Belharnosia Canadensis (L.) Nieuwl., Belharnosia Mesochora (Greene) Lunell, Sanguinaria Acaulis Moench, Sanguinaria Australis Greene, Sanguinaria Canadensis F. Canadensis, Sanguinaria Canadensis F. Multiplex (E.H.Wilson) Weath., Sanguinaria Canadensis Var. Australis Fedde, 1909, Sanguinaria Canadensis Var. Canadensis, Sanguinaria Canadensis Var. Dilleniana Fedde, 1909, Sanguinaria Canadensis Var. Mesochora Fedde, 1909, Sanguinaria Canadensis Var. Multiplex E.H.Wilson, Sanguinaria Canadensis Var. Rotundifolia (Greene) Fedde, Sanguinaria Dilleniana Greene, Sanguinaria Grandiflora M.Roscoe, Sanguinaria Major Dill., Sanguinaria Mesochora Greene, Sanguinaria Rotundifolia Greene, Sanguinaria Stenopetala Steud., Sanguinaria Vernalis Salisb., Sanguinaria Virginiana Gaertn.
PIANTA ERBACEA PERENNE CON UN RIZOMA ORIZZONTALE SUCCOSO DI COLORE ARANCIO-ROSSO CHE SE DANNEGGIATO SECERNE UN LATTICE DELLO STESSO COLORE. OGNI FUSTO FIORIFERO È SOLITARIO E PORTA UN'UNICA FOGLIA BASALE RENIFORME O LOBATA, AVVOLTA ATTORNO AL FUSTO IN FASE INIZIALE. IL FIORE È SOLITARIO, BIANCO, CON 8-12 PETALI CADUCHI, DUE SEPALI CHE CADONO PRECOCEMENTE, NUMEROSI STAMI GIALLI E UN OVARIO SUPERO UNILOCULARE CHE MATURA IN UNA CAPSULA ALLUNGATA DEISCENTE PER DUE VALVE, CONTENENTE NUMEROSI SEMI CON UN ELAIOSOMA PER LA DISPERSIONE DA PARTE DELLE FORMICHE. LA FIORITURA AVVIENE IN PRIMAVERA ED È DI BREVE DURATA.
MARZO APRILE MAGGIO (PRIMAVERA)
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ BIANCO
________ GIALLO-ARANCIO
________ GIALLO-CHIARO
Predilige habitat boschivi umidi e ricchi di humus, in particolare foreste di latifoglie decidue, boschi ripariali, versanti ombrosi e valli umide. Cresce bene su suoli ben drenati ma umidi, da neutri a leggermente acidi, ricchi di materia organica. È una specie tipica del sottobosco delle foreste mature del Nord America orientale. La sanguinaria fiorisce in primavera prima che le foglie degli alberi si sviluppino completamente, sfruttando la luce solare che filtra attraverso il baldacchino ancora spoglio. Con l'aumentare dell'ombra estiva, le foglie si espandono e la pianta entra in una fase di dormienza estiva dopo la maturazione dei semi. La sua presenza è spesso indicativa di ecosistemi forestali ben conservati con uno strato di lettiera fogliare ricco e umido. Si propaga sia per seme che per divisione dei rizomi sotterranei, formando spesso colonie nel tempo.
RIZOMA (FUSTO SOTTERRANEO) E LE RADICI ESSICCATE E, TALVOLTA, LA DROGA FRESCA
LEGGERMENTE TERROSO, CARATTERISTICO, ACRE CON NOTE AMARE E PUNGENTI
INTENSO, AMARO E PERSISTENTE, CHE PROVOCA UNA FORTE SENSAZIONE DI BRUCIORE E IRRITAZIONE IN BOCCA E GOLA (DOVUTO AGLI ALCALOIDI)
1. Alcaloidi benzofenantridinici (principali composti attivi)
Sanguinarina (1–2% nel rizoma) – Il più abbondante e biologicamente attivo.
Cheleritrina – Simile alla sanguinarina, con attività antimicrobica.
Chelidonina – Presente in minori quantità , con effetti antispasmodici.
Allocriptopina e Protopina – Alcaloidi minori con attività neuroattiva.
2. Altri composti bioattivi
Flavonoidi (es. quercetina, kaempferolo) – Attività antiossidante.
Acidi organici (es. acido citrico, malico).
Resine e tannini – Contribuiscono all’effetto astringente.
PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE Leggere attentamente tutte le sezioni della scheda prima di considerare le seguenti indicazioni valide per ogni utilizzo fitoterapico.
*Note e Bibliografia relativa a proprietà e indicazioni
Campanini, Enrica. Dizionario di fitoterapia e piante medicinali. Tecniche Nuove.
Wichtl, Max. Herbal Drugs and Phytopharmaceuticals. Medpharm GmbH Scientific Publishers.
ESCOP (European Scientific Cooperative on Phytotherapy). Monografie scientifiche sui medicinali a base di erbe.
Revisioni sistematiche e studi in vitro sull'attività antimicrobica e antiplacca della sanguinarina in campo odontoiatrico.
Rapporti tossicologici e clinici sui pericoli dell'uso sistemico e caustico della Sanguinaria.
Avvertenza: La Sanguinaria è una pianta potenzialmente tossica a causa del suo contenuto in alcaloidi isochinolinici (sanguinarina, cheliritrina). Il suo uso interno non è raccomandato a causa della stretta finestra terapeutica e del rischio di effetti avversi gravi. Le evidenze scientifiche si concentrano principalmente su studi in vitro e sull'uso topico controllato.
L'estratto e il suo alcaloide principale, la sanguinarina, hanno dimostrato una significativa efficacia in vitro e clinica contro un'ampia gamma di batteri orali e funghi, inibendo la formazione della placca batterica.
La sanguinarina inibisce la cascata infiammatoria mediata dall'NF-κB e la produzione di ossido nitrico.
Studi preclinici su linee cellulari hanno dimostrato che la sanguinarina può indurre apoptosi (morte cellulare programmata) e inibire la proliferazione in vari tipi di cellule tumorali.
La sanguinarina manifesta proprietà citotossiche e caustiche (distruttive del tessuto superficiale) ad alte concentrazioni, inducendo necrosi delle cellule tumorali e non.
Uso esterno tradizionale per l'applicazione su escrescenze cutanee (verruche, polipi) e, storicamente, nelle preparazioni note come black salve per trattare i tumori della pelle (uso oggi considerato pericoloso e sconsigliato).
Indicazione Supportata: Nessuna indicazione terapeutica supportata per l'uso caustico per i rischi associati. L'uso deve essere limitato all'ambito odontoiatrico e sotto stretta supervisione.
L'unica proprietà fitoterapica validata e sicura della Sanguinaria è l'attività antimicrobica e antinfiammatoria per uso topico nel cavo orale. Tutti gli usi tradizionali per via sistemica sono da considerarsi obsoleti e pericolosi.
La sanguinaria è (era) usata talvolta nei dentifrici e colluttori come antiplacca batterica.
SORVEGLIANZA ALLE REAZIONI AVVERSE
QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.
CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO, INSUFFICIENZA RENALE/EPATICA GRAVE, IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA, PATOLOGIE ORMONO-DIPENDENTI (ES. CANCRO AL SENO O PROSTATA), USO CONCOMITANTE CON FARMACI ANTICOAGULANTI O IMMUNOSOPPRESSORI, CONSUMO DI PARTI CRUDE (RIZOMA, SEMI) PER RISCHIO DI TOSSICITÀ ACUTA, ETÀ PEDIATRICA, ULCERA GASTRICA O DISTURBI GASTROINTESTINALI SEVERI
AVVERTENZE LIMITARE L'USO A MASSIMO 6 SETTIMANE CONSECUTIVE PER EVITARE EFFETTI CUMULATIVI, EVITARE DOSAGGI ELEVATI (RISCHIO DI NECROSI TISSUTALE), DILUIRE GLI ESTRATTI PER USO TOPICO (IRRITAZIONE CUTANEA), EVITARE CONTATTO CON OCCHI/MUCOSE, TEST CUTANEO PRELIMINARE 48H PRIMA DELL'APPLICAZIONE, MONITORARE GLICEMIA IN DIABETICI (POSSIBILE INTERAZIONE CON IPOGLICEMIZZANTI), NON INGERIRE PREPARATI NON STANDARDIZZATI (ES. PASTE CRUDE), CAUTELA IN TERAPIE ORMONALI (MODULAZIONE ENDOCRINA), SOSPENDERE IN CASO DI NAUSEA/VOMITO PERSISTENTI.
AD ALTE DOSI, PUÃ’ CAUSARE NECROSI TISSUTALE
(Farmaci o sostanze da evitare per interazioni avverse o incompatibilità farmacologiche)
ALCOL E PREPARAZIONI ALCOLICHE AD ALTA GRADAZIONE
CARDIOTOSSICI
EPATOTOSSICI
IPOGLICEMIZZANTI (POTENZIAMENTO)
(Erbe che possono aumentare l'efficacia fitoterapica)
* Si tenga presente che talvolta la stessa erba indicata come sinergica o antagonista, potrebbe assumere entrambi i ruoli in funzione della dose utilizzata e/o della forma estrattiva o di trattamento come per es. nel Tè (verde o nero).
Consultare sempre un fitoterapeuta per personalizzare le combinazioni in base al quadro clinico individuale.
(Erbe che possono diminuire l'effetto fitoterapico o causare interazioni avverse)
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni)
Hussain, M. S., et al. (2018). "Phytochemical and pharmacological profile of Sanguinaria canadensis L." Journal of Medicinal Plants Studies, 6(2), 1-6.
Lenfeld, J., et al. (1981). "Anti-inflammatory activity of quaternary benzophenanthridine alkaloids from Chelidonium majus." Planta Medica, 43(2), 161-165.
Godowski, K. C. (1989). "Antimicrobial action of sanguinarine." Journal of Clinical Dentistry, 1(4), 96-101.
Adhami, V. M., et al. (2004). "Sanguinarine causes cell cycle blockade and apoptosis of human prostate carcinoma cells." Oncogene, 23(15), 3164-3176.
Kovacs, E., et al. (2008). "Cytotoxic effects of Sanguinaria canadensis L. alkaloids." Toxicology in Vitro, 22(4), 916-922.
Damm, D. D., et al. (1999). "Leukoplakia of the maxillary vestibule—an association with Viadent?" Oral Surgery, Oral Medicine, Oral Pathology, 87(1), 61-66.
PubMed (Sanguinaria canadensis alkaloids, sanguinarine mechanism of action)
ESCOP Monographs (uso tradizionale e sicurezza)
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