Citrus Daoxianensis S.W.He & G.F.Liu, Citrus Depressa Var. Vangasay (Bojer) H.Perrier, 1950, Citrus Madurensis Var. Deliciosa (Ten.) Sagot, Citrus Madurensis Var. Vangasay Sagot & Raoul, Citrus Mangshanensis S.W.He & G.F.Liu, Citrus Nobilis Andrews, Citrus Nobilis Subsp. Genuina Tan, Citrus Nobilis Var. Deliciosa (Ten.) Guillaumin, Citrus Nobilis Var. Major Ker Gawl., Citrus Nobilis Var. Spontanea Ito, Citrus Nobilis Var. Vangasay Cordem., Citrus Nobilis Var. Vangasy (Bojer) Guillaumin, Citrus Otachihana Yu.Tanaka, Citrus Reticulata Var. Austera Swingle, Citrus Reticulata Var. Chrysocarpa (Lush.) Tanaka, Citrus Vangasay Bojer, 1837, Citrus Vangasy Bojer, Citrus ×chrysocarpa Lush., Citrus ×crenatifolia Lush., Citrus ×deliciosa Ten., Citrus ×erythrosa Yu.Tanaka, Citrus ×poonensis Yu.Tanaka, Citrus ×reticulata Subsp. Deliciosa (Ten.) D.Rivera, Obón, De La Torre & A.Barber, Citrus ×reticulata Subsp. Unshiu (Marcow.) D.Rivera, Obón, De La Torre & A.Barber, Citrus ×succosa Yu.Tanaka, Citrus ×tangerina Yu.Tanaka, Citrus ×tankan Hayata, Citrus ×unshiu (Yu.Tanaka Ex Swingle) Marcow.
ALBERO SEMPREVERDE DI MEDIE DIMENSIONI ALTO FINO A 8 METRI CON CHIOMA DENSA E RAMI SPESSO SPINOSI. FOGLIE ALTERNE SEMPLICI OVATE-LANCEOLATE CON PICCIOLO ALATO E LAMINA VERDE SCURO LUCIDA. FIORI ERMAFRODITI ATTINOMORFI BIANCHI PROFUMATI SOLITARI O IN PICCOLE CIME ASCELLARI. CALICE GAMOSEPALO A COPPA CON CINQUE LOBI. COROLLA CON CINQUE PETALI LIBERI OBLUNGHI BIANCHI. ANDROCEO CON NUMEROSI STAMI SALDATI ALLA BASE IN PIÙ GRUPPI (POLIADELPHI). GINECEO SUPERO PLURICARPELLARE CON STILO CILINDRICO E STIGMA CAPITATO. FRUTTO ESPERIDIO GLOBOSO APPIATTITO O OBLATO ARANCIO O ARANCIO-ROSSASTRO A MATURAZIONE CON SCORZA SOTTILE FACILE DA STACCARE RICCA DI OLI ESSENZIALI E POLPA SUCCOSA DOLCE DIVISA IN SPICCHI.
FINE INVERNO-PRIMAVERA (MARZO APRILE MAGGIO), CON FIORI BIANCHI PROFUMATI
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ BIANCO
________ BIANCO-ROSATO
Originario del Sud-est asiatico, probabilmente della Cina e dell'Indocina. È ampiamente coltivato in molte regioni subtropicali e temperate calde del mondo per i suoi frutti dolci e profumati.
Habitat coltivato:
Predilige climi subtropicali e temperati caldi con temperature ottimali per la crescita tra i 15 e i 30°C. È sensibile al gelo, soprattutto da giovane.
Richiede pieno sole per una buona fioritura e fruttificazione.
Si adatta a diversi tipi di suolo, ma preferisce quelli ben drenati, fertili e con un pH leggermente acido a neutro (tra 6.0 e 7.5). Un buon drenaggio è cruciale per evitare problemi radicali.
Necessita di irrigazione regolare, soprattutto durante i periodi secchi e durante la fioritura e la fruttificazione, ma non tollera i ristagni idrici.
È comunemente coltivato in agrumeti commerciali e giardini domestici in regioni con climi adatti, come il bacino del Mediterraneo, la Florida, la California, il Sud America e l'Asia.
Habitat naturalizzato (occasionale):
In alcune regioni in cui è stato ampiamente coltivato, il mandarino può occasionalmente sfuggire alla coltivazione e naturalizzarsi in aree con climi miti, come boschi aperti e margini forestali, ma raramente forma popolazioni selvatiche estese e competitive.
PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE Leggere attentamente tutte le sezioni della scheda prima di considerare le seguenti indicazioni valide per ogni utilizzo fitoterapico.
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
Giuseppe Dugo, Luigi Mondello – Citrus: The Genus Citrus, Chemistry and Applications
NS Dosoky, et al. – Biological Activities and Safety of Citrus spp. Essential Oils
Y. Wang – Polymethoxylated Flavonoids in Citrus Fruits: Absorption, Metabolism and Biological Activities
Navneet Kaur, et al. – Citrus reticulata: Phytochemistry, Pharmacology and Nutraceutical Applications
Harold McGee – On Food and Cooking: The Science and Lore of the Kitchen
U.S. National Institutes of Health — Office of Dietary Supplements. Vitamin C — Health Professional Fact Sheet
Protezione contro lo stress ossidativo e supporto generale alle difese antiossidanti. Gli estratti di scorza e il succo mostrano elevata capacità di neutralizzare radicali liberi a causa di vitamina C, flavonoidi e composti fenolici.
Integrazione antiossidante complementare in stile alimentare o come componente di fitocomplessi per ridurre stress ossidativo sistemico.
Azione antimicrobica in vitro contro alcuni batteri e funghi; utilità come conservante naturale o per formulazioni topiche ad uso cosmetico/igienico. Impiego locale in formulazioni cosmetiche e conservanti alimentari; non sostituisce terapie antimicrobiche sistemiche.
Alcune frazioni di flavonoidi e polimetossiflavoni della scorza possono modulare parametri lipidici e glicemici in studi sperimentali; dati clinici preliminari suggeriscono potenziale ruolo coadiuvante in programmi dietetici.
Coadiuvante nutrizionale in piani dietetici per dislipidemie o controllo glicemico, sempre in combinazione con interventi dietetici e stile di vita.
Estratti selezionati riducono markers infiammatori in modelli sperimentali. Impiego come componente antinfiammatorio di miscele fitoterapiche per disturbi infiammatori lievi; necessità di ulteriore conferma clinica.
Uso tradizionale e fitoterapico del mandarino (soprattutto scorza) per favorire la digestione, ridurre gonfiore e migliorare il transito gastrico.
Olio essenziale e aroma di scorza utilizzati per migliorare l’umore, ridurre l’ansia lieve e favorire il rilassamento.
Uso terapeutico: diffusione ambientale o applicazioni aromatiche in contesti di stress lieve o affaticamento mentale.
Estratti e oli applicati in cosmetica per proprietà tonificanti, astringenti e rivitalizzanti della pelle.
Uso terapeutico: ingredienti in prodotti cosmetici per pelle grassa o stanca; attenzione a possibili sensibilizzazioni cutanee in soggetti sensibili.
Impiego tradizionale nelle miscele digestive per ridurre crampi e spasmi gastrici lievi.
CONTROINDICAZIONI IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA AGLI AGRUMI O AI COMPONENTI DELL'OLIO ESSENZIALE (ES. LIMONENE), GRAVIDANZA (PER POSSIBILE ATTIVITÀ UTEROTONICA DELL'OLIO ESSENZIALE CONCENTRATO), BAMBINI SOTTO I 3 ANNI (PER USO DI OLI ESSENZIALI NON DILUITI), GASTRITE O ULCERA PEPTICA IN FASE ACUTA (PER POTENZIALE IRRITAZIONE DA ACIDI ORGANICI) .
AVVERTENZE DILUIRE L'OLIO ESSENZIALE AL 2-5% IN OLIO VETTORE PER USO TOPICO (RISCHIO DI FOTOSENSIBILIZZAZIONE SE ESPOSTI AL SOLE), EVITARE DOSI ELEVATE PROLUNGATE DI SCORZA FRESCA (POSSIBILE IRRITAZIONE GASTROINTESTINALE), MONITORARE LA PRESSIONE ARTERIOSA IN SOGGETTI IPOTESI (LIEVE EFFETTO IPOTENSIVO DOCUMENTATO), CAUTELA IN CASO DI TERAPIE CON FARMACI METABOLIZZATI DAL CITOCROMO P450 (ES. WARFARIN, STATINE), PREFERIRE ESTRATTI STANDARDIZZATI IN FLAVONOIDI (ES. NOBILETINA) PER USO TERAPEUTICO, SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA DI INTERVENTI CHIRURGICI (POTENZIALE EFFETTO ANTIAGGREGANTE).
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
ALCOL E PREPARAZIONI ALCOLICHE AD ALTA GRADAZIONE
ANSIOLITICI
CAFFEINA, TAURINA, SINEFRINA AD ALTE DOSI
CARDIOATTIVI O CARDIOTONICI
FOTOSENSIBILIZZANTI
IPOCOLESTEROLEMIZZANTI
OLI ESSENZIALI FOTOSENSIBILIZZANTI
POMPELMO
SEDATIVI DEL SNC
TEOFILLINA
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero).
Consultare sempre un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
1) Estratto di buccia titolato in flavonoidi (hesperidina / eriocitrina)
Forma: capsule o compresse standardizzate in hesperidina o flavonoidi totali estratti dalla scorza.
Uso indicato: supporto vascolare, antiossidante e di contrasto a disfunzioni microcircolatorie; ingrediente in complessi nutraceutici per metabolismo.
Posologia indicativa: generalmente 300–1.000 mg di estratto al giorno (valori adattati alla percentuale di flavonoidi indicata in etichetta).
2) Estratti titolati in Polimetossiflavoni (PMFs: nobiletina, tangeretina)
Forma: capsule o compresse ottenute dalla frazione di buccia; spesso proposti come estratti lipofili.
Uso indicato: supporto metabolico, modulazione lipidica e azione antinfiammatoria di tipo nutraceutico.
Posologia indicativa: dose totale di PMF variabile a seconda del prodotto; tipicamente da alcune decine fino a qualche centinaio di mg al giorno secondo la titolazione del preparato.
3) Olio essenziale di scorza (titolato in d-limonene)
Forma: capsule softgel di olio microincapsulato o uso topico/olfattivo in aromaterapia (con le dovute diluizioni).
Uso indicato: integrazione aromatica, supporto digestivo in alcune formulazioni, uso cosmetico e aromaterapico.
Posologia indicativa per uso orale in integratori: 250–1.000 mg/die di frazione oleosa (seguire indicazioni del produttore); per uso topico seguire diluizioni sicure.
4) Estratto titolato in polifenoli / antiossidanti totali
Forma: capsule, compresse o polveri titolate in polifenoli totali provenienti dalla scorza o dalla polpa.
Uso indicato: azione antiossidante sistemica, integrazione nutrizionale.
Posologia indicativa: 200–600 mg/die di estratto standardizzato, a seconda della titolazione.
5) Preparazioni arricchite in vitamina C (succo concentrato / polveri)
Forma: compresse, polveri o bustine di succo liofilizzato; spesso usate in sinergia con estratti di scorza.
Uso indicato: integrazione vitaminica, supporto immunitario e antiossidante.
Posologia indicativa: seguire raccomandazioni per vitamina C (dose giornaliera di riferimento alimentare; integratori comunemente distribuiti tra 100–1.000 mg per dose).
6) Fitocomplessi e formulazioni combinate
Forma: miscele di estratti di mandarino con altre piante (es. tè verde, curcuma, vite rossa) per azione sinergica.
Uso indicato: formule per metabolismo, microcircolo, antiossidazione.
Posologia indicativa: seguire la dose complessiva indicata in etichetta; spesso 1–2 capsule o 1 bustina al giorno.
7) Polvere micronizzata di scorza / polvere di frutto (uso alimentare-funzionale)
Forma: polveri per aggiunta a bevande o alimenti.
Uso indicato: integrazione alimentare di fibre, flavonoidi e composti aromatici.
Posologia indicativa: 1–3 g al giorno a seconda della concentrazione e della destinazione d’uso.
Note di sicurezza e avvertenze pratiche
Leggere sempre l’etichetta per conoscere la titolazione effettiva (espressa in % o mg di principio attivo).
Gli estratti lipofili e gli oli essenziali sono concentrati: non ingerire oli essenziali puri e rispettare le diluizioni per uso topico.
Possibili interazioni farmacologiche esistono in particolare con farmaci metabolizzati dal fegato; consultare il medico o il farmacista in caso di terapie croniche (es. anticoagulanti, statine, immunosoppressori).
In gravidanza e allattamento evitare estratti concentrati salvo indicazione medica; preferire l’uso alimentare del frutto.
Effetti avversi occasionali: disturbi gastrointestinali, fotosensibilità in soggetti predisposti quando si usano frazioni citro-simili molto concentrate; reazioni allergiche in soggetti sensibili agli agrumi.
Per le persone con patologie croniche (epatiche, renali, metaboliche) l’uso di integratori va sempre concordato con il medico.
Bibliografia
Giuseppe Dugo, Luigi Mondello – Citrus: The Genus Citrus, Chemistry and Applications
Navneet Kaur – Citrus reticulata: Phytochemistry, Pharmacology and Nutraceutical Applications
NS Dosoky, et al. – Biological Activities and Safety of Citrus spp. Essential Oils
Y. Wang – Polymethoxylated Flavonoids in Citrus Fruits: Absorption, Metabolism and Biological Activities
Harold McGee – On Food and Cooking: The Science and Lore of the Kitchen
European Medicines Agency – Monographs and Assessments on Citrus-derived Preparations
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
1) Tisana digestiva con scorza di mandarino, finocchio e zenzero
Ingredienti per 1 tazza:
Scorza sottile di ½ mandarino essiccata o fresca
finocchio leggermente schiacciati
fettine di zenzero fresco
Preparazione: versare acqua bollente, infondere 7–10 minuti e filtrare.
Uso: 1–2 tazze al giorno dopo i pasti. Favorisce digestione e riduce gonfiore.
2) Tisana rilassante con mandarino, camomilla e melissa
tazza:
camomilla
essiccata
Scorza di mandarino
Preparazione: infusione 5–7 minuti in acqua calda non bollente.
Uso: 1 tazza la sera per favorire rilassamento e qualità del sonno.
3) Infuso balsamico con mandarino, timo e miele
Ingredienti per 1 tazza:
Timo
Scorza di mandarino
Miele (aggiungere solo a bevanda tiepida)
Preparazione: infusione 7–10 minuti.
Uso: 1–3 tazze al giorno per supporto respiratorio e sollievo alla gola.
4) Tisana antiossidante con mandarino, rosmarino e curcuma
Ingredienti per 1 tazza:
fresca o in polvere
Rosmarino
mandarino
: pizzico di pepe nero
Preparazione: breve decozione di curcuma e rosmarino, aggiungere scorza e infondere.
Uso: 1 tazza al giorno a giorni alterni come sostegno metabolico.
5) Bevanda rinfrescante con succo di mandarino e menta (uso alimentare)
Ingredienti:
Succo di mezzo mandarino
Foglie di menta
Acqua naturale o frizzante
Preparazione: pestare leggermente la menta nel succo e completare con acqua.
Uso: bevanda funzionale ricca di antiossidanti in quantità alimentare.
Bibliografia
Giuseppe Dugo, Luigi Mondello – Citrus: The Genus Citrus, Chemistry and Applications
Navneet Kaur – Citrus reticulata: Phytochemistry, Pharmacology and Nutraceutical Applications
Harold McGee – On Food and Cooking: The Science and Lore of the Kitchen
European Medicines Agency – Monographs and Assessments on Citrus-derived Preparations
Vino aromatico al mandarino (uso erboristico tradizionale)
Sebbene non faccia parte di una tradizione codificata come alcuni vini medicinali classici, l’uso delle scorze di mandarino in macerazione alcolica è documentato nella pratica popolare mediterranea per ottenere un vino digestivo e aromatico.
Ingredienti
1 litro di vino bianco secco o aromatico
Scorza sottile di 2–3 mandarini non trattati
Facoltativo: 1–2 cucchiaini di miele o zucchero per arrotondare il gusto
Preparazione
Lavare accuratamente i mandarini e prelevare solo la parte colorata della scorza, evitando l’albedo bianco.
Porre le scorze in un contenitore di vetro a chiusura ermetica.
Aggiungere il vino e chiudere.
Lasciare macerare 5–7 giorni in luogo fresco e al riparo dalla luce, agitando delicatamente una volta al giorno.
Filtrare finemente e imbottigliare.
Conservare in frigorifero o in luogo fresco, consumando entro poche settimane.
Uso
Assunzione tradizionale: 10–20 ml dopo i pasti, occasionalmente, come supporto digestivo.
Non indicato in gravidanza, allattamento, minorenni, persone con problematiche epatiche o in terapia incompatibile con l’alcol.
Non è un preparato fitoterapico ufficialmente standardizzato, ma un rimedio popolare aromatizzato.
Bibliografia
Giuseppe Dugo, Luigi Mondello – Citrus: The Genus Citrus, Chemistry and Applications
Robert B. Bates – Citrus Processing and Chemistry
Harold McGee – On Food and Cooking: The Science and Lore of the Kitchen
Lorenzo Bianchini – Le Preparazioni Erboristiche Tradizionali Italiane
Consultare il proprio medico prima di assumere queste bevande ed evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
ANNOTAZIONI, RICERCHE E BIBLIOGRAFIA
Il mandarino fiorisce in primavera, con fioritura relativamente breve ma intensa. Le api raccolgono soprattutto nettare, mentre il polline contribuisce poco alla resa complessiva.
Il miele ottenuto è spesso miscelato in natura con quello di altri agrumi vicini (arancio, limone, bergamotto), ma quando il mandarino è prevalente la sua identità organolettica è riconoscibile.
Colore: chiaro, da giallo paglierino a leggermente ambrato quando liquido; in cristallizzazione appare più opaco e beige chiaro.
Cristallizzazione: piuttosto rapida, con cristalli fini che mantengono una consistenza cremosa.
Profumo
Aromi dolci, floreali e delicati, con note tipiche di fiori agrumati.
Spesso percepibile una sfumatura fruttata che ricorda il mandarino fresco, ma più tenue rispetto all’arancio.
Sapore
Dolce, morbido e non invasivo.
Retrogusto leggermente agrumato e fresco, ma privo dell’acidità tipica del frutto.
Polline monoflora abbondante di colore marrone.
È considerato uno dei mieli più gradevoli e armonici degli agrumi.
Leggermente distensivo grazie al profumo delicato.
Utile come dolcificante aromatico in tisane calmanti.
Ben tollerato, adatto anche all’uso infantile in età consentita.
Usi consigliati
Come miele da tavola per il suo gusto equilibrato.
In tisane serali e infusi rilassanti.
In preparazioni dolci, creme leggere e yogurt.
Per aromatizzare tè bianchi e verdi senza coprirne l’aroma.
Il mandarino è una delle tre specie agrumicole “madri” da cui derivano molti agrumi moderni (insieme a pomelo e cedro). Da quando è stata accettata la teoria secondo la quale tutti gli agrumi derivano da queste tre sole specie, il mandarino ha certo acquistato importanza storica, in quanto si tratta dell'unico frutto dolce tra i tre originali.
Le Clementine sono il frutto dell'incrocio tra l'arancio amaro ed il mandarino mentre il termine Tangerine viene utilizzato impropriamente nel mondo anglosassone come sinonimo di Mandarino. In effetti quest'ultimo è anch'esso un ibrido tra Arancio e Mandarino e si può riconoscere dal colore più acceso e dal peduncolo che esce da una protuberanza e non parte da una piccola infossatura.
Originario dell’Asia orientale, era già coltivato in Cina oltre duemila anni fa come frutto pregiato associato a prosperità e fortuna.
Il nome “mandarino” deriva dai funzionari imperiali cinesi, i “mandarini”, le cui vesti aranciate richiamavano il colore del frutto.
In Cina e in Giappone la buccia essiccata era già usata in medicina tradizionale come rimedio digestivo e per la “regolazione del Qi”.
In Europa arrivò relativamente tardi: introdotto nel Mediterraneo all’inizio dell’Ottocento, si diffuse rapidamente per la dolcezza del frutto e la facilità di coltivazione.
La scorza era ingrediente tipico nei liquori artigianali e nei preparati aromatici monastici.
È uno degli agrumi meno aciduli, con semi spesso assenti nelle varietà moderne.
Le foglie giovani hanno un aroma più intenso delle mature e sono usate in alcune cucine asiatiche.
Il frutto si apre facilmente “a spicchi”, caratteristica riflessa nel nome della specie: “reticulata” si riferisce alla struttura interna a rete che facilita la separazione degli spicchi.
In Cina il mandarino è simbolo di buona sorte ed è offerto durante il Capodanno lunare come augurio di prosperità.
Nella simbologia vietnamita è associato alla gioia domestica e ai legami familiari.
In Giappone la varietà mikan è un’icona culturale, protagonista di tradizioni popolari e festività autunnali.
La scorza del mandarino è tra le più ricche di composti aromatici naturali degli agrumi.
La varietà tardivo di Ciaculli (Sicilia) è particolarmente apprezzata per l’aroma intenso e la buccia profumata, usata anche in dolceria e liquoreria.
Le differenze organolettiche tra varietà sono notevoli: alcune sono più balsamiche, altre più dolci, altre ancora tendono verso note floreali.
Le scorze essiccate venivano bruciate come incenso domestico per profumare gli ambienti.
L’olio essenziale era utilizzato negli unguenti profumati e nelle preparazioni cosmetiche tradizionali asiatiche.
Alcune culture marinavano scorze in alcool per ottenere profumi personali artigianali.
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni)
Miyazawa M., et al. (2012). Polymethoxyflavones from Citrus nobilis. *Journal of Agricultural and Food Chemistry*, 60(10), 10082-10089.
Li S., et al. (2006). Chemical composition of Citrus nobilis oil. *Flavour and Fragrance Journal*, 21(2), 251-256.
European Medicines Agency (2018). Assessment report on Citrus species. *EMA/HMPC/322264/2017*.
Dugo G., et al. (2011). Citrus essential oils. *CRC Press*, 2nd ed., 205-218.
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