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BOTANICA
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Asteridae Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae Tribù: Astereae Sottotribù: Solidagininae
Erba Giudaica, Verga D'Oro Comune, European Goldenrod, Goldenrod, Guariscibene, Herba Di San Pietro, Mazza D'Oro, Solidago, Woundwort, Verge D'or
Solidago Humilis Salisb., 1796, Solidago Patulifolia Jord., Solidago Virgaurea Subsp. Vulgaris, Doria Virgaurea, Solidago Compacta, Solidago Confinis, Solidago Multiflora, Solidago Virgaurea F. Glaberrima, Solidago Virgaurea Var. Alpestris, Solidago Virgaurea Var. Angustifolia, Solidago Virgaurea Var. Aspera, Solidago Virgaurea Var. Azorica, Solidago Virgaurea Var. Baltica, Solidago Virgaurea Var. Cinerea, Solidago Virgaurea Var. Czernjaevii, Solidago Virgaurea Var. Decurrens, Solidago Virgaurea Var. Elongata, Solidago Virgaurea Var. Fischeri, Solidago Virgaurea Var. Gmelinii, Solidago Virgaurea Var. Graminifolia, Solidago Virgaurea Var. Hirsuta, Solidago Virgaurea Var. Integrifolia, Solidago Virgaurea Var. Jacquiniana, Solidago Virgaurea Var. Leiocarpa, Solidago Virgaurea Var. Macrophylla, Solidago Virgaurea Var. Minuta, Solidago Virgaurea Var. Nana, Solidago Virgaurea Var. Nemorosa, Solidago Virgaurea Var. Norvegica, Solidago Virgaurea Var. Odora, Solidago Virgaurea Var. Oreophila, Solidago Virgaurea Var. Patula, Solidago Virgaurea Var. Pyrenaica, Solidago Virgaurea Var. Recta, Solidago Virgaurea Var. Reducta, Solidago Virgaurea Var. Rigida, Solidago Virgaurea Var. Rupestris, Solidago Virgaurea Var. Serotina, Solidago Virgaurea Var. Stenophylla, Solidago Virgaurea Var. Subalpina, Solidago Virgaurea Var. Tatarica, Solidago Virgaurea Var. Thuringiaca
PIANTA ERBACEA PERENNE ALTA 20-100 CM, CON FUSTI ERETTI, SEMPLICI O RAMIFICATI NELLA PARTE SUPERIORE, SPESSO PUBESCENTI. LE FOGLIE BASALI FORMANO UNA ROSETTA E SONO OVATE O ELLITTICHE, PICCIOLATE E DENTATE; LE FOGLIE CAULINE SONO ALTERNE, SESSILI O SUBSESSILI, LANCEOLATE E CON MARGINE INTERO O DEBOLMENTE DENTATO, DI DIMENSIONI DECRESCENTI VERSO L'ALTO. I FIORI SONO PICCOLI, DI COLORE GIALLO DORATO, RIUNITI IN NUMEROSI CAPOLINI (0,5-1 CM DI DIAMETRO) CHE FORMANO UNA PANNOCCHIA O UN RACEMO ALLUNGATO E SPESSO UNILATERALE ALL'APICE DEL FUSTO. I CAPOLINI HANNO FIORI LIGULATI ESTERNI FEMMINILI E FIORI TUBULARI CENTRALI ERMAFRODITI. IL CALICE È RIDOTTO A UN PAPPO DI SETOLE BIANCHE. LA COROLLA È GAMOPETALA. GLI STAMI SONO CINQUE. L'OVARIO È INFERO E UNILOCULARE. IL FRUTTO È UN ACHENIO CILINDRICO CON UN PAPPO PERSISTENTE DI SETOLE. LA FIORITURA AVVIENE IN ESTATE-AUTUNNO.
LUGLIO, AGOSTO, SETTEMBRE, OTTOBRE, ESTATE-AUTUNNO, CON FIORI GIALLI RIUNITI IN RACEMI
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ ARANCIO
________ GIALLO-ARANCIO
________ GIALLO-DORATO
Diffusa in gran parte dell'Europa, dell'Asia temperata e del Nord Africa, ed è naturalizzata anche in Nord America. In Italia è comune in tutte le regioni, dalle pianure fino alla fascia montana. Predilige boschi radi, brughiere, praterie, pascoli, margini forestali, scarpate e terreni incolti, su suoli da leggermente acidi a neutri, generalmente ben drenati ma con una certa umidità. Si adatta a diverse condizioni di luce, dal pieno sole alla mezz'ombra. La sua versatilità le permette di colonizzare una varietà di habitat, dalle zone umide ai pendii più asciutti, purché non eccessivamente aridi. È spesso associata a comunità vegetali di prati e boschi aperti.
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
European Medicines Agency (EMA). Monografia della Solidaginis virgaureae herba: "Solidago virgaurea L., herba".
ESCOP (European Scientific Co-operative on Phytotherapy). Monografie della ESCOP: "Solidago virgaurea L. (Goldenrod)".
F. Capasso, G. Grandolini, A. A. Izzo. Farmacognosia: Farmaci Naturali, Loro Preparazioni e Impiego Terapeutico.
G. Betti, M. Rossi. Fitoterapia: Impiego razionale delle piante medicinali.
Utilizzata per l'irrigazione delle vie urinarie (aumentare il volume dell'urina), sia in caso di infezioni (come coadiuvante nelle cistiti) sia nella prevenzione della renella (sabbia renale) e dei calcoli renali (litiasi).
Utile nel trattamento sintomatico dei disturbi infiammatori delle basse vie urinarie (cistiti, uretriti) e per alleviare gli spasmi associati.
Coadiuvante nei casi di gotta e iperuricemia (eccesso di acido urico), grazie alla sua capacità di aumentarne l'escrezione tramite l'urina.
Applicata esternamente come astringente per lievi infiammazioni orofaringee e per favorire la guarigione di ferite minori.
CONTROINDICAZIONI IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA AD UNO O PIÙ COMPONENTI (IN PARTICOLARE ALLERGIA ALLE ASTERACEAE/COMPOSITAE, FAMIGLIA DI APPARTENENZA DELLA VERGA D'ORO), PRESENZA DI EDEMA (GONFIORE) DOVUTO A INSUFFICIENZA CARDIACA O INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IN QUESTI CASI L'AZIONE DIURETICA NON È APPROPRIATA), GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO (PER MANCANZA DI DATI SULLA SICUREZZA), BAMBINI DI ETÀ INFERIORE AI 12 ANNI (PER MANCANZA DI DATI SULLA SICUREZZA).
L'USO DELLA VERGA D'ORO È ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO IN CASO DI RITENZIONE IDRICA (EDEMA) CAUSATA DA INSUFFICIENZA CARDIACA O INSUFFICIENZA RENALE CRONICA.
RISCHIO: IN QUESTE CONDIZIONI GRAVI, STIMOLARE LA DIURESI SENZA IL CONTROLLO MEDICO PUÒ ESSERE PERICOLOSO.
AVVERTENZE MONITORARE LA PRESSIONE SANGUIGNA IN SOGGETTI IPERTESI, USARE CON CAUTELA IN CASO DI LITIASI RENALE O CALCOLI (LA SUA AZIONE DIURETICA E "LAVAGGIO DELLE VIE URINARIE" PUÒ INNESCARE UNA COLICA RENALE A CAUSA DELLO SPOSTAMENTO DI CALCOLI DI GRANDI DIMENSIONI), EVITARE L'USO CONCOMITANTE CON FARMACI DIURETICI (PER POTENZIALE SOMMAZIONE DEGLI EFFETTI CON CONSEGUENTE SQUILIBRIO ELETTROLITICO O IPOTENSIONE), CONSULTARE IL MEDICO PER INFEZIONI URINARIE GRAVI (LA SOLIDAGO È UN COADIUVANTE E NON SOSTITUISCE LA TERAPIA ANTIBIOTICA, SE NECESSARIA). MONITORARE L'USO TOPICO CON UN TEST CUTANEO PRELIMINARE.
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
FARMACI ANTIIPERTENSIVI
FARMACI DIURETICI DI SINTESI
FARMACI IPOTENSIVI
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero).
Consultare sempre un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
1. Estratto Secco Standardizzato
È la forma più comune in capsule o compresse e consente un dosaggio preciso dei principi attivi principali, in particolare i flavonoidi.
Titolazione: Spesso standardizzato per un contenuto minimo di flavonoidi (espressi come iperoside o rutina).
Posologia (Uso Diuretico e Irrigazione): Il dosaggio si basa sull'equivalente di droga secca. La posologia standard suggerita per l'estratto secco titolato è di circa 350 - 500 mg di estratto per dose, assunta due o tre volte al giorno. Ciò corrisponde a un apporto giornaliero equivalente a 6 - 12 grammi di droga essiccata sotto forma di infuso (che è il dosaggio clinico per l'irrigazione delle vie urinarie).
2. Tintura Madre (Estratto Idroalcolico)
La tintura madre (TM) è una preparazione liquida tradizionale che estrae una vasta gamma di principi attivi solubili sia in acqua che in alcol.
Standardizzazione: Segue i requisiti delle Farmacopee in termini di rapporto droga/solvente.
Posologia (Uso Diuretico e Spasmolitico): Il dosaggio consigliato è generalmente di 30 - 60 gocce, diluite in poca acqua, assunte 1 - 3 volte al giorno.
3. Droga Essiccata (Tisana/Infuso)
Sebbene non sia un estratto standardizzato, è la forma tradizionale di utilizzo con dosaggio ben definito in letteratura fitoterapica.
Posologia: 3 - 5 grammi di sommità fiorite essiccate per singola dose (tazza), da assumere 3 - 4 volte al giorno, come parte di un regime di irrigazione che richiede l'assunzione di grandi volumi di liquidi.
Bibliografia
European Medicines Agency (EMA). Monografia della Solidaginis virgaureae herba.
ESCOP (European Scientific Co-operative on Phytotherapy). Documenti sul dosaggio della Verga d'Oro.
Farmacopee e testi di fitoterapia sull'uso dell'Estratto Secco di Solidago.
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
1. Tisana per l'Irrigazione delle Vie Urinarie (Azione Diuretica)
Questa formulazione è volta a massimizzare l'effetto acquaretico, ovvero l'aumento della produzione di urina, essenziale per il "lavaggio" del tratto urinario e la prevenzione della renella.
Ingrediente Base: Sommità Fiorite di Verga d'Oro (Solidago virgaurea).
Erba Sinergizzante: Betulla (Betula pendula foglie), che potenzia significativamente l'effetto diuretico grazie alla presenza di flavonoidi e saponine.
Dosaggio (per tazza):
Verga d'Oro: 1,5 - 2,5 grammi di droga essiccata.
Betulla: 1,0 - 1,5 grammi di foglie essiccate.
Preparazione: Infondere le erbe in 250 ml di acqua bollente per 10-15 minuti. Filtrare bene.
Posologia Sicura: Bere 2-4 tazze al giorno (per un apporto totale giornaliero di droga che rispecchi i dosaggi EMA/ESCOP), assicurando un adeguato apporto idrico aggiuntivo.
2. Tisana in Caso di Cistite e Infiammazioni (Azione Antisettica)
Questa miscela aggiunge un'azione antisettica specifica per contrastare le infezioni del tratto urinario, in cui la Verga d'Oro funge da veicolo di lavaggio.
Ingrediente Base: Sommità Fiorite di Verga d'Oro (Solidago virgaurea).
Erba Sinergizzante: Uva Ursina (Arctostaphylos uva-ursi foglie), nota per i suoi potenti principi attivi antisettici che si attivano nelle urine.
Dosaggio (per tazza):
Verga d'Oro: 1,5 - 2,0 grammi.
Uva Ursina: 1,0 grammo.
Preparazione: Si consiglia di preparare la Verga d'Oro in infusione e l'Uva Ursina in macerazione a freddo per 6-8 ore (per evitare l'eccessivo rilascio di tannini) o in infusione a caldo molto breve, unendo poi i liquidi.
Posologia Sicura: 3 tazze al giorno per cicli brevi (massimo 7-10 giorni) in fase acuta.
3. Formulazione in Estratto (Tintura Madre)
Sebbene non sia una tisana, le tinture sono preparazioni liquide comuni in fitoterapia e consentono un dosaggio preciso e standardizzato degli attivi.
Formulazione: Estratto Idroalcolico (Tintura Madre).
Dosaggio Standardizzato: Circa 40-60 gocce, diluite in acqua, 2-3 volte al giorno.
Indicazione: Per tutte le indicazioni diuretiche e di supporto urologico.
Bibliografia
European Medicines Agency (EMA). Monografia della Solidaginis virgaureae herba.
ESCOP (European Scientific Co-operative on Phytotherapy). Documenti sull'impiego della Verga d'Oro.
Revisioni sulle sinergie tra diuretici vegetali per il trattamento della litiasi renale.
Vino di Verga d'oro
Far macerare per una settimana in un litro di vino bianco secco o anche marsala, 50 g di sommità fiorite di Verga d'oro. Filtrare accuratamente e conservare in bottiglia di vetro scuro al fresco. Consumarne tre bicchierini da marsala al giorno durante i pasti.
[Tratto da: I Vini Medicinali - Eraclio Fiorani, Roberto Fedecostante - Edizioni CHI-NI Macerata]
Consultare il proprio medico prima di assumere queste bevande ed evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
ANNOTAZIONI, RICERCHE E BIBLIOGRAFIA
Pianta fortemente mellifera e può essere una fonte importante di nettare e polline per le api, soprattutto nel tardo periodo estivo e autunnale, quando altre fioriture scarseggiano.
Il miele di Verga d'Oro, talvolta venduto come monofloreale nelle zone di forte concentrazione della pianta, presenta caratteristiche distintive.
Periodo di Produzione: Tarda estate (Luglio/Agosto) fino all'autunno (Settembre/Ottobre).
Colore: Generalmente è un miele di colore giallo dorato o ambra chiaro quando liquido, che tende a schiarirsi dopo la cristallizzazione.
Cristallizzazione: È un miele che cristallizza rapidamente e in modo compatto, formando grani di consistenza media.
Odore: Presenta un odore intenso, aromatico e talvolta descritto come pungente o con note che ricordano l'amaro/erbaceo.
Sapore e Aroma: Il sapore è mediamente dolce, ma è accompagnato da un aroma distintivo, intenso e complesso, che può avere note speziate, balsamiche o un leggero retrogusto acido/citrico, che lo rende delicato ma persistente. A seconda della varietà di Solidago dominante, il sapore può variare da delicato a più robusto.
PIANTE DEPURATIVE E DRENANTI
Per combattere disordini biologici e metabolici che accompagnano certe affezioni cutanee è estremamente importante favorire l'eliminazione delle tossine da parte dell'organismo, attraverso quelli che possono essere considerati gli emuntori naturali: fegato, reni, intestino, pelle in quanto il loro funzionamento difettoso ostacola l'eliminazione delle tossine prodotte dall'organismo.
Con l'attività generalizzata sulle ghiandole emuntorie o elettiva su alcuni organi come la pelle, certe piante sono in grado di potenziarne il loro potere filtrante aumentando quindi l'eliminazione degli elementi tossici dal sangue. Non a caso la medicina popolare prescrive "cure depurative primaverili" o "depurativi del sangue" per quelle persone che soffrono di foruncolosi, acne, sfoghi della pelle, disordini epatobiliari, infiammazioni, ecc.
Le piante depurative sono associabili e sinergiche tra loro. Viola tricolore, Bardana, Dulcamara, Olivo, Carciofo, Ribes nero, Fumaria, Tarassaco, Frassino spinoso, per esempio, rinforzano a vicenda la loro azione terapeutica e sono efficaci in tutte le forme di eruzioni cutanee.
[Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"]
Il nome del genere, Solidago, deriva dal latino solidare (consolidare, rendere solido, guarire) e agere (operare).
Questo nome si riferisce all'antica credenza nelle sue potenti proprietà cicatrizzanti e curative. Il nome volgare italiano "Guariscibene" o l'inglese "Woundwort" (erba delle ferite) ne riflettono l'uso storico.
La Verga d'Oro fu estremamente popolare nell'Europa medievale per il trattamento di ferite e piaghe. Era considerata un'eccellente erba vulneraria (che guarisce le ferite).
La leggenda narra che un erborista europeo si accorse delle sue virtù quando vide che le pecore ferite si dirigevano istintivamente a pascolare su questa pianta.
Sebbene sia una pianta comune e diffusa, la sua fama di rimedio efficace era tale che nel Medioevo fu oggetto di un vivace commercio.
Si racconta che a un certo punto, i suoi prezzi salirono alle stelle poiché i venditori cercavano di nascondere la sua abbondante crescita nelle campagne, spacciandola per una rara erba esotica importata da lontano.
Il nome virgaurea significa "ramoscello d'oro", riferendosi alle sue infiorescenze giallo brillante a forma di spiga.
In alcune tradizioni, i suoi fiori dorati erano considerati simboli di ricchezza e fortuna. Per la sua fioritura tardiva, era anche associata alla fine dell'estate e all'abbondanza del raccolto.
La Solidago virgaurea è la specie autoctona europea. Oggi, essa coesiste con le specie nordamericane (Solidago canadensis e S. gigantea), che sono state introdotte come piante ornamentali e sono diventate invasive in molte zone (soprattutto in Italia settentrionale, dove formano i grandi campi che producono miele monofloreale).
Queste specie nordamericane sono spesso erroneamente accusate di causare la febbre da fieno; in realtà, l'allergia è quasi sempre causata dall'Ambrosia (Ambrosia artemisiifolia), che fiorisce nello stesso periodo, ma i cui pollini sono molto più fini e trasportati dal vento (a differenza della Solidago, impollinata dagli insetti).
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni)
Melzig, M. F., & Bader, G. (2005). Solidago virgaurea L.: A plant with potential therapeutic value. Phytochemistry Reviews, 4(2-3), 267-274.
Apáti, P., et al. (2003). Phenolic compounds from Solidago virgaurea L. and their antioxidant activity. Acta Pharmaceutica Hungarica, 73(3), 157-163.
Gross, S. C., et al. (2002). Anti-inflammatory and immunomodulatory effects of Solidago virgaurea extracts. Planta Medica, 68(8), 685-691.
European Medicines Agency (EMA). (2013). Assessment report on Solidago virgaurea L., herba. EMA/HMPC/285759/2013.
Jarić, S., et al. (2015). Traditional uses, phytochemistry, and pharmacological properties of Solidago species: A review. Journal of Ethnopharmacology, 168, 244-263.