ARBUSTO RAMPICANTE SPINOSO VIGOROSO E SEMPREVERDE CON FUSTI ROBUSTI E ACULEI UNCINATI. LE FOGLIE SONO TRIFOGLIATE CON FOGLIOLINE OVATE-LANCEOLATE, LUCIDE E CORIACEE, CON MARGINI SEGHETTATI. I FIORI SONO SOLITARI, GRANDI E PROFUMATI, DI COLORE BIANCO PURO CON NUMEROSI STAMI GIALLI. I SEPALI SONO PERSISTENTI E RIFLESSI. IL FRUTTO È UN CINORRODO GLOBOSO-PIRIFORME, LISCIO E DI COLORE ROSSO BRILLANTE, CON POCHE SETOLE APICALI.
APRILE MAGGIO GIUGNO, PRIMAVERA/INIZIO ESTATE
COLORI OSSERVATI NEI FIORI
________ BIANCO
________ GIALLO-VERDE
________ GIALLOGNOLO
Originaria della Cina meridionale, Taiwan e Vietnam. Si è naturalizzata in diverse regioni, tra cui il sud-est degli Stati Uniti, dove è stata introdotta nel XVIII secolo. Predilige margini di paludi, pascoli, siepi, campi abbandonati, bordi stradali e pinete, crescendo in aree disturbate a basse altitudini, generalmente tra 0 e 500 metri. Questa specie è un arbusto rampicante sempreverde (in climi miti) che può raggiungere i 6 metri di altezza, formando spesso fitti grovigli rizomatosi. Cresce bene in terreni ben drenati, anche argillosi, con un pH leggermente acido, neutro o leggermente alcalino, e preferisce posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate. Tende a diffondersi rapidamente e in alcune aree è considerata invasiva.
1. Composti fenolici e polifenoli
Flavonoidi: Kaempferolo (attività antinfiammatoria e antitumorale), Quercetina (antiossidante e cardioprotettiva), Rutina (vasoprotettiva), Catechina (effetto anti-obesità e neuroprotettivo)
Acidi fenolici: Acido gallico (antimicrobico e antiossidante), Acido ellagico (chemiopreventivo), Acido clorogenico (ipoglicemizzante)
2. Triterpenoidi e saponine: acido ursolico (effetto antinfiammatorio e antitumorale), Acido oleanolico (epato- e cardioprotettivo), Saponine triterpeniche (attività immunomodulante)
3. Vitamine e carotenoidi: vitamina C (contenuto elevato, ma inferiore a Rosa canina), beta-carotene (precursore della vitamina A), Luteina e zeaxantina (protezione oculare)
4. Polisaccaridi bioattivi: RLP (Rosa laevigata Polysaccharides) – immunostimolanti e antiossidanti.
5. Tannini: Tannini condensati (proantocianidine) – attività astringente e antiemorragica.
PROPRIETÀ E INDICAZIONI REGISTRATE Leggere attentamente tutte le sezioni della scheda prima di considerare le seguenti indicazioni valide per ogni utilizzo fitoterapico.
CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZA (PER RISCHIO POTENZIALE DI EFFETTI UTEROTONICI), ALLATTAMENTO (MANCANZA DI DATI SUFFICIENTI), IPERSENSIBILITÀ ACCERTATA ALLE ROSACEAE, STITICHEZZA CRONICA (PER EFFETTO ASTRINGENTE), INSUFFICIENZA RENALE GRAVE (PER POSSIBILE ACCUMULO DI TANNINI)
AVVERTENZE GENERALMENTE SICURA, MA DOSI ELEVATE POSSONO CAUSARE LIEVI DISTURBI GASTROINTESTINALI (EFFETTO ASTRINGENTE).
POSSIBILI INTERAZIONI CON FARMACI ANTICOAGULANTI (PER IL CONTENUTO IN FLAVONOIDI).
NON SONO STATI SEGNALATI EFFETTI TOSSICI SIGNIFICATIVI IN STUDI PRECLINICI.
Sinergie tra ROSA CHEROKEE e altre piante non rilevate o non ancora ampiamente documentate
Antagonismi e Effetti Indesiderati tra ROSA CHEROKEE e altre piante non rilevati o non ancora ampiamente documentati
PIANTE PER LE DISFUNZIONI SESSUALI
Ma cos'è un afrodisiaco?...
A questa domanda, secondo una ricerca condotta in Francia nel 1990, la maggior parte degli uomini ha risposto che le sostanze afrodisiache servono ad aumentare la perfomance sessuale, mentre per la maggior parte delle donne servono ad aumentare il desiderio. Qualcuno infine pensa che aumentino il piacere. Anche se differenti, ciò che accomuna queste risposte è la ricerca del plus jouir. La pianta ideale per il suo potere afrodisiaco sarebbe quindi quella in grado di favorire il ciclo dell'amore: desiderio, seduzione e realizzazione del piacere. Il desiderio, ad esempio, è risvegliato in noi attraverso i sensi, e l'olfatto indubbiamente gioca un ruolo molto importante. Molte sostanze, da sempre considerate come afrodisiache, lo sono innanzitutto per il loro odore: pepe, tabacco, vaniglia, ylang-ylang, zenzero, zafferano, vetiver, cannella, geranio.
Fra le piante che sono considerate afrodisiache per eccellenza meritano di essere segnalate: Eleuterococco, Damiana, Ginseng, Catuaba, Suma, Epimedium, Salvia, Rosmarino, Santoreggia, Menta, Guaranà , Zenzero, ecc.
Per l'azione antiastenica, infine, si ricordano: alghe (Fucus, Laminarie), bevande eccitanti (Caffè, Tè, Mate), bevande toniche come la Rosa cherokee, cereali, frutta fresca, frutta secca, verdure (Carota, Cicoria, Crescione, Spinaci) ecc. La fitoterapia pertanto, anche se non in chiave miracolistica, può offrire un valido ausilio, con un miglioramento notevole dei sintomi, soprattutto se inserita in una strategia di trattamento più generale. Le piante da sole infatti non sono in grado di migliorare la sessualità di una coppia che ha occultato la propria seduzione o che, comunque, non riesce più a comunicare: per entrare nel ciclo del piacere, infatti, bisogna poter comunicare".
Ma ora classifichiamo le piante afrodisiache in:
a) afrodisiaci spinali sacrali, quando stimolano il centro parasimpatico sacrale che controlla il meccanismo dell'erezione (Damiana, Ginseng, Yohimbehe, Noce vomica);
b) afrodisiaci riflessogeni genito-urinari, quando agiscono con azione irritante delle vie urinarie e genitali che, per riflesso, esercitano una esaltazione del centro dell'erezione (Echinacea);
c) afrodisiaci encefalici o psicogeni, quando agiscono sui centri nervosi encafalici provocando lo stimolo dell'appetito sessuale (gli eccitanti del sistema nervoso centrale).
Gli anafrodisiaci che, invece, calmano un appetito sessuale troppo intenso ed eccessivo, sintomo anch'esso di squilibrio della sfera sessuale, sono: Salice bianco, Ninfea, Luppolo e Lattuga virosa.
[Tratto da:
[Enrica Campanini "Dizionario di fitoterapia e piante medicinali"]
[A.Y. Leung & S. Foster "Enciclopedia delle piante medicinali"]
[Marzio Pedretti "L'erborista moderno"]
BIBLIOGRAFIA, WEBLIOGRAFIA E ARTICOLI SCIENTIFICI SUL WEB (Vedi anche i riferimenti nelle singole sezioni)
Studi sui composti e le attività di Rosa laevigata Michx.:
Zhang, Y., et al. (2017). "Antioxidant and anti-inflammatory activities of Rosa laevigata Michx. fruit extracts." Journal of Functional Foods, 28, 1-10.
Li, X., et al. (2019). "Polysaccharides from Rosa laevigata Michx. fruit exhibit hepatoprotective effects in CCl4-induced liver injury." International Journal of Biological Macromolecules, 135, 1015-1022.
Wang, L., et al. (2015). "Triterpenoids from Rosa laevigata Michx. and their anti-inflammatory activities." Phytochemistry, 118, 63-70.
Chen, G., et al. (2021). "Neuroprotective effects of Rosa laevigata polysaccharides in Alzheimer’s disease models." Oxidative Medicine and Cellular Longevity, 2021, 1-12.
Standard ufficiali:
Chinese Pharmacopoeia Commission (2020). Pharmacopoeia of the People’s Republic of China. (Standard ufficiali per Rosa laevigata)
Prova le ricerche di articoli scientifici su Rosa laevigata Michx.
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