SUPERFOOD... ⇩ ⇧
Con il termine superfood ci si riferisce a una categoria di alimenti che, grazie all'elevata concentrazione di nutrienti, vitamine, minerali e antiossidanti, vengono considerati particolarmente benefici per la salute. Tuttavia, è importante sapere che il termine non è una classificazione scientifica o medica, ma piuttosto una denominazione di marketing.
Cosa rende un alimento un "superfood"?
Un alimento viene etichettato come superfood quando è eccezionalmente ricco di composti che si ritiene supportino la salute. Questi possono includere:
Antiossidanti: Combattono i radicali liberi e riducono lo stress ossidativo.
Vitamine e minerali essenziali: Contribuiscono al corretto funzionamento dell'organismo.
Fibre: Supportano la salute dell'apparato digerente.
Grassi sani: Come gli omega-3, che sono benefici per il cervello e il cuore.
Esempi comuni di superfood
Anche se non esiste un elenco ufficiale, alcuni alimenti sono comunemente riconosciuti come superfood per la loro densità nutrizionale:
Bacche: Mirtilli, acai e goji sono ricchi di antiossidanti.
Verdure a foglia verde: Il cavolo nero e gli spinaci sono ottime fonti di vitamine K, A, C e acido folico.
Pesce grasso: Il salmone e le sardine sono noti per il loro alto contenuto di acidi grassi omega-3.
Legumi e cereali: La quinoa e i fagioli neri sono fonti complete di proteine e fibre.
Noci e semi: Le noci, i semi di chia e i semi di lino forniscono fibre, grassi sani e proteine.
Ricorda che una dieta sana si basa sulla varietà e sull'equilibrio, non solo sull'inclusione di uno o due superfood.
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NOTE VARIE E STORICHE... ⇩ ⇧
Molto si è detto e scritto a proposito della sicurezza d'uso delle alghe klamath e dei possibili pericoli per la salute del consumatore. Prima di procedere con l'analisi delle loro caratteristiche nutrizionali e proprietà, appare quindi doveroso fare il punto su questo aspetto, scongiurando eccessivi allarmismi.
Le alghe Klamath (intese come microalghe A. flos-aquae estratte dal lago Klamath) NON sono di per sé tossiche o pericolose per la salute umana. Tuttavia sono soggette alla possibile contaminazione da parte di microcistine: un problema "globale" che interessa la maggior parte delle falde acquifere del pianeta. Come le aflatossine nei cereali ed i metalli pesanti nelle alghe marine (laminaria, fucus ecc.), anche le alghe di acqua dolce o salmastra (spirulina, clorella, klamath...) possono essere contaminate da sostanze tossiche. In particolare, similmente alle aflatossine, la contaminazione da microcistine può causare gravi problemi epatici; per questo motivo le falde acquifere ed i vari integratori vengono sottoposti a continui accertamenti. In alcuni di questi studi, in campioni di A. flos-aquae sono state rilevate concentrazioni di microcistine superiori ai limiti di sicurezza suggeriti dall'OMS per le acque potabili. Tuttavia - considerato che: a) tali limiti sono diverse centinaia di volte inferiori rispetto ai dosaggi rivelatisi tossici per l'animale da esperimento, a proposito dei quali alcuni autori hanno sollevato perplessità circa possibili conflitti di interesse (sottolineando la necessità di stabilire intervalli di sicurezza più ampi, almeno 5 volte superiori, che spegnerebbero qualsiasi polemica riguardante la sicurezza d'uso facendo rientrare nella norma tutti i campioni analizzati) b) non si sono registrati casi di tossicità negli esseri umani derivanti dall'utilizzo di integratori di alga klamath, né in Italia né in altri Paesi; c) l'alga klamath contiene buone concentrazioni di potenziali antidoti naturali (sostanzialmente antiossidanti) contro le microcistine - è bene evitare eccessivi allarmismi: attenendosi alle dosi di assunzione normalmente suggerite (max 4 g/die) il consumatore non dovrebbe correre pericoli significativi per la propria salute (anche se alcuni autori sono giunti a conclusioni meno rassicuranti, affermando ad esempio che: "Ai massimi livelli di contaminazione riscontrati, un rischio per i consumatori può essere previsto a seguito di esposizione cronica o sub-cronica a un ragionevole consumo giornaliero di 4 g."). E' altresì doveroso precisare che la maggior parte dei campioni analizzati ha dimostrato livelli di contaminazione nettamente inferiori ai limiti prudenziali di potenziale pericolosità; è quindi ingiusto che per l'inosservanza di pochi vengano penalizzate anche le aziende che operano con professionalità per garantire estratti di alghe klamath di qualità e sicurezza superiori. Anche se alcuni autori arrivano a ritenere "la vendita commerciale di prodotti a base di Aph. flos-aquae per il consumo umano, in formulazioni pure o miste, molto discutibile", si tratta comunque di un integratore utilizzato da anni nella maggior parte dei paesi del mondo senza che si siano registrati casi di tossicità da microcistine.
[Tratto da: http://www.my-personaltrainer.it/integratori/alghe-klamath.html]
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BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB Carmichael, W.W., et al. (2000). Assessment of Blue-Green Algal Toxins in Raw and Finished Drinking Water Karkos, P.D., et al. (2011). Spirulina in Clinical Practice: Evidence-Based Human Applications European Food Safety Authority (2009). Scientific Opinion on the safety of Aphanizomenon flos-aquae Bruneton, J. (2016). Pharmacognosy: Phytochemistry, Medicinal Plants Dillon, J.C., et al. (1995). Nutritional value of the alga Aphanizomenon flos-aquae WHO (2003). Guidelines for Safe Recreational Water Environments
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