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    Scheda completa dell'erba

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ZAFFERANO
Crocus sativus L.

TOSSICITÀ: BASSA

LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO

CLASSIFICAZIONE

Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Liliopsida (Monocotiledoni)
Sottoclasse: Liliidae
Ordine: Liliales
Famiglia: Iridaceae

NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI
.....espandi Zafferano vero, Croco, Zafferano ambrosiano, Spanish Saffron, Saffron, Safran, Asfar, Azafrán, Açafrão, Fan-hung-hua

SINONIMI DEL NOME BOTANICO
.....espandi Crocus Officinalis Pers., Crocus Autumnalis Smith., Crocus Autumnalis Var. Sativus

DESCRIZIONE BOTANICA
PIANTA ERBACEA PERENNE GEOFITA CON UN CORMO SOTTERRANEO TUNICATO. LE FOGLIE SONO LINEARI, STRETTE, DI COLORE VERDE SCURO, CON UNA NERVATURA CENTRALE BIANCA, CHE SPUNTANO DOPO LA FIORITURA. I FIORI SONO IMBUTIFORMI, GENERALMENTE DI COLORE VIOLA, CON SEI TEPALI. OGNI FIORE POSSIEDE TRE STAMI GIALLI E UN PISTILLO CON UN LUNGO STILO ARANCIONE-ROSSO DIVISO IN TRE STIGMI FILIFORMI, CHE RAPPRESENTANO LA SPEZIA DELLO ZAFFERANO. FIORISCE IN AUTUNNO. IL FRUTTO È UNA CAPSULA OBLUNGA CHE CONTIENE NUMEROSI PICCOLI SEMI.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ AZZURRINO
________ AZZURRO-CHIARO
________ MALVA


FIORITURA O ANTESI
OTTOBRE, NOVEMBRE, AUTUNNO


HABITAT
Originario delle zone dell'Asia Minore e dell'Europa orientale. Viene oggi coltivato nel bacino del Mediterraneo in zone collinari calde e ben ventilate. Si adatta molto bene ai climi caratterizzati da piovosità media non molto alta. In Italia si hanno coltivazioni in Abruzzo, nelle Marche e in Umbria, nel Senese e in Sardegna. Lo zafferano necessita di un terreno di tipo calcareo-argilloso e siliceo, arricchito con stallatico maturo; deve infine essere dotato di un buon drenaggio.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025


PERIODO BALSAMICO
OTTOBRE, METÀ AUTUNNO

DROGA UTILIZZATA
STIMMI O STIGMI [CROCI STIGMATA F.U.]

SAPORI DELLA DROGA
METALLICO

PRINCIPI ATTIVI
1. Carotenoidi (principali composti bioattivi) Crocin (≥6% del peso secco) Glicosidi della crocetina (estere digentiobiosilico) Responsabile del colore giallo-rosso e dell'attività antiossidante Crocetina (aglicone libero) Biodisponibile, con attività neuroprotettiva Picrocrocina (≥4%) Precursore dell'aroma, responsabile del sapore amaro Safranale (0.3-0.8% nell'olio essenziale) Composto volatile derivato dalla degradazione della picrocrocina 2. Altri composti significativi Flavonoidi (kaempferolo e derivati glicosilati) Vitamine (B1, B2, C) Minerali (Mg, Fe, Cu, Zn) Amminoacidi (acido glutammico, prolina)

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE

  • ------
  • NooABORTO (ABORTIVO)
    +++AMENORREA E IPOMENORREA
    +++AROMATIZZANTE
    +++CONDIMENTO O SPEZIA
    +++DISMENORREA E OLIGOMENORREA
    +++DOLORI MESTRUALI
    +++EMMENAGOGO
    ++AFRODISIACO
    ++ANTIAGGREGANTE PIASTRINICO
    ++CARMINATIVO - ANTIFERMENTATIVO
    ++DIGESTIVO EUPEPTICO STOMACHICO
    ++DISPEPSIA O CATTIVA DIGESTIONE
    ++IMPOTENZA SESSUALE
    ++INSUFFICIENZA DI OSSIGENAZIONE DEL PLASMA
    ++METEORISMO FLATULENZA E FERMENTAZIONI INTESTINALI
    ++SPASMOLITICO UTERINO
    +ANSIA E AGITAZIONE NERVOSA
    +EMOLITICO
    +INSONNIA
    +OTITE
    +SEDATIVO O CALMANTE SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    +SPASMI E DOLORI SPASMODICI DI VARIA NATURA
    +TOSSE
    +TUSSIFUGO

    ORGANI INTERESSATI DALL'AZIONE FITOTERAPICA
    INTESTINO
    ORGANI DIGESTIVI
    ORGANI E-O TESSUTI DI VARI DISTRETTI CORPOREI
    ORGANI GUSTATIVI
    ORGANI SESSUALI E RIPRODUTTIVI
    ORGANI UDITIVI
    SANGUE
    SISTEMA CIRCOLATORIO
    SISTEMA ENDOCRINO
    SISTEMA NERVOSO AUTONOMO (NEUROVEGETATIVO)
    SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    SISTEMA NERVOSO ENTERICO
    STOMACO
    TESTA
    TUBO GASTRO-ENTERICO
    UTERO
    UTERO E OVAIE
    VIE RESPIRATORIE

    ESTRATTI
  • Zafferano Tisana
    Infuso: 2 g per lt per 15 min.Polvere: 250 mg per cps - 1 cps 2-3 volte al giorno per la settimana che precede il ciclo mestruale.
  • Zafferano Tintura Madre
    Preparata dagli stimmi essiccati tit.alcol.80° XXX gtt 3 volte al giorno

  • ERBE FAVORENTI L'ATTIVITÀ FITOTERAPICA
    MIRRA
    VANIGLIA

    CONTROINDICAZIONI
    A DOSI ELEVATE (OLTRE 5 G) PUÒ PROVOCARE EMORRAGIA E ABORTO, DIARREA SANGUINOLENTA, EPISTASSI E VERTIGINI. CONTROINDICATO IN GESTAZIONE.

    SOSTANZE DA EVITARE PER INTERAZIONI O INCOMPATIBILITÀ
    FARMACI ANTICOAGULANTI

    Vedi sul web gli studi sulle proprietà antitumorali per Crocus sativus L.

    NOTE DI FITOTERAPIA
    .....espandi La dose massima giornaliera è di 1 -5 g (nessun rischio). La dose abortiva è di 10 g. La dose letale di 20 g. Altri usi in fitoterapia sono stati abbandonati anche perché non riscontrati scientificamente. Lo zafferano rappresenta una delle spezie più ricche di composti bioattivi con documentati effetti sul sistema nervoso centrale. I meccanismi d'azione dei suoi principi attivi (soprattutto crocine e safranale) sono oggetto di intensa ricerca farmacologica.


    UTILE DA SAPERE
    PIANTE PER LE DISFUNZIONI SESS .....espandi PIANTE PER LE DISFUNZIONI SESSUALI Ma cos'è un afrodisiaco?... A questa domanda, secondo una ricerca condotta in Francia nel 1990, la maggior parte degli uomini ha risposto che le sostanze afrodisiache servono ad aumentare la perfomance sessuale, mentre per la maggior parte delle donne servono ad aumentare il desiderio. Qualcuno infine pensa che aumentino il piacere. Anche se differenti, ciò che accomuna queste risposte è la ricerca del plus jouir. La pianta ideale per il suo potere afrodisiaco sarebbe quindi quella in grado di favorire il ciclo dell'amore: desiderio, seduzione e realizzazione del piacere. Il desiderio, ad esempio, è risvegliato in noi attraverso i sensi, e l'olfatto indubbiamente gioca un ruolo molto importante. Molte sostanze, da sempre considerate come afrodisiache, lo sono innanzitutto per il loro odore: pepe, tabacco, vaniglia, ylang-ylang, zenzero, zafferano, vetiver, cannella, geranio. Fra le piante che sono considerate afrodisiache per eccellenza meritano di essere segnalate: Eleuterococco, Damiana, Ginseng, Catuaba, Suma, Epimedium, Salvia, Rosmarino, Santoreggia, Menta, Guaranà, Zenzero, ecc. Per l'azione antiastenica, infine, si ricordano: alghe (Fucus, Laminarie), bevande eccitanti (Caffè, Tè, Mate), bevande toniche come la Rosa cherokee, cereali, frutta fresca, frutta secca, verdure (Carota, Cicoria, Crescione, Spinaci) ecc. La fitoterapia pertanto, anche se non in chiave miracolistica, può offrire un valido ausilio, con un miglioramento notevole dei sintomi, soprattutto se inserita in una strategia di trattamento più generale. Le piante da sole infatti non sono in grado di migliorare la sessualità di una coppia che ha occultato la propria seduzione o che, comunque, non riesce più a comunicare: per entrare nel ciclo del piacere, infatti, bisogna poter comunicare". Ma ora classifichiamo le piante afrodisiache in: a) afrodisiaci spinali sacrali, quando stimolano il centro parasimpatico sacrale che controlla il meccanismo dell'erezione (Damiana, Ginseng, Yohimbehe, Noce vomica); b) afrodisiaci riflessogeni genito-urinari, quando agiscono con azione irritante delle vie urinarie e genitali che, per riflesso, esercitano una esaltazione del centro dell'erezione (Echinacea); c) afrodisiaci encefalici o psicogeni, quando agiscono sui centri nervosi encafalici provocando lo stimolo dell'appetito sessuale (gli eccitanti del sistema nervoso centrale). Gli anafrodisiaci che, invece, calmano un appetito sessuale troppo intenso ed eccessivo, sintomo anch'esso di squilibrio della sfera sessuale, sono: Salice bianco, Ninfea, Luppolo e Lattuga virosa. [Tratto da: [Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"] [A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"] [Marzio Pedretti "L'erborista moderno"]
    NOTE VARIE
    .....espandi Lo Zafferano ha parecchie varietà. In commercio se ne indica la provenienza. Per fare un chilo di Zafferano occorrono da 100.000 a 140.000 fiori [per questo ha la fama di essere la spezia più costosa]. La sofisticazione più frequente è quella effettuata con gli ´stili´ o ´femminelle´ dello stesso Zafferano (che sono gialli) con fibre di canapa colorate, con Cartamo, Calendola ecc. o stimmi di altre specie di Crocus. Il colore dello Z. non è solubile in olio, in alcool o in benzina ma solamente in acqua.



    BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB

    Studi chimici:
    • Abdullaev, F. I. (2002). Cancer chemopreventive and tumoricidal properties of saffron. Experimental Biology and Medicine, 227(1), 20-25.
    • Bathaie, S. Z., & Mousavi, S. Z. (2010). New applications and mechanisms of action of saffron and its important ingredients. Critical Reviews in Food Science and Nutrition, 50(8), 761-786.
    Attività biologica:
    • Hosseinzadeh, H., & Nassiri-Asl, M. (2013). Neuroprotective effects of saffron and its active constituents. Phytotherapy Research, 27(4), 517-522.
    • Lopresti, A. L., & Drummond, P. D. (2014). Saffron (Crocus sativus) for depression: A systematic review of clinical studies. Journal of Integrative Medicine, 12(6), 377-383.
    Applicazioni cliniche:
    • Marx, W., et al. (2019). The effects of saffron on mood regulation. Complementary Therapies in Medicine, 43, 58-64.
    Monografie:
    • ESCOP (European Scientific Cooperative on Phytotherapy) (2019). Monographs on the medicinal uses of plant drugs: Croci stigma.

       



    Hermann Adolph Köhler (1834-1879)

    Autore: Maurizio Trenchi


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