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    Scheda completa dell'erba

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CACTUS GRANDIFLORUS
Selenicereus grandiflorus (L.) Britton & Rose


TOSSICITÀ: NON ANCORA BEN DEFINITA

LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO

CLASSIFICAZIONE

Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: ---
Ordine: Caryophyllales
Famiglia: Cactaceae
Sottofamiglia: Cactoideae
Tribù: Hylocereeae

NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI
espandi ⇩ riduci ⇧ Regina della notte, Queen of the Night, Night-blooming Cereus, Large-flowering Cactus, Sweet-scented Cactus, Vanilla Cactus, Lunar Flower, Large Blooming Cereus, Large flowered torch thistle, Large-flowered Night Cactus, Reine de la nuit, Princesse de la nuit, Cierge à grande fleurs, Vierge à grandes fleurs, Cierge rampant à grandes fleurs, Fleur d´amour, Königin der Nacht, Schlangencereus, Schlangenkaktus, Reina de las Flores, Reina Gigante, Cardon, Gigante, Organillo, Reina de la noche, Flor-de-baile, Cardeiro trepador, Koningin van die Nag, Cactus din Antilele Olandeze, Nattens drottning, Koningin van de Nacht
SINONIMI DEL NOME BOTANICO
espandi ⇩ riduci ⇧ Cactus grandiflorus L., Cactus speciosus W., Cereus grandiflorus Mill., Cereus sspp., Selenicereus sspp.

DESCRIZIONE BOTANICA
espandi ⇩ riduci ⇧ PIANTA SUCCULENTA EPIFITA O LITOFITA CON LUNGHI FUSTI SOTTILI, RAMIFICATI E RAMPICANTI, MUNITI DI PICCOLE RADICI AEREE. I FUSTI PRESENTANO DA 5 A 8 COSTE POCO PRONUNCIATE CON AREOLE PORTANTI PICCOLE SPINE AGHIFORMI O SETOLE. I FIORI SONO SPETTACOLARI, NOTTURNI, SOLITARI, IMBUTIFORMI, MOLTO GRANDI (FINO A 30 CM DI DIAMETRO), CON NUMEROSI TEPALI ESTERNI STRETTI E BRUNO-GIALLASTRI E TEPALI INTERNI BIANCHI E PROFUMATI. IL FRUTTO È UNA BACCA OBLUNGA, SPINOSA DA GIOVANE, POI LISCIA E ROSSA A MATURAZIONE, CONTENENTE NUMEROSI PICCOLI SEMI NERI.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ ARANCIO
________ BIANCO
________ GIALLOGNOLO
________ MARRONCINO
________ ROSA


FIORITURA O ANTESI
GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO, SETTEMBRE, FINE PRIMAVERA, ESTATE

HABITAT
espandi ⇩ riduci ⇧ Originaria delle regioni tropicali e subtropicali dell'America, in particolare dei Caraibi, del Messico e dell'America Centrale. Cresce tipicamente aggrappata ad alberi, rocce o muri, in ambienti con elevata umidità atmosferica e temperature calde. Predilige posizioni semi-ombreggiate o con luce solare filtrata, tipiche delle foreste pluviali o delle boscaglie umide. Richiede un substrato ben drenante ma in grado di trattenere l'umidità, come terriccio per epifite o miscele di corteccia, fibra di cocco e perlite. Non tollera temperature inferiori ai 10°C e necessita di un periodo di riposo invernale con temperature più fresche e ridotte irrigazioni per favorire la fioritura.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025


PERIODO BALSAMICO
PIENA ESTATE, CON RACCOLTA OTTIMALE DEI FIORI TRA GIUGNO E AGOSTO, POCO PRIMA DELLA FIORITURA NOTTURNA

DROGA UTILIZZATA
FIORI ESSICCATI INTERI O TAGLIATI

ODORI DELLA DROGA
DELICATO, FLOREALE E LEGGERMENTE DOLCE, CON NOTE ERBACEE FRESCHE E UN TOCCO LIEVEMENTE MUSCHIATO

SAPORI DELLA DROGA
LIEVEMENTE AMARO E MUCILLAGINOSO, CON NOTE ERBACEE FRESCHE E UN RETROGUSTO DOLCIASTRO, DOVUTO A FLAVONOIDI E COMPOSTI ATTIVI

PRINCIPI ATTIVI
espandi ⇩ riduci ⇧ Alcaloidi: tiramina, hordenina, N-metiltiramina Flavonoidi: kaempferolo, quercetina, isoramnetina Acidi organici: acido citrico, acido malico, acido ascorbico Steroli: beta-sitosterolo, campesterolo, stigmasterolo Oligoelementi: calcio, magnesio, potassio

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE

  • ------
  • +ALCOLISMO (CRONICO)
    +ANGINA (FARINGEA)
    +ANTITABAGICO TABAGISMO
    +CARDIOTONICO O CARDIOCINETICO
    +INFIAMMAZIONI MUCOSE E CAVO ORALE
    +INTOSSICAZIONI E AVVELENAMENTI ANCHE DA ALCOL

    ORGANI INTERESSATI DALL'AZIONE FITOTERAPICA
    BOCCA
    CAVO ORO-FARINGEO
    CUORE
    FARINGE E VIE AEREE SUPERIORI
    GOLA
    LARINGE
    MUCOSE NASALI
    ORGANI E-O TESSUTI DI VARI DISTRETTI CORPOREI
    ORGANI EMUNTORI
    SENI PARANASALI
    TUTTO IL CORPO
    VIE RESPIRATORIE

    CONTROINDICAZIONI
    USO SU PARERE MEDICO

    AVVERTENZE
    ATTENZIONE, LA TOSSICITÀ NON È ANCORA BEN DEFINITA. LA CONOSCENZA DELLA DROGA È INCOMPLETA.

    NOTE DI FITOTERAPIA
    espandi ⇩ riduci ⇧ Pare che abbia azione simile alla digitale ma priva di effetti cumulativi.


    UTILE DA SAPERE
    espandi ⇩ riduci ⇧ PROPRIETÀ DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI: Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicità dissuadono gli animali dal mangiarle. Attività biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio. Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono: Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio) Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china) Stimolanti: Caffeina (da caffè e tè), nicotina (dal tabacco) Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio) Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar) Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino) Tossicità: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi è molto vicina alla dose tossica. Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi: Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con proprietà analgesiche e sedative. China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici. Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici. Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso è estremamente pericoloso. Caffè (Coffea arabica) e Tè (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale. Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza. Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche. Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro. Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso. Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio. Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attività farmacologiche. Tuttavia, è fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi può essere pericolosa.


    BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB

  • European Pharmacopoeia 10th Edition (2020). Selenicerei grandiflori flos. Strasbourg: EDQM.
  • Rätsch, C. (2005). The Encyclopedia of Psychoactive Plants. Park Street Press.
  • Mata, R., et al. (2013). Phytochemistry and pharmacology of Selenicereus species. Journal of Ethnopharmacology, 147(2), 351-362.

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    Foto o Immagine modificata per uso didattico


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