QUESTA SCHEDA È UNICA E ORIGINALE IN INTERNET - aggiornamento 06-12-2025
GIUGGIOLO COMUNE Ziziphus zizyphus (L.) H. Karst.
ORO TOSSICITÀ BASSISSIMA EFFICACIA CONFERMATA DA EVIDENZE SCIENTIFICHE ook
LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO
BOTANICA
Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Rosidae Ordine: Rhamnales Famiglia: Rhamnaceae
Zizouf, Jujube, Jujubier, Red date, Jujuba plum, Black date, Acufeifa maior, Acufeifeira, Anafega maior, Bor, Chinese date, Common ziziphus, Joazeiro, Macieira de anafega, Da zao, Hong zao, Hei zao
Zizyphus Jujuba Mill. Var. Inermis, Zizyphus Sativa Gaertn., Zizyphus Vulgaris Lam. Var. Inermis, Rhamnus Zizyphus, Ziziphus Jujuba Var. Vulgaris, Ziziphus Jujuba Var. Sativa, Ziziphus Jujuba Lam.
ALBERO DECIDUO O ARBUSTO SPINOSO CON RAMI SOTTILI E SPESSO PENDULI. LE FOGLIE SONO ALTERNE, OVATE O ELLITTICHE, CON TRE NERVATURE PRINCIPALI EVIDENTI E MARGINE FINEMENTE DENTATO. I FIORI SONO PICCOLI, ERMAFRODITI, DI COLORE GIALLO-VERDASTRO, RIUNITI IN PICCOLE CIME ASCELLARI PROFUMATE. IL FRUTTO È UNA DRUPA CARNOSA, INIZIALMENTE VERDE, CHE A MATURAZIONE DIVENTA BRUNO-ROSSASTRA O NERASTRA, CON UNA POLPA DOLCE E UN NOCCIOLO LEGNOSO CONTENENTE UNO O DUE SEMI. LE SPINE SONO PRESENTI AI NODI, SPESSO IN COPPIE, UNA DRITTA E L'ALTRA RICURVA.
MAGGIO GIUGNO LUGLIO (TARDA PRIMAVERA-ESTATE), CON PICCOLI FIORI GIALLO-VERDASTRI
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ BIANCO-VERDASTRO
Originario dell'Asia occidentale e meridionale, ma ampiamente coltivato e naturalizzato in molte regioni subtropicali e temperate calde del mondo, inclusa l'area mediterranea. Predilige climi caldi e secchi con estati lunghe e soleggiate e inverni miti. Si adatta a una vasta gamma di suoli, inclusi quelli poveri, sassosi, argillosi e calcarei, purché ben drenati. Cresce spesso in zone aride e semi-aride, su pendii soleggiati, in boscaglie aperte, lungo i bordi dei campi e in aree disturbate. Il giuggiolo è resistente alla siccità e tollera bene le alte temperature e i venti forti. La sua capacità di prosperare in condizioni difficili lo rende una specie adatta a climi mediterranei e regioni con scarsa disponibilità idrica.
PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE Leggere attentamente tutte le sezioni della scheda prima di considerare le seguenti indicazioni valide per ogni utilizzo fitoterapico.
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
Chen, J. et al., *Phytochemical and pharmacological research of Ziziphus jujuba: A review*. Journal of Ethnopharmacology, 2014.
Hong, Y. et al., *Neuroprotective effects of jujuboside A on hippocampal neurons*. Neuroscience Letters, 2010.
Li, J. et al., *Antioxidant activity of polysaccharides from Ziziphus jujuba fruit*. Carbohydrate Polymers, 2013.
Zhao, J. et al., *Sedative and anxiolytic effects of Ziziphus jujuba seed extract*. Journal of Natural Medicines, 2012.
Gao, Q. et al., *Immunomodulatory effects of Ziziphus jujuba polysaccharides*. International Journal of Biological Macromolecules, 2015.
Park, H. et al., *Gastroprotective effects of Ziziphus jujuba fruit extracts*. Journal of Medicinal Food, 2011.
Evidenze precliniche e alcuni studi clinici indicano che preparati a base di semi mostrano attività favorevole sul sonno e riduzione dell’ansia lieve. In fitoterapia clinica i semi e formulazioni tradizionali sono usati come coadiuvanti del sonno con riscontri pratici positivi quando impiegati in cicli controllati.
Analisi chimico-farmacologiche dimostrano presenza di composti antiossidanti (flavonoidi, triterpeni, polifenoli) che conferiscono capacità di ridurre stress ossidativo in modelli sperimentali.
Studi sperimentali segnalano azioni epatoprotettive e supporto alla mucosa gastrica in modelli animali. Modalità d’uso tradizionali e preparazioni liquide evidenziano impiego per supporto digestivo e lenitivo locale.
Analisi chimiche confermano elevato contenuto di zuccheri, vitamine (fra cui vitamina C), minerali e fibre che spiegano proprietà nutritive e toniche del frutto. Il frutto è impiegato come alimento-terapeutico per migliorare lo stato generale, stanchezza e convalescenze; in formulazioni combina bene con altre piante toniche.
Estratti standardizzati sono utilizzati in integratori per il loro contributo al bilancio antiossidante e al sostegno nutrizionale.
CONTROINDICAZIONI IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA ALLE RHAMNACEAE, GRAVIDANZA (PER MANCANZA DI DATI SUFFICIENTI), IPOTENSIONE GRAVE, BAMBINI SOTTO I 3 ANNI (USO INTERNO), INSUFFICIENZA EPATICA SEVERA
AVVERTENZE MONITORARE PRESSIONE ARTERIOSA IN SOGGETTI IPOTESI O IN TERAPIA CON ANTIPERTENSIVI, EVITARE L'ASSOCIAZIONE CON SEDATIVI/ANSIOLITICI DI SINTESI (EFFETTO ADDITIVO), NON SUPERARE I 30 G/DIE DI FRUTTI ESSICCATI, PREFERIRE ESTRATTI STANDARDIZZATI IN JUJUBOSIDI PER USO TERAPEUTICO, SOSPENDERE 2 SETTIMANE PRIMA DI INTERVENTI CHIRURGICI.
PER I SEMI: LIMITARE L'USO A PREPARAZIONI STANDARDIZZATE (
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
ACENOCUMAROLO
AMFETAMINE
ANTIIPERTENSIVI
CAFFEINA
CALCIO ANTAGONISTI
CICLOSPORINA
DIURETICI
ESTROGENI
FANS (FARMACI ANTINFIAMMATORI NON STEROIDEI)
FERRO (INTEGRATORI)
GINSENG
INSULINA
IPNOTICI
IPOCOLESTEROLEMIZZANTI
TAMOXIFENE
TINTURE ALCOOLICHE
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero).
Consultare sempre un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
Estratto secco da semi titolato in jujubosidi
Un esempio commerciale è un integratore descritto come semi di Ziziphus jujuba “estratto secco titolato al 2% in jujubosidi 30%” con maltodestrina come eccipiente.
Posologia tipica: 1 compressa da assumere 2–3 volte al giorno.
In un caso documentato, con 3 compresse al giorno l’apporto totale è di circa 900 mg di estratto secco, con circa 28 mg di jujubosidi.
Indicazioni comuni: favorire il sonno fisiologico, ridurre stress/ansia, promuovere benessere mentale.
Estratto da semi standardizzato in saponine (jǔjubosidi) forma polvere o capsule
Alcune preparazioni riportano come standardizzazione “non meno del 2% di saponine totali (jujubosidi)”.
Modalità d’uso suggerita in contesti di supporto al sonno: dose di estratto grezzo pari a circa 300–600 mg per porzione, eventualmente 1–3 porzioni al giorno secondo valutazione.
Può essere assunta anche come parte di miscele fitoterapiche o “formule di sonno / rilassamento”, spesso in associazione con altre erbe.
Estratto acquoso (o idroalcolico) dei frutti
In letteratura scientifica si trovano estratti standardizzati dei frutti di jujube utilizzati per studi su stress ossidativo, attività neuroprotettiva, modulazione immunitaria.
Sebbene non vi sia una “posologia ufficiale” universalmente stabilita, in ambito sperimentale l’assunzione di estratto da frutto come integratore di frutta / polvere può essere proposta in dosi modeste, ad esempio come “estratto in polvere da 0,5 g al giorno” in contesti di supplementazione alimentare.
Questo tipo di estratto viene considerato per benefici legati a antiossidazione, modulazione immunitaria, e possibile supporto neuroprotettivo.
Tinture liquide o estratti concentrati (es. decotti o estratti idroalcolici da semi/frutti)
Alcuni fornitori offrono estratti liquidi standardizzati a partire da semi o frutti di jujube, destinati a uso fitoterapico tradizionale.
La posologia varia secondo concentrazione e preparazione: di norma si consiglia di seguire le indicazioni del produttore; spesso l’assunzione è quotidiana, magari alla sera o in momenti di stress.
Alcune considerazioni generali
La standardizzazione degli estratti (in jujubosidi o saponine) è spesso indicata, per garantire un contenuto attivo costante, soprattutto quando l’obiettivo è un effetto sedativo, ansiolitico o neuroprotettivo.
Le forme disponibili sul mercato sono varie: compresse (estratto secco), capsule o polveri (estratto da semi standardizzato), liquidi o tinture (estratti idroalcolici o acquosi).
Hawaii Pharm
Poiché la qualità e la titolazione del principio attivo possono variare da un produttore all’altro, è importante scegliere prodotti che specifichino chiaramente la standardizzazione, e seguire le indicazioni riportate sull’etichetta.
Come sempre per integrazioni fitoterapiche, è consigliabile consultare un professionista della salute, soprattutto in presenza di condizioni particolari (gravidanza, allattamento, assunzione di farmaci, patologie croniche).
Bibliografia
Chen J. et al., *A review of dietary Ziziphus jujuba fruit (Jujube)*, 2017.
Jianping Chen, Crystal Y. Q. Du, Kelly Y.-C. Lam, Wendy L. Zhang et al., *The Standardized Extract of Ziziphus jujuba Fruit (Jujube) Regulates Pro-inflammatory Cytokine Expression in Cultured Murine Macrophages: Suppression of Lipopolysaccharide-stimulated NF-κB Activity*, Phytotherapy Research, 2014.
J. Agricultural and Food Chemistry study, *A standardized extract of the fruit of Ziziphus jujuba induces neuronal differentiation of cultured PC12 cells: a signaling mediated by protein kinase A*, 2014.
PubMed research, *A chemically standardized extract of Ziziphus jujuba fruit stimulates expressions of neurotrophic factors and anti-oxidant enzymes in cultured astrocytes*, 2014.
Nutragreenbio entry, *Ziziphus jujuba Seed Extract chemical constituents and proposed benefits*, recente documentazione commerciale.
Informazioni tecniche del produttore di estratto secco da semi titolato in jujubosidi, come riportato per “Giuggiolo Estratto Secco 60 tavolette”.
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
1. Tisana rilassante con semi di Ziziphus (Suan Zao Ren)
Composizione tipica:
Semi di Ziziphus zizyphus leggermente tostati: 5–10 g
Fiori di camomilla: 1–2 g
Melissa foglie: 1–2 g
Indicazioni d’uso:
Infusione di 10 minuti; utile per favorire rilassamento e qualità del sonno.
I semi possono essere lievemente schiacciati prima dell’infusione per migliorare l’estrazione dei composti attivi.
2. Decotto tradizionale con Ziziphus e Poria
Composizione tipica:
Semi di Ziziphus: 6–10 g
Poria cocos (fungo medicinale): 5–8 g
Radice di liquirizia: 1–2 g (come armonizzante della formula)
Indicazioni d’uso:
Decotto di 20 minuti.
Utilizzato nelle pratiche erboristiche orientali per sostenere il sonno fisiologico e la stabilità emotiva.
3. Infuso serale con Ziziphus e Passiflora
Composizione tipica:
Semi di Ziziphus: 5 g
Passiflora parte aerea: 1,5–2 g
Tiglio brattea e fiori: 1–1,5 g
Indicazioni d’uso:
Infusione di 8–10 minuti.
Formulazione delicata con attività ansiolitica naturale e supporto al riposo notturno.
4. Tisana antiossidante ai frutti di Ziziphus (giuggiolo)
Composizione tipica:
Frutti essiccati di Ziziphus: 8–12 g
Rosa canina (ricca di vitamina C): 2–3 g
Foglie di tè verde leggero: 0,5–1 g
Indicazioni d’uso:
Infusione di 10 minuti.
Utilizzata per proprietà antiossidanti e toniche.
5. Formula rilassante con Ziziphus, Valeriana e Escolzia (preparazione erboristica classica)
Composizione tipica:
Semi di Ziziphus: 5 g
Valeriana radice: 1–1,5 g
Escolzia sommità: 1–1,5 g
Indicazioni d’uso:
Infusione di 10–12 minuti.
Combinazione sinergica per favorire un sonno naturale senza eccessiva sedazione.
6. Decotto tonico-immunomodulante con frutti di Ziziphus e Astragalo
Composizione tipica:
Frutti di Ziziphus: 10 g
Astragalus membranaceus radice: 5–8 g
Indicazioni d’uso:
Decotto di 20–25 minuti.
Impiegato tradizionalmente per supporto immunitario e vitalità generale.
Considerazioni di sicurezza
I semi di Ziziphus sono generalmente ben tollerati nelle dosi indicate.
Le formulazioni possono essere assunte 1–2 volte al giorno, in genere la sera se destinate al riposo.
Evitare associazioni con sedativi farmacologici senza parere professionale.
In gravidanza e allattamento è prudente una valutazione personalizzata.
Bibliografia
Chen J. et al., *Phytochemical and pharmacological research of Ziziphus jujuba*, Journal of Ethnopharmacology.
Jia M. et al., *The phytochemistry and pharmacology of Ziziphus jujuba*, Phytotherapy Research.
Park H.J. et al., *Sedative and anxiolytic-like effects of Ziziphus jujuba seed extract*, Journal of Natural Medicines.
Gao Q. et al., *Bioactive polysaccharides from Ziziphus jujuba and their pharmacological activities*, International Journal of Biological Macromolecules.
Hong Y. et al., *Neuroprotective effects of jujubosides on hippocampal neurons*, Neuroscience Letters.
Preparazione tradizionale del vino/liqueur di giuggiolo
Ingredienti
Frutti freschi di Ziziphus zizyphus: 500 g
Alcol per liquori a 95°: 250 ml
Vino bianco secco di buona qualità: 500 ml
Zucchero: 150–200 g (o a piacere)
Scorza di limone non trattato: 1–2 strisce
Facoltativo: cannella o vaniglia per aromatizzare
Procedimento
Lavare e asciugare le giuggiole, quindi inciderle leggermente o schiacciarle per facilitare la cessione dei succhi.
Metterle in un recipiente ermetico con l’alcol, lo zucchero e la scorza di limone.
Lasciare macerare 10–15 giorni, agitando ogni 2–3 giorni.
Aggiungere il vino bianco, mescolare e lasciare riposare altri 5–7 giorni.
Filtrare con garza fine o filtro da liquori e imbottigliare.
Lasciare maturare almeno 30 giorni prima dell’uso per ottenere un gusto più armonico.
Uso tradizionale
Consumato in piccole quantità (10–20 ml) come digestivo dopo i pasti.
Utilizzato in alcune tradizioni locali come tonico leggero, grazie al contenuto naturale dei frutti in zuccheri, vitamina C, flavonoidi e composti aromatici.
Impiegato anche in cucina per aromatizzare dolci e frutta cotta.
Nota: Non ha valenza terapeutica in senso clinico, ma rientra nella tradizione erboristica e gastronomica.
Bibliografia
Chen J. et al., *Phytochemical and pharmacological research of Ziziphus jujuba*, Journal of Ethnopharmacology.
Jia M. et al., *The phytochemistry and pharmacology of Ziziphus jujuba*, Phytotherapy Research.
Faccioli C., *La tradizione del brodo di giuggiole e dei liquori a base di giuggiole*, Studi di cultura alimentare italiana.
Zhang Y. et al., *Chemical composition of jujube fruit and its traditional preparations*, Food Research International.
Li J. et al., *Traditional fermentation products of jujube in East Asia*, Journal of Food Science and Technology.
Consultare il proprio medico prima di assumere queste bevande ed evitarne l'uso in caso di divieto di assunzione di alcol
ANNOTAZIONI, RICERCHE E BIBLIOGRAFIA
La fioritura è abbondante e produce molto nettare anche in condizioni di siccità, rendendo la pianta particolarmente apprezzata dagli apicoltori.
Aspetto e colore
Colore ambra chiaro → ambra scuro, a seconda della zona di raccolta.
Trasparente da liquido fresco, con cristallizzazione lenta e fine.
In climi molto caldi il miele può restare liquido a lungo.
Aroma e profilo sensoriale
Profumo floreale, delicato, leggermente fruttato.
Gusto morbido, dolce e rotondo, con note che ricordano datteri, caramello leggero e frutta matura.
Retrogusto pulito e persistente, senza amarezze.
È un miele dal carattere gentile e ricco di sfumature.
1. Consumo fresco
I frutti maturi vengono mangiati tal quali.
La polpa è croccante nelle prime fasi di maturazione, poi diventa più morbida e mielosa.
Si consumano come spuntino, aggiunti a macedonie o accostati a formaggi freschi e yogurt.
2. Frutti essiccati
Le giuggiole essiccate hanno un gusto più intenso e una consistenza simile a un dattero.
Vengono usate in:
snack energetici
prodotti da forno
impasti dolci
mix di frutta secca
zuppe e tisane nella tradizione asiatica
L’essiccazione concentra zuccheri e aromi, rendendo i frutti particolarmente versatili.
3. Confetture e composte
La tradizione italiana include la preparazione di marmellate o composte di giuggiole, spesso con aggiunta di:
limone (per bilanciare il dolce)
spezie leggere (vaniglia, cannella)
La confettura è usata su pane, crostate, torte morbide, biscotti.
4. Mostarde, sciroppi e “brodo di giuggiole”
In alcune zone del Veneto ed Emilia, i frutti vengono:
cotti
concentrati
aromatizzati
per ottenere il celebre brodo di giuggiole, una preparazione sciropposa, densa e molto dolce.
Si utilizza:
come condimento per dolci
come topping su gelato e panna cotta
come ingrediente da pasticceria
in piccole quantità come bevanda dolce tradizionale
5. Uso in piatti salati
Sebbene meno comune in Europa, in cucina orientale le giuggiole trovano spazio anche nei piatti salati:
stufati con carne (pollo, manzo, anatra)
brodi tonici
riso aromatizzato
piatti agrodolci
La loro dolcezza naturale arricchisce salse e fondi di cottura.
6. Dolci e pasticceria
Frutti freschi o secchi possono essere usati in:
plumcake
biscotti rustici
pane dolce
ripieni per torte
dolci al cucchiaio
Sostituiscono datteri, uvetta o mele in molte ricette con ottimi risultati.
7. Bevande tradizionali
Oltre ai liquori, i frutti possono essere usati per:
infusi rinfrescanti (freschi o secchi)
decotti dolci
sciroppi da diluire
bevande fermentate leggere (in Asia)
8. Farina di giuggiola
In alcune tradizioni locali, i frutti essiccati vengono macinati fino a ottenere una farina dolce naturalmente, impiegata per:
biscotti
torte senza zucchero aggiunto
impasti energetici
È un ingrediente raro ma ricco di gusto.
Pianta originaria dell´Asia venne usata molto dal tempo dei Romani al XIX secolo per poi venire dimenticata. Più di 1200 anni fa, questa pianta fu introdotta in Cina dalla Persia. Dal punto di vista alimentare rappresenta un ottimo dessert di frutta mentre nella medicina tradizionale cinese il Giuggiolo (Da zao) è uno dei principali qi che tonifica il sangue, è calmante e neutralizza la tossicità delle droghe. Vi sono molte varietà di Giuggiolo che differiscono nella forma, nel colore e nella dimensione dei frutti. In India il frutto è più o meno globoso allo stato selvatico; quello coltivato ha forma ovoidale allungata. La polpa ha un piacevole gusto dolciastro, e, nel sud dell'India, viene estratto un olio dal nocciolo. Wallich descrive una varietà che produce un frutto di forma lunga dalle dimensioni di un uovo, e che è di eccellente qualità. Una varietà con un piccolo, acino acido è la grande favorita dai birmani. In Abissinia, i suoi frutti sono lavorati fino a produrre una sostanza secca, come il formaggio. A Mauritius sono descritte sei varietà: di queste quattro sono di piacevole degustazione.
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni)
Gao, Q.H., Wu, C.S., Wang, M. (2013). The jujube (Ziziphus jujuba Mill.) fruit: a review of current knowledge of fruit composition and health benefits. Journal of Agricultural and Food Chemistry, 61(14), 3351-3363.
Guo, S., Duan, J.A., Tang, Y., et al. (2010). Characterization of triterpenic acids in fruits of Ziziphus species by HPLC-ELSD-MS. Journal of Pharmaceutical and Biomedical Analysis, 51(4), 881-885.
Huang, X., Kojima-Yuasa, A., Xu, S., et al. (2011). Chemical constituents of Ziziphus jujuba Mill. and their pharmacological activities. Natural Product Communications, 6(7), 1025-1028.
Pawlowska, A.M., Camangi, F., Bader, A., Braca, A. (2009). Flavonoids of Zizyphus jujuba L. and Zizyphus spina-christi (L.) Willd (Rhamnaceae) fruits. Food Chemistry, 112(4), 858-862.
Li, J.W., Ding, S.D., Ding, X.L. (2007). Comparison of antioxidant capacities of extracts from five cultivars of Chinese jujube. Process Biochemistry, 42(1), 84-91.
Prova le ricerche di articoli scientifici su Ziziphus zizyphus (L.) H. Karst.