PIANTA ERBACEA ANNUALE CON FUSTI ERETTI, SOTTILI, RAMIFICATI, DI COLORE VERDE CHIARO O ROSSASTRO. FOGLIE PICCOLE, ALTERNE, DISTICHE, SESSILI, ELLITTICHE O OBLUNGHE, SIMILI A FOGLIOLINE COMPOSTE, CON STIPOLE PICCOLE E CADUCHE. FIORI UNISESSUALI (PIANTA MONOICA), PICCOLI, VERDASTRI O BIANCASTRI, NUMEROSI, PORTATI ALL'ASCELLA DELLE FOGLIE INFERIORI (FIORI FEMMINILI) E SUPERIORI (FIORI MASCHILI). FIORI MASCHILI CON CALICE DI CINQUE SEPALI E TRE STAMI SALDATI IN UNA COLONNA. FIORI FEMMINILI CON CALICE DI CINQUE SEPALI E OVARIO SUPERO TRICARPELLARE CON TRE STILI BIFIDI. FRUTTO È UNA PICCOLA CAPSULA GLOBOSA, LISCIA, DEISCENTE IN TRE VALVE, CONTENENTE PICCOLI SEMI TRIGONI. TUTTA LA PIANTA HA UN SAPORE AMARO.
TUTTO L'ANNO NEI CLIMI TROPICALI, CON PICCHI IN ESTATE (GIUGNO LUGLIO AGOSTO) NELLE ZONE SUBTROPICALI
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ BIANCO-GIALLASTRO
________ BIANCO-SPORCO
________ GIALLO-CHIARO
________ GIALLO-VERDASTRO
________ GIALLOGNOLO
________ VERDE-CHIARO
Originaria delle regioni tropicali e subtropicali di tutto il mondo, inclusi Asia, Africa e America Latina. Il suo habitat tipico comprende aree aperte e soleggiate, terreni disturbati, bordi stradali, campi coltivati, giardini, aree ruderali e talvolta anche boschi aperti e margini forestali. Predilige suoli ben drenati, sabbiosi o limosi, ma si adatta a una vasta gamma di condizioni di suolo, spesso anche poveri di nutrienti. Cresce meglio in climi caldi e umidi con abbondante luce solare, ma può tollerare periodi di siccità. La sua diffusione è favorita dalla produzione di numerosi piccoli semi che vengono facilmente dispersi dal vento, dall'acqua e dall'attività umana. È una specie comune in ambienti antropizzati e in aree dove la vegetazione naturale è stata alterata. La sua capacità di crescere rapidamente e produrre molti semi le conferisce un carattere spesso infestante in alcune regioni agricole.
PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE Leggere attentamente tutte le sezioni della scheda prima di considerare le seguenti indicazioni valide per ogni utilizzo fitoterapico.
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
Protective mechanism of lignans from Phyllanthus amarus against galactosamine/lipopolysaccharide-induced hepatitis: an in‑vivo and in‑silico studies
Anti‑inflammatory and analgesic activities of the methanol leaf extract of Phyllanthus amarus in laboratory animals
Anti‑inflammatory effects of Phyllanthus amarus through inhibition of NF‑κB, MAPK, and PI3K‑Akt signaling pathways in human macrophages
Phenolic profiles and biological properties of traditional Phyllanthus amarus aqueous extracts used for diabetes
The leaf and seed aqueous extract of Phyllanthus amarus improves insulin resistance diabetes in experimental animal studies
Phytochemical study and antibacterial activity of Phyllanthus amarus
Phyllanthus amarus: Ethnomedicinal uses, phytochemistry and pharmacology: A review
Molti lavori scientifici dimostrano che la pianta e i suoi estratti inibiscono la replicazione virale per inibizione delle polimerasi, riducono la secrezione di HBsAg da cellule infettate, sopprimono la trascrizione del mRNA del HBsAg. Inoltre da sperimentazioni su cavie si è visto che il Phyllanthus riduce anche i valori delle transaminasi e la cancerizzazione epatica.
CONTROINDICAZIONI IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA AI COMPONENTI, GRAVIDANZA (PER POSSIBILI EFFETTI UTEROTONICI), ALLATTAMENTO (MANCANZA DI STUDI SUFFICIENTI), BAMBINI SOTTO I 12 ANNI (PER ASSENZA DI DATI DI SICUREZZA), PAZIENTI CON IPOGLICEMIA SEVERA (PER RISCHIO DI ULTERIORE RIDUZIONE GLICEMICA), SOGGETTI CON IPOTENSIONE (PER POTENZIALE EFFETTO IPOTENSIVO), TERAPIE CON FARMACI EPATOTOSSICI (PER POSSIBILE INTERAZIONE)
AVVERTENZE MONITORARE LA GLICEMIA IN PAZIENTI DIABETICI (POTENZIALE EFFETTO IPOGLICEMIZZANTE), EVITARE L'USO PROLUNGATO SENZA SUPERVISIONE MEDICA (RISCHIO DI ACCUMULO DI ALCALOIDI), PREFERIRE ESTRATTI STANDARDIZZATI E PRIVI DI CONTAMINANTI (ES. METALLI PESANTI NELLE FOGLIE), SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA DI INTERVENTI CHIRURGICI (PER EFFETTI SU COAGULAZIONE), EVITARE ASSOCIAZIONE CON ANTICOAGULANTI O ANTIAGGREGANTI (POSSIBILE SINERGIA), CONTROLLARE LA PRESSIONE ARTERIOSA IN SOGGETTI PREDISPOSTI, NON SUPERARE LE DOSI CONSIGLIATE (TOSSICITÀ EPATICA A DOSI ELEVATE)
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
FARMACI METABOLIZZATI DAL CYP1A2
FARMACI METABOLIZZATI DAL CYP2D6
FARMACI METABOLIZZATI DAL CYP2E1
FARMACI METABOLIZZATI DAL CYP3A4
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero).
Consultare sempre un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
1. Estratto secco standardizzato in Phyllanthus amarus
Questa forma di estratto secco è ottenuta dalle parti aeree della pianta e può essere titolato in principi attivi come phyllanthin. In preparati erboristici si trova spesso con titolazioni intorno a 0,2–0,5% di componenti amari o lignani. Posologia orientativa: 200–400 mg di estratto secco standardizzato, 2 volte al giorno con i pasti. Questa forma concentra gli attivi rispetto alla droga fresca, garantendo consistenza del dosaggio.
2. Integratori combinati a base di Phyllanthus amarus
Molti prodotti commerciali associano P. amarus ad altre piante con funzioni epatoprotettive/metaboliche:
a. Epatoneos®
Formulazione che unisce Phyllanthus amarus a Cynara scolymus, colina, vitamina E e fruttoligosaccaridi. Indicazione: supporto della funzione epatica e del metabolismo dei carboidrati e dei lipidi.
Posologia tipica: 1 compressa al giorno o 1 compressa 2 volte al giorno prima dei pasti con acqua, secondo le indicazioni del produttore.
b. Liverin Forte (capsule)
Contiene estratti di Phyllanthus amarus insieme a Glycyrrhiza glabra (liquirizia) e Silybum marianum (cardo mariano) con vitamine del gruppo B e vitamina E. Indicazione: supporto delle funzioni fisiologiche epatobiliari.
Posologia tipica: 3 compresse al giorno preferibilmente prima dei pasti principali.
c. Trifil 60 capsule / integratore combinato
Prodotto con polveri di Phyllanthus amarus, Phyllanthus niruri e Phyllanthus emblica (amla), destinato a coadiuvare il benessere epatico.
Posologia raccomandata: 3–6 capsule al giorno suddivise prima dei pasti principali.
d. Liver Plant
Capsule che combinano estratto di Phyllanthus amarus con cardo mariano, desmodio e cromo (per metabolismo dei macronutrienti). Indicazione: supporto epatico e metabolico incluso mantenimento di livelli glicemici normali.
Posologia: 1–2 capsule al giorno secondo le istruzioni del prodotto.
Tipologie e forme di estratti / integratori
Estratti secchi titolati
Sono estratti in forma secca con titolazione certificata di componenti attivi (es. lignani), spesso usati in capsule o compresse per garantire uniformità del dosaggio.
Polvere di pianta intera o miscele
Alcuni prodotti combinano polveri di piante insieme agli estratti secchi per ottenere un profilo fitochimico più ampio, inclusi componenti meno concentrati presenti nella droga originale.
Forme liquide o tinture
Non comuni nei preparati commerciali standardizzati in Europa ma frequenti in fitoterapia ayurvedica o tradizionale (es. estratto 1:1 o tinture), con dosaggi di poche ml più volte al giorno.
Indicazioni di massima su posologia (pattern comune nei prodotti disponibili)
Estratto secco standardizzato isolato di P. amarus: in genere 200–400 mg, 2 volte al giorno con i pasti.
Integratori combinati per funzione epatica/metabolica: 1–3 compresse/capsule al giorno, secondo le istruzioni del prodotto specifico.
Formulazioni complete con cardo mariano, colina, vitamine: 1–2 compresse al giorno oppure come raccomandato dal produttore.
Nota importante: le indicazioni di dosaggio qui riportate sono quelle più comunemente suggerite dalle etichette dei prodotti commerciali; sempre seguire l’etichetta del prodotto specifico e consultare un professionista della salute prima di assumere integratori.
Bibliografia
Phyllanthus amarus – Bhuamlaki, dosaggio e forme di estratto, Ask Ayurveda
Liverin Forte 60 Compresse, integratore con Phyllanthus amarus e vitamine, MeaFarma.it
TRIFIL 60CPS, integratore alimentare per funzione epatica con Phyllanthus amarus, MeaFarma.it
Epatoneos ®, integratore alimentare con Phyllanthus amarus, Neo G Pharma
Phyllanthus amarus Aerial Parts Powdered Extract, Herbal Medicines Compendium (HMC)
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
1. Tisana semplice di Phyllanthus amarus
Ingredienti:
Phyllanthus amarus (foglie essiccate) 1–3 grammi al giorno.
Preparazione:
Versare acqua bollente su Phyllanthus amarus essiccato e lasciare in infusione 10–15 minuti, filtrare e bere.
Uso: Favorisce una leggera azione depurativa e di supporto epatico e digestivo.
Note di sicurezza: Non eccedere la dose giornaliera e consultare un professionista della salute in caso di condizioni mediche o terapia concomitante, perché può causare disturbi gastrointestinali in alcune persone e l’evidenza sulla sicurezza a lungo termine è limitata.
Formulazioni sinergiche in tisana o bevande fitoterapiche
Le combinazioni in tisana con erbe sinergiche possono aumentare l’effetto epatico, depurativo e digestivo di Phyllanthus amarus. Le seguenti formulazioni sono basate su piante tradizionali con profilo di sicurezza e uso storico consolidato:
2. Tisana depurativa epatica con cardo mariano e carciofo
Ingredienti per una tazza (240 ml):
Phyllanthus amarus essiccato 1 g
Silybum marianum (cardo mariano, frutti) 1 g
Cynara scolymus (carciofo, foglie) 1 g
Preparazione: Portare a ebollizione l’acqua, aggiungere le erbe e lasciare in infusione 10–15 minuti, quindi filtrare.
Posologia: 1 tazza al giorno, preferibilmente dopo pasto principale.
Pro e uso: Questa tisana combina il sostegno epatico di Phyllanthus amarus con le proprietà antiossidanti e depurative del cardo mariano e del carciofo, piante tradizionalmente associate alla funzione epatica e digestiva.
farmaciarasun.it
3. Infuso depurativo con dente di leone e Phyllanthus amarus
Ingredienti:
Phyllanthus amarus essiccato 1 g
Taraxacum officinale (dente di leone, radice) 1 g
Preparazione: Aggiungere le erbe in acqua bollente e lasciare 10 minuti in infusione, filtrare.
Posologia: 1 tazza al giorno.
Pro e uso: Il dente di leone è noto per la sua azione drenante e di supporto alle funzioni biliari, sinergizzando con l’azione depurativa di Phyllanthus amarus.
Formulazioni commerciali ispirate a tisane o composti depurativi
Pur essendo presentate principalmente in capsule o compresse, queste formulazioni si basano su erbe che possono essere anche erogate in forma di infuso o tisana con dosaggi similari:
4. Formula epatica sinergica con Phyllanthus amarus, cardo mariano e carciofo
Questa combinazione è presente in integratori che associano Phyllanthus amarus a cardo mariano e carciofo con dosaggi erboristici di base (es. Phyllanthus amarus circa 100–200 mg per porzione, insieme a estratti di cardo mariano e carciofo di quantità simili), con posologia tipica di 1–3 porzioni al giorno prima dei pasti. L’effetto è di supporto della funzione epatica, digestiva e depurativa.
Indicazioni generali di uso e posologia sicura delle tisane
Durata consigliata: Le tisane erboristiche con Phyllanthus amarus e altre erbe sinergiche possono essere utilizzate per cicli di 2–4 settimane, valutando eventuali benefici e tollerabilità.
Consumo: Bere 1 tazza al giorno (eventualmente fino a 2 tazze) nelle formulazioni depurative.
Precauzioni: Consultare un medico in caso di gravidanza, allattamento, terapie farmacologiche concomitanti o patologie epatiche conclamate.
Bibliografia
Phyllanthus amarus: ethnomedicinal uses, phytochemistry and pharmacology: a review
Detox Beauty Food, prodotto fitoterapico con Phyllanthus amarus
Milk Thistle Plus con Phyllanthus e dente di leone, Full Spectrum Energy Medicine
La pianta viene usata da 2000 anni dalla medicina tradizionale indiana Ayurvedica contro gonorrea, alterazioni mestruali, ulcere cutanee e disturbi del metabolismo.
Nomi comuni e origine
Conosciuta come “Chanca Piedra” in Sud America, termine che in spagnolo significa “rompi-pietra”, riferendosi al suo uso tradizionale nel trattamento dei calcoli renali.
In India è chiamata “Bhumi Amla” o “Bhumyamalaki”, e fa parte della medicina ayurvedica da secoli.
Appartiene alla famiglia Phyllanthaceae, con origine tropicale, diffusa in India, Sud-est asiatico, Africa e America Latina.
Uso storico nella medicina tradizionale
È stata usata tradizionalmente per problemi epatici, calcoli renali, disturbi digestivi, febbri e infezioni urinarie.
In Ayurveda, è considerata una pianta “Rasayana”, ossia tonica e rigenerante, che sostiene il fegato e il sistema immunitario.
In medicina popolare amazzonica, le foglie e i decotti venivano impiegati anche come antispasmodici e diuretici.
Curiosità etnobotaniche
Il soprannome “Chanca Piedra” ha ispirato studi scientifici sul suo potenziale effetto litolitico, ossia la capacità di contribuire alla riduzione dei calcoli renali.
Nonostante le piccole dimensioni dei fiori e delle foglie, la pianta possiede un elevato contenuto di lignani e flavonoidi, responsabili di molte delle proprietà biologiche attribuitele.
In alcune regioni, viene coltivata come pianta ornamentale da giardino, soprattutto in aree tropicali e subtropicali, grazie alla sua crescita rapida e alla resistenza.
È considerata una pianta “amarezza funzionale”, ovvero un alimento o erba che stimola la digestione attraverso il sapore amaro, utilizzata in tisane digestive tradizionali.
Note chimiche e curiosità scientifiche
Contiene composti bioattivi come phyllanthin, hypophyllanthin e flavonoidi, studiati per attività epatoprotettive, antiossidanti e antivirali.
Non è una pianta mellifera di rilievo: i suoi fiori piccoli non sono sufficientemente produttivi di nettare per la produzione di miele significativo.
Ha attratto l’attenzione della fitoterapia moderna per il suo potenziale uso nella protezione epatica e nel supporto del metabolismo, pur essendo una pianta di piccole dimensioni e dall’aspetto discreto.
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni)
Bagalkotkar G, Sagineedu SR, Saad MS, Stanslas J, Phytochemicals from Phyllanthus amarus Schumach. & Thonn and their pharmacological properties: a review, Journal of Pharmacy and Pharmacology, 2006
Kassuya CAL, Leite DFP, de Melo LV, Rehder VLG, Calixto JB, Anti-inflammatory properties of extracts, fractions and lignans isolated from Phyllanthus amarus, Planta Medica, 2005
Prova le ricerche di articoli scientifici su Phyllanthus amarus Schumach. & Thonn