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rev. 22-07-2025 |
SOIA |
LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO
CLASSIFICAZIONE Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari) Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi) Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori) Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni) Sottoclasse: Rosidae Ordine: Fabales Famiglia: Fabaceae Sottofamiglia: Faboideae |
NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI |
espandi ⇩ riduci ⇧Soja, Soya, Soybean, Haba Soya, Sojabohne, Soya Bean, Fagiolo Di Soia, Fagiolo Della Cina, Chinese Soybean, Edamame (per I Baccelli Immaturi). |
SINONIMI DEL NOME BOTANICO |
espandi ⇩ riduci ⇧Soia Hispida Moench, Glycine Soja Hort., Glycine Soja (L.) Sieb. Et Zucc., Phaseolus Max L., Soja Max (L.) Piper, Glycine Soja (L.) Siebold & Zucc., Dolichos Soja L., Soja Hispida Moench, Glycine Hispida (Moench) Maxim., Phaseolus Hispida (Moench) Regel, Soja Viridis Savi, Glycine Viridis (Savi) Willd., Teramnus Edulis Siebold & Zucc. |
DESCRIZIONE BOTANICA
espandi ⇩ riduci ⇧PIANTA ERBACEA ANNUALE CON FUSTO ERETTO, RAMIFICATO E PUBESCENTE, ALTO FINO A 1 METRO. LE FOGLIE SONO ALTERNE, TRIFOGLIATE, CON LUNGHE STIPOLE ALLA BASE DEL PICCIOLO; LE FOGLIOLINE SONO OVATE O LANCEOLATE, DI COLORE VERDE E PUBESCENTI. I FIORI SONO PICCOLI, PAPILIONACEI, DI COLORE BIANCO, ROSA O VIOLETTO, RIUNITI IN BREVI RACEMI ASCELLARI. IL CALICE È TUBOLARE CON CINQUE DENTI. LA COROLLA HA UN VESSILLO LARGO, DUE ALI E UNA CARENA FORMATA DA DUE PETALI FUSI. GLI STAMI SONO DIECI, DIADELPHI (9 SALDATI PER I FILAMENTI E UNO LIBERO). L'OVARIO È SUPERO, UNILOCULARE, CON 2-5 OVULI, CHE MATURA IN UN LEGUME (BACCELLO) ALLUNGATO, PUBESCENTE, CONTENENTE 1-5 SEMI GLOBOSI O OVALI, DI COLORE VARIABILE DAL GIALLO AL VERDE, AL MARRONE O AL NERO, RICCHI DI PROTEINE E OLIO. |
COLORI OSSERVATI NEI FIORI |
________ BIANCO |
________ FUCHSIA-CHIARO |
FIORITURA O ANTESI LUGLIO AGOSTO PER 3-4 SETTIMANE, CON FIORI BIANCHI, ROSA O VIOLA IN RACEMI ASCELLARI |
HABITAT
espandi ⇩ riduci ⇧Coltivata in un'ampia varietà di climi temperati caldi, subtropicali e tropicali. Originaria dell'Asia orientale, in particolare della Cina, la soia è oggi coltivata su vasta scala in tutto il mondo, specialmente in Nord e Sud America, Asia e Africa. Predilige habitat di campi coltivati con suoli fertili, ben drenati, limosi o argillosi-limosi, con un pH compreso tra 6.0 e 7.0. Richiede una stagione di crescita calda con temperature ottimali tra i 20 e i 30°C e una buona disponibilità di acqua, soprattutto durante la fioritura e la formazione dei baccelli. La soia è una pianta eliofila che necessita di piena esposizione al sole per una fotosintesi efficiente e una buona produzione di semi. Sebbene sia adattabile a diverse condizioni di suolo, una buona struttura del terreno è fondamentale per lo sviluppo delle radici e l'assorbimento dei nutrienti. La soia è una leguminosa e ha la capacità di fissare l'azoto atmosferico grazie alla simbiosi con batteri del genere Bradyrhizobium presenti nel suolo, riducendo la necessità di fertilizzanti azotati. La sua coltivazione è diffusa nelle pianure e nelle aree collinari con un clima favorevole e una gestione agricola adeguata. |
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025 |
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PERIODO BALSAMICO LA RACCOLTA DEI SEMI (DROGA) AVVIENE IN AUTUNNO (SETTEMBRE-OTTOBRE) A MATURAZIONE COMPLETA, QUANDO I BACCELLI SONO SECCHI |
DROGA UTILIZZATA SEMI ESSICCATI (INTERI O TRASFORMATI IN FARINA/ESTRATTI), RICCHI DI ISOFLAVONI (GENISTEINA, DAIDZEINA), PROTEINE (40%) E LECITINA |
ODORI DELLA DROGA TERROSO E LEGNOSO, CON NOTE ERBACEE E LIEVEMENTE DOLCIASTRE NEI SEMI FRESCHI |
SAPORI DELLA DROGA NEUTRO-LEGGERMENTE DOLCE NEI SEMI COTTI; AMARO E ASTRINGENTE NEGLI ESTRATTI CONCENTRATI |
PRINCIPI ATTIVI
espandi ⇩ riduci ⇧1. Isoflavonoidi (fitoestrogeni) Genisteina Daidzeina Gliciteina Forme glicosilate (genistina, daidzina, glicitina) Forme agliconi 2. Saponine triterpenoidi Gruppo A (soyasaponina A1-A6) Gruppo B (soyasaponina Ba, Bb, Bc, Bd) Gruppo E (soyasaponina Be, alfag, betag) Gruppo DDMP (2,3-diidro-2,5-diidrossi-6-metil-4H-piran-4-one) 3. Fitosteroli beta-sitosterolo Stigmasterolo Campesterolo delta-5-avenasterolo 4. Proteine bioattive Inibitori della proteasi (Bowman-Birk e Kunitz) Lectine (agglutinina di soia) Lunasina (peptide bioattivo) beta-conglicinina e glicinina 5. Acidi fenolici Acido gallico Acido clorogenico Acido caffeico Acido ferulico Acido p-cumarico Acido sinapico 6. Tocoferoli (vitamina E) alfa-tocoferolo beta-tocoferolo gamma-tocoferolo delta-tocoferolo 7. Fosfolipidi Fosfatidilcolina Fosfatidiletanolammina Fosfatidilinositolo 8. Fitoalessine Glyceollina I, II, III Glycinol 9. Minerali essenziali Calcio Ferro Magnesio Zinco Selenio 10. Acidi grassi polinsaturi Acido linoleico (omega-6) Acido alfa-linolenico (omega-3) Acido oleico |
ESTRATTI E INTEGRATORI STANDARDIZZATI
espandi ⇩ riduci ⇧Soia Estratto standardizzato Titolato in isoflavoni e saponine Forma terapeutica corretta per l´uso come fitoestrogeno 50-100 mg al giorno Soia lecitina Utilizzabile come farmaco. integratore alimentare o cosmetico. |
PIANTE CHE POSSONO AUMENTARE L'EFFICACIA CON DIVERSI MECCANISMI D'AZIONE (SINERGIE)* |
CIMICIFUGA |
EQUISETO |
TRIFOGLIO DEI PRATI |
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva. Rivolgersi sempre al fitoterapeuta per gli abbinamenti. |
CONTROINDICAZIONI SONO POSSIBILI INTERFERENZE CON L'ASSE IPOTALAMO-IPOFISI-GONADI. IPERSENSIBILITÀ/ALLERGIA ALLA SOIA, GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, TUMORI ORMONO-DIPENDENTI, IPERPLASIA ENDOMETRIALE, IPOTIROIDISMO, PUBERTÀ PRECOCE |
AVVERTENZE MONITORARE L'ASSUNZIONE IN CASO DI TERAPIE ORMONALI O ANTICOAGULANTI, EVITARE DOSI ELEVATE DI ISOFLAVONI (>150 MG/DIE), PREFERIRE PRODOTTI FERMENTATI PER MIGLIORE DIGERIBILITÀ, VERIFICARE L'ORIGINE OGM-FREE, SOSPENDERE IN CASO DI GONFIORE ADDOMINALE O REAZIONI AVVERSE |
SOSTANZE DA EVITARE PER INTERAZIONI AVVERSE O INCOMPATIBILITÀ FARMACOLOGICHE |
ORMONI TIROIDEI |
PILLOLA ANTICONCEZIONALE |
TERAPIE ORMONALI |
Vedi sul web gli studi sulle proprietà antitumorali per Glycine max (L.) Merr. |
NOTE DI FITOTERAPIA
espandi ⇩ riduci ⇧Fitoestrogeni ed iperplasia dell'endometrio.(Prescrire International 2006; 15: 62-3) I fitoestrogeni sono estratti di piante medicinali capaci di interagire con i recettori per gli estrogeni (1). Quattro trial clinici randomizzati di breve durata (in linea di massima di scarsa qualità metodologica) hanno valutato gli effetti di alte dosi di fitoestrogeni della soia (50-100 mg/die di isoflavoni) verso placebo in donne in post-menopausa. Pur in presenza di risultati contrastanti, questi trial sembrano suggerire un leggero effetto preventivo sulle vampate di calore (al meglio, circa 2 episodi evitati a settimana). Poche sono però le conoscenze sui rischi connessi con l'uso prolungato di alte dosi di fitoestrogeni, soprattutto per quanto riguarda il rischio di tromboembolismo e di neoplasie a carico della mammella e dell'endometrio (effetti noti degli estrogeni). Un trial randomizzato in doppio-cieco, condotto in Italia, ha valutato l'impatto a lungo termine dei fitoestrogeni sull'endometrio (2). Questo è stato il primo trial volto a stabilire gli effetti a lungo termine dei fitoestrogeni. Sono state reclutate 376 donne in post-menopausa non isterectomizzate e randomizzate in un gruppo trattato con un prodotto a base di soia contenente 150 mg/die di isoflavone ed in un gruppo placebo. Le donne sono state sottoposte a biopsia dell'endometrio al momento dell'arruolamento, dopo 30 mesi e dopo 5 anni di trattamento. La biopsia dopo 5 anni è stata eseguita in 319 donne. È stata riscontrata iperplasia dell'endometrio nel 3.8% delle donne trattate con il prodotto a base di soia, ma in nessuna delle donne del gruppo placebo (p<0.05). Nessuna paziente ha sviluppato una neoplasia dell'endometrio. L'iperplasia dell'endometrio è di solito considerata una lesione precancerosa; l'iperplasia endometriale con atipia cellulare è associata ad un aumento del rischio di progressione ad adenocarcinoma (3). In confronto, studi epidemiologici suggeriscono che l'aumento del rischio di neoplasie endometriali è di circa 4 casi per 100 donne dopo 10 anni di terapia con estrogeni non combinati (4). In conclusione, il rapporto rischio/beneficio dei fitoestrogeni non è stato adeguatamente stabilito. Quindi, è necessario ponderare l'impatto sull'endometrio e sul possibile rischio (non conosciuto) di tromboembolismo e neoplasia al seno, a fronte di un modesto effetto preventivo sulle vampate di calore. Bibliografia -Prescrire Rédaction. Les phytoestrogènes chez les femmes ménopausées. Peu d'effects avérés pour un risque qui reste à évaluer. Rev Prescrire 2003 ; 23: 603-9. -Unfer V et al. Endometrial effects of long-term treatment with phytoestrogens: a randomized, double-blind, placebo-controlled study. Fertil Steril. 2004; 82:145-8. Letter and Authors response Fertil Steril. 2005; 83: 256-7. -Malignat neoplasms of the endometrium. In: Martindale. The Complete drug reference. 34th ed, The Paharmaceutical Press, London 2005: 516. -Prescrire Editorial Staff. Risk-benefit balance of post-menopausal hormone replacement therapy. Prescrire Int 2004; 13: 106-109. Vedi anche argomenti su A.I.R.C. https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/fitoestrogeni-cancro |
Sorveglianza alle reazioni avverse PIANTA SEGNALATA |
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB
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