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    Scheda completa dell'erba

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STAFISAGRIA
Delphinium Staphysagria L.

TOSSICITÀ: ALTA

LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO

CLASSIFICAZIONE

Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Magnoliidae
Ordine: Ranunculales
Famiglia: Ranunculaceae

NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI
.....espandi Erba Da Pidocchi, Pidocchiaria, Stavesacre, Lousewort, Läusekraut, Herbe Aux Poux, Hierba Piojera

SINONIMI DEL NOME BOTANICO
.....espandi Delphinium Consolida, Delphinium Staphysagria Var. Staphysagria, Delphinium Staphysagria Subsp. Staphysagria, Delphinium Staphysagria F. Staphysagria.

DESCRIZIONE BOTANICA
PIANTA ERBACEA ANNUALE O BIENNALE ALTA FINO A 1 METRO, CON FUSTO ERETTO, ROBUSTO, PUBESCENTE. LE FOGLIE SONO ALTERNE, PALMATOSETTE CON 3-5 LOBI PROFONDAMENTE INCISI, DI COLORE VERDE GRIGIASTRO E PUBESCENTI. I FIORI SONO ERMAFRODITI, ZIGOMORFI, DI COLORE BLU-VIOLACEO INTENSO, RIUNITI IN RACEMI DENSI E ALLUNGATI ALL'APICE DEL FUSTO. IL CALICE È COMPOSTO DA CINQUE SEPALI PETALOIDI, DI CUI IL SUPERIORE PROLUNGATO IN UNO SPERONE CILINDRICO E RICURVO. LA COROLLA È FORMATA DA QUATTRO PETALI INTERNI PICCOLI E SPESSO SCURI. GLI STAMI SONO NUMEROSI. L'OVARIO È SUPERO, UNILOCULARE CON 3 CARPELLI CHE MATURANO IN FOLLICOLI SECCHI CONTENENTI NUMEROSI SEMI NERI E ANGOLOSI. LA PIANTA È ALTAMENTE TOSSICA.

COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ AZZURRO
________ BIANCO
________ MARRONE
________ VIOLA
________ VIOLA-BRUNO


HABITAT
Predilige habitat aridi e sassosi, come pendii rocciosi calcarei, garighe, macchie basse, terreni incolti aridi e bordi stradali in regioni mediterranee. Cresce bene su suoli calcarei, secchi e ben drenati, spesso esposti al sole. È una specie xerofita adattata a climi caldi e secchi con estati aride e inverni miti. La sua distribuzione comprende il bacino del Mediterraneo, in particolare le regioni meridionali. In Italia è presente soprattutto nelle regioni centro-meridionali e insulari. La pianta è tossica e contiene alcaloidi velenosi. La sua capacità di crescere in ambienti aridi e su suoli poveri le permette di colonizzare habitat difficili per molte altre specie. La disseminazione avviene tramite i semi.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025


DROGA UTILIZZATA
SEMI

PRINCIPI ATTIVI
Alcaloidi diterpenici: delphinina, stafisagrina, delficina, delfisina, delfinoidina Glicosidi: stafisagroside, delphoside Acidi organici: acido citrico, acido malico Flavonoidi: quercetina, kaempferolo Steroli: beta-sitosterolo, campesterolo Oli fissi: acido linoleico, acido oleico, acido palmitico

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE

  • ------
  • +ANALGESICO O ANTALGICO
    +ANTIELMINTICO
    +PARASSITI DELLA PELLE (INSETTI - ACARI - SCABBIA)

    ORGANI INTERESSATI DALL'AZIONE FITOTERAPICA
    INTESTINO
    MUSCOLATURA LISCIA
    ORGANI E-O TESSUTI DI VARI DISTRETTI CORPOREI
    SISTEMA NERVOSO CENTRALE
    TESSUTO CUTANEO

    CONTROINDICAZIONI
    NESSUNA CONTROINDICAZIONE ALLE DOSI TERAPEUTICHE NORMALI ECCETTO IPERSENSIBILITA´ INDIVIDUALE.

    AVVERTENZE
    PROPRIETÀ E INDICAZIONI SONO RIPORTATE SOLO A TITOLO INFORMATIVO E STORITO . LA PIANTA È ALTAMENTE TOSSICA


    Sorveglianza alle reazioni avverse
    ESTRATTO VEGETALE NON AMMESSO NEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI


    UTILE DA SAPERE
    PROPRIETÀ DEGLI ALCALOIDI NELL .....espandi PROPRIETÀ DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI: Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicità dissuadono gli animali dal mangiarle. Attività biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio. Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono: Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio) Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china) Stimolanti: Caffeina (da caffè e tè), nicotina (dal tabacco) Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio) Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar) Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino) Tossicità: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi è molto vicina alla dose tossica. Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi: Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con proprietà analgesiche e sedative. China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici. Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici. Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso è estremamente pericoloso. Caffè (Coffea arabica) e Tè (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale. Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza. Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche. Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro. Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso. Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio. Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attività farmacologiche. Tuttavia, è fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi può essere pericolosa.



    BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB

  • Benn M.H. et al. (1966). Canadian Journal of Chemistry
  • Pelletier S.W. et al. (1981). Journal of Natural Products
  • Wink M. et al. (1998). Phytochemistry
  • Steyn P.S. et al. (1972). Journal of South African Chemistry

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    Hermann Adolph Köhler (1834-1879)

    Immagine creata con AI Google Gemini da erbeofficinali.org


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