1 Estratto secco (4:1 - 5:1)
Descrizione: È uno degli estratti più comuni e versatili. Rappresenta una forma concentrata dove 4-5 kg di droga (semi) vengono concentrati per ottenere 1 kg di estratto. Questo processo mira a standardizzare il contenuto di componenti attivi, sebbene il titolo specifico possa variare in base al produttore e all'estrazione utilizzata.
Standardizzazione: Spesso standardizzato in oli volatili totali (min. 4-5%) o in 1,8-cineolo (eucaliptolo) e α-terpinil acetato, che sono tra i principali marker dei componenti volatili.
Formulazioni: Disponibile principalmente in capsule o compresse, per un dosaggio preciso. Talvolta viene utilizzato anche in formulazioni in polvere per miscele.
Posologia:
Uso generale/digestivo: 250 - 500 mg, 1-2 volte al giorno prima dei pasti.
Supporto metabolico (glicemia, lipidi): 500 mg, 2-3 volte al giorno .
Vantaggi: Facilità di dosaggio, stabilità, buona biodisponibilità. Dosaggio basato su studi che hanno utilizzato circa 3 g al giorno di polvere di cardamomo, equivalente all'estratto.
2 Olio essenziale puro
Descrizione: Ottenuto per distillazione in corrente di vapore dei semi frantumati. È il cuore aromatico e terapeutico della pianta, ricchissimo in composti volatili. La resa è generalmente bassa, intorno al 4-7% .
Composizione e Titolazione: Deve essere caratterizzato da un profilo chemotipico specifico. I componenti principali da titolare sono:
α-terpinil acetato (30-50%)
1,8-cineolo (eucaliptolo) (20-35%)
linalolo (2-8%)
limonene (2-6%)
Formulazioni: Venduto in flaconcini di vetro scuro con contagocce. Viene spesso incorporato in softgel per uso interno o utilizzato per uso topico e inalatorio.
Posologia:
Uso interno (solo sotto controllo professionale): 1-2 gocce, diluite in un cucchiaino di miele, olio o su una zolletta di zucchero, massimo 2 volte al giorno. L'uso interno puro è sconsigliato per il rischio di irritazione delle mucose.
Uso inalatorio (per affezioni respiratorie): 2-3 gocce in acqua calda per suffumigi.
Uso topico (dolori muscolari, massaggio): Diluire al 2-3% in un olio vettore (circa 10-15 gocce per 30 ml di olio di mandorle/jojoba).
Avvertenze: L'olio essenziale è molto potente. Non superare le dosi consigliate. Non utilizzare puro sulla pelle o per via interna senza opportuna diluizione e competenza. Sconsigliato in gravidanza, allattamento, soggetti con gastrite, ulcera o calcoli biliari.
3 Estratto molle
Descrizione: Meno comune degli altri, l'estratto molle ha una consistenza viscosa e un contenuto di umidità superiore all'estratto secco. Si ottiene evaporando parzialmente il solvente di estrazione (es. etanolo acquoso) senza portare a completa secchezza.
Standardizzazione: Solitamente standardizzato in modo simile all'estratto secco, con un rapporto di estrazione definito (es. 2:1 o 3:1) e un contenuto noto di oli volatili.
Formulazioni: Utilizzato principalmente dall'industria per la produzione di capsule molli (softgel) o per incorporare in sciroppi e tonici, dove la sua consistenza è vantaggiosa.
Posologia: La posologia è tipicamente equivalente a quella dell'estratto secco, ma va calibrata sulla base del rapporto di estrazione specificato in etichetta. Seguire le indicazioni del produttore.
4 Tintura madre (Estratto idroalcolico)
Descrizione: Preparazione liquida ottenuta per macerazione a freddo dei semi frantumati in una soluzione di etanolo e acqua (solitamente a titolo alcolico del 50-60% vol.). Il rapporto droga/solvente è tipicamente 1:10 (100 g di droga per 1000 ml di solvente).
Standardizzazione: Non sempre titolata in principi specifici, ma il titolo alcolico garantisce l'estrazione sia dei componenti idrofili (es. polisaccaridi) che di quelli lipofili (componenti dell'olio essenziale).
Formulazioni: Liquido in bottiglie scure con contagocce.
Posologia:
Uso digestivo/antispasmodico: 30-40 gocce in poca acqua, 2-3 volte al giorno, 15 minuti prima dei pasti.
Uso come aromatizzante/tonico: 15-20 gocce direttamente in poca acqua o su una zolletta di zucchero.
5 Polvere micronizzata dei semi
Descrizione: Semplicemente i semi essiccati e macinati finemente. Sebbene non sia un estratto concentrato, è una forma tradizionale e efficace, purché di alta qualità e conservata correttamente per preservare l'olio essenziale volatile.
Standardizzazione: La standardizzazione è difficile. La qualità dipende dalla freschezza dei semi e dalla corretta conservazione (contenitori ermetici, al riparo da luce e calore). Dovrebbe avere un aroma intenso e caratteristico.
Formulazioni: Venduta in barattoli o sacchetti sottovuoto. Utilizzata per preparare tisane, ma anche per incapsulamento.
Posologia:
Tisana: 1-2 grammi (circa ½ - 1 cucchiaino raso) di polvere per tazza d'acqua bollente. Infondere per 10 minuti coperto, filtrare. Bere 2-3 tazze al giorno.
Incapsulata: 500 mg per capsula. Assumere 1-2 capsule, 2-3 volte al giorno con acqua.
6 Formulazioni sinergiche
Il cardamomo è spesso abbinato ad altre piante per potenziarne effetti specifici. Ecco alcuni esempi comuni:
Digestione complessa (con Finocchio, Coriandolo, Zenzero): Le capsule contengono spesso un mix di estratti secchi standardizzati.
Posologia suggerita: 1 capsula contenente 200-300 mg di estratto di cardamomo, prima dei pasti principali.
Controllo glicemico/metabolico (con Cannella, Fieno greco, Zafferano): Studi clinici hanno utilizzato combinazioni simili .
Posologia suggerita: Seguire le indicazioni del produttore, che spesso si basano sui dosaggi degli studi (es. 1-3 g totali di mix di spezie al giorno).
Supporto respiratorio (con Eucalipto, Timo, Pino): In sciroppi o per inalazione (oli essenziali).
Posologia suggerita: Per sciroppi, seguire il dosaggio in etichetta (es. 10 ml, 2 volte al giorno).
Avvertenze Generali e Considerazioni sulla Sicurezza
Qualità e Provenienza: Scegliere sempre prodotti di produttori affidabili che garantiscano la standardizzazione in principi attivi e l'assenza di contaminanti (metalli pesanti, pesticidi, aflatossine).
La scelta dell'estratto di Elettaria cardamomum più adatto dipende dall'obiettivo terapeutico e dalla formulazione preferita:
Per un uso digestivo generale e un'applicazione versatile, l'estratto secco in capsule o la tintura madre sono ottime scelte.
Per un'azione più potente e mirata (es. antinfiammatoria, antibatterica), l'olio essenziale (usato con cautela e competenza) è insostituibile.
Per chi preferisce un approccio tradizionale e delicato, la polvere dei semi per tisane è ideale.
Il rispetto delle posologie consigliate, la scelta di prodotti di alta qualità e standardizzati e la consapevolezza delle controindicazioni sono i pilastri per un utilizzo sicuro ed efficace di questa straordinaria "Regina delle Spezie" in ambito fitoterapico.
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