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rev. 12-07-2025 |
IPERICO |
LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO
CLASSIFICAZIONE Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Rosidae Ordine: Theales Famiglia: Hypericaceae Tribù: Hypericeae |
NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI |
espandi ⇩ riduci ⇧Pilatro, Cacciadiavoli, Erba di S Giovanni, Millebuchi, Erba dell´olio rosso, Erba trona, St. John´s wort, Millepertuis, Klamath weed, Goatweed, Johanniskraut, Amber, äkta johannesört, äkta mannablod, Balsana, Bassant, Binbirdelikotu, Blutkraut, Casse-diable, Castellas |
SINONIMI DEL NOME BOTANICO |
espandi ⇩ riduci ⇧Hypericum officinale (Gater), Hypericum vulgare, Androsemum minus Gsn. Col., Hypericum perforatum (var. linearifolium, angustifolium Auct. It., microphyllum), Hypericum perfoliatum var. veronense Schrk., Hypericum veronense |
DESCRIZIONE BOTANICA
espandi ⇩ riduci ⇧PIANTA ERBACEA PERENNE ALTA 20-80 CM CON FUSTO ERETTO, RAMIFICATO NELLA PARTE SUPERIORE, CON DUE CRESTE LONGITUDINALI. FOGLIE SESSILI, OPPOSTE, LINEARI-OBLUNGHE O ELLITTICHE, PUNTEGGIATE DI GHIANDOLE TRASLUCIDE CHE APPAIONO COME PERFORAZIONI. FIORI ERMAFRODITI ATTINOMORFI PENTAMERI, RIUNITI IN CORIMBI TERMINALI. CALICE CON CINQUE SEPALI LANCEOLATI ACUTI CON GHIANDOLE NERE SUL MARGINE. COROLLA CON CINQUE PETALI GIALLI PUNTEGGIATI DI NERO. STAMI NUMEROSI RIUNITI IN TRE FASCI. OVARIO SUPERO TRICARPELLARE CON STILI LIBERI. FRUTTO CAPSULA LOCULICIDA OVOIDE O SUBGLOBOSA. SEMI NUMEROSI PICCOLI BRUNO-SCURI. |
COLORI OSSERVATI NEI FIORI |
________ GIALLO |
________ GIALLO-ARANCIO |
________ GIALLO-DORATO |
FIORITURA O ANTESI ESTATE, GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE NELL'EMISFERO NORD, CON PICCO A LUGLIO |
HABITAT
espandi ⇩ riduci ⇧Originaria dell'Eurasia e del Nord Africa, ampiamente naturalizzata in molte parti del mondo. Predilige habitat soleggiati e asciutti come praterie, pascoli, bordi stradali, incolti e aree disturbate. Cresce bene in terreni ben drenati, anche poveri o sassosi, con una preferenza per suoli calcarei ma adattandosi anche a terreni acidi o neutri. Si può trovare dal livello del mare fino a circa 1600 metri di altitudine, colonizzando spesso zone aperte e luminose. In alcune regioni è considerata infestante per la sua capacità di diffondersi rapidamente tramite rizomi e semi, formando dense colonie. |
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025 |
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PERIODO BALSAMICO INIZIO FIORITURA (GIUGNO-LUGLIO), QUANDO LA CONCENTRAZIONE DI PRINCIPI ATTIVI È MASSIMA |
DROGA UTILIZZATA SOMMITÀ FIORITE FRESCHE O ESSICCATE, RACCOLTE DURANTE LA FIORITURA |
ODORI DELLA DROGA ERBACEO, BALSAMICO E LEGGERMENTE RESINOSO, CON NOTE TERPENICHE |
SAPORI DELLA DROGA AMARO, ASTRINGENTE E LEGGERMENTE AROMATICO, CON RETROGUSTO RESINOSO |
PRINCIPI ATTIVI
espandi ⇩ riduci ⇧Naftodiantroni (ipericina, pseudoipericina) Floroglucinoli (iperforina, adiperforina) Flavonoidi (quercetina, rutina, iperoside) Oli essenziali (alfa-pinene, beta-pinene, limonene) Xantoni (1,3,6,7-tetraidrossixantone) Acidi fenolici (acido clorogenico, acido caffeico) |
ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI
espandi ⇩ riduci ⇧Iperico estratti oleosi e glicolici Al 2.5-5% Buono come linimento antiinfiammatorio. cicatrizzante. per ustioni. eritemi. ecc. Applicazioni locali [uso esterno] Iperico Estratto secco standardizzato Titolo in flavonoidi [50%] e iperforina [5%] [Preferibile questo titolo a quello in ipericina 3%] 900 mg al giorno Iperico Tintura Madre Preparata dalla pianta intera fresca tit.alcol.65° Sostanzialmente inefficace in quanto contiene pochi principi attivi. L gtt 3 volte al giorno Iperico Tisana Dose max. giornaliera: 2-4 g Infuso: 2 g in 150 ml di acqua bollente per 10 min. Decotto [uso esterno per impacchi]: al 10% 2 tazze al giorno |
PIANTE CHE POSSONO AUMENTARE L'EFFICACIA CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE (SINERGIE)* |
AVENA |
CAMOMILLA MATRICARIA |
ESCOLZIA |
GINKGO BILOBA |
GINSENG |
GRIFFONIA |
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva. Rivolgersi sempre al fitoterapeuta per gli abbinamenti. |
CONTROINDICAZIONI APPORTO GIORNALIERO DI IPERICINA NON SUPERIORE A 0,7 MG. RAPPORTO IPERFORINE/IPERICINA NON SUPERIORE A 7, COMPRENDENDO NELLA VOCE “IPERFORINE” LA SOMMA DELL’IPERFORINA E DELL’ADIPERFORINA PRESENTI NELL’ESTRATTO. AVVERTENZE SUPPLEMENTARI: SE SI ASSUMONO DEI FARMACI, PRIMA DI UTILIZZARE IL PRODOTTO CHIEDERE IL PARERE DEL MEDICO PERCHÈ L’ESTRATTO DI IPERICO PUÒ INTERFERIRE SUL LORO METABOLISMO INIBENDONE ANCHE L’ATTIVITÀ. L’ESTRATTO DI IPERICO È CONTROINDICATO IN ETÀ PEDIATRICA E NELL’ADOLESCENZA. EVITARE L'USO IN GRAVIDANZA IN QUANTO INIBITORE DELLE MAO STIMOLA LE CONTRAZIONI UTERINE. |
AVVERTENZE L'IPERICO POTENZIA GLI EFFETTI FARMACOLOGICI DEI FARMACI ANTIDEPRESSIVI DI SINTESI E DETERMINA LA COMPARSA DELLA SINDROME SEROTONINERGICA (AGITAZIONE, CONFUSIONE MENTALE, IPOMANIA, TURBE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA, TACHICARDIA, BRIVIDI, IPERTERMIA, TREMORI, RIGIDITÀ, DIARREA). NON SONO DESCRITTE INTERAZIONI CON BENZODIAZEPINE. AGISCE COME INDUTTORE ENZIMATICO SUL SISTEMA MICROSOMIALE EPATICO (CITOCROMO P450) INTERFERENDO SULLA FARMACOCINETICA DI ALCUNI FARMACI. IN PARTICOLARE RIDUCE L'EFFICACIA (PER AUMENTO DEL LORO CATABOLISMO EPATICO) DI: TEOFILLINA, DIOSSINA, ANTICOAGULANTI ORALI (FENCROPUMONE), CICLOSPORINA, INDINAVIR, ESTROPROGESTINICI. CON LO STESSO MECCANISMO D'AZIONE L'IPERICO POTREBBE INTERFERIRE SUL METABOLISMO DI ALTRI FARMACI (VEDI "INTERAZIONI O INCOMPATIBILITÁ" E "NOTE DI FITOTERAPIA" NELLA SCHEDA). LA CESSAZIONE DELLA TERAPIA CON IPERICO PUÒ PORTARE A UN RAPIDO INCREMENTO DEI FARMACI SUDDETTI SE SOMMINISTRATI INSIEME ALL'IPERICO STESSO. TRATTO DA: F.FIRENZUOLI - FITOTERAPIA - ED. MASSON NOTA: L'EFFICACIA È DOSE-DIPENDENTE (STANDARDIZZAZIONE IN IPERICINA/IPERFORINA) E RICHIEDE 2-4 SETTIMANE PER MANIFESTARSI. |
SOSTANZE DA EVITARE PER INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITÀ FARMACOLOGICHE |
CARBAMAZEPINA |
CHINIDINA |
DILTIAZEM |
FARMACI ANTI AIDS |
FARMACI ANTIDEPRESSIVI |
FARMACI ANTIMICOTICI |
FARMACI CHEMIOTERAPICI |
FARMACI CONTRACCETTIVI ORALI |
FLUOXETINA |
FLUTAMIDE |
NIFEDIPINA |
PAROXETINA |
PSICOFARMACI |
RESERPINA |
TAMOXIFENE |
TEOFILLINA |
TOLBUTAMIDE |
TORASEMIDE |
WARFARIN |
NOTE DI FITOTERAPIA
espandi ⇩ riduci ⇧Studi recenti sui principi attivi dell´Iperico hanno evidenziato che l´ipericina può essere utile nel trattamento dei retrovirus e di: AIDS, HIV-1, Herpes simplex, CMG e influenza.Tuttavia può interagire con altri farmaci come alcuni antibiotici, antidepressivi, antiemicranici, contraccettivi orali, ecc. Per l'assunzione interna di Iperico è necessario, quindi, il parere del medico. L'erba di San Giovanni viene usata nel trattamento della depressione lieve e moderata. Quest'erba non possiede gli effetti anticolinergici degli antidepressivi triciclici né causa le disfunzioni sessuali associate all´uso degli inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs). Comunque, se è vero che ha meno effetti collaterali, sono numerose e potenzialmente gravi le sue interazioni farmacologiche. Spesso i risultati ottenuti dagli studi effettuati in vitro sull'erba di San Giovanni non hanno riscontro in vivo. Quest´erba inibisce molti isoenzimi del Citocromo P450, inclusi CYP2C9, CYP2D6, CYP3A4. Al contrario, in vivo, sembra esserne un induttore. Questa discrepanza è spiegabile per la presenza di un altro costituente dell'erba di San Giovanni: l'iperforina che interferisce sulla produzione degli enzimi metabolici. Sembra che l'iperforina si leghi ad un recettore nucleare chiamato il recettore del pregnano X, causando un aumento dell'espressione del gene che codifica per il CYP3A4. Questa attività, non osservabile in vitro, tende ad incrementare la disponibilità del CYP3A4 con un conseguente aumento del metabolismo dei farmaci che ne sono substrato. Per esempio l´erba di San Giovanni riduce la concentrazione serica di amitriptilina, substrato del CYP2C9, CYP2D6 e del CYP3A4. L'interazione farmacologica con l'erba di San Giovanni mediata dal CYP3A4 può essere fatale. Quando somministrato insieme con altri substrati del CYP3A4 come l'indinavir, l´iperico ne riduce la concentrazione serica e l'emivita. L'erba di San Giovanni partecipa alla pericolosa riduzione dei livelli serici di ciclosporina in pazienti trapiantati affetti da sindrome da rigetto acuto degli organi neotrapiantati. Anche in questo caso è chiamato in causa un aumento del metabolismo per induzione del CYP3A4 ma c´è anche un'alterazione di un trasportatore, la P-glicoproteina, che si traduce in modifiche dell'assorbimento e dell'eliminazione di molti farmaci. L'erba di San Giovanni inoltre, causa alterazioni del ciclo mestruale in donne che assumono contraccettivi orali anche se non è riportata nessuna gravidanza indesiderata. L'induzione del CYP3A4 aumenta il metabolismo dell'estradiolo e di tutti i corticosteroidi che sono substrato di quest´enzima. Quindi è necessario informare attentamente le donne che usano quest'erba insieme a contraccettivi orali, che l´effetto contraccettivo di questi ultimi potrebbe essere ridotto, invitandole ad usare altri metodi anti-concezionali. La carbamazepina non risente della contemporanea somministrazione dell'erba di San Giovanni, nonostante sia anch´essa metabolizzata dal CYP3A4, visto che l'autoinduzione del CYP3A4 da parte del farmaco è maggiore di quella dell'erba. È riportato un caso clinico che descrive un sindrome simil-serotoninergica causata dall'associazione di sertralina ed erba di San Giovanni, effetto probabilmente dovuto allo stimolo della secrezione di serotonina da parte degli antidepressivi che quindi non devono associasi all'erba di San Giovanni. Sia case report che esperimenti di laboratorio svelano che l'erba di San Giovanni causa, attraverso l´induzione della p-glicoproteina, una riduzione del 18-25% dei livelli serici di digossina. Quest'induzione è confermata da uno studio di due settimane su otto volontari nei quali fu riscontrato un aumento dell'espressione della p-glicoproteina a livello duodenale. Per informazioni dettagliate e bibliografia vedi il sito www.farmacovigilanza.org da cui sono tratte queste note. Hypericum perforatum, una nuova arma contro l'Alzheimer? Da uno studio dei ricercatori dell'Istituto di Biofisica del Cnr di Pisa (IBF-Cnr), pubblicato in ottobre 2008 sulla rivista internazionale FEBS Letters, i ricercatori Antonella Sgarbossa e Francesco Lenci, assieme allo studente Dario Buselli, hanno eseguito uno studio in vitro utilizzando tecniche di spettroscopia ottica a stato stazionario (scattering, fluorescenza, dicroismo circolare). E' stato dimostrato che l'ipericina, tramite interazioni intermolecolari di tipo aromatiche/idrofobiche, può associarsi ai precursori delle fibrille mature, inibendo la loro formazione. Quindi risulta che l'ipericina può severamente perturbare i processi di polimerizzazione dei peptidi beta-amiloidi responsabili dell'insorgere del morbo di Alzheimer. Da: www.molecularlab.it |
Sorveglianza alle reazioni avverse PIANTA SEGNALATA |
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB |