PIANTA ERBACEA PERENNE CON UNA ROBUSTA RADICE RIZOMATOSA. PRESENTA GRANDI FOGLIE BASALI OBLANCEOLATE, DENTATE, RUVIDE E TOMENTOSE, CHE POSSONO RAGGIUNGERE I 60 CM DI LUNGHEZZA. LO STELO ERETTO, ROBUSTO E VILLOSO PUÒ ARRIVARE FINO A 2 METRI DI ALTEZZA E PORTA FOGLIE CAULINE PIÙ PICCOLE E SESSILI. I FIORI SONO GRANDI CAPOLINI SOLITARI O IN CIME CORIMBOSE ALL'APICE DELLO STELO E DEI RAMI, CON NUMEROSI FIORI LIGULATI PERIFERICI DI COLORE GIALLO VIVO E FIORI TUBULARI CENTRALI GIALLI. IL FRUTTO È UN ACHENIO CILINDRICO CON UN PAPPO DI SETOLE BIANCHE. TUTTA LA PIANTA HA UN CARATTERISTICO ODORE AROMATICO.
GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE (ESTATE-INIZIO AUTUNNO)
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ GIALLO
________ GIALLO-CHIARO
________ GIALLO-DORATO
Originaria dell'Europa e dell'Asia occidentale, ma naturalizzata anche in Nord America e Australia. Cresce spontaneamente in prati umidi, pascoli, bordi di boschi, rive di fiumi e ruscelli, fossi e terreni incolti con suoli umidi e ben drenati, preferibilmente ricchi di sostanze nutritive e con esposizione al pieno sole o mezz'ombra. Si adatta a climi temperati e freschi, prosperando in zone con estati miti e inverni freddi. La si può trovare in pianura e in montagna fino a circa 1500 metri di altitudine. La sua capacità di diffondersi tramite rizomi e semi le permette di colonizzare diverse tipologie di habitat aperti o semi-ombreggiati con disponibilità di umidità.
DISTRIBUZIONE IN BASE ALLE OSSERVAZIONI UMANE
ERBORISTERIA - FITOTERAPIA
AUTUNNO (SETTEMBRE-OTTOBRE), QUANDO LE RADICI HANNO MASSIMA CONCENTRAZIONE DI PRINCIPI ATTIVI
(Parti ricche in principi attivi)
RADICE (RADIX INULAE), A VOLTE FOGLIE E FIORI
AROMATICO, CANFORATO, CON NOTE TERROSE E LIEVEMENTE BALSAMICHE
AMAROGNOLO, PICCANTE, CON RETROGUSTO PERSISTENTE E LEGGERMENTE BRUCIANTE
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
EMA (2016) - "Assessment report on Inula helenium L., radix".
WHO Monographs on Selected Medicinal Plants - Vol. 3 (2007).
Stojanović-Radić Z. et al. (2012) - "Antimicrobial activity of Inula helenium essential oil". Journal of Ethnopharmacology.
European Pharmacopoeia 11th Ed. (2023) - Standard for Inula helenium extracts.
L'elenina trova un impiego interessante ove occorra agire contemporaneamente sul fegato e sui reni. I triterpeni e l'olio essenziale contenuti nella pianta hanno efficacia se utilizzati puri in laboratorio. L'impiego degli estratti sull'uomo non è studiato, in particolare i lattoni sesquiterpenici possono essere responsabili di allergie.
CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, GASTRITE, ULCERA PEPTICA, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA ALLE ASTERACEAE, INSUFFICIENZA RENALE, EPILESSIA, ALLERGIE RESPIRATORIE, BAMBINI SOTTO I 12 ANNI, ASSOCIAZIONE CON FARMACI GASTROLESIVI.
NOTA: L'USO PROLUNGATO PUÒ CAUSARE IRRITAZIONE GASTROINTESTINALE. CONSULTARE UN MEDICO PRIMA DELL'USO.
AVVERTENZE L'ANTOLATTONE SI LEGA ALLE PROTEINE CUTANEE CAUSANDO DERMATITI DA CONTATTO E IRRITAZIONE ALLE MUCOSE.
NON SUPERARE I DOSAGGI CONSIGLIATI, MONITORARE REAZIONI GASTROINTESTINALI, EVITARE USO PROLUNGATO OLTRE 4 SETTIMANE, SOSPENDERE IN CASO DI NAUSEA O VERTIGINI, ATTENZIONE IN SOGGETTI CON ALLERGIE POLLINICHE, PREFERIRE PREPARAZIONI STANDARDIZZATE, EVITARE ASSUNZIONE A STOMACO VUOTO.
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
ALCOL
EPARINA
FANS (FARMACI ANTINFIAMMATORI NON STEROIDEI)
FARMACI CORTISONICI
FARMACI EPATOTOSSICI (PARACETAMOLO, STATINE)
FARMACI GASTROLESIVI
FARMACI IMMUNOSOPPRESSORI
WARFARIN
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero).
Consultare sempre un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
1. Estratto Secco Titolato
Standardizzazione: Lattoni sesquiterpenici (= 0.3% alantolattone)
Forma: Capsule o compresse
Dosaggio: 100-200 mg/die (suddivisi in 2 assunzioni)
Uso: Azione espettorante e antimicrobica
2. Tintura Madre (Estratto Idroalcolico)
Rapporto droga/estratto: 1:5 (etanolo 60%)
Dosaggio: 20-30 gocce (1-1.5 mL) 2 volte/die
Standardizzazione: 0.1-0.2 mg/mL di alantolattone
3. Estratto Fluido
Concentrazione: 1:1 (g/mL)
Dosaggio: 15-20 gocce (0.75-1 mL) 3 volte/die
Indicazioni: Tosse persistente e bronchiti
4. Olio Essenziale
Estrazione: Distillazione in corrente di vapore
Dosaggio: 1-2 gocce diluite in miele o olio vettore (solo per uso orale breve)
Avvertenze: Tossico ad alte dosi - mai superare 3 gocce/die
5. Sciroppo Standardizzato
Composizione: Estratto acquoso di enula + miele
Dosaggio: 5 mL (1 cucchiaino) 3 volte/die
Uso: Pediatrico (>12 anni) e adulti
Avvertenze Generali
Durata massima: 7-10 giorni per gli estratti secchi/liquidi
Controindicazioni: Gravidanza, ulcere gastriche, allergie alle Asteraceae
Monitoraggio: Funzionalità epatica in terapie prolungate
Bibliografia
EMA (2016) - "Assessment report on Inula helenium L., radix"
European Pharmacopoeia 11th Edition (2023) - "Inula helenium root"
WHO Monographs on Selected Medicinal Plants - Vol. 3 (2007)
Blumenthal M. et al. (2000) - "The Complete German Commission E Monographs"
ESCOP (2003) - "Inulae radix: Scientific Foundation for Herbal Medicinal Products"
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
1. Tisana Espettorante (Bronchiti/Tosse)
Ingredienti:
Radice di Enula (taglio tisana) ? 1-2 g (1 cucchiaino)
Foglie di Piantaggine (Plantago major) ? 1 g (sinergia mucolitica)
Miele ? 1 cucchiaino (opzionale, per gusto ed effetto emolliente)
Preparazione:
Far bollire 250 ml d’acqua.
Aggiungere le erbe, spegnere il fuoco e coprire.
Infondere 10 minuti, filtrare.
Dosaggio:
1 tazza 2-3 volte al giorno per max 7 giorni (evitare uso prolungato).
Evidenze:
L’EMA approva l’uso per le vie respiratorie (2016).
La piantaggine potenzia l’effetto espettorante (WHO, 2007).
2. Tisana Digestiva/Amaro-tonica
Ingredienti:
Radice di Enula ? 1 g
Cardo mariano (Silybum marianum) ? 1 g (supporto epatico)
Finocchio (Foeniculum vulgare) ? 0.5 g (riduce gonfiore)
Preparazione:
Infusione in 300 ml d’acqua per 5-7 minuti.
Uso:
1 tazza dopo i pasti principali (max 2 settimane).
Note:
L’alantolattone stimola la secrezione biliare (studi su animali, J. Ethnopharmacol., 2015).
3. Sciroppo per la Tosse (Ricetta Tradizionale Modernizzata)
Ingredienti:
Decotto di Enula (5 g radice in 200 ml acqua bollita 15 min)
Miele biologico ? 100 ml (conservante naturale)
Succo di limone ? 1 cucchiaio (antiossidante)
Posologia:
1 cucchiaino 3 volte al giorno (per adulti).
Avvertenze:
Non somministrare sotto i 12 anni (rischio irritazione gastrica).
Avvertenze Generali
Non superare i 3 g/giorno di radice secca.
Controindicazioni: Gravidanza, ulcere gastriche, allergie alle Asteraceae.
Sapore molto amaro: Mascherare con miele o scorza d’arancia.
Bibliografia
EMA (2016) - "Community herbal monograph on Inula helenium".
WHO Monographs on Medicinal Plants (2007) - "Inula helenium for respiratory conditions".
European Pharmacopoeia 11th Ed. (2023) - Standard for sesquiterpene lactones content.
Attenzione: Consultare un medico in caso di terapie farmacologiche in corso.
Vino di Enula
Macerare 45 g di rizoma di Enula in un litro di vino bianco di buona gradazione alcolica. Filtrare dopo 10 giorni. Due o tre bicchierini da liquore al giorno prima dei pasti.[Tratto da: I Vini Medicinali - Eraclio Fiorani, Roberto Fedecostante - Edizioni CHI-NI Macerata]
Consultare il proprio medico prima di assumere queste bevande ed evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
ANNOTAZIONI, RICERCHE E BIBLIOGRAFIA
Rarità: Prodotto in aree limitate (zone montane umide dell'Europa centro-orientale) dove la pianta cresce abbondante.
Colore: Ambrato scuro con riflessi rossastri.
Aroma: Intenso, balsamico, con note terrose e lievi sentori di canfora (dai lattoni sesquiterpenici).
Sapore: Complesso, maltato, con retrogusto amarognolo e leggera piccantezza.
Cristallizzazione: Lenta, tende a rimanere viscoso.
Proprietà (tradizionali e potenziali)
Respiratorie: Usato in alcune tradizioni per alleviare tosse e bronchiti (grazie a tracce di principi attivi volatili).
Digestive: Il sapore amaro stimola la secrezione gastrica.
Antiossidanti: Ricco di polifenoli (analisi preliminari).
Avvertenze
Allergeni: Contiene polline di Asteraceae, sconsigliato a soggetti allergici.
Uso moderato: L’elevato contenuto di fruttosio lo rende poco adatto a diabetici.
Curiosità
In Romania è chiamato "miere de padure" (miele di foresta) e usato come tonico invernale.
Le api visitano raramente i fiori di enula, preferendo altre Asteraceae più nettarifere (es. Cardo).
Nota: Le evidenze scientifiche sulle proprietà specifiche del miele di enula sono limitate, ma la composizione chimica suggerisce potenziali benefici analoghi a quelli della pianta.
Krell R. (1996) - "Value-added products from beekeeping" (FAO)
Bogdanov S. (2009) - "Honey as a functional food" (Bee Product Science)
1. Radice
Candita:
Le radici giovani, private della corteccia, vengono bollite e poi glassate con zucchero (tradizione francese e balcanica).
Usata come decorazione per dolci o digestivo dopo pasto.
Amaro-tonico:
Tagliata a pezzi e infusa in liquori (es. grappa o vino) per creare digestivi artigianali.
2. Foglie giovani
Insalate selvatiche:
Le foglie più tenere (raccolte in primavera) aggiunte in piccole quantità per un gusto amarognolo.
Zuppe e minestre:
Lessate brevemente come verdura (uso tradizionale in tempi di carestia).
3. Fiori
Decorazione commestibile:
Petali usati per guarnire piatti (sapore lievemente piccante).
Attenzione: Solo in piccole quantità per evitare irritazioni.
4. Birra aromatizzata
Storico: In passato, la radice era usata al posto del luppolo per aromatizzare birre rurali (Europa orientale).
Avvertenze
Moderazione: L’elevato contenuto di lattoni sesquiterpenici può causare nausea se consumato in eccesso.
Sconsigliato a bambini, donne in gravidanza o soggetti con gastrite.
DROGHE ATTIVE SUL FEGATO
Le varie patologie del fegato e della cistifellea portano a una insufficiente produzione o alterato rilascio di bile o alla formazione di calcoli nelle vie biliari oppure a una sofferenza delle cellule epatiche. Le droghe attive sui meccanismi biliari e sul fegato vengono chiamate
a) Coleretici, se producono un aumento del succo biliare e si suddividono in:- Coleretici veri, se aumentano la secrezione dei costituenti biliari (Carciofo, Curcuma, Combreto, Calendula, Melanzana, Enula, Tarassaco);- Idrocoleretici, se aumentano la secrezione del componente acquoso biliare aumentando la fluidità (Lavanda, Menta, Melissa, Timo).
b) Colaghoghi, se accelerano il deflusso dal fegato alla cistifellea o da questa nell'intestino e possono essere suddivise in:- Fluidificanti della bile, se accelerano il deflusso abbassandone la viscosità (Boldo);- Colecistocinetici, se aumentano l'escrezione della bile stimolando le contrazioni della cistifellea (Boldo, Carciofo, Rabarbaro, Tuorlo d'uovo, Olio d'oliva).
c) Protettivi o detossicanti del fegato, se contribuiscono a normalizzare la struttura delle biomembrane dell'epatocita, migliorandone la funzione (Cardo mariano, Melanzana, Rosmarino).
d) Preventivi della calcolisi biliare o epatica e da impiegarsi per l'espulsione di piccoli calcoli (microlitiasi).I calcoli possono formarsi nella cistifellea (calcolosi biliare colecistica) o, più raramente, nei condotti biliari (calcolosi biliare epatica). Il sintomo caratteristico è la colica prodotta dalle contrazioni attraverso le quali l'organismo tenta di eliminare il calcolo spingendolo nell'intestino. Le erbe utili ad azione colagoga-coleretica e fluidificante sono: Boldo, Combreto, Carciofo. Anche e soprattutto l'olio d'oliva, assunto a digiuno a dose di 1-4 cucchiai, è utile alla espulsione di piccoli calcoli. Attenzione, comunque a questo tipo di automedicazione perché in questa patologia, molto spesso è più utile non 'smuovere' il calcolo che potrebbe andare ad ostruire le vie biliari procurando una situazione risolvibile solo con trattamento chirurgico di urgenza.
[Tratto da: Marzio Pedretti "L'erborista moderno"]
1. Origine del Nome
"Inula": Deriva dal greco "ineo" (purificare), per le proprietà detergenti tradizionalmente attribuite alla pianta.
"Helenium": Leggenda vuole che sia nata dalle lacrime di Elena di Troia, da cui il nome comune "Erba di Elena".
2. Usi Storici Straordinari
Antico Egitto: Usata nei profumi sacri e per imbalsamazioni (tracce trovate in tombe).
Medioevo Europeo:
Coltivata nei monasteri come rimedio per la peste (credenza nell’azione "purificatrice del sangue").
"Radice del Sole": Considerata magica, usata in incantesimi protettivi.
Rivoluzione Francese: I contadini la masticavano per sopprimere la fame durante le carestie.
3. Curiosità Scientifiche
Primo Antibiotico?: L’alantolattone (suo principio attivo) ha dimostrato in vitro attività antitubercolare, spiegando l’uso tradizionale contro la tisi.
Miele Raro: Le api evitano spesso i suoi fiori, rendendo il miele di enula una rarità (se prodotto, è molto amaro).
4. Leggende e Superstizioni
Scaccia-spiriti: In Serbia, si appendevano radici alle porte per tenere lontani i demoni.
Profezie amorose: Nel folklore gallese, gettarne i fiori nel fuoco prevedeva la fedeltà del partner.
5. Usi Insoliti
Tintura per stoffe: Le radici producono un pigmento blu-grigio usato per lane.
Repellente naturale: Le foglie essiccate tenevano lontane tarme e pulci dagli armadi.
Fonti:
Plinio il Vecchio - "Naturalis Historia" (I sec. d.C.)
John Gerard - "The Herball" (1597)
European Ethnobotany Archives (2018)
Una pianta tra magia, scienza e sopravvivenza, oggi quasi dimenticata!
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni)
Barnes, J., Anderson, L. A., & Phillipson, J. D. (2007). Herbal medicines (3rd ed.). Pharmaceutical Press.
Chevallier, A. (2016). Encyclopedia of herbal medicine (3rd ed.). Dorling Kindersley.
Mills, S., & Bone, K. (2005). The essential guide to herbal safety. Churchill Livingstone.