PERIODO BALSAMICO PIENA FIORITURA (LUGLIO-SETTEMBRE), QUANDO I PRINCIPI ATTIVI (ES. ARTEMISININA) RAGGIUNGONO LA MASSIMA CONCENTRAZIONE. |
DROGA UTILIZZATA FOGLIE E SOMMITÀ FIORITE, RACCOLTE DURANTE LA FIORITURA |
ODORI DELLA DROGA INTENSAMENTE AROMATICO, ERBACEO E CANFORATO, CON NOTE TERPENICHE FRESCHE E UN CARATTERISTICO RETROGUSTO AMARO-DOLCE. |
SAPORI DELLA DROGA INTENSAMENTE AMARO E PUNGENTE, CON NOTE CANFORATE, TERPENICHE E UN RETROGUSTO ERBACEO-ASTRINGENTE. |
PRINCIPI ATTIVI Artemisinina (lattone sesquiterpenico) – Il principio più studiato, con attività antimalarica, antitumorale e antivirale.
Flavonoidi (es. artemetina, casticina, crisosplenetina) – Antiossidanti e modulatori dell’infiammazione.
Oli essenziali (es. canfora, beta-cariofillene, alfa-pinene) – Attività antimicrobica e repellente.
Acidi fenolici (es. acido clorogenico, acido caffeico) – Antiossidanti e epatoprotettivi.
Cumarine (es. scopoletina) – Anticoagulanti e antinfiammatori. |
CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, EPILESSIA O DISTURBI NEUROLOGICI, EPATOPATIE, ALLERGIE ALLE ASTERACEAE, BAMBINI SOTTO I 12 ANNI (MANCANZA DI DATI SICURI) |
AVVERTENZE USARE SOTTO CONTROLLO MEDICO IN TERAPIE PROLUNGATE, EVITARE DOSI ELEVATE, MONITORARE ENZIMI EPATICI, SOSPENDERE IN CASO DI NAUSEA/DIARREA, NON ASSOCIARE AD ALCOL, EVITARE IN CASO DI GASTRITE, NON UTILIZZARE L'OLIO ESSENZIALE PURO, LIMITARE L'USO A 2-4 SETTIMANE, ATTENZIONE IN SOGGETTI DEBILITATI. |
SOSTANZE DA EVITARE PER INTERAZIONI O INCOMPATIBILITÀ | FARMACI ANTICOAGULANTI | FARMACI ANTIEPILETTICI | IMMUNOSOPPRESSORI |
NOTE DI FITOTERAPIA
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13 febbraio 2015
In merito all'utilizzo dell'Artemisia Annua come farmaco antitumorale, si può dire con certezza che, in esperimenti in vitro, uno dei suoi principi attivi, l'artemisinina e i suoi derivati, hanno dimostrato un effetto tossico sulle cellule tumorali e che questa classe di farmaci è utilizzata come trattamento della malaria con un profilo di tossicità estremamente favorevole. Alcuni ricercatori dell'Istituto Nazionale dei Tumori sono direttamente coinvolti nella valutazione di un altro principio attivo dell'Artemisia Annua, la diidroartemisinina, e del suo ruolo antineoplastico valutato per ora sempre su modelli preclinici: i risultati sono convincenti ed è in corso di preparazione una pubblicazione scientifica.
In merito all'uso clinico i dati disponibili in letteratura sono limitati a un solo studio cinese in pazienti affetti da tumore del polmone "non a piccole cellule" che ha confrontato l'utilizzo di chemioterapia (cisplatino e vinorelbina) in combinazione o meno con artesunato (un derivato semisintetico dell'artemisinina) e qualche "case report" con diversi preparati e vari dosaggi, in combinazione con differenti trattamenti chemioterapici in neoplasie con varia eziologia. Lo studio cinese, purtroppo, non ha dimostrato che l'aggiunta di artesunato modifichi la durata della sopravvivenza dei malati e i "case report" sono molto difficili da interpretare e hanno scarso valore per la generalizzazione di una cura. In pratica, a oggi non esistono studi clinici che possano darci informazioni di quello che l'Artemisia Annua e i suoi derivati producono nell'uomo, sia come tossicità sia come efficacia antineoplastica.
[Tratto da Fonfazione IRCCS - Istituto Nazionale dei Tumori]
Tutte le combinazioni con altre erbe richiedono dosaggi accurati e supervisione medica.
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