Selezionando una delle famiglie botaniche dalla casella sottostante si otterrà una lista delle erbe appartenenti alla famiglia botanica scelta.
DESCRIZIONE Liliaceae
Formula fiorale: * P 3+3, A 3+3, G (3)
Le Liliaceae sono una grande famiglia caratterizzata da una notevole eterogeneità di forme, che oggi si tende a separare in numerose piccole famiglie. La presente trattazione verte, tuttavia, sul criterio sistematico più antico per fornire un'utile visione d’insieme del gruppo, che comprende circa 4.000 specie, distribuite su tutta la terra, soprattutto nelle regioni temperate e tropicali. Le Liliaceae comprendono specie erbacee in molti casi provviste di bulbi (Tulipa) o rizomi (Polygonatum); raramente hanno un aspetto agavoide o lianoso. Le foglie, sprovviste di stipole, sono spiralate e spesso tutte basali. Esse possono mancare ed essere sostituite da rami appiattiti (fillocladi) che svolgono la funzione fotosintetica (Ruscus). I fiori, terminali, attinomorfi, isolati o riuniti in infiorescenze a grappolo, cima o falsa ombrella, hanno il perigonio spesso petaloide costituito da 2 verticilli di 3 tepali, l'androceo di 6 stami e il gineceo formato da 3 carpelli saldati in un ovario supero triloculare contenente molti ovuli. Il perigonio può essere dialitepalo o, più di rado, gamotepalo.
Il frutto può essere una capsula setticida (Colchicum), loculicida (Lilium) o una bacca (Asparagus). Nella concezione classica la famiglia viene distinta in tribù. Le principali sono: a) Colchicoideae, piante erbacee perenni con bulbi o bulbo-tuberi, caratterizzate da capsule setticide e stili liberi; b) Lilioideae, erbacee o legnose (Aloë), con capsule loculicide e stilo unico; c) Asparagoideae, piante erbacee, arborescenti o volubili, con frutto a bacca, fiori dimeri, trimeri o esameri con stilo unico; d) Dracaenoideae, ricca di specie arboree longeve e di grandi dimensioni con accrescimento secondario. L'impollinazione è entomogama ed è attuata da lepidotteri, imenotteri, ditteri; alcune specie tropicali sono impollinate dai colibrì.
Le Liliacee hanno una certa importanza economica. Alcune specie sono coltivate come piante commestibili, quali ad esempio gli asparagi, (Asparagus officinalis), l'aglio (Allium sativum), la cipolla (Allium cepa), il porro (Allium porrum). Altre non vengono coltivate ma tradizionalmente raccolte in natura per il consumo, anche se il loro uso è in declino: Asparagus acutifolius, Asparagus albus, Smilax aspera, Asphodeline lutea, Leopoldia comosa. Molte specie sono, poi, coltivate per la bellezza dei fiori o per il loro portamento. Tra queste si annoverano numerose cultivar dei generi Tulipa, Muscari, Hyacinthus, Lilium, Fritillaria, Aloë, Dracaena, Sansevieria, Cordyline.
In natura le Liliaceae sono abbastanza diffuse nella regione mediterranea, dove si insediano in vari tipi di ambiente: nei boschi termofili, leccete, sugherete e querceti caducifogli, ad esempio, è frequente il pungitopo, Ruscus aculeatus, nelle faggete è comune Scilla bifolia, nella macchia costiera si rinviene spesso Asparagus albus, mentre, tipico dei pascoli degradati, è Asphodelus microcarpus.
[Dipartimento di botanica - Università di Catania]
11 Erbe nelle Liliaceae