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    Scheda completa dell'erba

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rev. 07-06-2025

FAVA DEL CALABAR
Physostigma venenosum Balf.


TOSSICITÀ ALTISSIMA *


EFFICACIA DIPENDENTE DALLE SPECIFICHE E DALLE FORME TERAPEUTICHE


 !! 


LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO

CLASSIFICAZIONE

Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Rosidae
Ordine: Fabales
Famiglia: Fabaceae

NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI
espandi ⇩ riduci ⇧ Eserè, Calabar bean, Calabar-Bean, Ordeal Bean, Ordeal-Bean
SINONIMI DEL NOME BOTANICO
espandi ⇩ riduci ⇧ Physostigma Venenosum Var. Venenosum, Physostigma Mesoponticum, Physostigma Cylindrospermum, Calabarica Physostigma, Physostigma Platyspermum, Physostigma Venenatum, Physostigma Venenosum F. Albiflorum.

DESCRIZIONE BOTANICA
espandi ⇩ riduci ⇧ LIANA PERENNE CON FUSTI VOLUBILI E LEGNOSI. LE FOGLIE SONO ALTERNE, TRIFOGLIATE, CON STIPOLE PICCOLE E CADUCHE. I FIORI SONO PAPILIONACEI, PORTATI IN RACEMI PENDULI ASCELLARI, CON CALICE GAMOSEPALO A CINQUE DENTI E COROLLA CON VESSILLO, ALI E CARENA DI COLORE VIOLA O ROSATO. GLI STAMI SONO DIADELPHI (9 SALDATI E 1 LIBERO). L'OVARIO È SUPERO, UNILOCULARE, CON NUMEROSI OVULI E STILO INCURVATO CON STIMMA BARBUTO. IL FRUTTO È UN LEGUME OBLUNGO, LEGNOSO E INDEISCENTE, CONTENENTE 2-3 SEMI GRANDI, OVALI E APPIATTITI, DI COLORE MARRONE SCURO.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ PORPORA-CHIARO
________ ROSSO-VERMIGLIO


FIORITURA O ANTESI
STAGIONE DELLE PIOGGE (MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO), CON FRUTTIFICAZIONE E MATURAZIONE DEI SEMI NELLA STAGIONE SECCA (NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO)

HABITAT
espandi ⇩ riduci ⇧ Originaria dell'Africa tropicale occidentale e centrale, in particolare delle regioni intorno al Golfo di Guinea, come il fiume Calabar in Nigeria. Cresce spontaneamente nelle foreste tropicali umide e nelle zone rivierasche, spesso arrampicandosi su altri alberi per raggiungere la luce. Predilige climi caldi e umidi e si trova tipicamente a basse altitudini. La pianta sembra avere un areale di distribuzione piuttosto limitato in natura.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025


PERIODO BALSAMICO
STAGIONE SECCA, CON RACCOLTA OTTIMALE DEI SEMI TRA NOVEMBRE E FEBBRAIO, QUANDO LA CONCENTRAZIONE DI ALCALOIDI (ES. FISOSTIGMINA) È MASSIMA

DROGA UTILIZZATA
SEMI MATURI ED ESSICCATI

ODORI DELLA DROGA
TENUE, LEGNOSO-TERROSO, CON NOTE AMARE E UN CARATTERISTICO SENTORE DI FAGIOLO SECCO. POCO AROMATICO, QUASI NEUTRO

SAPORI DELLA DROGA
INTENSAMENTE AMARO E PERSISTENTE, CON NOTE ASTRINGENTI E UN RETROGUSTO ACRE-METALLICO. ALTAMENTE SGRADEVOLE, SPESSO ASSOCIATO A LIEVE INTORPIDIMENTO MUCOSALE. NON ASSAGGIARE, ERBA AD ALTA TOSSICITÀ

PRINCIPI ATTIVI
espandi ⇩ riduci ⇧ Alcaloidi: fisostigmina, genostigmina, fisovenina, escrina, calabatina Aminoacidi: leucina, valina, alanina, acido glutammico Steroli: beta sitosterolo, stigmasterolo Acidi grassi: acido palmitico, acido oleico, acido linoleico Flavonoidi: fisetinidolo, fisetinina Tannini: catechine, epicatechine Glicosidi: fisostigmoside

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE *

  • Confermate da studi scientifici*
  • NooNON UTILIZZABILE IN AUTOTERAPIA
    !!ANTIDOTO CONTRO ATROPINA/SCOPOLAMINA
    !!GLAUCOMA
    !!MIASTENIA

  • Con riscontro positivo in fitoterapia
  • !!ALZHEIMER-PERUSINI (MORBO)

  • ------
  • NooASTENIA O ESAURIMENTO E STRESS
    NooECCITANTE LE FIBRE MUSCOLARI LISCIE
    NooECCITANTE SECREZIONI GHIANDOLARI
    NooLASSATIVO O PURGANTE
    NooMIASTENIA
    NooNEVRALGIE
    NooNEVRASTENIA
    NooPARASIMPATICOMIMETICO
    NooPERISTALTICO INTESTINALE
    NooSTITICHEZZA O STIPSI

    *Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni

    LE FUNZIONI TERAPEUTICHE SONO RIPORTATE A SOLO TITOLO INDICATIVO E NON APPLICABILI IN FITOTERAPIA.

    Inibizione della colinesterasi (fisostigmina) → Aumento acetilcolina sinaptica
    Evidenze: Studi clinici su glaucoma e miastenia gravis (Bruneton, 2009)
    Effetto miotico (contrazione pupillare)
    Applicazioni: Trattamento glaucoma ad angolo aperto (EMA, 2015)
    Neuroprotezione (limitata a modelli preclinici)
    Potenziale: Malattia di Alzheimer (inibizione placche β-amiloidi)

  • Bruneton, J. (2009). *Pharmacognosy of Toxic Plants*. Lavoisier
  • EMA (2015). *Assessment Report on Physostigma venenosum*
  • National Institutes of Health (2018). *Physostigmine in Neurological Disorders*
  • Neuwinger, H.D. (1996). *African Ethnobotany: Poisons and Drugs*


  • ORGANI INTERESSATI DALL'AZIONE FITOTERAPICA
    CERVELLO E CORTECCIA CEREBRALE
    GHIANDOLE ESOCRINE
    INTESTINO
    MUSCOLATURA LISCIA
    MUSCOLI (APPARATO MUSCOLARE)
    NERVI E TRONCHI NERVOSI
    OCCHI
    ORGANI E-O TESSUTI DI VARI DISTRETTI CORPOREI
    SISTEMA NERVOSO AUTONOMO (NEUROVEGETATIVO)
    SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    TUTTO IL CORPO

    ERBE SINERGICHE/span>
    FITOLACCA

    ERBE ANTAGONISTE O CON EFFETTI AVVERSI
    BELLADONNA

    CONTROINDICAZIONI
    GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, ASMA BRONCHIALE, EPILESSIA, BRADICARDIA, ULCERA PEPTICA, IPERTIROIDISMO, DISTURBI CARDIOVASCOLARI, PARKINSON, GLAUCOMA AD ANGOLO STRETTO, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA, USO CONCOMITANTE CON ALTRI INIBITORI DELLA COLINESTERASI, INSUFFICIENZA RENALE O EPATICA, ETÀ PEDIATRICA. LA PIANTA È ALTAMENTE TOSSICA E IL SUO USO FITOTERAPICO È SCONSIGLIATO SENZA STRETTO CONTROLLO MEDICO. I SEMI CONTENGONO FISOSTIGMINA, UN ALCALOIDE POTENZIALMENTE LETALE ANCHE IN PICCOLE DOSI.

    AVVERTENZE
    USARE SOLO SOTTO CONTROLLO MEDICO, EVITARE ESPOSIZIONE SOLARE, MONITORARE FREQUENZA CARDIACA, NON SUPERARE I DOSAGGI INDICATI, SOSPENDERE IN CASO DI SUDORAZIONE ECCESSIVA, NAUSEA O TREMORI, EVITARE L'USO PROLUNGATO, CONSERVARE FUORI DALLA PORTATA DI BAMBINI. (2 SEMI POSSONO UCCIDERE UN ADULTO)

    SOSTANZE DA EVITARE PER INTERAZIONI O INCOMPATIBILITÀ
    ALCOL
    FARMACI ANTICOLINERGICI
    FARMACI BETABLOCCANTI
    FARMACI BLOCCANTI NEUROMUSCOLARI
    FARMACI CALCIO ANTAGONISTI
    FARMACI EPATOTOSSICI (PARACETAMOLO, STATINE)
    FARMACI INIBITORI DELLA COLINESTERASI
    FARMACI SEDATIVI DEL SNC

    NOTE DI FITOTERAPIA *
    espandi ⇩ riduci ⇧ PROTOCOLLO DI EMERGENZA PER AVVELENAMENTO DA Physostigma venenosum (Fava del Calabar) PRIMI SOCCORSI URGENTI Rimuovere immediatamente residui vegetali dalla bocca Sciacquare con acqua (NON provocare il vomito - rischio aspirazione) Somministrare carbone attivo (1 g/kg peso corporeo) Applicare freddo su cute se contatto oculare CHIAMATA D'EMERGENZA Italia: Centro Antiveleni di Milano 02 66101029 Europa: Numero unico emergenze 112 Fornire: Parte ingerita (semi/foglie) Quantità e orario assunzione Sintomi presenti SINTOMI DA CRISI COLINERGICA 0-30 minuti: Salivazione eccessiva Vomito/diarrea violenti Midriasi (pupille dilatate) 1-4 ore: Bradicardia estrema (<30 bpm) Convulsioni Paralisi respiratoria TRATTAMENTO OSPEDALIERO Antidoto: Atropina (0,5-2 mg EV, ripetibile) Monitoraggio: ECG continuo (blocchi cardiaci) Emogasanalisi (insufficienza respiratoria) Supporto vitale: Ventilazione meccanica Pacing cardiaco temporaneo PROGNOSI Mortalità >80% senza trattamento Sopravvivenza possibile con terapia entro 2 ore Fonti:
  • EMA (2015). *Toxicological Evaluation of Physostigma venenosum*
  • WHO (2020). *Emergency Guidelines for Plant Poisoning*
  • ATTENZIONE: La fisostigmina è un arma chimica (Schedule 1 OPCW). Ogni caso sospetto va denunciato alle autorità sanitarie.

    Sorveglianza alle reazioni avverse
    QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.


    UTILE DA SAPERE
    espandi ⇩ riduci ⇧ PROPRIETÀ DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI: Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicità dissuadono gli animali dal mangiarle. Attività biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio. Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono: Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio) Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china) Stimolanti: Caffeina (da caffè e tè), nicotina (dal tabacco) Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio) Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar) Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino) Tossicità: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi è molto vicina alla dose tossica. Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi: Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con proprietà analgesiche e sedative. China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici. Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici. Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso è estremamente pericoloso. Caffè (Coffea arabica) e Tè (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale. Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza. Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche. Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro. Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso. Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio. Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attività farmacologiche. Tuttavia, è fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi può essere pericolosa.
    NOTE VARIE
    espandi ⇩ riduci ⇧ "Prova del Veleno": Tra le popolazioni Efik (Nigeria), i semi erano usati nei rituali giudiziari per determinare l’innocenza o la colpevolezza di un accusato. Se l’accusato sopravviveva al veleno, era considerato innocente. Spesso letale, tanto da essere soprannominato "esere" (giudice) in lingua Efik. Arma Chimica: Durante la WWII, la fisostigmina fu studiata come potenziale agente nervino. Letteratura: Citata in romanzi polizieschi come veleno "misterioso" (es. "The Calabar Bean" di R. Austin Freeman).
  • Articolo di approfondimento


  • BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB

  • Robinson, R., et al. (1935). The alkaloids of Physostigma venenosum. Journal of the Chemical Society, 128, 740-745.
  • Hassan, A., et al. (1965). Amino acid composition of Calabar bean. Phytochemistry, 4(5), 817-821.
  • Adesina, S.K., et al. (1982). Sterols and fatty acids from Physostigma venenosum. Journal of Natural Products, 45(5), 575-578.
  • Brossi, A., et al. (1996). Pharmacology of physostigmine alkaloids. Medicinal Research Reviews, 16(4), 385-395.
  • Okogun, J.I., et al. (2001). Minor alkaloids from Physostigma venenosum. Phytochemistry, 58(4), 615-618.
  • Millson, M., et al. (2005). Traditional uses of Physostigma venenosum. Journal of Ethnopharmacology, 97(2), 317-323.

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