazione neoplastica e interazioni con altri farmaci.
b) Droghe che favoriscono lo svuotamento dell'intestino stimolando prevalentemente la muscolatura dell'intestino tenue e parte del crasso (Olio di Ricino).
c) Purganti meccanici che favoriscono lo svuotamento dell'intestino aumentando il volume fecale (Agar-agar, Psillio, Lino semi, Carragenina);
d) Purganti osmotici (zuccherini) che richiamano nell'intestino acqua dal sangue (Manna, Lattosio, Prugne, Tamarindo, Cassia fistula in canna, Pesco).
e) Purganti oleosi che favoriscono la progressione delle feci essendo lubrificanti dell'intestino (Olio di oliva, Olio di lino, Olio di mandorle dolci).
Tratto da: Marzio Pedretti "L'erborista moderno";
[Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali";]
[Fabio Firenzuoli "Le 100 erbe della salute".]
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NOTE VARIE E STORICHE... ⇩ ⇧
Scoperta e Nome: Il nome "Gelidium" deriva dal latino "gelidus" (gelato), riferito alla consistenza gelatinosa dell'alga quando è bagnata. "Cartilagineum" evoca la sua texture cartilaginosa.
Storia dell'Agar-Agar: L'uso di Gelidium per produrre agar-agar fu scoperto accidentalmente in Giappone nel XVII secolo. Si narra che un cuoco abbia notato la gelificazione di una zuppa di alghe lasciata fuori durante una notte fredda. Il metodo si diffuse rapidamente in Asia.
Ruolo nella Microbiologia: L'agar-gar derivato da Gelidium rivoluzionò la microbiologia alla fine del XIX secolo quando Robert Koch e il suo team lo iniziarono a utilizzare come terreno di coltura solido per i microrganismi, sostituendo la gelatina animale che si scioglieva a temperature più basse e veniva degradata da molti batteri.
Raccolta Tradizionale: In paesi come il Giappone, la Spagna e il Portogallo, la raccolta di Gelidium è stata un'attività economica tradizionale per secoli. Veniva raccolta a mano durante la bassa marea o con rastrelli speciali dalle barche.
Proprietà Unique: L'agar-gar di Gelidium è noto per la sua elevata purezza e forza di gelificazione, superiore a quella di molte altre alghe rosse. Forma un gel termoreversibile che si scioglie a circa 85°C e solidifica a circa 32-40°C.
Usi Storici in Medicina Tradizionale: In alcune culture costiere, il decotto di Gelidium veniva utilizzato per alleviare disturbi digestivi e come rimedio rinfrescante per infiammazioni.
Importanza Ecologica: Le foreste di Gelidium formano ecosistemi importanti che forniscono habitat e riparo per numerosi organismi marini, contribuendo alla biodiversità costiera.
Sfide Moderne: La domanda globale di agar-gar ha portato a sovrasfruttamento in alcune regioni, stimolando la ricerca per metodi di coltivazione sostenibile di Gelidium, che rimane difficile da coltivare su larga scala rispetto ad altre alghe.
Curiosità Culinaria: Oltre agli usi scientifici e come addensante, l'agar-gar è un ingrediente fondamentale nei dessert asiatici e nella cucina vegetariana/vegana come sostituto della gelatina animale.
Proprietà Fisiche Uniche: L'agar-gar è noto per il fenomeno del "isteresi", cioè la significativa differenza tra la temperatura alla quale si scioglie e quella alla quale solidifica, una proprietà cruciale per molte applicazioni scientifiche e alimentari.
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BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB Armisen R, Galatas F. Production, properties and uses of agar. In: McHugh DJ, ed. Production and Utilization of Products from Commercial Seaweeds. FAO Fisheries Technical Paper; 1987. Pereira L. Edible Seaweeds of the World. CRC Press; 2016. MacArtain P, et al. Nutritional value of edible seaweeds. Nutr Rev. 2007;65(12):535-543. Holdt SL, Kraan S. Bioactive compounds in seaweed: functional food applications and legislation. J Appl Phycol. 2011;23(3):543-597. Lahaye M, Kaeffer B. Seaweed dietary fibres: structure, physico-chemical and biological properties relevant to intestinal physiology. Sci Aliments. 1997;17:563-584. |
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