CARATTERISTICHE DEL MIELE... ⇩ ⇧
Origine e Disponibilità:
La produzione di miele monofloreale di Goji è possibile in regioni con coltivazioni estensive, come la Cina (Ningxia), parti d'Europa (es. Romania, Italia) e Nord America. Tuttavia, è un miele di nicchia e non ampiamente commercializzato. Più spesso, il nettare dei fiori di Goji contribuisce alla produzione di mieli millefiori primaverili-estivi.
Colore:
Ci si aspetta che il miele di Goji abbia un colore ambrato medio o scuro, con possibili riflessi rossastri, simile ad altri mieli derivati da fiori della famiglia delle Solanaceae.
Sapore e Aroma:
Il profumo sarebbe intensamente floreale e fruttato, con note che ricordano il frutto stesso di Goji (bacche rosse dolci e leggermente piccanti). Il sapore sarebbe dolce ma con un retrogusto leggermente acidulo e aromatico, un riflesso del carattere del frutto da cui proviene. Questa complessità lo renderebbe un miele interessante e non eccessivamente stucchevole.
Consistenza e Cristallizzazione:
Avrebbe una consistenza generalmente liscia e viscosa. Il suo comportamento alla cristallizzazione dipenderebbe dal rapporto fruttosio/glucosio; un rapporto più alto tende a ritardare la cristallizzazione.
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USO ALIMENTARE... ⇩ ⇧
1. Consumo Diretto e Forme Tradizionali
Bacche Essiccate: La forma più comune di consumo. Le bacche essiccate (5-12 g al giorno) vengono mangiate tal quali come snack energetico, aggiunte a muesli, yogurt, insalate o mix di frutta secca. Sono ricche di polisaccaridi (LBP), carotenoidi (zeaxantina), vitamine (C, B1, B2) e minerali (ferro, zinco, selenio).
Tisane e Decotti: Nella MTC, le bacche essiccate (6-15 g) vengono utilizzate per preparare decotti o tisane, spesso combinate con altre erbe. Si ritiene che questa preparazione aiuti a nutrire fegato e reni, migliorare la vista e supportare il sistema immunitario.
Succo: Il succo di Goji (25-50 ml al giorno) è popolare come bevanda funzionale, spesso consumato al mattino a digiuno per le sue proprietà antiossidanti e immunomodulatorie. Viene prodotto per spremitura a freddo delle bacche fresche e pastorizzato per stabilizzarlo.
2. Applicazioni in Cucina Moderna e Funzionale
Ingrediente in Prodotti da Forno: Le bacche essiccate o in polvere sono incorporate in pane, biscotti, barrette energetiche e cereali per arricchirne il profilo nutrizionale. La polpa essiccata può essere utilizzata anche in crostate e muffin.
Frullati e Smoothie: Aggiunte a frullati, le bacche di Goji contribuiscono al contenuto di fibre, antiossidanti e vitamine.
Condimenti e Salse: Le bacche vengono occasionalmente utilizzate per preparare salse agrodolci per accompagnare carni o formaggi, sfruttando il loro sapore leggermente dolce e acidulo.
3. Prodotti Tradizionali e Regionali
Zuppe e Stufati: In Cina, le bacche di Goji sono un ingrediente comune in zuppe tradizionali (es. zuppa di pollo con Goji) e hot pot, dove si credono apportare benefici tonici e di supporto alla salute.
Vino di Goji: In alcune regioni della Cina, le bacche vengono fermentate per produrre vino tradizionale, considerato un tonico funzionale. Questo vino ha un grado alcolico moderato (10-14% Vol) e un sapore dolce e aromatico.
4. Innovazioni nell'Industria Alimentare
Alimenti Funzionali e Integratori: Grazie al suo profilo nutrizionale, il Goji è utilizzato in integratori in polvere, capsule di estratto secco (titolate in polisaccaridi, es. 40% LBP) e bevande arricchite. Questi prodotti sono mirati a supportare la salute metabolica, oculare e immunitaria.
Prodotti per la Salute Digestiva: Le bacche intere o la polpa sono note per le loro proprietà prebiotiche, che modulano il microbiota intestinale e supportano la salute digestiva.
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SUPERFOOD... ⇩ ⇧
Con il termine superfood ci si riferisce a una categoria di alimenti che, grazie all'elevata concentrazione di nutrienti, vitamine, minerali e antiossidanti, vengono considerati particolarmente benefici per la salute. Tuttavia, è importante sapere che il termine non è una classificazione scientifica o medica, ma piuttosto una denominazione di marketing.
Cosa rende un alimento un "superfood"?
Un alimento viene etichettato come superfood quando è eccezionalmente ricco di composti che si ritiene supportino la salute. Questi possono includere:
Antiossidanti: Combattono i radicali liberi e riducono lo stress ossidativo.
Vitamine e minerali essenziali: Contribuiscono al corretto funzionamento dell'organismo.
Fibre: Supportano la salute dell'apparato digerente.
Grassi sani: Come gli omega-3, che sono benefici per il cervello e il cuore.
Esempi comuni di superfood
Anche se non esiste un elenco ufficiale, alcuni alimenti sono comunemente riconosciuti come superfood per la loro densità nutrizionale:
Bacche: Mirtilli, acai e goji sono ricchi di antiossidanti.
Verdure a foglia verde: Il cavolo nero e gli spinaci sono ottime fonti di vitamine K, A, C e acido folico.
Pesce grasso: Il salmone e le sardine sono noti per il loro alto contenuto di acidi grassi omega-3.
Legumi e cereali: La quinoa e i fagioli neri sono fonti complete di proteine e fibre.
Noci e semi: Le noci, i semi di chia e i semi di lino forniscono fibre, grassi sani e proteine.
Ricorda che una dieta sana si basa sulla varietà e sull'equilibrio, non solo sull'inclusione di uno o due superfood.
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NOTE VARIE E STORICHE... ⇩ ⇧
Nomi Volgari e Globalizzazione: Il frutto è noto con una vasta gamma di nomi che riflettono la sua diffusione globale. Oltre a "bacca di Goji" (dal cinese "gǒuqǐ"), è chiamato "wolfberry" in inglese, "Lyciet de Chine" in francese, e "Spina santa cinese" o "Licio" in italiano. In Cina, la varietà più pregiata è chiamata "Ningxia gouqi", dalla regione di produzione principale.
L'Eponimo Britannico: Nel Regno Unito, la pianta è storicamente conosciuta come "Duke of Argyll's tea tree" (l'albero del tè del Duca di Argyll). Questo nome rende omaggio ad Archibald Campbell, III Duca di Argyll, che introdusse la specie nel paese negli anni 1730, utilizzandola inizialmente come pianta da siepe.
Un Cultivo Millenario con Radici Profonde
Antichissima Tradizione Cinese: La coltivazione del Goji in Cina, specialmente lungo le fertili pianure alluvionali del Fiume Giallo, ha una storia che supera i 600 anni. La regione autonoma di Ningxia è il cuore di questa produzione, con 200.000 acri dedicati e un output che nel 2001 raggiungeva le 13.000 tonnellate, pari al 42% della produzione nazionale cinese.
Utilizzo nella Medicina Tradizionale: Le prime menzioni del Goji risalgono a oltre 2.000 anni fa. Il suo utilizzo è codificato nel "Shen Nong Ben Cao Jing" (La Classica Materia Medica di Shen Nong), un testo fondamentale della medicina tradizionale cinese compilato tra il 200 e il 250 d.C.. Nella farmacopea cinese moderna, è ufficialmente riconosciuto come farmaco.
Curiosità Botaniche e Ecologiche
Differenze tra Specie: Esistono due specie principali commercializzate come Goji: Lycium barbarum e Lycium chinense. La prima è generalmente preferita perché produce frutti più grandi, dolci e con un contenuto di vitamine e antiossidanti più elevato. Esiste anche una terza specie, Lycium ruthenicum, che produce bacche nere ricche di antociani.
Caratteristiche Insettuali: I fiori, ermafroditi, hanno una corolla tubolare-imbutiforme di colore che varia dal lilla chiaro al viola e sono impollinati da insetti. I frutti, delle bacche rosso-arancio brillante, contengono numerosi semi appiattiti e reniformi.
Caratteristiche Insettuali: I fiori, ermafroditi, hanno una corolla tubolare-imbutiforme di colore che varia dal lilla chiaro al viola e sono impollinati da insetti. I frutti, delle bacche rosso-arancio brillante, contengono numerosi semi appiattiti e reniformi.
Una Pianta Resiliente: È un arbusto molto adattabile che cresce in terreni con pH da 6.8 a 8.1. È spesso coltivato in regioni aride e semi-aride e viene persino utilizzato in Cina per contrastare la desertificazione e l'erosione del suolo, grazie al suo robusto apparato radicale.
Mito, Leggenda e Marketing Moderno
La Leggenda del Pozzo dell'Himalaya: Una popolare leggenda narra che nel VII secolo d.C., in un tempio buddista himalayano, le bacche mature di Goji cadessero in un pozzo da cui i monaci bevevano. Questi monaci, che consumavano inconsapevolmente l'acqua infusa, godevano di straordinaria longevità e ottima salute. Questa storia è spesso citata nel marketing moderno per evocare le proprietà anti-invecchiamento del frutto.
Ascesa a "Superfood" Occidentale: Sebbene il suo uso in Asia sia millenario, la popolarità esplosiva in Occidente come superfood è un fenomeno recente, iniziato all'inizio del XXI secolo. Un marketing efficace ne ha promosso l'immagine di rimedio per il benessere e l'anti-aging, portando a una rapidissima crescita della domanda globale.
Restrizioni all'Importazione: A causa dei rischi fitosanitari, l'importazione di piante mature di L. barbarum nel Regno Unito dalla maggior parte dei paesi extraeuropei è vietata. Il motivo è il potenziale rischio di essere vettori di malattie che potrebbero attaccare le colture di Solanacee, come patate e pomodori.
Curiosità Scientifiche e Nutrizionali
Record di Nutrienti: Le bacche hanno un profilo nutrizionale eccezionale. Contengono 500 volte più vitamina C delle arance (a parità di peso) e quantità di betacarotene tra le più elevate nel regno vegetale. Il loro indice ORAC (che misura il potere antiossidante) è di 18.500, molto superiore a quello dei mirtilli (2.400).
Assenza di Atropina: Nonostante appartenga alla famiglia delle Solanacee (che include piante velenose come la belladonna), non sono stati rilevati livelli significativi di atropina nei frutti di L. barbarum, il che ne conferma la sicurezza alimentare.
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BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB Potterat, O. (2010). Goji (*Lycium barbarum* and *L. chinense*): Phytochemistry, pharmacology and safety in the perspective of traditional uses and recent popularity. *Planta Medica*, 76(01), 7-19. Amagase, H., & Farnsworth, N. R. (2011). A review of botanical characteristics, phytochemistry, clinical relevance in efficacy and safety of *Lycium barbarum* fruit (Goji). *Food Research International*, 44(7), 1702-1717. Yao, X., Peng, Y., Xu, L. J., Li, L., Wu, Q. L., & Xiao, P. G. (2011). Phytochemical and biological studies of *Lycium* medicinal plants. *Chemistry & Biodiversity*, 8(6), 976-1010. |
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