Dioscorea Cliffortiana Lam., Dioscorea Glauca Muhl., Dioscorea Glauca Muhl. Ex Bartlett, Dioscorea Glauca Muhl. Ex L.C.Beck, Dioscorea Hexaphylla Raf., Dioscorea Hirticaulis Bartlett, Dioscorea Hirticaulus Bartlett, Dioscorea Lloydiana E.H.L.Krause, Dioscorea Longifolia Raf., Dioscorea Megaptera Raf., Dioscorea Paniculata Michx., Dioscorea Paniculata Var. Glabrifolia Bartlett, Dioscorea Pruinosa Kunth, Dioscorea Quaternata Walter, Dioscorea Quaternata Var. Glauca (Muhl. Ex L.C.Beck) Fernald, Dioscorea Quinata J.F.Gmelin, Dioscorea Quinata Walter, Dioscorea Repanda Raf., Dioscorea Sativa L., Dioscorea Villosa F. Glabrifolia (Bartlett) Fernald, Dioscorea Villosa F. Villosa, Dioscorea Villosa Subsp. Glabrifolia (Bartlett) W.Stone, Dioscorea Villosa Subsp. Glauca (Muhl. Ex L.C.Beck) R.Knuth, Dioscorea Villosa Subsp. Hirticaulis (Bartlett) R.Knuth, Dioscorea Villosa Subsp. Paniculata (Michx.) R.Knuth, Dioscorea Villosa Subsp. Quaternata (Walter) R.Knuth, Dioscorea Villosa Var. Glabra J.Lloyd, Dioscorea Villosa Var. Glabra J.Lloyd Ex A.Gray, Dioscorea Villosa Var. Glabrifolia (Bartlett) Fernald, Dioscorea Villosa Var. Glabrifolia (Bartlett) S.F.Blake, Dioscorea Villosa Var. Glabrifolia (Bartlett) W.Stone, Dioscorea Villosa Var. Hirticaulis (Bartlett) H.E.Ahles, Dioscorea Villosa Var. Laeviuscula Alph.Wood, Dioscorea Villosa Var. Vera Prain & Burkill, Dioscorea Villosa Var. Villosa, Dioscorea Waltheri Desf., Merione Villosa (L.) Salisb.
PIANTE ERBACEE PERENNI RAMPICANTI CON FUSTI SOTTILI E VOLUBILI CHE POSSONO RAGGIUNGERE DIVERSI METRI DI LUNGHEZZA E CHE EMERGONO DA UN RIZOMA ORIZZONTALE E TUBEROSO. LE FLE FOGLIE SONO ALTERNE, SEMPLICI, CORDATE O OVATE-CORDATE, CON 5-9 NERVATURE PRINCIPALI CHE SI IRRADIANO DALLA BASE DEL PICCIOLO. SONO PRESENTI PIANTE DIOICHE, CON FIORI MASCHILI E FEMMINILI PORTATI SU INDIVIDUI SEPARATI. I FIORI MASCHILI SONO PICCOLI, VERDASTRI O GIALLASTRI, RIUNITI IN PANNOCCHIE ASCELLARI PENDULE. I FIORI FEMMINILI SONO SOLITARI O IN SPIGHE PENDULE ALL'ASCELLA DELLE FOGLIE. IL FRUTTO È UNA CAPSULA ALATA TRILOBATA, CONTENENTE SEMI PIATTI E ALATI PER LA DISPERSIONE ANEMOCORA. IL RIZOMA È LA PARTE PRINCIPALE DELLA PIANTA, DI FORMA CILINDRICA O IRREGOLARE, E CONTIENE SAPONINE STEROIDEE.
MAGGIO, GIUGNO, LUGLIO, AGOSTO, PRIMAVERA, ESTATE
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ BIANCO-VERDASTRO
________ GIALLO-VERDASTRO
________ GIALLO-VERDE
________ GIALLOGNOLO
________ VERDASTRO
________ VERDE-CHIARO
Originarie del Nord America orientale e centrale. Prediligono habitat boschivi umidi, boschi di latifoglie, siepi, rive di fiumi e torrenti, e zone cespugliose con suoli ben drenati, da leggermente acidi a neutri, ricchi di humus e materia organica. Crescono spesso all'ombra parziale o in pieno sole, avvolgendosi alla vegetazione circostante per sostenersi. La loro distribuzione si estende dal Canada meridionale fino alla Florida e al Texas, con una maggiore concentrazione nelle regioni orientali degli Stati Uniti. Queste piante sono adattate a climi temperati con estati calde e umide e inverni freddi.
PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE Leggere attentamente tutte le sezioni della scheda prima di considerare le seguenti indicazioni valide per ogni utilizzo fitoterapico.
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
Bone K. The Essential Guide to Herbal Safety. Elsevier Health Sciences.
Gruenwald J, Brendler T, Jaenicke C. PDR for Herbal Medicines. Montvale, NJ: Thomson PDR.
Mills S, Bone K. Principles and Practice of Phytotherapy: Modern Herbal Medicine. Churchill Livingstone.
Blumenthal M, et al. Herbal Medicine: Expanded Commission E Monographs. Integrative Medicine Communications.
Wichtl M. Herbal Drugs and Phytopharmaceuticals. Medpharm Scientific Publishers.
Studi preclinici e alcune evidenze cliniche suggeriscono che Dioscorea villosa L. sspp possa ridurre l’infiammazione e il dolore, in particolare nei disturbi muscolo-scheletrici e articolari, grazie alla presenza di saponine steroidiche. Tradizionalmente la radice veniva utilizzata per dolori reumatici, artrite e dolori mestruali.
Le saponine e i composti fitoestrogenici presenti nella radice sembrano modulare le contrazioni uterine. Questo supporta l’uso tradizionale per alleviare crampi mestruali e dolori addominali legati al ciclo.
I principi attivi steroidei della pianta possono modulare recettori estrogenici, fornendo supporto in condizioni di carenza estrogenica lieve. Tradizionalmente è stata impiegata nelle sindromi premestruali, menopausali o per alleviare i sintomi di tensione mammaria, anche se la sua efficacia clinica resta moderata e variabile tra individui.
L’uso tradizionale include l’impiego della radice per coliche addominali o spasmi intestinali; studi recenti suggeriscono un effetto spasmolitico moderato sul tratto digestivo, sebbene le evidenze cliniche siano ancora limitate.
La radice può aumentare la diuresi in maniera modesta, con un effetto tradizionale utilizzato in fitoterapia per ridurre ritenzione idrica e gonfiori associati a disturbi reumatici o mestruali.
Alcune ricerche indicano la presenza di attività antiossidante delle saponine e dei composti fenolici, che può contribuire a protezione cellulare e riduzione dello stress ossidativo nei tessuti.
È stata pubblicata una ricerca sull'attività antiossidante della Dioscorea effettuata su un gruppo di volontari tra 60 e 80 anni per i quali l'obiettivo da raggiungere era quello di abbassare i livelli dei lipidi nel sangue aumentando i livelli sierici del DHEA. I risultati sono stati incoraggianti ed hanno confermato l'attività antiossidante infatti tre settimane di terapia hanno ridotto la perossidazione lipidica nel siero aumentando i livelli di HDL e diminuendo i trigliceridi e fosfolipidi.
CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, IPERSENSIBILITÀ NOTA ALLA DIOSCOREA VILLOSA O AD ALTRE DIOSCOREACEAE, DISTURBI EMORRAGICI, ASSUNZIONE CONCOMITANTE DI FARMACI ANTICOAGULANTI, DISTURBI ORMONALI ESTROGENO-DIPENDENTI, NON SOMMINISTRARE A BAMBINI
AVVERTENZE USARE SOLO SOTTO CONTROLLO MEDICO IN CASO DI TERAPIA ANTICOAGULANTE O ESTROGENICA, EVITARE SOVRADOSAGGI PROLUNGATI, PUÒ CAUSARE DISTURBI GASTROINTESTINALI COME NAUSEA O DIARREA, SOSPENDERE IN CASO DI REAZIONI ALLERGICHE, NON USARE COME SOSTITUTO DI TERAPIE MEDICHE CONVENZIONALI, CONSERVARE IN LUOGO FRESCO E ASCIUTTO, EVITARE AUTOMEDICAZIONE IN GRAVIDANZA O ALLATTAMENTO, INFORMARE IL MEDICO IN CASO DI PATOLOGIE CRONICHE O USO DI FARMACI CONCOMITANTI.
SEMBRA CHE UN RECENTE STUDIO ABBIA CONFERMATO LA POSSIBILITÀ CHE DIOSCOREA VILLOSA POSSA CAUSARE QUALCHE DANNO AI RENI.
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
ASPIRINA
EPARINA
FARMACI ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI
FARMACI ANTICOAGULANTI (POTENZIAMENTO)
FARMACI CONTRACCETTIVI ORALI
FARMACI DIURETICI DI SINTESI
FARMACI ESTROGENICI ED ESTROPROGESTINICI
FARMACI IPOGLICEMIZZANTI (POTENZIAMENTO)
TERAPIE ORMONALI
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
1. Radice secca per decotto (uso tradizionale)
Forma: radice essiccata tagliata.
Posologia indicativa: 4–10 g al giorno in decotto, suddivisi in 1–2 assunzioni.
Nota: la radice va bollita per estrarre i costituenti meno solubili; uso preferibile per impieghi antispastici locali o digestivi.
2. Polvere di radice / capsule di radice micronizzata
Forma: radice essiccata macinata in capsula.
Posologia indicativa: 500–1.500 mg per dose, 1–3 volte al giorno a seconda della concentrazione e della sensibilità individuale.
Uso tipico: comoda per uso quotidiano e per cicli più lunghi.
3. Estratto secco standardizzato (capsule / compresse)
Forma: estratto secco titolato (saponine steroidee o contenuto dichiarato).
Posologia indicativa: 200–400 mg per dose, 1–2 volte al giorno (seguire etichetta del prodotto).
Vantaggio: maggiore riproducibilità e praticità rispetto alla droga sfusa.
4. Tintura (estratto fluido idroalcolico, es. 1:5)
Forma: estratto liquido in alcool (es. 30–50% vol.).
Posologia indicativa: 20–40 gocce (≈1–2 ml) 1–3 volte al giorno diluite in poca acqua.
Uso tipico: azione rapida e dosaggi facilmente modulabili.
5. Glicerato / estratto glicerinato (senza alcool)
Forma: estratto in glicerina, alternativa per chi evita alcool.
Posologia indicativa: 20–40 gocce 1–3 volte al giorno, come per la tintura.
6. Estratti liquidi standardizzati (fluid extracts)
Forma: estratti con rapporto droga/estratto noto e indicazione di concentrazione.
Posologia indicativa: seguire le indicazioni del produttore, tipicamente 1–5 ml 1–3 volte/die.
7. Estratti per uso topico (creme, gel, unguenti)
Forma: estratto lipofilo o idroalcolico incorporato in base cosmetica/fitoterapica.
Concentrazione indicativa: 1–5% estratto standardizzato per prodotto finito; applicare localmente 1–2 volte al giorno.
Uso tipico: impacchi o formulazioni per dolori muscolo-scheletrici locali (uso esterno).
8. Formulazioni combinate / integratori multi-ingrediente
Forma: capsule o compresse che associano Dioscorea a piante sinergiche (es. Vitex, Cimicifuga, Boswellia, Curcuma).
Posologia indicativa: seguire l’etichetta del prodotto; tipicamente 1–2 capsule al giorno.
Nota: le combinazioni seguono logiche tradizionali o sinergiche; controllare sempre possibili controindicazioni delle singole componenti.
Indicazioni pratiche e sicurezza (essenziali)
Le dosi sopra sono orientative: seguire sempre l’etichetta del prodotto o il parere di un professionista.
Controindicazioni: evitare in gravidanza e allattamento salvo diverso parere medico; cautela in persone con tumori o patologie ormono-dipendenti.
Interazioni: attenzione con terapie ormonali, contraccettivi orali, anticoagulanti, ipoglicemizzanti e diuretici; consultare il medico in caso di terapie concomitanti.
Durata d’uso: per uso sintomatico preferire cicli brevi o cicli con pause; per impieghi prolungati richiedere supervisione.
Qualità: prediligere prodotti standardizzati e da fornitori affidabili; preferire indicazioni di titolazione se disponibili.
Bibliografia
Bone K., Mills S. Principles and Practice of Phytotherapy: Modern Herbal Medicine.
Blumenthal M., et al. Herbal Medicine: Expanded Commission E Monographs.
WHO Monographs on Selected Medicinal Plants.
Wichtl M. Herbal Drugs and Phytopharmaceuticals.
Compendi e manuali di fitoterapia clinica e farmacognosia.
(Basate su evidenze scientifiche e sicurezza d'uso)
1) Decotto antispasmodico (dolori mestruali, crampi)
Ingredienti: Dioscorea villosa (radice) 6–10 g (droghe secche), Camomilla (Matricaria chamomilla) 2–4 g, Viburnum opulus (cramp bark) 3–5 g o Valeriana 1–2 g se crampi molto dolorosi.
Preparazione: mettere le droghe in 300–500 ml d’acqua fredda, portare ad ebollizione, ridurre e sobbollire 10–15 minuti; filtrare.
Posologia: 1 tazza (150–200 ml) 1–2 volte al giorno durante i giorni con sintomi; valutare ciclo di 1–2 cicli mestruali e poi rivalutare.
Indicazione: utile come supporto antispasmodico e lenitivo; usare con cautela se si prendono farmaci o in caso di sospetto di endometriosi o condizioni estrogeno-dipendenti.
2) Tisane calmanti e antinfiammatorie (sostegno doloroso e digestivo)
Ingredienti: Dioscorea 4–6 g + Melissa officinalis 2 g + Finocchio frutti 2 g + Camomilla 2 g.
Preparazione: decotto breve per Dioscorea (come sopra), quindi unire Melissa/finocchio/camomilla in infusion e lasciare 7–10 minuti; filtrare e bere tiepido.
Posologia: 1–3 tazze al giorno.
Indicazione: sollievo dolce da crampi, favorisce rilassamento e digestione.
3) Formulazione sinergica per menopausa/instabilità ormonale (uso prudente)
Ingredienti (esempio di formulazione erboristica): Dioscorea 6–8 g + Cimicifuga racemosa (black cohosh) 1–2 g o Vitex agnus-castus 1–2 g (scegliere in base al quadro clinico) + Trifoglio rosso 2 g.
Preparazione: preferibile estratto liquido standardizzato o decotto leggero; le radici in decotto, le foglie/fiori in infuso.
Posologia indicativa: se si usa tintura, 20–30 gocce 1–3 volte al giorno; se si usa decotto, 1 tazza al giorno.
Indicazione: supporto nei sintomi da instabilità ormonale (vampate, tensione mammaria) in persone selezionate; non usare senza controllo in caso di tumori ormono-dipendenti o terapie ormonali.
4) Tintura concentrata antispasmodica / disco-relax
Preparazione pratica: tintura madre 1:5 in 40% vol. (o glicerato 1:5).
Posologia: 20–30 gocce, 1–3 volte al giorno in poca acqua; aumentare solo sotto consiglio professionale.
Indicazione: comoda per interventi rapidi sui crampi e per chi necessita di dosaggi ripetuti.
5) Integratore combinato per dolori articolari e tono muscolare
Ingredienti tipici in capsula: Dioscorea (estratto secco) + Boswellia serrata (estratto) + Curcuma (estratto titolato) + Arnica (uso topico) o Salix alba (uso mirato).
Posologia: seguire etichetta del prodotto; tipica 1 capsule 1–2 volte al giorno per estratti titolati.
Indicazione: supporto sistemico antinfiammatorio e antalgico in sindromi dolorose croniche/moderate (sempre valutare controindicazioni).
6) Applicazione esterna / impacchi per dolori localizzati
Preparazione semplice: infuso concentrato di Dioscorea (decotto 50 g/L) raffreddato → imbevete panno e applicare a zona dolorante come impacco caldo o tiepido per 10–20 minuti.
Indicazione: uso tradizionale per lenire dolori muscolo-scheletrici localizzati; non applicare su ferite o pelle lesa.
7) Protocollo breve per coliche intestinali o crampi addominali
Ingredienti: Dioscorea 4–6 g + Zenzero 1–2 g + Finocchio 2 g.
Preparazione: decotto breve e filtro.
Posologia: 1 tazza 1–2 volte al giorno durante il sintomo.
Nota: se il dolore è acuto o associato ad altri sintomi, consultare subito il medico.
Consigli pratici e cautela
Durata d’uso: per uso sintomatico preferire cicli brevi (alcune settimane) con rivalutazione. Per uso cronico, supervisionare da professionista.
Gravidanza/allattamento: controindicato salvo diversa indicazione professionale.
Interazioni: attenzione con terapie ormonali, contraccettivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti e diuretici. Consultare medico in caso di terapie concomitanti.
Test di tolleranza: iniziare con dose minima per valutare tolleranza individuale.
Fonti e qualità: preferire prodotti certificati e preparazioni standardizzate quando disponibili.
Bibliografia
Bone K., Mills S. Principles and Practice of Phytotherapy: Modern Herbal Medicine.
Blumenthal M. et al. Herbal Medicine: Expanded Commission E Monographs.
WHO Monographs on Selected Medicinal Plants.
European Scientific Cooperative on Phytotherapy (monografie e compendi erboristici).
Manuali clinici di fitoterapia e farmacognosia (testi universitari e compendi).
PIANTE PER LE DISFUNZIONI SESSUALI
Ma cos'è un afrodisiaco?...
A questa domanda, secondo una ricerca condotta in Francia nel 1990, la maggior parte degli uomini ha risposto che le sostanze afrodisiache servono ad aumentare la perfomance sessuale, mentre per la maggior parte delle donne servono ad aumentare il desiderio. Qualcuno infine pensa che aumentino il piacere. Anche se differenti, ciò che accomuna queste risposte è la ricerca del plus jouir. La pianta ideale per il suo potere afrodisiaco sarebbe quindi quella in grado di favorire il ciclo dell'amore: desiderio, seduzione e realizzazione del piacere. Il desiderio, ad esempio, è risvegliato in noi attraverso i sensi, e l'olfatto indubbiamente gioca un ruolo molto importante. Molte sostanze, da sempre considerate come afrodisiache, lo sono innanzitutto per il loro odore: pepe, tabacco, vaniglia, ylang-ylang, zenzero, zafferano, vetiver, cannella, geranio.
Fra le piante che sono considerate afrodisiache per eccellenza meritano di essere segnalate: Eleuterococco, Damiana, Ginseng, Catuaba, Suma, Epimedium, Salvia, Rosmarino, Santoreggia, Menta, Guaranà, Zenzero, ecc.
Per l'azione antiastenica, infine, si ricordano: alghe (Fucus, Laminarie), bevande eccitanti (Caffè, Tè, Mate), bevande toniche come la Rosa cherokee, cereali, frutta fresca, frutta secca, verdure (Carota, Cicoria, Crescione, Spinaci) ecc. La fitoterapia pertanto, anche se non in chiave miracolistica, può offrire un valido ausilio, con un miglioramento notevole dei sintomi, soprattutto se inserita in una strategia di trattamento più generale. Le piante da sole infatti non sono in grado di migliorare la sessualità di una coppia che ha occultato la propria seduzione o che, comunque, non riesce più a comunicare: per entrare nel ciclo del piacere, infatti, bisogna poter comunicare".
Ma ora classifichiamo le piante afrodisiache in:
a) afrodisiaci spinali sacrali, quando stimolano il centro parasimpatico sacrale che controlla il meccanismo dell'erezione (Damiana, Ginseng, Yohimbehe, Noce vomica);
b) afrodisiaci riflessogeni genito-urinari, quando agiscono con azione irritante delle vie urinarie e genitali che, per riflesso, esercitano una esaltazione del centro dell'erezione (Echinacea);
c) afrodisiaci encefalici o psicogeni, quando agiscono sui centri nervosi encafalici provocando lo stimolo dell'appetito sessuale (gli eccitanti del sistema nervoso centrale).
Gli anafrodisiaci che, invece, calmano un appetito sessuale troppo intenso ed eccessivo, sintomo anch'esso di squilibrio della sfera sessuale, sono: Salice bianco, Ninfea, Luppolo e Lattuga virosa.
[Tratto da:
[Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"]
[A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"]
[Marzio Pedretti "L'erborista moderno"]
Conosciuta come “igname selvatico” o “wild yam”, è originaria del Nord America, in particolare delle regioni orientali degli Stati Uniti.
Il nome Dioscorea deriva dal medico e botanico greco Dioscoride, che descrisse piante medicinali nell'antichità.
native americane come tonico femminile per alleviare crampi mestruali e sintomi della menopausa.
è stata storicamente impiegata per produrre composti steroidei naturali, precursori per la sintesi di farmaci ormonali moderni.
La Dioscorea è stata proposta come fonte naturale di ormoni steroidei e del DHEA -ormone della gioventù- che tende a diminuire con l'avanzare dell'età e del quale si presuma svolga un ruolo primario nel mantenere la vitalità organica e biologica dell'uomo.
Viene utilizzata come alimento perché alcune parti contengono composti amari e potenzialmente tossici se ingeriti crudi.
Oggi è largamente studiata in fitoterapia e integratori, specialmente per disturbi ginecologici e muscolo-scheletrici, ma resta poco nota come pianta mellifera o culinaria.
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni)
Araújo, E.F., et al. (2015). Dioscorea villosa (wild yam): A review of its chemical composition and biological effects. Phytochemistry Reviews, 14(5), 831-844.
Hahn, D.R., et al. (2017). Steroidal saponins from Dioscorea species and their biological activities. Natural Product Reports, 34(12), 1486-1502.
McAnuff, M.A., et al. (2005). Hypoglycemic effects of steroidal sapogenins isolated from Jamaican bitter yam (Dioscorea polygonoides). Life Sciences, 77(6), 679-693.
Tinto, W.F., et al. (2007). Dioscorea villosa L.: Traditional uses, phytochemistry and pharmacology. Phytotherapy Research, 21(3), 211-215.
Zhao, W., et al. (2018). Dioscorea species: Comprehensive review of their traditional uses, phytochemistry and pharmacological activities. Journal of Ethnopharmacology, 213, 270-289.
Prova le ricerche di articoli scientifici su Dioscorea villosa L. sspp