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rev. 15-09-2025 |
CARDO MARIANO |
LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO
CLASSIFICAZIONE Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Asteridae Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae Sottofamiglia: Carduoideae Tribù: Cardueae Sottotribù: Carduinae |
NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI... ⇩ ⇧Cardo di S. Maria, Cardo lattato, Gardo santo, Latte di Maria, Card d´le maccie, Cardo asinino, Cardo macchiato, Cardo Santa Maria, Erba del latte, Carduni, Cocas, Battilana, Cardalana, Maganazzi, Mianu, Brentedda, Cardu tuva, Cima de cardu, Milk thistle, Blessed milk-thistle, St. Mary´ thistle, Holy thistle, Lady´s thistle, Variegated thistle, Chardon marie, Kenguel seed |
SINONIMI DEL NOME BOTANICO... ⇩ ⇧Carduus Lactifolius Stokes, Carduus Mariae Crantz, Carduus Marianus L., Carduus Versicolor Salisb., Carthamus Maculatus (Scop.) Lam., Centaurea Dalmatica Fraas, Cirsium Maculatum Scop., Mariacantha Maculosa Bubani, Mariana Lactea Hill, Mariana Mariana (L.) Hill, Marianus Marianus (L.) Hill, Silybum Intermedium Willk., Silybum Leucanthum Jord. & Fourr., Silybum Maculatum (Scop.) Moench, Silybum Mariae (Crantz) A.Gray, Silybum Mariae Var. Unicolor Gray, Silybum Marianum Subsp. Anatolicum Meriçli, Silybum Marianum Var. Albiflorum Eig, Silybum Marianum Var. Longispinum Lamotte, Silybum Marianum Var. Marianum, Silybum Pygmaeum Cass. |
DESCRIZIONE BOTANICA... ⇩ ⇧PIANTA ERBACEA BIENNALE ALTA FINO A 120 CM, GLABRA MA RICCA DI SPINE CON GRANDE ROSA DI FOGLIE BASALI MACCHIATE DI BIANCO, PICCIOLATE, DIVISE IN LOBI MUNITI DI UNA SPINA ALL'APICE. GRANDI CAPOLINI SOLITARI DI 6 CM FORMATI DA FIORI TUBULOSI PURPUREI CHE PRODUCONO ACHENI CON PAPPO SETOLOSO E BIANCO. |
COLORI OSSERVATI NEI FIORI |
________ VIOLETTO |
FIORITURA O ANTESI... ⇩ ⇧MAGGIO, GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO, PRIMAVERA, ESTATE |
HABITAT... ⇩ ⇧Originario della regione mediterranea, ma si è ampiamente naturalizzato in molte altre parti del mondo, tra cui Nord e Sud America, Australia e Nuova Zelanda. Cresce tipicamente in luoghi asciutti e soleggiati, spesso in terreni disturbati o marginali come bordi di strade, campi incolti, pascoli secchi, discariche e aree ruderali. Predilige suoli ben drenati, da argillosi a sabbiosi, e tollera condizioni di suolo povero e secco. Si adatta a climi temperati e mediterranei, con estati calde e secche e inverni miti. La si può trovare dal livello del mare fino a circa 600 metri di altitudine. La sua capacità di prosperare in condizioni difficili e di produrre un gran numero di semi ne favorisce la diffusione in nuovi ambienti. |
DISTRIBUZIONE IN BASE ALLE OSSERVAZIONI UMANE |
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TEMPO BALSAMICO... ⇩ ⇧SEMI (FRUTTI) A FINE ESTATE (AGOSTO-SETTEMBRE) E FOGLIE IN PRIMAVERA |
DROGA UTILIZZATA... ⇩ ⇧FRUTTI MATURI ESSICCATI (SPESSO CHIAMATI IMPROPRIAMENTE "SEMI") E FOGLIE |
AROMI DELLA DROGA... ⇩ ⇧I FRUTTI APPENA MACINATI HANNO UN AROMA CHE VIENE DESCRITTO COME GRADEVOLMENTE SIMILE A QUELLO DEL CACAO; FOGLIE: ERBACEE-AMARE, CON LIEVE NOTA LATTEA |
SAPORI DELLA DROGA... ⇩ ⇧FRUTTI: LEGGERMENTE AMARO E OLEOSO. AL PALATO, SI PERCEPISCE UNA NOTA AMARICANTE TIPICA DI MOLTI PRINCIPI ATTIVI VEGETALI, ACCOMPAGNATA DA UNA SENSAZIONE OLEOSA DATA DALL'ALTO CONTENUTO DI ACIDI GRASSI. FOGLIE: AMARO-ASTRINGENTI, CON RETROGUSTO TANNICO |
PRINCIPI ATTIVI... ⇩ ⇧Silimarina (miscela di silibina, isosilibina, silicristina, silidianina), flavonoidi (taxifolina, quercetina), acidi grassi (acido linoleico, acido oleico), steroli (beta-sitosterolo, campesterolo), tocoferoli (vitamina E), proteine, ammine (tiramina, istamina), minerali (potassio, calcio, magnesio, selenio). |
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni |
ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI... ⇩ ⇧1. Estratti Secchi Titolati in Silimarina (Forma più comune) Gli estratti secchi sono la forma più studiata e diffusa. Vengono ottenuti principalmente dai frutti (acheni) della pianta e sono standardizzati per garantire un contenuto costante e noto del principio attivo, tipicamente la silimarina (calcolata come silibina). La titolazione è fondamentale per assicurare efficacia e riproducibilità degli effetti terapeutici. Standardizzazione: Questi estratti sono solitamente titolati al 70-80% in silimarina. Ciò significa che in ogni capsula o compressa è garantita la presenza di quella specifica percentuale del complesso di flavonolignani attivi. Forme disponibili: Capsule, compresse o opercoli. Posologia generale: Supporto epatico generico e disintossicazione: Il dosaggio comune varia da 140 mg a 210 mg di silimarina al giorno, suddivisi in 2-3 assunzioni durante la giornata, preferibilmente ai pasti. Condizioni epatiche specifiche (es. steatosi epatica non alcolica - NAFLD, epatite alcolica, supporto in chemioterapia): Gli studi clinici utilizzano spesso dosaggi più elevati, compresi tra 240 mg e 600 mg di silimarina al giorno, sempre frazionati. L'uso a questi dosaggi deve avvenire sotto stretto controllo medico. Considerazioni: La biodisponibilità della silimarina in forma libera è relativamente bassa a causa del suo scarso assorbimento intestinale. 2. Formulazioni ad Alta Biodisponibilità Per ovviare al problema della bassa biodisponibilità, sono state sviluppate tecnologie avanzate che ottimizzano l'assorbimento dei principi attivi. Complessi con Fosfatidilcolina (es. Siliphos®): Descrizione: La silibina (il componente più attivo della silimarina) viene complessata con fosfatidilcolina, un fosfolipide che ne migliora significativamente l'assorbimento intestinale e l'incorporazione nelle membrane cellulari epatiche. Vantaggio: Permette di utilizzare dosaggi più bassi ottenendo efficacia paragonabile o superiore agli estratti standard. Posologia: Tipicamente, 100-150 mg di complesso attivo al giorno, suddivisi in due assunzioni. Seguire le indicazioni specifiche del produttore. Estratti microincapsulati o con vettori (es. Eurosil 85®): Descrizione: Tecnologie di formulazione (come l'associazione con glicina o vitamina E) che aumentano la solubilità, la stabilità e quindi la biodisponibilità della silimarina. Posologia: Il dosaggio può variare in base alla specifica formulazione. Generalmente si assestano su 100-200 mg di estratto ad alta biodisponibilità al giorno. 3. Tintura Madre La tintura madre è un preparato idroalcolico che estrae sia i componenti idrosolubili che quelli liposolubili della pianta. Tuttavia, non essendo titolata, il suo contenuto in silimarina può variare notevolmente. Preparazione: Rapporto droga/solvente (di solito etanolo a 60-65% vol.) di 1:10. Posologia: La posologia standard è di 30-40 gocce, diluite in poca acqua, 2-3 volte al giorno. Considerazioni: Sebbene tradizionalmente utilizzata, non è la forma d'elezione per un'azione terapeutica epatoprotettiva intensiva a causa della non standardizzazione in silimarina e della presenza di alcol. Più indicata per lievi disturbi dispeptici. 4. Estratto Fluido L'estratto fluido è un preparato liquido concentrato, simile alla tintura madre ma generalmente più standardizzato. Standardizzazione: Può essere titolato (es. estratto fluido 1:1, solvente di estrazione etanolo 60%). Posologia: Si assume di solito in quantità di 30-60 ml a settimana, suddivisi in dosi giornaliere. 2-4 ml al giorno sono una posologia comune. Qualità e Standardizzazione: Scegliere sempre prodotti di qualità da produttori affidabili che garantiscano la standardizzazione e titolazione in principi attivi. Controllare l'etichetta per il contenuto in silimarina. Interazioni Farmacologiche: Il cardo mariano può interferire con il metabolismo di numerosi farmaci (es. metabolizzati dal CYP2C9 e CYP3A4). Informare sempre il medico di eventuali assunzioni. Controindicazioni: Ipersensibilità al cardo mariano o alle Asteraceae; ostruzione delle vie biliari (es. calcoli); cautela in pazienti ipertesi (per la presenza di tiramina) e in gravidanza/allattamento. Effetti Collaterali: Generalmente ben tollerato. Gli effetti avversi più comuni sono lievi disturbi gastrointestinali (nausea, diarrea, dispepsia). Raramente, possono verificarsi mal di testa o reazioni allergiche. Bibliografia |
FORMULAZIONI BASATE SU EVIDENZE SCIENTIFICHE
Tisane e Decotti
Sebbene siano il metodo tradizionale, le tisane sono poco efficaci per l'estrazione della silimarina, che è scarsamente idrosolubile. Sono più indicate per sfruttare le proprietà digestive e amaro-toniche delle altre componenti.
Preparazione:
Frutti interi o schiacciati: Utilizzare 3-5 grammi di droga per tazza (200-250 ml) di acqua bollente. Lasciare in infusione per 10-15 minuti.
Decotto: Per una migliore estrazione, alcuni consigliano di macinare leggermente i frutti, lasciarli a bagno in acqua fredda per una notte e poi farli bollire per 15 minuti.
Posologia: Fino a 2-3 tazze al giorno, dopo i pasti.
Considerazioni: L'effetto epatoprotettivo è minimo rispetto alle preparazioni standardizzate.
Tisane a Base di Cardo Mariano
Le tisane rappresentano uno dei metodi tradizionali più diffusi per assumere il cardo mariano. Tuttavia, è importante notare che i principi attivi più preziosi, come la silimarina, hanno una scarsa solubilità in acqua. Ciò significa che l'infusione in acqua calda non è il metodo più efficace per estrarre e assumere questi composti. Nonostante questo, le tisane possono essere utili per sfruttare altre proprietà della pianta, come quelle digestive e amaro-toniche.
Preparazione:
Utilizzare circa 3-5 grammi di frutti secchi (spesso erroneamente chiamati semi) schiacciati o polverizzati per ogni tazza (200-250 ml) di acqua bollente.
Versare l'acqua bollente sui frutti e coprire.
Lasciare in infusione per 10-15 minuti.
Filtrare prima del consumo.
Dosaggio Sicuro: Si consiglia di assumere fino a 3 tazze al giorno, preferibilmente dopo i pasti principali per coadiuvare la digestione. Il sapore è tipicamente amaro, caratteristico delle piante con proprietà digestive.
Efficacia e Limiti: Questo metodo è indicato principalmente per il trattamento di lievi disturbi dispeptici (come gonfiore addominale e digestione lenta). L'effetto epatoprotettivo significativo è limitato a causa della bassa estrazione della silimarina.
Uso Topico (Creme e Sieri)
Alcuni studi preliminari suggeriscono benefici per la pelle grazie alle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie della silimarina. Sono disponibili in commercio prodotti cosmetici formulati con estratti di cardo mariano per il trattamento di acne, fotoinvecchiamento e melasma.
Avvertenze, Controindicazioni e Interazioni
Prima di assumere qualsiasi preparazione a base di cardo mariano, è essenziale considerare i seguenti aspetti di sicurezza:
Controindicazioni:
Ipersensibilità accertata al cardo mariano o ad altre piante della famiglia delle Asteraceae (es. ambrosia, crisantemo, margherita).
Ostruzione delle vie biliari (es. da calcoli), poiché l'effetto colagogo (stimolante il flusso biliare) potrebbe scatenare coliche.
Donne in gravidanza e allattamento: Sebbene l'uso galattogeno sia tradizionale, non ci sono sufficienti dati di sicurezza che ne raccomandino l'uso in queste fasi senza supervisione medica.
Bibliografia
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ELISIR AMARI VINI (ALCOLICI) ⇩ ⇧Vino di Cardo mariano Versare in un litro di vino bollente 25 g di radice di Cardo mariano. Quando il vino è freddo filtrare e conservare in vetro scuro al fresco. Un bicchierino da Marsala prima dei due pasti principali. Controindicato nelle epatopatie in quanto bevanda alcolica.[Tratto da: I Vini Medicinali - Eraclio Fiorani, Roberto Fedecostante - Edizioni CHI-NI Macerata]Consultare il proprio medico prima di assumere questa bevanda ed evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol |
PIANTE MEDICINALI CHE POSSONO AUMENTARE L'EFFICACIA (SINERGIE)* |
ALKEKENGI |
FUMARIA |
MELISSA |
PHYLLANTHUS |
PICRORHIZA |
PILOSELLA |
ROSMARINO |
TIGLIO OFFICINALE |
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero). Consultare un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale. |
PIANTE MEDICINALI CHE POSSONO CAUSARE EFFETTI AVVERSI (ANTAGONISMI)* |
AGLIO |
CANNELLA CEYLON |
CANNELLA DI CHINA |
CONSOLIDA MAGGIORE |
FARFARA |
FIENO GRECO |
GINKGO BILOBA |
GYMNEMA |
LUPPOLO |
SALICE |
TRIFOGLIO DEI PRATI |
CONTROINDICAZIONI IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA A SILYBUM MARIANUM O PIANTE DELLA FAMIGLIA DELLE ASTERACEAE (ES. AMBROSIA, CRISANTEMO, MARGHERITA), OSTRUZIONE ACUTA DELLE VIE BILIARI (COLECISTITE, CALCOLI BILIARI SINTOMATICI), GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO (PER ASSENZA DI DATI SUFFICIENTI SULLA SICUREZZA), PAZIENTI CARDIOPATICI IPERTESI (PER LA PRESENZA DI TIRAMINA NEI SEMI CHE POTREBBE AGGRAVARE L'IPERTENSIONE) |
AVVERTENZE PRUDENZA NEI SOGGETTI DIABETICI IN TERAPIA (POTENZIALE EFFETTO IPOGLICEMIZZANTE POTREBBE RICHIEDERE UN AGGIUSTAMENTO POSOLOGICO DEI FARMACI), MONITORAGGIO IN CASO DI TERAPIE CONCOMITANTI CON FARMACI METABOLIZZATI DAL CITOCROMO P450 (ES. WARFARIN, DIAZEPAM) PER POSSIBILE MODULAZIONE ENZIMATICA, EVITARE L'USO PROLUNGATO OLTRE 4-6 SETTIMANE SENZA SUPERVISIONE MEDICA, SOSPENDERE IMMEDIATAMENTE IN CASO DI REAZIONI ALLERGICHE CUTANEE O RESPIRATORIE, CONSULTARE IL MEDICO SE I SINTOMI DIGESTIVI PERSISTONO OLTRE 2 SETTIMANE. |
SOSTANZE DA EVITARE PER INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITÀ FARMACOLOGICHE |
ASPIRINA |
ESTROGENI |
FARMACI ANTIIPERTENSIVI |
FARMACI CONTRACCETTIVI ORALI |
FARMACI IPOGLICEMIZZANTI (POTENZIAMENTO) |
FARMACI METABOLIZZATI DAL CITOCROMO CYP2C9 |
FARMACI METABOLIZZATI DAL CITOCROMO CYP2D6 |
FARMACI METABOLIZZATI DAL CITOCROMO CYP3A4 |
INSULINA |
METFORMINA |
METRONIDAZOLO |
TERAPIE ORMONALI |
Vedi sul web gli studi sulle proprietà antitumorali per Silybum marianum (L.) Gaertn. |
NOTE DI FITOTERAPIA ⇩ ⇧Il cardo mariano è noto principalmente per i suoi effetti protettivi e rigenerativi sul fegato. Il complesso di flavonolignani noto come silimarina (costituito da silibina, isosilibina, silicristina e silidianina) agisce stabilizzando le membrane degli epatociti, impedendo l'ingresso di tossine e stimolando la rigenerazione cellulare attraverso l'aumento della sintesi proteica e l'attivazione della RNA polimerasi. Studi clinici supportano il suo uso come coadiuvante in caso di danno epatico indotto da sostanze tossiche (come alcol, farmaci epatotossici come il paracetamolo e tossine ambientali), steatosi epatica non alcolica (NAFLD) e cirrosi. Nell'epatite virale limita il danno parenchimale proteggendo le membrane epatocitarie dall´aggancio dell'agente virale sui recettori situati all'esterno delle membrane e abbassa i livelli di transaminasi. L'uso endovenoso della silibina è riconosciuto come antidoto nell'avvelenamento da Amanita phalloides. La silimarina e i suoi componenti, in particolare la silibina, esercitano un'azione antiossidante diretta, neutralizzando i radicali liberi, e indiretta, aumentando i livelli intracellulari di glutatione, superossido dismutasi (SOD) e catalasi. Inoltre, modulano la risposta infiammatoria inibendo il fattore di trascrizione NF-κB e la sintesi di prostaglandine e leucotrieni. Queste proprietà sono utili nel supportare il trattamento di condizioni infiammatorie croniche del fegato e di altre infiammazioni sistemiche. Diversi studi clinici hanno dimostrato che l'integrazione con silimarina può migliorare il controllo glicemico nei pazienti con diabete mellito di tipo 2, riducendo la glicemia a digiuno, l'emoglobina glicata (HbA1c) e l'insulino-resistenza. Parallelamente, si osservano miglioramenti nel profilo lipidico, con riduzioni del colesterolo totale, delle LDL, dei trigliceridi e un lieve aumento delle HDL. Questi effetti sono attribuiti alle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie che migliorano la funzionalità epatica e il metabolismo energetico. Studi preclinici (in vitro e su modelli animali) hanno evidenziato che la silimarina e la silibina possono inibire la proliferazione di cellule tumorali (in particolare di prostata, colon, seno, pelle e fegato) attraverso meccanismi come l'induzione dell'apoptosi, l'arresto del ciclo cellulare (fase G1/S), l'inibizione dell'angiogenesi e la modulazione di vie di segnalazione come NF-κB. Tuttavia, le evidenze cliniche sull'uomo sono ancora limitate e non conclusive, necessitando di ulteriori studi per confermarne l'efficacia terapeutica diretta. L'applicazione topica e orale di estratti di cardo mariano ha mostrato benefici in diverse condizioni dermatologiche. Grazie alle proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e fotoprotettive, la silimarina può proteggere la pelle dai danni dei raggi UV, riducendo il rischio di fotoinvecchiamento e di carcinogenesi cutanea. Studi preliminari suggeriscono un potentiale beneficio nel trattamento dell'acne, del melasma e della vitiligine, spesso in associazione con altre terapie. Alcuni studi preliminari indicano possibili effetti neuroprotettivi, ipotensivi e di supporto nella sindrome metabolica. Un piccolo studio clinico ha anche suggerito un potentiale beneficio nella riduzione delle vampate di calore in menopausa. |
SORVEGLIANZA ALLE REAZIONI AVVERSE PIANTA SEGNALATA |
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni) |