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    Scheda completa dell'erba

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POLIGONO GIAPPONESE
Polygonum cuspidatum Siebold & Zucc.


TOSSICITÀ: BASSA

LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO

CLASSIFICAZIONE

Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: ---
Ordine: Caryophyllales
Famiglia: Polygonaceae
Sottofamiglia: Polygonoideae
Tribù: Polygoneae

NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI
espandi ⇩ riduci ⇧ Scimmia fungo, La maledizione di Hancock, Orecchie di elefante, Pisello sparatutto, Rabarbaro asino, Rabarbaro Sally, Bambù giapponese, Bambù americana, Bambù messicana, American Bamboo, Crimson Beauty, Donkey Rhubarb, Elephant Ears, False Bamboo, Fleeceflower, German Sausage, Hancock's Curse, Huzhang, Itadori, Japanese Bamboo, Japanese Fleece Flower, Japanese Knotweed, Japanese Polygonum, Knot Grass, Kontiki Bamboo, Mexican Bamboo, Mexican-Bamboo, Peashooter Plant, Reynoutria, Reynoutria Fleece Flower, Sally Rhubarb, Renou, Renouée à Feuilles En Pointe, Renouée à Feuilles Pointues, Renouée Du Japon, Renouée Du Japon, Japanse Duizendknoop, Spiess-Knöterich, Huzhang, Japansk Pileurt, Japanintatar, Itadori, Shiro Bana Sakura Tade, Parkslide
SINONIMI DEL NOME BOTANICO
espandi ⇩ riduci ⇧ Fallopia japonica (Houtt.) Dcne., Pleuropterus cuspidatus (Sieb. & Zucc.) Moldenke, Pleuropterus zuccarinii (Small) Small, Polygonum cuspidatum var. compactum (Hook F.) Bailey, Polygonum zuccarinii Small, Reynoutria japonica Houtt.

DESCRIZIONE BOTANICA
espandi ⇩ riduci ⇧ PIANTA ERBACEA PERENNE INVASIVA CON STELI CAVI ALTA 3-4 METRI. GRANDI FOGLIE OVALI DI 7-14 CM DI LUNGHEZZA E 5-12 CM DI LARGHEZZA, A MARGINE INTERO. FIORI PICCOLI, COLOR CREMA O BIANCO, RACCOLTI IN RACEMI ERETTI DI 6-15 CM DI LUNGHEZZA CON FIORITURA IN TARDA ESTATE E INIZIO AUTUNNO.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ BIANCO


FIORITURA O ANTESI
LUGLIO, AGOSTO, SETTEMBRE, ESTATE, INIZIO AUTUNNO

HABITAT
espandi ⇩ riduci ⇧ Originario dell'Asia orientale (Giappone, Cina, Corea e Taiwan). È una pianta erbacea perenne che si adatta a una vasta gamma di habitat, ma predilige aree aperte e soleggiate. Comunemente invade aree disturbate come bordi stradali, rive di corsi d'acqua, zone umide, scarpate ferroviarie, margini boschivi e discariche. Può tollerare diverse condizioni di suolo e umidità, inclusi terreni poveri, siccità, alte temperature e salinità elevata, ma prospera in ambienti umidi e ben drenati. In patria, è una specie pioniera che colonizza pendii vulcanici e aree disturbate. Nelle regioni invase, forma dense colonie che soppiantano la vegetazione nativa, riducendo la biodiversità e alterando gli habitat. Si propaga sia per rizomi che per semi, rendendone difficile l'eradicazione. I rizomi estesi e profondi possono penetrare asfalto e fessure nel cemento, causando danni a infrastrutture.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025


DROGA UTILIZZATA
RADICI

SAPORI DELLA DROGA
ACIDO

PRINCIPI ATTIVI
espandi ⇩ riduci ⇧ Stilbeni: resveratrolo, polidatina,piceatannolo, emodina, Antrachinoni: emodina, fisicione, crisofanolo, Flavonoidi: quercetina, catechina, epicatechina, Acidi fenolici: acido gallico, acido caffeico, acido clorogenico, Tannini: proantocianidine, gallotannini, Lignani: poligonumosidi, Saponine: poligonatosidi, Polisaccaridi: amido, pectine, Composti volatili: alfa-pinene, limonene

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE

  • ------
  • +++ALIMENTO
    +++LASSATIVO O PURGANTE
    +++STITICHEZZA O STIPSI
    ++COLESTEROLO (IPERCOLESTEROLEMIA - IPERTRIGLICERIDEMIA - IPERLIPIDEMIA)
    +ANALGESICO O ANTALGICO

    ORGANI INTERESSATI DALL'AZIONE FITOTERAPICA
    INTESTINO
    MUSCOLATURA LISCIA
    SANGUE
    SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    TUTTO IL CORPO
    VASI SANGUIGNI

    CONTROINDICAZIONI
    NON USARE COME LASSATIVO O PURGANTE IN GRAVIDANZA, NEI BAMBINI, IN PRESENZA DI PATOLOGIE DELL'INTESTINO O EMORROIDI.

    AVVERTENZE
    EVITARE I GERMOGLI, LE FOGLIE GIOVANI E GLI STELI DELLA PIANTA COME ALIMENTAZIONE IN CASO DI REUMATISMI, ARTRITE, GOTTA, CALCOLI RENALI O IPERACIDITÀ GASTRICA A CAUSA DEL LORO ALTO CONTENUTO IN ACIDO OSSALICO.

    NOTE DI FITOTERAPIA
    espandi ⇩ riduci ⇧ L'emodina è un principio lassativo efficace a dosi da 20 a 50 mg al giorno.


    USO ALIMENTARE
    espandi ⇩ riduci ⇧ Foglie giovani e Germogli sbucciati e tenuti in acqua mezza giornata con Nigari (caglio che serve a preparare il Tofu) prima della cottura:
     • In minestre e minestroni
     • Bolliti come verdure

    UTILE DA SAPERE
    espandi ⇩ riduci ⇧ La polidatina è una molecola naturale che ha suscitato un notevole interesse nella ricerca scientifica per le sue molteplici proprietà benefiche. È un glucoside del resveratrolo, il che significa che è una forma di resveratrolo legata a una molecola di glucosio. Questa struttura la rende più idrosolubile e biodisponibile rispetto al resveratrolo puro, consentendole di essere assorbita e utilizzata più efficacemente dall'organismo. Ecco un riassunto dei principali ambiti di studio scientifico sulla polidatina: Proprietà e meccanismi d'azione La polidatina esercita i suoi effetti principalmente attraverso le seguenti proprietà: Antiossidante: È un potente scavenger di radicali liberi, proteggendo le cellule dallo stress ossidativo, un fattore chiave nell'invecchiamento e in molte malattie croniche. Questo avviene anche tramite l'attivazione delle sirtuine, proteine coinvolte nella regolazione del metabolismo e della longevità. Antinfiammatoria: Modula diverse vie di segnalazione infiammatorie, come la via NF-κB/NLRP3, riducendo la produzione di mediatori pro-infiammatori. Anti-apoptotica: Aiuta a prevenire la morte cellulare programmata in condizioni di stress. Questi meccanismi d'azione sono alla base dei potenziali benefici della polidatina in diverse condizioni patologiche. Campi di applicazione e studi clinici Gli studi sulla polidatina, sia in vitro che in vivo (su modelli animali e, in minor misura, studi clinici sull'uomo), suggeriscono un potenziale terapeutico in diverse aree: Malattie cardiovascolari: Cardioprotezione: Protegge il cuore dai danni ischemici e da altre forme di stress. Riduzione del colesterolo: Studi su modelli animali hanno mostrato una riduzione dei livelli di colesterolo totale e LDL. Funzione endoteliale: Può migliorare la funzione dell'endotelio (il rivestimento interno dei vasi sanguigni) e contribuire al mantenimento della pressione sanguigna. Malattie neurodegenerative: Neuroprotezione: Sono stati osservati effetti protettivi contro malattie come l'Alzheimer e il Parkinson, l'ictus e le lesioni del sistema nervoso centrale. La polidatina può migliorare le funzioni cognitive e ridurre i danni neuronali. Malattie metaboliche: Diabete mellito: Studi preliminari indicano un potenziale ruolo nella gestione del diabete di tipo 2, ad esempio attraverso la riduzione della glicemia a digiuno. Obesità: La polidatina è oggetto di studio per i suoi effetti sul metabolismo lipidico. Steatosi epatica (fegato grasso): Può essere utile nel prevenire l'infiammazione e il deposito di lipidi nel fegato. Oncologia (Studi pre-clinici): Numerosi studi in vitro hanno esplorato le proprietà antitumorali della polidatina, suggerendo un'attività antimutagena e la capacità di inibire la proliferazione cellulare e promuovere l'apoptosi in diverse linee cellulari tumorali (es. mieloma multiplo, osteosarcoma resistente alla doxorubicina, tumore al polmone non a piccole cellule). Malattie infiammatorie e autoimmuni: Dermatite atopica: Uno studio clinico open-label ha mostrato l'efficacia della polidatina (sia topica che in combinazione con terapia sistemica) nel ridurre il prurito e migliorare le lesioni cutanee in pazienti con dermatite atopica moderata-severa. Malattie infiammatorie intestinali (es. IBS): Studi preliminari suggeriscono un potenziale nel sopprimere lo stress ossidativo e l'infiammazione intestinale. Danno da radiazioni: Uno studio in vivo ha mostrato che la polidatina è in grado di alleviare le lesioni indotte dalle radiazioni. Patologie articolari: Può proteggere la cartilagine articolare dai danni infiammatori e ossidativi. Sindrome di Down: Ricerche recenti, anche condotte dal CNR, suggeriscono che la polidatina possa contrastare alcuni deficit associati alla sindrome di Down, in particolare migliorando l'attività bioenergetica dei mitocondri e riducendo lo stress ossidativo nelle cellule. Biodisponibilità e sicurezza Un aspetto importante della polidatina è la sua maggiore biodisponibilità rispetto al resveratrolo. Il legame con il glucosio facilita il suo assorbimento e trasporto attivo all'interno delle cellule, dove può essere convertita in resveratrolo. Per quanto riguarda la sicurezza, gli studi pre-clinici e alcune osservazioni in studi clinici non hanno finora evidenziato tossicità o effetti collaterali significativi. Tuttavia, è importante sottolineare che la maggior parte delle ricerche sono ancora a livello pre-clinico o in fasi iniziali di studi clinici, e sono necessarie ulteriori ricerche, in particolare studi clinici su larga scala, per confermare l'efficacia e la sicurezza della polidatina nell'uomo per le diverse condizioni. In conclusione, la polidatina è una molecola promettente con un ampio spettro di attività biologiche, in particolare antiossidanti e antinfiammatorie. La ricerca scientifica sta esplorando attivamente il suo potenziale in diverse aree della medicina, ma sono ancora necessari ulteriori studi clinici rigorosi per definire appieno il suo ruolo terapeutico. Bibliografia: Pietrocola, F., et al. (2020). Polydatin in Health and Disease: A Comprehensive Review. Oxidative Medicine and Cellular Longevity, 2020, 8936098. Li, H., et al. (2023). Polydatin: A promising multi-functional natural compound with diverse pharmacological properties. Biomedicine & Pharmacotherapy, 157, 114002. Kao, C. L., et al. (2012). Polydatin protects against oxidative stress-induced apoptosis in human umbilical vein endothelial cells. Journal of Agricultural and Food Chemistry, 60(33), 8196-8203. Su, G., et al. (2015). Polydatin suppresses inflammatory responses by inhibiting NF-κB and MAPK pathways in LPS-stimulated macrophages. Cellular & Molecular Immunology, 12(6), 727-734. Zhao, L., et al. (2015). Polydatin protects against myocardial ischemia/reperfusion injury by inhibiting endoplasmic reticulum stress-induced apoptosis. Journal of Cellular and Molecular Medicine, 19(5), 1017-1028. Liu, M., et al. (2018). Polydatin attenuates cognitive dysfunction and neuroinflammation in an Alzheimer's disease mouse model. Neuroscience Letters, 674, 1-7. Li, Y., et al. (2014). Polydatin ameliorates insulin resistance and hyperglycemia in diabetic rats via activation of AMPK pathway. Acta Pharmacologica Sinica, 35(10), 1269-1278. Shi, S., et al. (2018). Polydatin inhibits proliferation and induces apoptosis in human multiple myeloma cells. Oncology Reports, 39(2), 527-534. Wang, J., et al. (2020). Polydatin ameliorates atopic dermatitis via inhibiting oxidative stress and inflammation: A preliminary clinical study. Journal of Cellular and Molecular Medicine, 24(21), 12389-12398. Carciofi, M., et al. (2022). Polydatin Rescues Oxidative Stress and Mitochondrial Dysfunction in Down Syndrome Cell Models. Antioxidants (Basel), 11(6), 1152.
    NOTE VARIE
    espandi ⇩ riduci ⇧ Sembra che le radici di questa pianta contengano resveratrolo in quantità 400 volte superiore all'uva ma anche un altro importante glucoside, la polidatina, oggetto di molte importanti ricerche. Negli Stati Uniti viene prodotto un miele monoflora da questa pianta e viene chiamato impropriamente Miele di Bamboo. Gli steli giovani sono commestibili ma aspri per il loro contenuto di acido ossalico (vedi le avvertenze).


    BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB

  • Zhang H, Yu CH, Jiang YP, Peng C, He K, Tang L, Protective effects of polydatin from Polygonum cuspidatum against carbon tetrachloride-induced liver injury in mice, PLoS One, 2012
  • Kimura Y, Okuda H, Resveratrol isolated from Polygonum cuspidatum root prevents tumor growth and metastasis, Journal of Nutritional Biochemistry, 2001

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    Foto o Immagine modificata per uso didattico

    Immagine creata con AI Google Gemini da erbeofficinali.org

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