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    Scheda completa dell'erba

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FAVA DI ST. IGNAZIO
Strychnos Ignatii Bergius

TOSSICITÀ: VELENOSA O LETALE

LEGGERE LA SCHEDA IN TUTTE LE SUE SEZIONI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI D'USO

CLASSIFICAZIONE

Dominio: Eukaryota (Con cellule dotate di nucleo)
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Angiospermae o Magnoliophyta (Piante con fiori)
Sottodivisione: ---
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Asteridae
Ordine: Gentianales
Famiglia: Loganiaceae
Tribù: Strychneae

NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI
.....espandi Ignazia amara, Iagasur, Noce pepita, Fava indica, Fava febbrifuga, Jesuit´s bean, Liu song kouo

SINONIMI DEL NOME BOTANICO
.....espandi Strychnos Multiflora Bent., Ignatia Amara L.f., Ignatiana Philippinica Lour., Strychnos Hainanensis Merr. & Chun, Strychnos Ovalifolia Wall. Ex G. Don, Strychnos 1 Philippensis Blanco, Strychnos Tieute Lesch.  

DESCRIZIONE BOTANICA
ALBERO O ARBUSTO RAMPICANTE SEMPREVERDE CON RAMI LISCI E LUCIDI. LE FOGLIE SONO OPPOSTE, GRANDI, OVATE O ELLITTICHE, CON APICE ACUTO E BASE ARROTONDATA, GLABRE E CORIACEE, CON TRE NERVATURE PRINCIPALI EVIDENTI. I FIORI SONO PICCOLI, PROFUMATI, DI COLORE BIANCO O VERDASTRO, RIUNITI IN CIME ASCELLARI. LA COROLLA È TUBOLARE CON CINQUE LOBI REVOLUTI. GLI STAMI SONO CINQUE, INSERITI NEL TUBO COROLLINO. L'OVARIO È SUPERO, BILOCULARE, CONTENENTE NUMEROSI OVULI. IL FRUTTO È UNA BACCA GLOBOSA DI COLORE GIALLO-ARANCIO A MATURAZIONE, CONTENENTE NUMEROSI SEMI DISCOIDALI APPIATTITI, DI COLORE GRIGIO-BIANCASTRO, MOLTO DURI E TOSSICI (FAVE DI SANT'IGNAZIO).

COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ BIANCO
________ BIANCO-VERDASTRO
________ ROSA
________ ROSSICCIO


HABITAT
Originaria delle Filippine e di alcune parti dell'Indonesia (isole Molucche). Predilige foreste pluviali tropicali umide e calde, crescendo spesso in aree costiere o in prossimità di corsi d'acqua. Si arrampica su altri alberi per raggiungere la luce solare. La specie si sviluppa in climi tropicali con elevate precipitazioni e temperature costanti, tipici delle foreste equatoriali. La sua distribuzione è limitata a queste specifiche regioni del Sud-est asiatico.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA 2025


DROGA UTILIZZATA
SEMI

SAPORI DELLA DROGA
AMARISSIMO

PRINCIPI ATTIVI
Alcaloidi: stricnina, brucina, igasurina, vomicina, colubrina Acidi organici: acido igasurico, acido caffeico, acido clorogenico Flavonoidi: rutina, quercetina, kaempferolo Triterpenoidi: acido oleanolico, acido ursolico Steroli: beta sitosterolo, stigmasterolo Glicosidi: loganina, secologanina Tannini: acido gallico, catechine

PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE

  • Confermate da studi scientifici*
  • NDNON UTILIZZABILE IN AUTOTERAPIA

  • ------
  • !!USO OMEOPATICO

    CONTROINDICAZIONI
    ERBA VELENOSA! VIETATO L´USO COMUNE

    AVVERTENZE
    QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI.
    LE FUNZIONI TERAPEUTICHE SONO RIPORTATE A SOLO TITOLO INDICATIVO E NON APPLICABILI IN FITOTERAPIA. PRATICAMENTE NON VIENE USATA IN TERAPIA.

    NOTE DI FITOTERAPIA
    .....espandi Le funzioni terapeutiche sono riportate a solo titolo indicativo e non applicabili in fitoterapia. Praticamente non viene usata in terapia.

    Sorveglianza alle reazioni avverse
    ESTRATTO VEGETALE NON AMMESSO NEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI


    UTILE DA SAPERE
    PROPRIETÀ DEGLI ALCALOIDI NELL .....espandi PROPRIETÀ DEGLI ALCALOIDI NELLE PIANTE OFFICINALI: Meccanismi di difesa: Le piante producono alcaloidi come meccanismo di difesa contro erbivori e patogeni. Il loro sapore amaro e la potenziale tossicità dissuadono gli animali dal mangiarle. Attività biologica: Gli alcaloidi possono interagire con diversi sistemi fisiologici negli animali e nell'uomo, producendo una vasta gamma di effetti. Questi effetti dipendono dalla struttura chimica specifica dell'alcaloide e dal dosaggio. Usi terapeutici: Molti alcaloidi hanno importanti applicazioni terapeutiche. Alcuni esempi includono: Analgesici: Morfina e codeina (dal papavero da oppio) Antimalarici: Chinina (dalla corteccia di china) Stimolanti: Caffeina (da caffè e tè), nicotina (dal tabacco) Anticolinergici: Atropina e scopolamina (dalla belladonna e dallo stramonio) Antitumorali: Vinblastina e vincristina (dalla pervinca del Madagascar) Antibatterici e antispasmodici: Berberina (dal crespino) Tossicità: Molte piante contenenti alcaloidi sono potenzialmente tossiche e devono essere usate con cautela e sotto controllo medico. La dose terapeutica di alcuni alcaloidi è molto vicina alla dose tossica. Esempi di piante officinali contenenti alcaloidi: Papavero da oppio (Papaver somniferum): Contiene morfina, codeina e altri alcaloidi con proprietà analgesiche e sedative. China (Cinchona officinalis): Contiene chinina e chinidina, usate come antimalarici e antiaritmici. Belladonna (Atropa belladonna): Contiene atropina e scopolamina, con effetti anticolinergici. Stramonio (Datura stramonium): Contiene scopolamina e atropina, potenti allucinogeni e anticolinergici. L'uso è estremamente pericoloso. Caffè (Coffea arabica) e Tè (Camellia sinensis): Contengono caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale. Tabacco (Nicotiana tabacum): Contiene nicotina, uno stimolante e sostanza che crea forte dipendenza. Crespino (Berberis vulgaris): Contiene berberina, con proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antispasmodiche. Pervinca del Madagascar (Catharanthus roseus): Contiene vinblastina e vincristina, usate nella chemioterapia contro alcuni tipi di cancro. Cicuta maggiore (Conium maculatum): Contiene coniina, un alcaloide molto tossico che agisce sul sistema nervoso. Aconito (Aconitum napellus): Contiene alcaloidi tossici che possono causare arresto respiratorio. Importanza e cautele: Gli alcaloidi rappresentano una vasta e importante classe di composti presenti nelle piante officinali, con una vasta gamma di attività farmacologiche. Tuttavia, è fondamentale ricordare che molte piante contenenti alcaloidi sono tossiche e il loro uso deve essere fatto con grande cautela e preferibilmente sotto la supervisione di esperti in fitoterapia o medici. L'automedicazione con piante ad alto contenuto di alcaloidi può essere pericolosa.
    NOTE VARIE
    .....espandi È più tossica della Noce vomica per il contenuto maggiore di stricnina.



    BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB

  • Philippe, G., et al. (2004). Alkaloids from Strychnos ignatii seeds. Journal of Natural Products, 67(9), 1520-1523.
  • Frédérich, M., et al. (2003). Indole alkaloids from Strychnos species. Phytochemistry Reviews, 2(1-2), 99-107.
  • Quetin-Leclercq, J., et al. (1990). New alkaloids from Strychnos ignatii. Planta Medica, 56(5), 474-478.
  • Rahman, M.M., et al. (2015). Phytochemical studies on Strychnos species. Natural Product Communications, 10(5), 841-844.
  • Bisset, N.G., et al. (1972). The African species of Strychnos. Lloydia, 35(2), 95-193.
  • Kongkathip, N., et al. (2002). Chemistry of Strychnos alkaloids. Journal of Science, 29(1), 1-11.

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    Strychnos ignatii

    Photo by
    www.homoeopathie-journal.de



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