Lavandula Officinalis Chaix, Lavandula Vera DC., Lavandula Spica L. (in Parte), Lavandula Vulgaris Lam., Lavandula Fragrans Salisb., Lavandula Minor Garsault (invalid), Lavandula Angustifolia F. Albiflora (Rehder) Geerinck, Lavandula Angustifolia Var. Delphinensis (Jord. Ex Billot) O. Bolòs & Vigo, Lavandula Delphinensis Jord. Ex Billot, Lavandula Officinalis F. Albiflora Rehder, Lavandula Officinalis Var. Delphinensis (Jord. Ex Billot) Rouy, Lavandula Spica Var. Angustifolia (Ging.) Briq., Lavandula Spica Var. Delphinensis (Jord. Ex Billot) Nyman, Lavandula Vera Var. Angustifolia Ging., Lavandula Vera Var. Ligustica De Not., Lavandula Angustfolia, Lavandula Delphinensis Jord., 1859, Lavandula Fragrans Jord., 1859, Lavandula Vera Var. Ligustica DeNot.
ARBUSTO SEMPREVERDE AROMATICO ALTO FINO A 1 METRO CON FUSTI LEGNOSI ALLA BASE E RAMETTI ERBACEI ERETTI. FOGLIE OPPOSTE SESSILI LINEARI O LANCEOLATE STRETTE GRIGIO-VERDI TOMENTOSE. FIORI ERMAFRODITI ZIGOMORFI PICCOLI DI COLORE BLU-VIOLETTO O LILLA IN SPIGHE TERMINALI COMPATTE PORTATE DA LUNGHI PEDUNCOLI AFILLI. CALICE TUBOLARE GAMOSEPALO CON CINQUE DENTI. COROLLA TUBOLARE BILABIATA CON LABBRO SUPERIORE BILOBO E LABBRO INFERIORE TRILOBO. ANDROCEO CON QUATTRO STAMI DIDINAMI INCLUSI NEL TUBO COROLLINO. GINECEO SUPERO BICARPELLARE CON STILO FILIFORME E STIGMA BILOBO. FRUTTO TETRACHENIO SECCO CHE SI DIVIDE IN QUATTRO NUCULE MONOSPERME.
GIUGNO LUGLIO AGOSTO (INIZIO-PIENA ESTATE), CON SPIGHE DI FIORI VIOLA-BLU INTENSAMENTE PROFUMATI
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ AZZURRO-VIOLETTO
________ VIOLA-BRUNO
Originario delle regioni montuose del Mediterraneo occidentale, in particolare della Spagna settentrionale e della Francia meridionale. Cresce spontaneamente su pendii rocciosi calcarei, in zone aride e soleggiate, spesso in altitudini comprese tra i 500 e i 1700 metri. Predilige suoli poveri, ben drenati e alcalini, tipici della gariga e della macchia mediterranea. Si adatta a climi temperati caldi con estati secche e soleggiate e inverni miti, tollerando la siccità e il freddo moderato. Grazie alla sua bellezza e al suo profumo, è ampiamente coltivata in tutto il mondo in giardini, campi e per la produzione di olio essenziale, mantenendo una preferenza per posizioni soleggiate e terreni ben drenati anche nelle coltivazioni.
PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE Leggere attentamente tutte le sezioni della scheda prima di considerare le seguenti indicazioni valide per ogni utilizzo fitoterapico.
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
Monografie e compendi di fitoterapia su Lavandula angustifolia
Revisioni cliniche sull’uso dell’olio essenziale di lavanda per ansia e insonnia
Studi sperimentali su attività analgesica e antimicrobica degli estratti di lavanda
Testi storici ed etnobotanici sull’uso tradizionale della lavanda in Europa
Manuali di aromaterapia clinica e sicurezza d’uso
La lavanda è largamente usata in fitoterapia come parte di protocolli per ridurre sintomi ansiosi e migliorare la resilienza allo stress, spesso in combinazione con altre piante sedative.
Tisane, estratti e oli inalati sono impiegati con risultati positivi come coadiuvanti non farmacologici per favorire il rilassamento e il sonno.
Applicazioni topiche (olio diluito, impacchi) o massaggi con preparati a base di lavanda mostrano benefici nel ridurre la tensione e il disagio muscolare.
Preparazioni delicate di lavanda sono usate in fitocosmesi e in prodotti per pelli sensibili grazie all’azione lenitiva e antimicrobica, con buon riscontro pratico.
In formulazioni aromaterapiche la lavanda può contribuire a ridurre la componente emotiva associata alla nausea.
L´olio essenziale della L.vera può essere usato come antiinfiammatorio ed antispasmodico del tubo digerente; in aerosol come balsamico ed antispasmodico delle vie respiratorie su prescrizione medica. L'olio essenziale di L.spica, ricco in alcoli ed ossidi ha buone proprietà antibatteriche ed antimicrobiche delle vie respiratorie.
Forme sicure e confermate: tisane leggere, estratti secchi a dosi fitoterapiche, uso inalatorio moderato e applicazioni topiche diluite.
Cautela con: assunzione orale di oli essenziali non formulati per uso interno, associazione con potenti sedativi o alcol, uso in gravidanza senza parere medico, possibile fotosensibilizzazione o irritazione cutanea se non adeguatamente diluito.
Le evidenze più robuste riguardano l’azione ansiolitica e il miglioramento del sonno; altre indicazioni hanno buon riscontro pratico ma variabilità individuale.
CONTROINDICAZIONI IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA ALLE LAMIACEAE, GRAVIDANZA (PRIMO TRIMESTRE), BAMBINI SOTTO I 3 ANNI PER USO ORALE DI OLI ESSENZIALI, ASMA BRONCHIALE SEVERO, GASTRITE ACUTA.
AVVERTENZE DILUIRE SEMPRE L'OLIO ESSENZIALE AL 2-5% PER USO TOPICO, EVITARE L'ESPOSIZIONE AL SOLE DOPO APPLICAZIONE (FOTOSENSIBILIZZAZIONE), NON SUPERARE 2 G/DIE DI DROGA SECCA IN INFUSI, MONITORARE REAZIONI ALLERGICHE, SOSPENDERE IN CASO DI CEFALEA PERSISTENTE, PREFERIRE ESTRATTI STANDARDIZZATI IN LINALOLO.
DOSI ELEVATE POSSONO PROVOCARE AGITAZIONE O, AL CONTRARIO, SONNOLENZA.
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
ALCOL E PREPARAZIONI ALCOLICHE CONCENTRATE
FARMACI ACE-INIBITORI
FARMACI ANSIOLITICI
FARMACI ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI
FARMACI ANTICOAGULANTI
FARMACI ANTIDEPRESSIVI
FARMACI ANTIEPILETTICI
FARMACI ANTIIPERTENSIVI
FARMACI BETABLOCCANTI
FARMACI CALCIO ANTAGONISTI
FARMACI CARDIOATTIVI O CARDIOTONICI
FARMACI CONTRACCETTIVI ORALI
FARMACI IPNOTICI
FARMACI IPOGLICEMIZZANTI
FARMACI METABOLIZZATI DAL CITOCROMO P450
FARMACI SEDATIVI DEL SNC
TERAPIE ORMONALI
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero).
Consultare sempre un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
1. Estratto secco titolato
Disponibile in capsule o compresse, standardizzato in principi attivi aromatici o specifici composti terpenici.
Indicazioni d’uso: ansia lieve, stress, irritabilità, disturbi del sonno, tensione muscolare.
Posologia orientativa: da una a tre somministrazioni giornaliere, secondo dosaggi del produttore, per cicli di quattro-otto settimane.
Note: buona efficacia e tollerabilità; utile come alternativa non sedativa a breve termine.
2. Macerato idroalcolico (estratto fluido)
Preparazione liquida standardizzata di fiori freschi o essiccati.
Indicazioni d’uso: agitazione nervosa, stress, difficoltà digestive correlate all’ansia, tensioni somatiche.
Posologia orientativa: da venti a cinquanta gocce una-tre volte al giorno, diluite in poca acqua.
Note: assorbimento rapido; da usare con cautela in soggetti sensibili all’alcol.
3. Olio essenziale standardizzato per uso orale (preparati farmaceutici)
Capsule o perle contenenti olio essenziale purificato e standardizzato.
Indicazioni d’uso: ansia lieve-moderata, disturbi del sonno, somatizzazioni, disturbi psicosomatici.
Posologia orientativa: una capsula al giorno; nei casi resistenti fino a due, secondo formulazione.
Note: forma con maggior evidenza clinica; ben tollerata; non usare olio essenziale libero per ingestione.
4. Olio essenziale per uso topico e inalazione
Preparazione aromaterapica standardizzata a gocce, da diluire o inalare.
Indicazioni d’uso: insonnia, stress, cefalea da tensione, tensioni muscolari, irritazioni cutanee lievi.
Posologia orientativa: poche gocce diluite in olio vettore per massaggi o diffusione per venti minuti.
Note: evitare applicazione diretta concentrata sulla cute; possibile irritazione in soggetti sensibili.
5. Infusi e tisane titolate (fiori selezionati per contenuto aromatico)
Forme fitoterapiche tradizionali con standardizzazione empirica del contenuto aromatico.
Indicazioni d’uso: disturbi del sonno, ansia lieve, tensione addominale neurogena.
Posologia orientativa: una-due tazze al giorno, preferibilmente serali.
Note: più blanda delle forme estrattive; utile in soggetti sensibili o politerapia.
Considerazioni di sicurezza sintetiche
L’olio essenziale libero non dovrebbe essere usato internamente se non formulato per via orale.
Possibile interazione additiva con sedativi o alcol.
In gravidanza e allattamento usare solo tisane blande, previa valutazione specialistica.
Attenzione a possibili allergie cutanee in uso topico.
Bibliografia
Trattati di fitoterapia clinica su Lavandula angustifolia
Revisioni cliniche sull’estratto secco e sull’olio essenziale di lavanda
Monografie farmacopeiche relative agli estratti standardizzati di lavanda
Manuali di aromaterapia clinica
Testi di farmacognosia e piante medicinali aromatiche
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
1. Infuso rilassante serale (monopianta)
Ingredienti: fiori essiccati di lavanda.
Preparazione: versare acqua calda su una dose standard di droga, lasciare in infusione alcuni minuti, filtrare.
Assunzione: una tazza la sera o al bisogno.
Uso tradizionale e attuale: insonnia lieve, tensione, irritabilità.
2. Tisana rilassante con camomilla
Lavanda + Matricaria recutita
Preparazione: parti uguali, infusione in acqua calda, filtrare.
Assunzione: una-due tazze serali.
Indicazioni: agitazione nervosa, stress, disturbi del sonno.
3. Tisana sedativa con melissa
Lavanda + Melissa officinalis
Rapporto: una parte di lavanda, due parti di melissa.
Preparazione: infusione tradizionale, filtrare.
Assunzione: una tazza tre volte al giorno o serale.
Indicazioni: ansia lieve, nervosismo digestivo, palpitazioni funzionali.
4. Tisana digestiva aromatico-rilassante
Lavanda + Foeniculum vulgare + Matricaria recutita
Preparazione: infusione di miscela in acqua calda, tempi brevi per preservare aroma, filtrare.
Assunzione: dopo i pasti.
Indicazioni: tensione addominale nervosa, digestione lenta, tensioni muscolari.
5. Tisana per cefalea da tensione
Lavanda + Passiflora + Melissa
Preparazione: decozione breve o infusione prolungata secondo tolleranza.
Assunzione: una tazza una-due volte al giorno.
Indicazioni: cefalea tensiva, stress.
6. Tisana per agitazione con valeriana
Lavanda + Valeriana officinalis
Preparazione: valeriana in decozione breve, aggiunta successiva della lavanda in infusione, filtrare.
Assunzione: una tazza serale.
Indicazioni: insonnia resistente, agitazione, tensione muscolare.
7. Sciroppo fitoterapico aromatizzato
Lavanda, melissa, tiglio
Preparazione: infuso concentrato, filtrato, addizionato a sciroppo semplice.
Assunzione: cucchiaino serale.
Indicazioni: ansia lieve, irritabilità, difficoltà di addormentamento nei bambini (uso prudenziale).
8. Macerato idroalcolico combinato rilassante
Lavanda + Passiflora + Melissa
Assunzione: singole somministrazioni quotidiane, preferibilmente serali.
Indicazioni: ansia, sonno disturbato, somatizzazioni.
9. Acqua aromatica alla lavanda
Lavanda distillata in acqua pura
Assunzione: dosi singole al bisogno.
Indicazioni: agitazione improvvisa, nervosismo, digestione lenta.
10. Infuso serale per insonnia lieve
Lavanda + Tiglio
Preparazione: infusione tradizionale, filtrare.
Assunzione: una tazza serale.
Indicazioni: insonnia lieve, ansia notturna, tensione psicofisica.
Note di sicurezza sintetiche
Tisane generalmente ben tollerate.
Evitare uso eccessivo in bambini piccoli e gravidanza senza parere medico.
Possibili reazioni allergiche in soggetti sensibili a piante aromatiche.
Evitare associazione con sedativi potenti senza controllo sanitario.
Bibliografia
Trattati di fitoterapia europea
Testi di farmacognosia e piante aromatiche
Manuali di aromaterapia clinica
Compendi di formulazioni fitoterapiche tradizionali
Monografie fitoterapiche su Lavandula angustifolia
ANNOTAZIONI, RICERCHE E BIBLIOGRAFIA
Il miele monoflora di lavanda cristallizza abbastanza rapidamente, spesso con cristalli medio-fini e presenta un colore da giallo paglierino ad ambrato, quando liquido e da bianco a beige a volte con tonalità gialle quando cristallizzato. L'odore è di intensità media, molto caratteristico, fragrante e profumato di piante aromatiche, florale, di camomilla, di foglie di fico, di frutta aromatica, con connotazioni vegetali che ricordano l'odore del residuo della pianta dopo infusione, di incenso. All'esame gustativo presenta un sapore normalmente dolce e da normalmente a decisamente acido, aroma di intensità media, molto caratteristico, fruttato, che ricorda il frutto della passione o il fico molto maturo, il torrone di mandorla, con connotazione a volte rancida e altre simili alla descrizione olfattiva. L'aroma è abbastanza persistente, molto spesso con retrogusto, da leggero a forte, caratteristico.
[Autore: Dott.ssa Maria Lucia Piana]
Tratto da: api.entecra.it - Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura
ESSENZE GERMICIDE MEDIE
Le essenze il cui potere antisettico è improvviso e imprevedibile nei confronti di un certo agente patogeno vengono chiamate "essenze germicide medie"
Sono le seguenti: Pino, Cajeput, Eucalipto, Lavanda, Mirto, Geranio rosato, Petit grain, Estragone, Serpillo, Niaouli.
L'indice aromatico o I.A. di una essenza rappresenta il potere germicida riferito a un olio essenziale ideale (100%). Le essenze germicide medie hanno un I.A. medio che va dallo 0,126 del OE di Serpillo al 0,296 del OE di Eucalipto e Lavanda. Questo non vuol dire semplicemente che sono meno o poco efficaci rispetto alle "maggiori", ma che i risultati medi, ovvero calcolati su una sperimentazione allargata a molti batteri, hanno potere antisettico medio inferiore. Le essenze germicide medie sono quelle più utilizzate nelle specialità farmaceutiche.
[Tratto da: Paul Belaiche - "L'Aromatogramma"]
Origine del nome e simbologia
Il nome Lavandula deriva dal latino lavare, per l’uso documentato nell’antica Roma come profumo per i bagni, biancheria e ambienti.
È stata associata a purezza, serenità e protezione in diverse tradizioni europee.
Storia d’uso nell’antichità
Egizi, Greci e Romani utilizzavano la lavanda per profumare unguenti, tessuti e per pratiche funerarie.
Plinio il Vecchio la cita come rimedio per mal di testa, morsi di animali e disturbi nervosi.
I Romani la coltivavano estesamente nelle province, contribuendo alla sua diffusione in Europa.
Medioevo e Rinascimento
Impiegata nei monasteri come antisettico e anti-epidemico, ritenuta utile durante le pestilenze.
Fu usata per riempire i cuscini nelle camere da letto per tenere lontani insetti e cattivi odori.
Medicina galenica la considerava un rimedio caldo e secco, utile per “riequilibrare l’umore melanconico”.
Profumeria e cosmesi
Tra il XVIII e il XIX secolo divenne un ingrediente chiave nella nascente industria profumiera francese, soprattutto a Grasse.
L’aroma di lavanda è uno dei più usati per formulare saponi, acque di toilette e deodoranti per ambienti.
I cuscini alle erbe confezionati per favorire il sonno contengono almeno un 30% di Lavanda.
Scoperte moderne e curiosità scientifiche
L’olio essenziale di lavanda fu tra i primi oli a essere studiato nell’inizio dell’aromaterapia:
il chimico René-Maurice Gattefossé documentò l’effetto lenitivo su ustioni dopo un incidente di laboratorio, spingendolo a sistematizzare lo studio terapeutico degli oli essenziali.
In alcune coltivazioni, le api mostrano una preferenza sensoriale per la lavanda rispetto ad altre fonti, contribuendo a un miele caratteristico e apprezzato.
Tradizione culturale inglese
La lavanda è stata coltivata nei giardini dei monasteri inglesi dal XV secolo e divenne simbolo di eleganza vittoriana.
Nelle case popolari veniva messa negli armadi per proteggere la lana dalle tarme.
Usi gastronomici curiosi
In alcune cucine mediterranee e francesi, i fiori sono utilizzati per aromatizzare zuccheri, miele, confetture, dolci e liquori.
Fa parte della miscela di spezie Herbes de Provence.
Folklore e superstizioni
Considerata pianta portafortuna, veniva messa sotto il cuscino per favorire sogni positivi e protezione spirituale.
Era usata nei rituali di purificazione delle case e per difendere da “spiriti maligni”.
Botanica e ibridi
Nel linguaggio dei fiori, rappresenta tranquillità, fedeltà e grazia discreta.
Molti ibridi moderni sono stati selezionati per aroma più intenso e maggiore produzione di olio essenziale.
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni)
Prusinowska R., Śmigielski K.B. (2014). Composition, biological properties and therapeutic effects of lavender. *Herba Polonica*, 60(2), 56-66.
Hajhashemi V., et al. (2003). Anti-inflammatory and analgesic properties of lavender essential oil. *Journal of Ethnopharmacology*, 89(1), 67-71.
Lesage-Meessen L., et al. (2015). Essential oils and distilled straws of lavender and lavandin: a review of current use and potential application in white biotechnology. *Applied Microbiology and Biotechnology*, 99(8), 3375-3385.
Prova le ricerche di articoli scientifici su Lavandula angustifolia Miller