QUESTA SCHEDA È UNICA E ORIGINALE IN INTERNET - aggiornamento 14-12-2025
PASSIFLORA INCARNATA Passiflora incarnata L.
ORO TOSSICITÀ BASSISSIMA EFFICACIA CONFERMATA DA EVIDENZE SCIENTIFICHE ook
LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO
BOTANICA
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Rosidae Ordine: Malpighiales Famiglia: Passifloraceae Sottofamiglia: Passifloroideae Tribù: Passifloreae
Fiore della passione, Granadiglia incarnata, Passiflora rossa, Apricot Vine, May Apple, May Pops, Maypop, Maypop Passionflower, Purple Passion Flower, Wild Passion Flower, Passion vine, Fleur De La Passion, Passiflore Officinale, Passiflore Purpurine, Passiflore Rouge, Fleischfarbige Passionsblume, Passions-kraut, Flor De Pasión, Pasiflora, Pasionaria, Maracujá-Roxo, Burucuyà
Granadilla Incarnata (L.) Medik., Passiflora Edulis Var. Keri (Spreng.) Mast., Passiflora Incarnata F. Alba Waterf., Passiflora Incarnata Var. Integriloba DC., Passiflora Incarnata Var. Major Sweet, Passiflora Keri Spreng., Passiflora Rigidula J.Jacq.
VITE RAMPICANTE PERENNE CON FUSTI VOLUBILI MUNITI DI VITICCI ASCELLARI. FOGLIE ALTERNE, TRILOBATE O RARAMENTE INTERE, CON MARGINE SEGHETTATO E PICCIOLO PROVVISTO DI GHIANDOLE. FIORI ERMAFRODITI, VISTOSI, SOLITARI ALL'ASCELLA DELLE FOGLIE, CON UN CALICE DI CINQUE SEPALI PETALOIDI E UNA CORONA DI FILAMENTI PETALIFORMI DISPOSTI IN PIÙ SERIE, DI COLORE BIANCO, ROSA O PORPORA. ANDROCEO CON CINQUE STAMI SALDATI AL GINOFORO. GINECEO CON OVARIO SUPERO PORTATO SU UN GINOFORO, CON TRE STILI E TRE STIGMI CAPITATI. FRUTTO È UNA BACCA OVOIDE, GIALLA-VERDASTRA A MATURAZIONE, CONTENENTE NUMEROSI SEMI APPIATTITI.
GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE (ESTATE-INIZIO AUTUNNO), CON FIORI BIANCO-VIOLACEI PROFUMATI CHE SI RINNOVANO CONTINUAMENTE
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ AZZURRASTRO
________ AZZURRINO
________ AZZURRO
________ BIANCO
________ BLU-VIOLACEO
________ GIALLO-CHIARO
________ GIALLO-VERDASTRO
________ MALVA
________ VINACCIA
________ VIOLA-SCURO
Originaria del Nord America sudorientale, in particolare degli Stati Uniti sudorientali. Il suo habitat naturale comprende boschi aperti, praterie, pascoli, bordi stradali, terreni incolti, siepi e aree disturbate, spesso in associazione con altre piante a cui aggrapparsi tramite i suoi viticci. Predilige suoli ben drenati, da leggermente acidi a neutri, e esposizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate. Si adatta a una varietà di condizioni climatiche temperate e subtropicali, con estati calde e umide e inverni miti. La sua diffusione è favorita dalla produzione di semi contenuti nei frutti commestibili, che vengono dispersi dagli animali, e dalla capacità di propagarsi vegetativamente tramite rizomi sotterranei. È una specie resistente che può tollerare una certa siccità una volta stabilita e si naturalizza facilmente in regioni con climi simili al suo areale originario.
PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE Leggere attentamente tutte le sezioni della scheda prima di considerare le seguenti indicazioni valide per ogni utilizzo fitoterapico.
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
Passiflora incarnata: Pharmacology and clinical application – Dhawan K., Dhawan S., Sharma A.
Herbal medicines for anxiety and insomnia – Sarris J., Panossian A.
ESCOP Monographs: Passiflorae herba
Commission E Monographs: Passiflora incarnata
Principles and Practice of Phytotherapy – Mills S., Bone K.
WHO Monographs on Selected Medicinal Plants – Volume dedicated to Passiflora
Indicata nel trattamento degli stati ansiosi lievi e moderati, in particolare quando associati a tensione nervosa e irrequietezza psichica.
Utile nel miglioramento della qualità del sonno, soprattutto nei disturbi dell’addormentamento e nei risvegli notturni non organici.
Contribuisce alla riduzione dell’eccitabilità neuronale senza compromettere significativamente la vigilanza diurna a dosaggi appropriati.
Supporto nei disturbi neurovegetativi con componente spastica, in particolare a carico del tratto gastrointestinale.
Utilizzata come coadiuvante in cefalea tensiva, palpitazioni funzionali e somatizzazioni ansiose.
Indicata nei quadri di stress prolungato con affaticamento mentale e nervosismo persistente.
Impiego diffuso per insonnia lieve senza ricorso a ipnotici di sintesi.
Usata per alleviare irritabilità e tensione premestruale.
La Passiflora incarnata è una pianta sicura che può essere associata in infuso ad altre piante calmanti come Tiglio - Rosolaccio - e Melissa - oppure a Finocchio e Menta per ridurre le somatizzazioni ansiose. Non va utilizzata invece la Passiflora cerulea che è molto simile ma contiene glucosidi cianogenetici dannosi.
CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZA (PER ATTIVITÀ UTEROTONICA E RISCHIO ABORTIVO LEGATO AGLI ALCALOIDI HARMAN/ARMALINA), ALLATTAMENTO (MANCANZA DI DATI SUFFICIENTI), IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA ALLE PASSIFLORACEAE O AI COMPONENTI (FLAVONOIDI, ALCALOIDI), BAMBINI SOTTO I 12 ANNI (SALVO DIVERSA INDICAZIONE MEDICA), EPILESSIA (POTENZIALE INTERAZIONE CON FARMACI ANTICONVULSIVANTI), USO CONCOMITANTE CON ANTIDEPRESSIVI SSRI/IMAO O SEDATIVI (RISCHIO DI SINERGIA ECCESSIVA), INTERVENTI CHIRURGICI PROGRAMMATI (SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA PER RISCHIO DI POTENZIAMENTO DEGLI ANESTETICI)
AVVERTENZE RISPETTARE I DOSAGGI STANDARDIZZATI (ES. 30-60 GOCCE DI TINTURA MADRE 3 VOLTE/DIE O 300-600 MG/DIE DI ESTRATTO SECCO TITOLATO IN FLAVONOIDI), EVITARE L'USO PROLUNGATO (>4 SETTIMANE) SENZA PAUSE, MONITORARE SONNOLENZA O VERTIGINI (SOSPENDERE SE PERSISTENTI), CAUTELA IN PAZIENTI CON IPOTENSIONE (EFFETTO VASODILATATORE), EVITARE L'ASSOCIAZIONE CON ALCOL O FARMACI DEPRESSORI DEL SNC (BENZODIAZEPINE, ANTISTAMINICI), PREFERIRE PREPARAZIONI SENZA ALCOL PER SOGGETTI CON PATOLOGIE EPATICHE, VERIFICARE L'ORIGINE DELLA DROGA (EVITARE CONTAMINANTI)
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
ALCOL E PREPARAZIONI ALCOLICHE AD ALTA GRADAZIONE
ANSIOLITICI
ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI
ANTICOAGULANTI (POTENZIAMENTO)
ANTICONVULSIVANTI
ANTIDEPRESSIVI I-MAO
ANTIIPERTENSIVI
IPNOTICI
SEDATIVI DEL SNC
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero).
Consultare sempre un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
Estratto secco titolato
Caratteristiche
Ottenuto dalla parte aerea fiorita, standardizzato principalmente in flavonoidi totali espressi come vitexina o isovitexina.
Impiego
Ansia lieve-moderata, insonnia funzionale, irrequietezza nervosa, stress psico-fisico.
Posologia
300–600 mg al giorno, in 1–2 somministrazioni
Fino a 800 mg al giorno nei disturbi del sonno, preferibilmente la sera
Estratto secco nebulizzato
Caratteristiche
Forma altamente biodisponibile, spesso utilizzata in capsule vegetali o bustine orosolubili.
Impiego
Disturbi del sonno, nervosismo persistente, tensione emotiva.
Posologia
250–500 mg al giorno
Assunzione serale o frazionata durante la giornata in caso di ansia diurna
Estratto fluido (1:1)
Caratteristiche
Preparazione idroalcolica concentrata, ad assorbimento rapido.
Impiego
Ansia acuta, agitazione nervosa, spasmi neurovegetativi.
Posologia
20–40 gocce, 2–3 volte al giorno
Ultima somministrazione preferibilmente la sera
Tintura madre
Caratteristiche
Preparazione idroalcolica ottenuta dalla pianta fresca, utilizzata soprattutto in ambito tradizionale e naturopatico.
Impiego
Nervosismo, insonnia lieve, disturbi emozionali transitori.
Posologia
30–50 gocce, 1–3 volte al giorno
Per il sonno: dose unica serale
Estratti combinati standardizzati
Caratteristiche
Passiflora associata ad altre piante sedative (es. valeriana, melissa, escolzia), con titolazioni definite.
Impiego
Insonnia persistente, ansia con somatizzazioni, stress cronico.
Posologia
Variabile in base alla formulazione
In genere equivalente a 200–400 mg di estratto secco di Passiflora al giorno
Considerazioni d’uso
L’assunzione continuativa è generalmente ben tollerata. Nei disturbi del sonno è consigliabile un ciclo di almeno 2–4 settimane. Le forme secche titolate sono preferibili per trattamenti prolungati, mentre estratti fluidi e tintura madre risultano più adatti a un uso flessibile o al bisogno.
Bibliografia
Passiflora incarnata: Pharmacology and clinical application – K. Dhawan, S. Dhawan, A. Sharma
Herbal Medicines: A Guide for Healthcare Professionals – J. Barnes, L. A. Anderson, J. D. Phillipson
ESCOP Monographs: Passiflorae herba
Commission E Monographs – Bundesinstitut für Arzneimittel und Medizinprodukte
Principles and Practice of Phytotherapy – Simon Mills, Kerry Bone
WHO Monographs on Selected Medicinal Plants – Passiflora incarnata
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
Tisana semplice di Passiflora incarnata
Droga utilizzata
Parte aerea fiorita essiccata
Indicazioni
Ansia lieve, nervosismo, difficoltà di addormentamento, tensione emotiva.
Preparazione
1,5–2 g di droga in 200 ml di acqua calda
Infusione coperta per 10–15 minuti
Posologia
1–2 tazze al giorno
Per il sonno: una tazza la sera, 30–60 minuti prima di coricarsi
Tisana Passiflora e Valeriana
Indicazioni
Insonnia persistente, risvegli notturni, iperattivazione mentale.
Composizione indicativa
Passiflora parte aerea
Valeriana radice
Preparazione
2 g di miscela totale in 200 ml di acqua
Infusione 10–15 minuti
Posologia
1 tazza alla sera
In caso di forte insonnia, possibile una seconda tazza nel tardo pomeriggio
Tisana Passiflora, Melissa e Biancospino
Indicazioni
Ansia somatizzata, palpitazioni su base nervosa, stress emotivo.
Composizione indicativa
Passiflora parte aerea
Melissa foglie
Biancospino fiori e foglie
Preparazione
2–2,5 g di miscela in 200 ml di acqua
Infusione coperta per 10 minuti
Posologia
1–2 tazze al giorno
Una al mattino e una alla sera nei periodi di stress
Tisana Passiflora, Escolzia e Tiglio
Indicazioni
Disturbi del sonno nei soggetti sensibili, insonnia da ipereccitabilità, tensione emotiva serale.
Composizione indicativa
Passiflora parte aerea
Escolzia parte aerea
Tiglio fiori o brattee
Preparazione
2 g di miscela in 200 ml di acqua
Infusione 10–15 minuti
Posologia
1 tazza la sera
Assunzione regolare per cicli di 2–3 settimane
Tisana Passiflora e Camomilla
Indicazioni
Ansia lieve, nervosismo associato a disturbi gastrointestinali funzionali.
Composizione indicativa
Passiflora parte aerea
Camomilla capolini
Preparazione
2 g di miscela in 200 ml di acqua
Infusione 8–10 minuti
Posologia
1–3 tazze al giorno
Adatta anche all’uso diurno
Formulazioni pronte in bustine filtro
Caratteristiche
Miscele titolate o standardizzate in flavonoidi, spesso associate a melissa, valeriana o escolzia.
Indicazioni
Ansia funzionale, stress, disturbi del sonno non patologici.
Posologia
1 bustina per tazza
1–2 somministrazioni al giorno secondo indicazione
Considerazioni d’uso
Le tisane a base di Passiflora sono particolarmente indicate nei soggetti sensibili o anziani. L’assunzione serale è preferibile per l’insonnia, mentre le associazioni più leggere consentono anche un uso diurno senza compromettere la vigilanza. I cicli consigliati variano da 2 a 4 settimane.
Bibliografia
Passiflora incarnata: Pharmacology and Clinical Application – K. Dhawan, S. Dhawan, A. Sharma
Herbal Medicines: A Guide for Healthcare Professionals – J. Barnes, L. A. Anderson, J. D. Phillipson
ESCOP Monographs: Passiflorae herba
WHO Monographs on Selected Medicinal Plants – Passiflora incarnata
Principles and Practice of Phytotherapy – Simon Mills, Kerry Bone
Le piante medicinali: chimica, farmacologia e terapia – Fabio Firenzuoli
Vino composto di Passiflora
In un litro di buon marsala far macerare per una settimana: Passiflora foglie e fiori g.20, Achillea sommità g.20 e Biancospino fiori g.20. Filtrare accuratamente e conservare al fresco in vetro scuro. Consumare un bicchierino da marsala a metà mattina e un bicchierino la sera prima di coricarsi.
[Tratto da: I Vini Medicinali - Eraclio Fiorani, Roberto Fedecostante - Edizioni CHI-NI Macerata]
Consultare il proprio medico prima di assumere queste bevande ed evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
ANNOTAZIONI, RICERCHE E BIBLIOGRAFIA
Passiflora incarnata L. ha un uso culinario limitato ma documentato, soprattutto in ambito tradizionale e sperimentale. A differenza di altre specie del genere Passiflora coltivate per il frutto, P. incarnata viene impiegata principalmente per le parti aeree e, in misura minore, per il frutto, con preparazioni semplici e delicate.
Parti utilizzate in cucina
Foglie giovani e sommità tenere
Fiori
Frutti maturi (di piccole dimensioni, meno aromatici rispetto a Passiflora edulis)
Uso delle foglie e delle parti aeree
Foglie giovani cotte
In alcune tradizioni rurali nordamericane, le foglie giovani:
vengono sbollentate brevemente per ridurne l’amaro
utilizzate come verdura cotta in zuppe leggere o come contorno
abbinate a erbe aromatiche delicate
Il sapore è erbaceo tenue, simile a quello di altre verdure spontanee primaverili.
Uso dei fiori
Decorazione e infusione aromatica
I fiori freschi o leggermente essiccati:
sono usati come decorazione commestibile in insalate e dessert
possono aromatizzare sciroppi leggeri, gelatine o bevande analcoliche
Il gusto è neutro-dolce, con una nota floreale appena percettibile.
Uso dei frutti
Consumo tradizionale
I piccoli frutti maturi:
possono essere consumati freschi, ma hanno sapore poco intenso
talvolta trasformati in confetture casalinghe o gelatine
usati in passato come ingrediente per bevande fermentate artigianali
La polpa è leggermente acidula, con aroma tenue.
Preparazioni dolci tradizionali
Sciroppo di passiflora ottenuto da infusione delle parti aeree zuccherata
Gelatine leggere a base di frutti e miele
Miele aromatizzato con fiori o foglie essiccate
Queste preparazioni erano consumate soprattutto come alimenti funzionali, più che come dessert veri e propri.
Considerazioni gastronomiche
Passiflora incarnata non è una pianta da uso culinario quotidiano, ma occasionale
l’impiego è sempre sobrio e in piccole quantità
è apprezzata per il valore simbolico, aromatico e tradizionale più che per l’intensità del gusto
oggi trova spazio soprattutto in cucina erboristica, foraging e gastronomia botanica
In sintesi, Passiflora incarnata L. occupa una nicchia nella tradizione culinaria: un ingrediente discreto, funzionale e rituale, utilizzato con rispetto e moderazione.
DROGHE ANTI IPER-SECREZIONE GASTRICA E ANTIULCERA
Molte malattie dello stomaco sono provocate da esagerata secrezione gastrica e/o aumento di acido cloridrico con le note manifestazioni di bruciore di stomaco, dolori ed eruttazioni acide.
Oltre alla terapia dietetica, tendente a moderare o eliminare alcuni cibi (carne, sale, spezie, caffè, vino, liquori, ecc.) è utile somministrare presidi medicamentosi tra i quali vi sono le droghe che inibiscono la secrezione acida e che in base al meccanismo d'azione agiscono su:
a) succo gastrico, riducendo l'acidità dell'acido cloridrico prodotto in eccesso
1) antiacidi chimici (sostanze alcaline come bicarbonato di sodio, citrato di sodio e potassio, tartrato di sodio e potassio, malato di sodio e potassio, magnesia, idrossido di magnesio e di alluminio).
2) antiacidi adsorbenti (argille ventilate, carbone vegetale di tiglio, pioppo o salice).
b) secrezione gastrica, inibendola in vari modi
1) antiacidi protettori o inibitori fisici che si stratificano sulla mucosa gastrica rivestendola di uno strato protettivo (olio d'oliva, lichene islandico, malva, altea, lino, patata)
2) antiacidi parasimpaticolitici (antivagali), che, frenando il parasimpatico, inibiscono la secrezione gastrica (salvia, biancospino, passiflora).
Altre droghe possono avere effetto antiulcera gastroduodenale, grazie alla loro azione epitelizzante, cicatrizzante e trofica sulla mucosa gastrica (Succo di Cavolo fresco, Liquirizia, Consolida maggiore, Olio di Pelargonium odoratissimum L., Banana, Camomilla matricaria, Camomilla romana).
[Tratto da: Marzio Pedretti "L'erborista moderno"]
Origine del nome e simbolismo religioso
Il nome Passiflora deriva dall’interpretazione simbolica data dai missionari gesuiti nel XVII secolo:
la corona di filamenti del fiore rappresenterebbe la corona di spine
i cinque stami simboleggerebbero le piaghe di Cristo
i tre stili richiamerebbero i chiodi della crocifissione
i petali e sepali sarebbero gli apostoli rimasti fedeli
Da qui il nome “fiore della Passione”, che favorì la diffusione della pianta in Europa come strumento di evangelizzazione simbolica.
Uso tradizionale nelle popolazioni native
Prima dell’arrivo degli europei:
le popolazioni native nordamericane utilizzavano Passiflora incarnata come calmante naturale
era impiegata per favorire il sonno, alleviare irrequietezza e spasmi
veniva considerata una pianta “rinfrescante per la mente”
Questi usi furono successivamente recepiti dalla fitoterapia occidentale.
Introduzione nella medicina europea
Introdotta in Europa nel XVII secolo
Inizialmente coltivata come pianta ornamentale ed esotica
Divenne pianta medicinale solo tra XVIII e XIX secolo
Fu particolarmente apprezzata come alternativa non oppiacea ai sedativi dell’epoca
Ruolo nella storia della fitoterapia moderna
Una delle prime piante calmanti accettate ufficialmente in farmacopee europee
Utilizzata durante il XX secolo per nervosismo, isteria e nevrosi funzionali
Rimane tuttora una delle piante più studiate per l’ansia lieve e i disturbi del sonno
Curiosità botaniche
I fiori durano solo uno o due giorni, ma la fioritura è abbondante
È una pianta rampicante vigorosa, capace di colonizzare rapidamente gli spazi
I viticci sono estremamente sensibili al contatto, esempio classico di tigmotropismo
Differenze con altre specie di Passiflora
Passiflora incarnata è la specie officinale principale
Passiflora edulis è coltivata quasi esclusivamente per il frutto
Non tutte le passiflore condividono le stesse proprietà fitoterapiche
Aspetti culturali e simbolici moderni
Simbolo di calma, equilibrio e introspezione
Spesso associata a pratiche di rilassamento e rituali serali
Presente in arte botanica, giardini monastici e erboristerie storiche
Aneddoto curioso
Negli Stati Uniti, Passiflora incarnata è conosciuta anche come “maypop”, per il suono prodotto dal frutto quando viene schiacciato: una curiosità linguistica che riflette il rapporto diretto tra pianta e cultura popolare.
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni)
Miroddi M, Calapai G, Navarra M, Minciullo PL, Gangemi S, Passiflora incarnata L.: Ethnopharmacology, clinical application, safety and evaluation of clinical trials, Journal of Ethnopharmacology, 2013
Dhawan K, Kumar S, Sharma A, Passiflora: a review update, Journal of Ethnopharmacology, 2004
Prova le ricerche di articoli scientifici su Passiflora incarnata L.
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