CARATTERISTICHE DEL MIELE... ⇩ ⇧
Origine e Disponibilità:
Il miele di Acerola è prodotto principalmente nelle regioni native della pianta, come il Sud America (in particolare Brasile), l'America Centrale e i Caraibi. La fioritura dell'Acerola avviene più volte all'anno (da aprile a ottobre nelle regioni tropicali e subtropicali), il che permette alle api di avere una fonte di nettare e polline pressoché continua per lunghi periodi.
Colore:
Il miele tende ad avere un colore ambrato chiaro o dorato, simile ad altri mieli di fiori tropicali.
Sapore e Aroma:
Il profumo è generalmente fruttato e floreale, con possibili note delicate che ricordano il frutto stesso dell'Acerola. Il sapore è dolce ma con un retrogusto leggermente acidulo o fresco, un riflesso del carattere acidulo del frutto da cui proviene. Questo lo rende un miele complesso e non eccessivamente stucchevole.
Proprietà Nutrizionali e Potenziali Benefici:
Pur non essendo direttamente ricco di vitamina C come il frutto (poiché le api trasformano il nettare), il miele di Acerola eredita parte dei composti bioattivi presenti nel fiore.
Attività Antiossidante: Come molti mieli, contiene antiossidanti naturali (come polifenoli e flavonoidi), che possono aiutare a combattere lo stress ossidativo.
Proprietà Antibatteriche e Lenitive: Condivide le proprietà antibatteriche e emollienti tipiche del miele, utili per il sollievo di irritazioni alla gola.
Enzimi e Nutrienti: Apporta enzimi, vitamine del gruppo B e minerali presenti naturalmente nel miele.
Consistenza e Cristallizzazione:
Ha una consistenza generalmente liscia e viscosa. Come la maggior parte dei mieli puri, tenderà a cristallizzare nel tempo, formando cristalli fini che ne mantengono intatta la qualità.
Il miele di Acerola è un prodotto apistico di pregio, apprezzato per il suo aroma fruttato e la complessità del sapore, oltre che per le proprietà benefiche ereditate dalla pianta. Rappresenta un'eccellente espressione del legame tra l'ape e una delle fonti naturali più ricche di vitamina C.
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USO ALIMENTARE... ⇩ ⇧
Data la sua acidità pronunciata, l'Acerola raramente viene consumata fresca in grandi quantità. Tuttavia, è estremamente versatile in cucina e viene trasformata in numerose preparazioni:
Succhi, Nettari e Bevande:
È uno degli usi più comuni. Il succo, spesso diluito e addolcito con zucchero o miele, è una popolare bevanda rinfrescante e tonificante, soprattutto nelle regioni tropicali . Viene anche utilizzato per preparare frullati, smoothie e cocktail.
Marmellate, Gelatine e Conserve:
L'alto contenuto di pectina naturale del frutto lo rende ideale per la preparazione di marmellate, gelatine e sciroppi . L'aggiunta di zucchero bilancia perfettamente l'acidità, creando un prodotto dal sapore agrodolce e ricco di vitamina C.
Dessert e Dolci:
La polpa o il succo vengono utilizzati per aromatizzare e arricchire gelati, sorbetti, yogurt, torte, crostate e salse agrodolci per dessert . Il suo colore vivace e il sapore intenso sono molto apprezzati.
Ghiaccioli e Caramelle:
Il succo di Acerola è un ingrediente perfetto per la produzione di ghiaccioli (pop ice) naturali e caramelle gommose ricche di vitamina C, molto amate dai bambini.
Condimenti e Salse:
In alcune cucine, il succo concentrato o la polpa vengono utilizzati per creare salse agrodolci per accompagnare carni bianche, pesce o piatti a base di verdure, similmente all'uso del lime o del tamarindo.
Integratori Alimentari:
Sebbene non sia un uso culinario in senso stretto, l'Acerola è molto comune in forma di polvere liofilizzata (ottenuta dal frutto intero o dal solo succo) o di estratto secco. Questi vengono aggiunti a frullati, succhi, barrette energetiche e yogurt per arricchirne il profilo nutrizionale , soprattutto di vitamina C e antiossidanti.
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FRUTTA ACIDULA... ⇩ ⇧
FRUTTA ACIDULA
La categoria della frutta acidula è ricca di acidi organici, in particolare di acido malico.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare ha azione alcalinizzante per l'organismo perché gli acidi deboli, con l'ossidazione, generano acido carbonico che, combinandosi con il Sodio e il Potassio nel sangue, forma carbonati e bicarbonati: questi aumentano la riserva alcalina dell'organismo, utile difesa occorrente a neutralizzare acidi diversi che possono formarsi in seguito a condizioni morbose. D'altra parte gli stessi acidi organici formano sali di vario tipo (es. ossalati) che possono essere di importanza rilevante in caso di calcolosi renale.
[Tratto da: Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"]
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NOTE VARIE E STORICHE... ⇩ ⇧
Storia e Scoperta Europea
Origini Indigene: L'Acerola è stata a lungo parte della dieta e della medicina tradizionale delle popolazioni indigene del Centro e Sud America. Queste culture ne utilizzavano il frutto non solo come alimento, ma anche per trattare disturbi come diarrea, dissenteria, problemi epatici e tosse.
Arrivo in Europa: La conoscenza di questa pianta giunse in Europa solo dopo la scoperta delle Americhe. Il naturalista spagnolo Francisco Hernández de Boncalo, durante una spedizione in Messico intorno al 1570 finanziata dalla corona spagnola, descrisse per primo l'acerola e il suo eccezionale contenuto di vitamina C, riconoscendone precocemente il valore.
Curiosità sul Nome e l'Identità
Nomi Comuni Ingannevoli: Nonostante sia comunemente chiamata "ciliegia delle Barbados" o "ciliegia delle Indie Occidentali" (West Indian Cherry), l'acerola non ha alcuna parentela botanica con le ciliegie vere e proprie (genere Prunus). Il nome deriva esclusivamente dalla somiglianza esteriore del suo frutto. Appartiene a un ordine (Malpighiales) e a una famiglia (Malpighiaceae) completamente diversi.
Confusione Tassonomica: Esiste una storica confusione tra Malpighia glabra e la specie molto simile Malpighia emarginata. Quest'ultima è spesso quella coltivata commercialmente per i suoi frutti più gustosi, mentre M. glabra (a volte chiamata "Escobillo") ha frutti considerati più insipidi e una struttura floreale differente. In molti contesti, soprattutto commerciali, i nomi vengono usati in modo interscambiabile.
Caratteristiche Botaniche Uniche
Frutto a Spicchi: Una particolarità anatomica è che il frutto, pur assomigliando esternamente a una ciliegia, all'interno è suddiviso in tre spicchi, ognuno contenente un seme. Questa caratteristica lo avvicina più alla struttura di un mandarino che a quella di una drupa come la ciliegia.
Fioritura e Fruttificazione Continua: Nei suoi habitat tropicali, la pianta può fiorire e produrre frutti fino a quattro volte all'anno. Questo la rende una fonte eccezionalmente produttiva e quasi continua di nutrienti.
Elevatissima Deperibilità: I frutti maturi hanno una buccia sottilissima che li rende incredibilmente deperibili. Devono essere lavorati o consumati entro 2-3 giorni dalla raccolta, poiché si deteriorano e fermentano molto rapidamente. Questa fragilità è uno dei motivi principali per cui, al di fuori delle zone di produzione, è raro trovare il frutto fresco e molto più comune trovarlo sotto forma di succo, polvere o integratori.
Record di Vitamina C e Confronti
Concentrazione Straordinaria: L'acerola è celebre per il suo contenuto di vitamina C (acido ascorbico), che è tra i più alti nel regno vegetale.
Il contenuto può variare notevolmente (da 1.000 a fino a 4.500 mg per 100 g di frutto) a seconda della varietà, del grado di maturazione (i frutti acerbi ne sono più ricchi) e delle condizioni di coltivazione.
Questo la rende da 15 a 50 volte più ricca di vitamina C delle arance. Per dare un'idea, mentre un'arancia fornisce circa 50 mg di vitamina C per 100 g, l'acerola ne può fornire anche fino a 1720 mg per 100 g secondo alcune fonti.
Seconda Classifica Mondiale: Nell'olimpo della vitamina C, è superata in concentrazione solo dal raro frutto di Kakadu (Terminalia ferdinandiana), un albero nativo dell'Australia.
Usi Storici e Tradizionali Oltre il Frutto
Corteccia e Gomma: Oltre al frutto, nella medicina tradizionale venivano utilizzate anche altre parti della pianta:
Un decotto della corteccia era usato come astringente per trattare la diarrea.
La gomma che essuda dalla corteccia era raccomandata come "pectorale", probabilmente per alleviare tosse e irritazioni delle vie respiratorie.
Coltivazione Antica: Sebbene la sua coltivazione su larga scala sia esplosa globalmente solo nella seconda metà del '900, è una pianta che viene coltivata localmente da secoli nelle sue regioni d'origine.
Diffusione e Coltivazione Moderna
Dalle Americhe al Mondo: Originaria del Sud America centrale, dei Caraibi e del Messico meridionale , la coltivazione dell'acerola si è poi espansa in altre regioni con climi tropicali e subtropicali umidi, come Florida, Hawaii, India, Sud-est asiatico (soprattutto Thailandia) e Vietnam.
Il Brasile come Gigante Produttivo: Il Brasile è diventato il più grande produttore mondiale di acerola a partire dalla metà del XX secolo. La regione centrale del paese è oggi la più grande area di coltivazione. Qui, per garantire la massima qualità, i frutti migliori (dall'1% al 5% del raccolto) vengono selezionati a mano e lavorati immediatamente sul posto per essere trasformati in polvere.
Curiosità Culturali e Moderne
Superfood del XX Secolo: Se le sue proprietà erano note localmente da secoli, l'acerola ha attirato l'interesse scientifico globale e ha guadagnato lo status di "superfood" o "superfrutto" solo a partire dalla seconda metà del XX secolo, grazie alla conferma scientifica del suo profilo nutrizionale eccezionale.
Uso in Cosmesi: Oltre all'uso alimentare, l'estratto di acerola è molto ricercato nell'industria cosmetica. Grazie alla sua potente azione antiossidante (vitamina C e flavonoidi) che combatte i radicali liberi e stimola la sintesi del collagene, è un ingrediente chiave in sieri anti-age, creme illuminanti e prodotti per il trattamento della pelle.
Non Solo Vitamina C: Sebbene famosa per la vitamina C, l'acerola è un concentrato di altri nutrienti: è ricca di provitamina A (beta-carotene), vitamine del gruppo B (B1, B2, B3), flavonoidi (rutina, quercetina), minerali (ferro, calcio, fosforo, magnesio, potassio) e antiossidanti come le antocianine.
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BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB Vitamine: acido ascorbico (vitamina C), tiamina (B1), riboflavina (B2), niacina (B3), provitamina A (beta-carotene) Flavonoidi: rutina, quercetina, kaempferolo, antocianine (cianidina, pelargonidina) Acidi fenolici: acido gallico, acido clorogenico, acido ellagico, acido p-cumarico Minerali: ferro, calcio, fosforo, magnesio, potassio Triterpenoidi: acido ursolico, acido oleanolico Carotenoidi: luteina, beta-criptoxantina, violaxantina Saccaridi: fruttosio, glucosio, saccarosio Mezadri, T. et al. (2008). Plant Foods for Human Nutrition, Hanamura, T. et al. (2005). Journal of Agricultural and Food Chemistry, Vendramini, A.L. et al. (2000). Journal of Food Composition and Analysis, Assis, S.A. et al. (2008). Food Chemistry |
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