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rev. 08-07-2025 |
GINKGO BILOBA |
LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO
CLASSIFICAZIONE Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: --- Divisione: Ginkgophyta Classe: Ginkgoopsida Ordine: Ginkgoales Famiglia: Ginkgoaceae Sottofamiglia: Potentilloideae Tribù: Geeae |
NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI |
espandi ⇩ riduci ⇧Ginko, Maidenhair tree, Ginkgo tree, Fossil Tree, Icho, Arvore de quarenta escudos, Arbol De Oro, Arbre Aux Mille écus, Arbre Aux Quarante écus, Arbre Fossile, Arbre Sacré Des Temples D´asie, Ginkgo Biloba, Noyer Du Japon, Nogueira-do-Japão, Ginkgobaum, Gingo, Vrekboom, Mabad Ag, Bai Guo, Yin Xing, Jinan Dvoulalocný, Tempeltræ, Japanse Notenboom, Tempelboom, Waaierboom, Chinesischer Tempelbaum, Elefantenohrbaum, Entenfußbaum, Fächerbaum, Fächerblattbaum, Frauenhaarbaum, Ginkgo, Ginkgobaum, Goethebaum, Goldfruchtbaum, Großvater-Enkel-Baum, Japanischer Nußbaum, Japanischer Tempelbaum, Mädchenhaarbaum, Silberaprikose, Silberpflaume, Tempelbaum, Weiße Frucht, Neidonhiuspuu, Temppelipuu, Gkingko, Balkuwari, Páfrányfenyõ, Musteristré, Musterisviður, Gin Kyo, Ginkyo, Icho, Ichou, Eun-Haeng-Na-Mu, Haeng-Ja-Mok, Miorzb Chiski, Miorzb Dwudzielny, Miorzb Dwuklapowy, Miorzb Japoski, árbol De Las Pagodas, Tempelträd |
SINONIMI DEL NOME BOTANICO |
espandi ⇩ riduci ⇧Ginkgo Macrophylla K.Koch, Ginkgo Biloba Var. Aurea (J.Nelson) Beissn., Ginkgo Biloba Var. Fastigiata (A.Henry) Rehder, Ginkgo Biloba Var. Lacinia (Van Geert) Carrière, Ginkgo Biloba Var. Pendula (Van Geert) Carrière, Ginkgo Biloba Var. Variegata (A.Henry) Carrière, Ginkgo Biloba F. Fastigiata (A.Henry) Rehder, Ginkgo Biloba F. Pendula (Van Geert) Schelle, Ginkgo Biloba F. Variegata (A.Henry) Rehder, Salisburia Adiantifolia Sm., Salisburia Biloba (L.) Hoffmanns., Salisburia Macrophylla Reyn., Pterophyllus Salisburiensis J.Nelson. |
DESCRIZIONE BOTANICA
espandi ⇩ riduci ⇧ALBERO DECIDUO DI GRANDI DIMENSIONI CON UNA CHIOMA ESPANSA E IRREGOLARE E UN TRONCO ROBUSTO CON CORTECCIA GRIGIO-BRUNASTRA PROFONDAMENTE FESSURATA NEGLI ESEMPLARI MATURI. LE FOGLIE SONO UNICHE, A FORMA DI VENTAGLIO CON NERVATURE DICOTOMICHE, LUNGHE E STRETTE, SPESSO BILOBATE, DI COLORE VERDE BRILLANTE CHE VIRA AL GIALLO DORATO IN AUTUNNO. È UNA SPECIE DIOICA. I FIORI MASCHILI SONO AMENTI PENDULI CHE RILASCIANO POLLINE. GLI OVULI FEMMINILI SONO PORTATI SU BREVI PEDUNCOLI E DOPO LA FECONDAZIONE SI SVILUPPANO IN SEMI CARNOSI DI COLORE GIALLO-ARANCIO CON UN GUSCIO INTERNO DURO. I SEMI HANNO UN ODORE SGRADEVOLE A MATURAZIONE. |
COLORI OSSERVATI |
________ GIALLO-VERDASTRO |
________ VERDE-CHIARO |
FIORITURA O ANTESI APRILE-MAGGIO (PRIMAVERA), CON IMPOLLINAZIONE ANEMOFILA (PIANTE DIOICHE) |
HABITAT
espandi ⇩ riduci ⇧In natura, la sua presenza è oggi limitata a piccole aree della Cina orientale, in particolare nelle province di Guizhou e Zhejiang, dove cresce in foreste miste decidue e su pendii montuosi umidi e ben drenati, spesso su suoli calcarei o sabbiosi. Tuttavia, a causa della sua lunga storia di coltivazione, è difficile determinare con precisione il suo habitat originario. Il Ginkgo biloba è ampiamente coltivato in tutto il mondo come albero ornamentale in parchi e giardini, e si adatta a una vasta gamma di condizioni climatiche e tipi di suolo, purché ben drenati. Tolera l'inquinamento atmosferico e lo stress urbano, il che lo rende una scelta popolare per l'arboricoltura urbana. La sua resilienza e la sua capacità di prosperare in ambienti diversi riflettono la sua lunga storia evolutiva. |
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025 |
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PERIODO BALSAMICO AUTUNNO (SETTEMBRE-OTTOBRE), RACCOLTA FOGLIE PRIMA DELLA CADUTA PER MASSIMO CONTENUTO IN GINKGOLIDI |
DROGA UTILIZZATA FOGLIE ESSICCATE STANDARDIZZATE (GINKGONIS FOLIUM), OCCASIONALMENTE SEMI (TOSSICI SE NON TRATTATI) |
ODORI DELLA DROGA FOGLIE: ERBACEO-AMARO CON NOTE TERPENICHE; SEMI (TOSTATI): DOLCIASTRO-NOCCIOLATO |
SAPORI DELLA DROGA FOGLIE: AMARO-ASTRINGENTE CON RETROGUSTO RESINOSO; SEMI: DOLCE-BUTTERATO (SOLO DOPO TRATTAMENTO TERMICO) |
PRINCIPI ATTIVI
espandi ⇩ riduci ⇧Terpenoidi: ginkgolidi A, B, C, J (diterpeni), bilobalide (sesquiterpene). Flavonoidi: quercetina (flavonolo), kaempferolo (flavonolo), isoramnetina (flavonolo metilato), miricetina (flavonolo). Glicosidi flavonoidici: ginkgetina (biflavone), isoginkgetina (biflavone), bilobetina (biflavone). Acidi organici: acido ginkgolico (acido organico), acido shikimico (acido carbossilico ciclico). Alchilfenoli: ginkgoli (derivati fenolici). Proantocianidine: procianidine (tannini condensati). Altri composti: polisaccaridi, amminoacidi liberi (L-triptofano, L-glutammina), vitamine (E, C), oligoelementi (Mn, Cu, Se). Note: I ginkgolidi e il bilobalide sono composti esclusivi del Ginkgo. La composizione varia in base alla stagione di raccolta. Gli acidi ginkgolici sono considerati potenziali allergeni. |
ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI
espandi ⇩ riduci ⇧Ginkgo Estratto standardizzato Viene estratto dalle foglie. titolato in flavonoidi (24%). derivati triterpenici (6%)e purificato da acidi ginkgolici. Rappresenta la forma corretta a fini preventivi e curativi in fitoterapia. 100-300 mg al giorno Ginkgo Tintura Madre Forma estrattiva impropria non garantita in concentrazione e qualità di principi attivi. Preparata dalla foglia fresca tit.alcol.65° XXX gtt 1-3 volte al giorno |
PIANTE CHE POSSONO AUMENTARE L'EFFICACIA CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE (SINERGIE)* |
AVENA |
DAMIANA |
DIOSCOREA |
GINSENG |
IPERICO |
ORTICA |
PERVINCA |
WITHANIA |
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva. Rivolgersi sempre al fitoterapeuta per gli abbinamenti. |
PIANTE CHE POSSONO CAUSARE EFFETTI AVVERSI CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE (ANTAGONISMI)* |
AGLIO |
SALICE |
CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZA (RISCHIO EMORRAGICO/EFFETTO ESTROGENICO), ALLATTAMENTO, DISTURBI EMORRAGICI (EMOFILIA, TROMBOCITOPENIA), EPATOPATIE, TGERAPIE ANTICOAGULANTI O ANTIAGGREGANTI, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA, BAMBINI SOTTO I 12 ANNI, EPILESSIA (SEMI), INTERVENTI CHIRURGICI PROGRAMMATI (SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA) |
AVVERTENZE UTILIZZARE SOLO ESTRATTI STANDARDIZZATI (EGB 761®), EVITARE L'ASSOCIAZIONE CON ANTICOAGULANTI/ANTIAGGREGANTI (WARFARIN, ASA), MONITORARE SEGNI EMORRAGICI (GENGIVORRAGIE, EPISTASSI), NON SUPERARE I 240 MG/DIE DI ESTRATTO SECCO, EVITARE L'USO PROLUNGATO (>6 MESI) SENZA SUPERVISIONE MEDICA, CAUTELA IN PAZIENTI CON DIABETE (POTENZIALE MODULAZIONE GLICEMICA). CON L'IMPIEGO DI ESTRATTI NON PURIFICATI E AD ALTI DOSAGGI SI POSSONO DETERMINARE DISTURBI A CARICO DELL'APPARATO DIGERENTE, CON NAUSEA, VOMITO, DIARREA E CEFALEA, SPECIE PER ASSUNZIONE DEL FRUTTO. PER I SEMI: CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA AL CONSUMO CRUDO (NEUROTOSSICITÀ DA GINKGOTOSSINA) PER ESTRATTI FOGLIARI: MONITORARE PRESSIONE ARTERIOSA (POTENZIALE EFFETTO IPOTENSIVO) |
SOSTANZE DA EVITARE PER INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITÀ FARMACOLOGICHE |
ASPIRINA |
FARMACI ANTICOAGULANTI |
PAPAVERINA |
WARFARIN |
NOTE DI FITOTERAPIA
espandi ⇩ riduci ⇧I glucosidi flavonoidici e i derivati terpenici del Ginkgo hanno proprietà microvascolari e nootrope che agiscono con meccanismi complessi: riduzione degli spasmi arteriolari e miglioramento della microcircolazione - miglioramento dello scambio ossigeno/glucosio con i tessuti, effetto antiossidante, inibizione del PAF - fattore di aggregazione piastrinica, antagonismo con reazioni da malattie allergiche, infiammatorie ed immunologiche."La Ginkgo biloba è una delle piante medicinali più utilizzate nel mondo, sia per disturbi cardio e cerebrovascolari sia per la cefalea. Nota da sempre è l'attività antiaggregante dei suoi derivati terpenici presenti nelle foglie. Da questo la raccomandazione di non associare le due sostanze per il rischio di emorragie, e tali avvertenze sono pure obbligatorie sulle confezioni dei prodotti a base di Ginkgo. Ebbene i ricercatori giapponesi hanno condotto questo lavoro per studiare invece gli effetti della Ginkgo sul metabolismo del warfarin e, nei test condotti su topi l'estratto di Ginkgo ha invece dimostrato di aumentare l'attività del Citocromo P450 che metabolizza il farmaco, con la conseguente riduzione della attività del warfarin, cui consegue un aumento del rischio di trombosi. Esattamente il contrario di quanto ritenuto fin ora. Conclusioni pratiche: la complessità delle interazioni erbe-farmaci rimane tale e quale, se non forse amplificata, ma il rischio clinico di emorragie dalla associazione tra Ginkgo e warfarin viene con questo lavoro messo in seria discussione, anche se si tratta di una ricerca condotta su animali. Del resto, salvo eccezioni, molte delle interazioni tra erbe e farmaci, tanto paventate, sono in realtà solo teoriche o ipotetiche, o vere solo nei modelli sperimentali, senza rilevanza clinica. Rimane peraltro l'avviso di estrema cautela quando si debba necessariamente associare un fitoterapico ad una terapia farmacologica, per la imprevedibilità delle risposte. E mai senza il consiglio o la prescrizione di un medico." Fabio Firenzuoli Centro di Medicina Integrativa, Careggi Dipartimento di Farmacologia Università di Firenze |
Sorveglianza alle reazioni avverse PIANTA SEGNALATA |
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB |