QUESTA SCHEDA È UNICA E ORIGINALE IN INTERNET - aggiornamento 08-12-2025
KONJAC Amorphophallus konjac K. Koch
ORO TOSSICITÀ BASSISSIMA EFFICACIA CONFERMATA DA EVIDENZE SCIENTIFICHE ook
LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO
BOTANICA
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Aridae Ordine: Alismatales Famiglia: Araceae Sottofamiglia: Aroideae Tribù: Thomsonieae
Glucomannano, Lingua Del Diavolo, Gonyak, Konnyaku, Devil´s Tongue, Elephant Foot, Elephant-yam, Leopard Palm, Snake Palm, Umbrella Arum, Mo Yu, Mo-Yu, Amorfofallius Kon´iak, Bulangan, Pangapung, Buk, Nua Trông
Amorphophallus Mairei H.Lév., Amorphophallus Nanus H.Li & C.L.Long, Amorphophallus Palmiformis Durand, Amorphophallus Palmiformis Durand Ex Carrière, Amorphophallus Palmiformis Durieu, Amorphophallus Palmiformis Durieu Ex Rivière, Amorphophallus Rivierei Durieu Ex Carrière, Amorphophallus Rivierei Var. Konjac (K.Koch) Engl., Amorphophallus Rivieri Durieu Ex Rivière, Amorphophallus Rivieri Var. Konjac (K.Koch) Engl., Brachyspatha Konjac (K.Koch) K.Koch, Conophallus Konjak Schott, Conophallus Konniaku Schott, Conophallus Konniaku Schott Ex Fesca, Hydrosme Rivierei (Durieu Ex Carrière) Engl., Proteinophallus Rivierei (Durieu Ex Carrière) Hook.f., Tapeinophallus Rivierei (Durieu Ex Carrière) Baill.
ERBACEA PERENNE CON UN GRANDE CORMO SOTTERRANEO GLOBOSO APPIATTITO. UNA SINGOLA FOGLIA ERETTA EMERGE ANNUALMENTE, CON UN LUNGO PICCIOLO MACULATO E UNA LAMINA TRIPENNATOSETTA DIVISA IN NUMEROSI SEGMENTI LANCEOLATI. INFIORESCENZA SPADICE ERETTA CHE EMERGE DIRETTAMENTE DAL CORMO PRIMA DELLA FOGLIA, CON UNA SPATA ESTERNA GRANDE A FORMA DI CAMPANA DI COLORE VERDE ESTERNAMENTE E PORPORA INTERNAMENTE, E UNO SPADICE CENTRALE ALLUNGATO DI COLORE GIALLO-BIANCASTRO. FIORI UNISESSUALI DENSAMENTE DISPOSTI ALLA BASE DELLO SPADICE, FIORI MASCHILI NELLA PARTE SUPERIORE E FIORI FEMMINILI NELLA PARTE INFERIORE, SEPARATI DA UNA ZONA STERILE. FRUTTI BACCHE GLOBOSE DI COLORE ARANCIONE A MATURAZIONE CONTENENTI SEMI.
MAGGIO-GIUGNO (TARDA PRIMAVERA), CON UN'INFIORESCENZA A SPADICE VIOLA-ROSSASTRO E FORTE ODORE DI CARNE PUTREFATTA PER IMPOLLINAZIONE
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ MARRONCINO
________ PORPORA
________ ROSSO-SCURO
Originaria delle foreste umide e dei margini boschivi della provincia dello Yunnan in Cina, a un'altitudine compresa tra gli 830 e i 1200 metri. Predilige habitat ombrosi o semi-ombrosi con terreno umido e ricco di detriti fogliari.
Oltre al suo habitat nativo, il Konjac è ampiamente coltivato in regioni subtropicali e tropicali dell'Asia orientale e sud-orientale, in paesi come Cina, Giappone, Indonesia e Vietnam. Le condizioni di coltivazione ideali includono un clima caldo e umido con temperature ottimali per la crescita tra i 20 e i 25°C. Richiede un terreno ben drenato, fertile e ricco di materia organica che mantenga una umidità costante senza ristagni.
La pianta beneficia di ombra parziale (50-70%), che può favorire la fotosintesi e aumentare il peso del cormo. È sensibile al gelo e in climi temperati viene spesso coltivata come pianta stagionale o in vaso, da riparare durante i mesi freddi. Un'adeguata protezione dal vento è importante per evitare danni alle grandi foglie e agli steli fragili.
PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE Leggere attentamente tutte le sezioni della scheda prima di considerare le seguenti indicazioni valide per ogni utilizzo fitoterapico.
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
Slavin JL, et al. “Glucomannan and weight management: a systematic review and meta-analysis.”
Kelly GS. “Konjac glucomannan: a review of physiological effects.”
Keithley JK, Swanson B. “Glucomannan and obesity: a critical review.”
Vuksan V, et al. “Konjac-mannan and blood glucose control in diabetes.”
Fresta M, et al. “Prebiotic effects of konjac glucomannan on intestinal microbiota.”
Glucomannano è un nome generico attribuito all´estratto della pianta del Koniak che in realtà è un polisaccaride esistente in quantità variabili anche in altre piante come l´Aloe o la Piantaggine. In erboristeria viene usata la polvere di glucomannano che a contatto con i liquidi organici dello stomaco si rigonfia, diventa una massa gelatinosa che non viene assorbita, anzi distende le pareti gastriche, riduce l´assorbimento di lipidi e glucidi e il tempo di transito intestinale, impedisce la formazione di accumuli di aria nell´intestino e svolge azione protettiva nei confronti delle mucose.
Il glucomannano, fibra solubile contenuta nel konjac, assorbe acqua formando un gel viscoso nello stomaco, aumentando il senso di pienezza e riducendo anche l’apporto calorico. Nelle diete dimagranti è utile per indurre un senso di sazietà preso con almeno 2 bicchieri di acqua prima dei pasti [1 o 2 g a dose]. Per ridurre l´assorbimento di lipidi e glucidi nelle ipercolesterolemie o nel diabete può essere assunto durante i pasti. In caso di colon irritabile, stitichezza e diverticolosi, va assunto alla fine del pasto. In ogni caso chi utilizza questo tipo di fibre deve bere almeno due litri di acqua al giorno.
Inoltre ha effetto prebiotico infatti favorisce la crescita di batteri intestinali benefici, con effetti positivi sulla microflora intestinale.
Il glucomannano rallenta l’assorbimento dei carboidrati, contribuendo a ridurre i picchi glicemici postprandiali.
Studi clinici hanno mostrato riduzione del colesterolo LDL e dei trigliceridi in soggetti con dislipidemia.
La fibra viscosa aumenta il volume fecale e favorisce la regolarità, riducendo stipsi lieve e moderata.
In fitoterapia tradizionale, il konjac viene impiegato per facilitare la digestione e la regolarità intestinale.
Evidenze preliminari suggeriscono lieve effetto ipotensivo legato al miglioramento del profilo metabolico.
CONTROINDICAZIONI OSTRUZIONI GASTROINTESTINALI, STENOSI ESOFAGEE, DIFFICOLTÀ DI DEGLUTIZIONE, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA, GRAVIDANZA (PER MANCANZA DI STUDI SUFFICIENTI), BAMBINI SOTTO I 12 ANNI, MALATTIE INFIAMMATORIE INTESTINALI IN FASE ACUTA, ILEO PARALITICO.
NON ASSUMERE FARMACI CONTEMPORANEAMENTE PER RIDUZIONE O ANNULLAMENTO DELL'EFFETTO FARMACOLOGICO.
AVVERTENZE ASSUMERE SEMPRE CON ABBONDANTE ACQUA (ALMENO 250 ML PER DOSE), INIZIARE CON DOSI BASSE (1 G/DIE), EVITARE L'ASSUNZIONE PRIMA DI CORICARSI, NON ASSUMERE CONTEMPORANEAMENTE A FARMACI (ASPETTARE 2 ORE), MONITORARE LA TOLLERANZA GASTROINTESTINALE, PREFERIRE PRODOTTI PURIFICATI (>95% GLUCOMANNANO).
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
ASSUNZIONE CONTEMPORANEA DI ALTRI FARMACI
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero).
Consultare sempre un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
1. Polvere di radice standardizzata al glucomannano
Descrizione: forma più diffusa, ottenuta per macinazione a freddo della radice essiccata, standardizzata al contenuto di fibra solubile.
Standardizzazione tipica: 80–95% glucomannano.
Forma farmaceutica: capsule, bustine, polvere sfusa.
Posologia indicativa: 1–3 g al giorno suddivisi in 2–3 assunzioni, preferibilmente 30 minuti prima dei pasti con abbondante acqua.
2. Estratto secco titolato in glucomannano
Descrizione: estratto concentrato con titolo costante in fibra solubile, usato in prodotti premium o specifici per il controllo metabolico.
Standardizzazione tipica: 85–95% glucomannano.
Forma farmaceutica: capsule o compresse gastroresistenti.
Posologia indicativa: 1–2 g al giorno, frazionati prima dei pasti principali, con abbondante acqua.
3. Estratto ad alto peso molecolare
Descrizione: selezione di frazioni di glucomannano a maggiore viscosità, utilizzato in prodotti per dimagrimento e ipolipemizzanti.
Standardizzazione: in base al peso molecolare e alla viscosità.
Posologia indicativa: 1–2 g al giorno, lontano dai farmaci e con elevata idratazione.
4. Complessi fitoterapici con glucomannano (formule sinergiche)
Descrizione: prodotti combinati con fibre o estratti vegetali per favorire controllo del peso, glicemia o regolarità intestinale.
Componenti comuni: fieno greco, psillio, guar, gymnema, cannella.
Forma farmaceutica: capsule o polvere.
Posologia indicativa: 1–3 g di glucomannano al giorno, secondo formulazione, con acqua abbondante.
5. Alimenti funzionali arricchiti in glucomannano
Descrizione: prodotti alimentari con aggiunta controllata di fibra di konjac, quali barrette, biscotti, gel o bevande.
Uso: sostituzione di snack o pasti ipocalorici.
Posologia indicativa: 1–2 porzioni al giorno, integrate in una dieta equilibrata.
6. Noodles e gel alimentari (shirataki)
Descrizione: prodotti tradizionali asiatici, naturalmente ricchi di glucomannano.
Uso: alimentazione quotidiana a basso contenuto calorico.
Posologia indicativa: 1–2 porzioni al giorno come sostituto di pasta o cereali.
Note di sicurezza
Assumere con almeno 1–2 bicchieri d’acqua per dose.
Evitare l’assunzione concomitante con farmaci orali: mantenere 60–90 minuti di intervallo.
Posologie elevate (>3 g/die) aumentano la probabilità di disturbi gastrointestinali.
Non indicato in pazienti con disfagia o con esofago patologico.
Bibliografia
Kelly GS. Konjac glucomannan: properties and clinical applications.
Keithley JK, Swanson B. Glucomannan supplementation in weight management.
Slavin JL. Dietary fibers and metabolic effects: focus on glucomannan.
Maeda T. Konjac root preparations in traditional and modern medicine.
Vuksan V. Clinical evaluation of glucomannan for lipid and glucose control.
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
Principi importanti prima dell’uso
Forma attiva: il principio utile è il glucomannano della radice. Funziona formando un gel in presenza di acqua: perciò non si ottiene effetto masticando radice secca o solo con infusi caldi che vengono filtrati.
Regola d’oro: ogni porzione di polvere deve essere assunta sempre con abbondante acqua (almeno 200–250 mL) per formare il gel ed evitare rischio di impaccamento esofageo o intestinale.
Intervallo con farmaci: mantenere 60–90 minuti di intervallo tra konjac e farmaci/orali supplements (evita riduzione dell’assorbimento).
Dosaggi guida per il glucomannano (konjac): generalmente 1–3 g al giorno totali frazionati prima dei pasti; in prodotti clinici si trovano anche 3 g in 2–3 somministrazioni. Sempre iniziare dal dosaggio più basso per tolleranza.
Controindicazioni: disfagia, stenosi esofagee, ostruzione intestinale, incapacità a bere liquidi; gravidanza/allattamento va valutata con medico; attenzione in soggetti in terapia con antidiabetici o farmaci ad assorbimento critico.
1) "Pre-meal gel" — bevanda saziante semplice (uso quotidiano per controllo appetito)
Composizione: 1–1,5 g di polvere di konjac + 200–300 mL acqua.
Preparazione e uso: sciogliere la polvere in acqua fredda, agitare e bere immediatamente 15–30 minuti prima del pasto; attendere qualche minuto per la formazione del gel.
Indicazione: incremento sazietà, riduzione calorie del pasto.
2) "Smoothie saziante" — konjac + proteine e fibre (colazione)
Composizione: 1 g konjac + 150–200 mL latte vegetale o yogurt + 10–15 g proteina in polvere + 1 g cannella (facoltativa) + cubetti di ghiaccio.
Preparazione e uso: mescolare tutto con frullatore appena prima del consumo; bere subito.
Indicazione: pasto sostitutivo a basso apporto calorico con prolungato senso di pienezza.
3) Tisana/filtro digestivo con “konjac-wrap” (adattata alla natura del glucomannano)
Nota: il konjac non si estrae efficacemente in una normale tisana perché è solubile ma forma gel solo in soluzione. Le formulazioni sotto usano il konjac in polvere aggiunto alla bevanda.
Composizione per tazza: 1 g konjac + infuso di zenzero (fetta o 0,5 g polvere) + 1 g finocchio o anice (per gusto e digestione).
Preparazione e uso: preparare l’infuso (5–7 min), raffreddare leggermente, poi aggiungere la polvere di konjac e bere immediatamente.
Indicazione: supporto digestivo + effetto moderato sulla sazietà.
4) Formulazione “Metabolic Support” (konjac + erbe per glicemia e metabolismo)
Composizione per dose (esempio prudente): 1–2 g konjac + 1–2 g semi di fieno greco macinati oppure 0,5–1 g cannella in polvere + 1 g foglia di banaba essiccata (se disponibile).
Modalità: assumere konjac sciolto in acqua 15–30 min prima del pasto; fieno greco o banaba possono essere assunti in tè o decotto separatamente, preferibilmente non nella stessa boccia per problemi di viscosità.
Indicazione: supporto al controllo glicemico postprandiale e aumento sazietà.
Avvertenza: queste erbe sono ipoglicemizzanti — monitorare glicemia se in terapia antidiabetica.
5) Mix “Regolarità intestinale” (konjac + psillio / semi di lino)
Composizione: 0,5–1 g konjac + 2–5 g psillio (o 2–5 g semi di lino macinati).
Modalità: sciogliere e bere con abbondante acqua; per psillio è meglio assumere separatamente rispetto a farmaci.
Indicazione: effetto combinato sull’aumento massa fecale e regolarità.
Avvertenza: non combinare grandi dosi di più fibre viscose nello stesso momento se non sotto supervisione (rischio di eccessiva viscosità e impraticabilità a deglutire).
6) Sachet/porzione ready-to-use per controllo peso (prodotto in polvere da mescolare)
Formulazione tipica: per porzione contenente 1–1,5 g glucomannano + aromi naturali (cacao, cannella), edulcorante non calorico opzionale.
Uso: 1 porzione 15–30 min prima dei 2 pasti principali, con 250–300 mL acqua.
Indicazione: praticità d’uso per pazienti che vogliono regolarità assunzione.
7) Integratore combinato in capsule (konjac + erbe secche)
Esempio di composizione capsule (esempio prudente): 500 mg estratto secco konjac (titolato in glucomannano) + 100 mg estratto secco di fieno greco + 50 mg estratto secco di cannella.
Posologia orientativa: 1 capsula 30–60 min prima dei pasti principali (2 volte/die).
Avvertenza: seguire etichetta del prodotto; evitare aggiunte di troppi estratti ipoglicemizzanti insieme.
Avvertenze di sicurezza dettagliate
Idratazione obbligatoria: ogni dose deve essere assunta con abbondante liquido.
Non masticare o ingoiare polvere secca senza liquido: rischio di ostruzione esofagea.
Evitare combinazioni eccessive di fibre viscose (konjac + alte dosi di psillio + guar) salvo controllo medico.
Monitorare glicemia e pressione quando si usa in combinazione con altre erbe ipoglicemizzanti o farmaci antipertensivi.
Separare konjac da farmaci con 60–90 minuti di intervallo per evitare riduzione dell’assorbimento.
Sospendere in caso di nausea persistente, dolore addominale, difficoltà a deglutire o segni di ostruzione.
Suggerimenti pratici per formulare in sicurezza
Preferire prodotti titolati in glucomannano e con istruzioni chiare.
Quando si combinano erbe, usare una sola erba aggiuntiva ipoglicemizzante alla volta e valutare effetti entro 7–14 giorni.
In terapia cronica con farmaci importanti (antidiabetici, anticoagulanti, farmaci tiroidei, ecc.), coinvolgere sempre il medico prima di introdurre konjac.
Bibliografia
Kelly GS. “Konjac glucomannan: a review of physiological effects.”
Keithley JK, Swanson B. “Glucomannan and weight management: a review.”
Slavin JL. “Dietary fibers and health: focus on glucomannan.”
Vuksan V., et al. “Clinical studies on konjac glucomannan: effects on glucose and lipids.”
Maeda T. “Traditional uses and modern applications of konjac (Amorphophallus konjac).”
ANNOTAZIONI, RICERCHE E BIBLIOGRAFIA
Amorphophallus konjac K. Koch ha un uso culinario molto sviluppato in Asia orientale, soprattutto in Giappone, Cina e Corea, dove viene valorizzato per il suo alto contenuto di glucomannano, che conferisce consistenza gelatinosa, alto potere saziante e quasi assenza di calorie.
La parte utilizzata è il tubero, trasformato in farina, gel o prodotti lavorati.
PRINCIPALI USI CULINARI
1. Konnyaku (Giappone)
Preparazione iconica della cucina giapponese.
È un gel solido, elastico, grigio o bianco, ottenuto da farina di konjac mescolata con acqua e idrossido di calcio come coagulante.
Aspetto: blocco compatto, consistenza gommosa.
Sapore: neutro, assorbe bene i condimenti.
Uso: tagliato a cubetti o fette in stufati, oden, sukiyaki, nimono, o saltato con verdure.
Pro: basso contenuto calorico, alta sazietà.
Varianti
Itokonnyaku: spaghetti gelatinosi fatti di konnyaku.
Shirataki: spaghetti sottili, traslucidi, molto diffusi anche in Occidente come “spaghetti dietetici”.
2. Shirataki (globale)
Oggi noti come noodles low-carb, usati spesso in:
Diete ipocaloriche
Diete chetogeniche
Cucina vegana e gluten-free
Usi comuni:
Saltati con verdure
Brodi asiatici
Zuppe miste
Piatti fusion
Hanno pochi carboidrati, nessun glutine, alta fibra solubile.
3. Piatti cinesi tradizionali
In Cina la farina o gel di konjac è usata in:
Hot pot
Stufati piccanti (málà)
Saltati con verdure e tofu
Preparazioni fredde con salsa di sesamo
Forma tipica:
Cubetti, triangoli o noodles.
4. Piatti coreani
Meno diffuso che in Giappone, ma presente in:
Zuppe
Spiedini
Preparazioni con salsa di soia, sesamo e aglio
Piatti street food
5. Prodotti dolciari
In versione gelificata può essere utilizzato in:
Dolci con gelatina
Dessert alla frutta
Caramelle gommose
PROPRIETÀ NUTRIZIONALI RILEVANTI
Molto basso contenuto calorico
Senza glutine
Alto contenuto di fibra solubile
Effetto saziante
In Cina e Giappone è comune la produzione di dolci alla gelatina di konjac, spesso colorati e aromatizzati.
In Europa alcuni prodotti dolciari con konjac in mini-formato gelatinoso sono stati vietati, per rischi di soffocamento nei bambini.
GOMME E GEL NATURALI
Le gomme naturali sono dei polisaccaridi eterogenei. Pare che la formazione da parte delle piante abbia cause fitopatologiche. Le gomme formano soluzioni adesive con acqua calda.
Si suddividono in:
- solubili quando danno soluzioni colloidali sciogliendosi in acqua (gomma arabica);
- semisolubili quando si comportano come le insolubili e poi, per aggiunta di altra acqua diventano solubili;
- insolubili se in acqua rigonfiano e danno un gel (gomma adragante, gomma karaja, gomma guar, glucomannano).
L'impiego farmaceutico e cosmetico è molto vario: eccipienti, correttivi, viscosizzanti, emulsionanti ecc., in fitoterapia vengono usati anche direttamente come blandi lassativi, anoressanti, protettivi delle mucose e antiacidi.
Il gel naturale estratto dall'agar è insolubile in acqua fredda ma facilmente solubile in acqua bollente ; la soluzione ottenuta (sol) è un gel solido che non fonde al di sotto degli 85° C. Con l'essiccamento del gel viene prodotta una polvere priva di tossicità che può assorbire fino a 200 volte il peso in acqua e che viene utilizzata dall'industria alimentare come addensante, dall'industria farmaceutica per sospensioni, gel e supposte, nella ricerca di laboratorio come terreno di coltura e in odontoiatria. Nella fitoterapia è considerato un buon lassativo meccanico.
La gomma guar non è né solubile né dispersibile nei solventi organici. La viscosità dei sol di gomma guar non è modificata da cambiamenti di PH tra 4 e 10,5. è compatibile con la gelatina, l'amido e molte altre gomme insolubili.
La gomma di carrubo è compatibile con la gelatina, l'amido e altre gomme vegetali; ha usi simili a quelli della gomma guar e viene utilizzata anche al posto della adragante; può aumentare la forza dei gel d'agar e ritardare la loro sineresi. Essa viene idratata in acqua calda per poi essere conservata in soluzione fredda (sol). Non è digerita dagli animali e viene utilizzata soprattutto come additivo in formaggi, carni, salse di pesce, gelati, torte farcite, zuppe, prodotti da forno, ecc.
[Tratto da: F.Capasso-G.Grandolini "Fitofarmacia";]
[A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"]
Il konjac è originario della Cina sud-occidentale, da dove si è diffuso in Giappone e Sud-Est asiatico.
Le prime coltivazioni documentate risalgono a oltre 2000 anni fa in Cina, dove era considerato un tuber della longevità per la sua capacità di “purificare l’organismo”.
Arriva in Giappone tra il VI e IX secolo, probabilmente per influenza buddista, e diventa presto alimento comune nei monasteri per via del basso contenuto calorico e dell’effetto saziante.
In Giappone il prodotto derivato, konnyaku, è considerato uno dei simboli della cucina “povera ma salutare”.
È noto come "bōchō no mikata", cioè “amico del coltello”, poiché, pur essendo resistente e gommosa, la sua consistenza facilita tagli estremamente precisi e decorativi.
Nell’alimentazione tradizionale, il konnyaku era usato per prolungare la sensazione di sazietà e regolare la digestione nelle diete monastiche e durante periodi di digiuno.
Il konnyaku tradizionale ha un caratteristico odore vagamente marino, dovuto all’uso di polveri minerali alcaline e alghe nella lavorazione.
Per questo, veniva spesso preparato in piatti invernali e stufati, dove il profumo risultava più gradevole.
Il konjac è stato uno dei primi vegetali asiatici identificati come cibo funzionale per via del contenuto di glucomannano.
Nel XX secolo è diventato oggetto di interesse in Occidente come coadiuvante per la perdita di peso e la regolazione della glicemia, trasformandolo da cibo regionale a ingrediente globale nei prodotti salutistici.
Alcuni dolcetti gelatinosi di konjac per bambini commercializzati negli anni ’90 sono stati messi al bando in Europa e Stati Uniti perché la loro consistenza gommosa e non solubile poteva causare soffocamento.
Questa vicenda ha paradossalmente contribuito a far conoscere il konjac al grande pubblico.
E in Giappone è chiamato "alimento fantasma", perché “riempie senza nutrire”.
Il fiore del Konjak odora di carne in putrefazione e tale olezzo attira gli insetti impollinatori.
Nei paesi originari i tuberi di molte specie di Amorphophallus vengono mangiati dopo accurata cottura, perché altrimenti sono tossici.
La coltivazione del konjac è considerata relativamente sostenibile, con basso impatto su acqua e terreno.
In alcune regioni della Cina è promosso come coltura alternativa al tabacco.
Nel folklore giapponese il konnyaku viene citato in proverbi che fanno riferimento alla pazienza e alla moderazione, valori centrali della cucina povera.
La pianta produce un fiore enorme e dall’odore pungente, simile a quello di specie famose come Amorphophallus titanum.
Il contrasto tra la sontuosità estetica del fiore e la modestia del cibo derivato è spesso citato come curiosità botanica.
Negli ultimi anni, i derivati del konjac (shirataki) sono esplosi nel mercato globale come alimenti per:
diete low-carb
dieta chetogenica
alimentazione “zero calorie”
Sono apprezzati anche in cucina gourmet per la texture unica, utile nella misconosciuta categoria degli “hydrocolloid cooking agents”.
Il termine giapponese "konnyaku" deriva probabilmente dalla parola cinese “konjak”, che a sua volta indica “tuber gelatinoso”.
In occidente si usa spesso “konjac” riferendosi alla pianta, mentre “konnyaku” indica il prodotto culinario.
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni)
European Food Safety Authority (2010). Scientific Opinion on the safety of konjac gum
Chen, H.L., et al. (2003). Konjac supplement alleviated hypercholesterolemia
Bruneton, J. (2016). Pharmacognosy: Phytochemistry, Medicinal Plants
Behera, S.S., & Ray, R.C. (2017). Konjac glucomannan: A review
WHO (2009). WHO Monographs on Selected Medicinal Plants, Vol. 4
Devaraj, R.D., et al. (2019). Health-promoting effects of konjac glucomannan
Prova le ricerche di articoli scientifici su Amorphophallus konjac K. Koch
' border='0' /> Foto o Immagine modificata per uso didattico